I falsi “Io”
I falsi Io sono quegli elementi inumani, che noi uomini continuamente e colpevolmente accettiamo nella nostra interiorità. Sono vite minori che rappresentano la viva personificazione di tutti i nostri difetti.
L’idea molto diffusa che presuppone che nella nostra psiche agisca unicamente un “Io”, è completamente erronea. La verità è che il nostro vero “Io” rimane spesso soffocato e messo a tacere, da questa moltitudine di piccoli Io negativi o associati psicologici, che decidono al posto nostro. Per questo motivo, agiamo frequentemente senza controllo e in maniera erronea.
Tuttavia se questi associati psicologici negativi si vanno man mano riducendo, l’Essenza può tornare a manifestarsi, a crescere e a svilupparsi armonicamente, conferendoci un’intima bellezza dalla quale emanerà felicità perfetta e vero amore. Riuscendo a dissolvere questi Io psicologici, godremo quindi dei preziosi sensi e poteri dell’Anima o Essenza Divina. Dobbiamo convincerci che solamente lavorando su noi stessi e sacrificandoci, potremo un giorno ritornare vittoriosi al luogo dal quale proveniamo.
Tutti noi dobbiamo perciò sforzarci per conoscere i motivi che ci mantengono prigionieri dentro noi stessi, poiché quei motivi rappresentano proprio ciò che ci amareggia e contro cui dobbiamo lottare. Dobbiamo tuttavia essere coscienti del fatto che questi motivi non sono mai esterni, bensì profondamente interni, trovandosi nella radice della nostra psiche. Chi prende perciò la vita alla leggera come si fa oggi, vivendola in modo meccanico ed esteriore, difficilmente riuscirà a conseguire un progresso spirituale in questo senso. Dobbiamo sforzarci di capire dove siamo in ogni singolo momento, tanto in relazione con lo stato spirituale o intimo della nostra consapevolezza, quanto con la natura specifica dell’avvenimento esterno che stiamo vivendo. Questo è un lavoro profondamente psicologico che ci insegna come combinare nella forma corretta gli stati interni con gli avvenimenti esterni della vita, e quindi come vivere intelligentemente.
Esistono ovviamente avvenimenti buoni ed avvenimenti negativi, che tuttavia sono in parte modificabili grazie al nostro intervento e alla nostra volontà. E poi ci sono situazioni che non possono essere cambiate o alterate in alcun modo e che devono essere accettate così come sono, benché siano dolorose. Il segreto in questi casi consiste nel non identificarsi con il problema. Ciò non vuole dire che dobbiamo ignorarlo o non occuparcene; significa invece che non dobbiamo alterarci emotivamente o peggio farci deprimerci da esso. Quando riusciamo a restare distaccati e a non identificarci direttamente con il problema, quando cioè agiamo dal nostro vero “Io”, allora riusciamo ad essere padroni del nostro stato interiore, delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.
Come vediamo, la vita è una sequenza di successivi stati interiori. Se passiamo in rassegna la nostra esistenza ci rendiamo conto di come la maggiore parte delle situazioni spiacevoli siano state provocate da quegli stati. Arriviamo dunque alla conclusione che la migliore arma di cui disponiamo nella nostra vita, sia uno stato psicologico corretto. Rimanere impassibili davanti a chi ci sta insultando, non farci prendere dalla rabbia, riuscire a non perdere il controllo, scoprendo che il nostro partner ci tradisce, in generale tutto ciò vuol dire avere il dominio di se stessi. Prigioni e cimiteri purtroppo sono pieni di persone normali, che in un dato momento persero il controllo, reagendo in modo sbagliato ed assurdo ad una situazione sconvolgente. Non identifichiamoci mai dunque con nessun avvenimento, ricordiamoci che tutto è passeggero e caduco. Impariamo a vedere la vita come un film estraneo a noi, e riceveremo i benefici della vera Essenza delle cose.
I falsi Io sono molto reali, ed hanno una vita propria. Non crediamo dunque che siano aspetti astratti o metaforici della nostra personalità, poiché si configurano come una vera società di forme mentali, che volteggiano continuamente nella nostra periferia interna. Sono inquilini molto concreti ed attivi. Alcuni di questi Io più ricorrenti potrebbero essere per esempio: l’io della gola, quello dell’invidia, l’io dell’avarizia, quello dell’avidità, l’io lussurioso, l’orgoglioso , il vanitoso, l’io iracondo, quello della tristezza, il malvagio ecc. Non cadiamo però nell’errore di giustificare le nostre cattive azioni, pensando che siano gli Io e non noi, quelli che hanno la vera colpa. Non è così. Poiché gli Io sono creazioni o figli della nostra condotta. Quindi siamo comunque noi gli unici responsabili della loro esistenza.
Dove esiste la luce può sopravvenire l’oscurità. All’interno del nostro essere, esiste una grande Luce Divina che sostenta la nostra vera identità, il nostro vero “Io.” Ma la battaglia tra la luce e le tenebre occulta spesso questa bella Realtà. Gli Io, sono come piccole ombre, che impediscono alla luce di raggiungerci e di farci avere una visione corretta. Negli animali, questo problema non esiste, poiché essi non hanno quella luce, vivono istintivamente, e l’istinto rappresenta attualmente il loro massimo livello evolutivo. Nell’essere umano invece, ciò che dovrebbe predominare è la natura Superiore e non gli istinti primitivi e gli impulsi inferiori. Ma nonostante tutte queste forze che agiscono contro il proposito dell’Io interno, non dobbiamo pensare che il male sia più forte dell’impulso evolutivo. Il male è limitato nello spazio, ed anche nel tempo. Dio non gli ha dato una durata eterna, mentre il Bene è illimitato nel tempo e nello spazio. Questa è una differenza che gli uomini ignorano perchè si immaginano che i poteri del Bene e del male si equilibrino. Solo Dio è illimitato, tutto il resto è limitato.
Purtroppo tutti quelli che hanno scelto la strada discendente della personalità, delle debolezze e dei disordini, hanno scelto la distruzione e la disperazione. Mentre al contrario, chi percorre la strada opposta della spiritualità, diventa sempre più perfetto. Ascendendo trova spazio e libertà, vivendo nell’allegria, nella felicità e nella pace. Quindi gli esseri davvero intelligenti scelgono sempre questa direzione. In realtà però possiamo fare ben poco per evolvere, se non sappiamo cosa succede realmente nel nostro interno, se non ci conosciamo. Un’auto-osservazione seria e rigorosa rappresenta perciò lo strumento che tutti noi abbiamo a disposizione, per far luce sulla nostra autentica Realtà. Dobbiamo saperci osservare. Osservare i nostri pensieri, le nostre sensazioni ed emozioni, come agiamo davanti alle diverse circostanze e situazioni della vita. Questa continua e profonda esplorazione ci permette alla fine di conoscerci profondamente, e di conoscere la nostra vera Essenza Divina ed Immortale.
Bisogna invocare incessantemente il proprio Maestro interno e quelle forze Superiori della nostra natura spirituale, affinché si manifestino ed abitino in noi, esprimendosi attraverso la personalità. Non è possibile tuttavia eliminare un difetto senza avere stimolato prima la sua qualità o virtù contraria. Per eliminare qualcosa di negativo dobbiamo sostituirlo con qualcosa di positivo. Questo ci porta alla conclusione che non dobbiamo lottare strenuamente contro un Io-difetto, ma piuttosto riproporci di sviluppare la parte contraria. Incentivare la volontà per combattere la pigrizia o il servizio al prossimo per sconfiggere l‘egoismo. Il nostro lavoro spirituale non deve consistere nel voler eliminare i nostri difetti, bensì nello sviluppare le virtù. Polarizzandoci sugli aspetti positivi e alimentando ciò che è desiderabile in noi, i difetti svaniranno come l’oscurità alla luce del giorno.
Quest'articolo è il frutto di un notevole lavoro di correzione, sintesi e di rielaborazione da parte di fisicaquantistica.it, a partire da un libro compendio diffuso in internet sotto i titoli “Perle di Saggezza” o “La Luce Adamantina”.
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