L’innocuità
Le dannose condizioni prodotte dall’erroneo impiego della forza da parte dell’uomo, sono la causa del male nel mondo che ci circonda.
Come può ognuno di noi, individualmente, cambiare tali condizioni? Sviluppando l’innocuità in sé stesso. Esaminatevi quindi da questo punto di vista, sorvegliate la vostra condotta giornaliera, le vostre parole e i vostri pensieri, in modo da renderli assolutamente innocui. Coltivate pensieri su voi stessi e sugli altri, che siano positivi e costruttivi, quindi innocui. Osservate l’effetto emotivo che esercitate sugli altri, in modo che né il vostro umore, né una vostra reazione emotiva possano nuocere ad alcuno.
Persino l’entusiasmo mal collocato o mal diretto può nuocere facilmente a qualche vostro simile; non sorvegliate quindi soltanto le vostre tendenze errate, ma anche l’uso delle vostre virtù. Se l’innocuità sarà la nota fondamentale della vostra vita, riuscirete a produrre le giuste condizioni armoniche nella vostra personalità, più che con qualsiasi altra disciplina. La drastica purificazione prodotta dallo sforzo di essere innocui contribuirà largamente ad eliminare gli stati di coscienza errati. L’innocuità se veramente realizzata distrugge infatti ogni limitazione.
La nocività è basata sull’egoismo e sull’atteggiamento egocentrico. È la manifestazione di forze concentrate per rafforzare, esaltare ed appagare sé stessi. L’innocuità è l’espressione della vita dell’uomo che vive coscientemente come anima, la cui natura è amore, il cui metodo è quello di includere, e per il quale tutte le forme viventi sono simili, essendo esteriorizzazioni dell’unico Essere Infinito.
L’innocuità sopprime inoltre la tendenza alla critica, rende cauti nel giudizio, reticenti nel parlare e capaci di astenersi da azioni impulsive. In tal modo è lasciato libero il passaggio alle forze del vero amore e alle energie spirituali che vitalizzano la personalità, conducendo così alla retta azione. Il conseguimento dell’innocuità, tuttavia, non è affatto un compito facile e implica il raggiungimento dello stadio che conduce alla “Porta dell’Iniziazione”. Questo tentativo dunque evocherà tutte le risorse del proprio essere e tendenzialmente richiederà molto tempo per essere conseguito.
Quando si parla di innocuità, non si intende l’innocuità derivante dalla debolezza o da quella certa disposizione d’animo che vuole evitare guai, per non turbare l’armonia stabilita nella propria vita, con il disagio che ne consegue. Non è l’innocuità dell’uomo poco evoluto, negativo e impotente, che non ha la forza di nuocere, perché così poco dotato da non poter recare alcun danno. È piuttosto l’innocuità che scaturisce dalla vera comprensione e dal dominio dell’anima sulla personalità, e che conduce inevitabilmente all’espressione spirituale nella vita d’ogni giorno.
Emana dalla capacità di entrare nel modo di comprendere del proprio fratello, e quindi di perdonare e dimenticare nel solo desiderio di soccorrere ed aiutare. Se questa buona disposizione domina la mente, non vi sarà più posto per lo spirito critico e il diffondersi della discussione distruttiva.
L’innocuità, tuttavia, non è un’attività dolce e mite, o uno stato passivo, come molti credono. E’ uno stato mentale, che non esclude affatto l’azione decisa e persino drastica e può quindi indurre a compiere azioni e dire parole talvolta sgradevoli, se necessario. Tuttavia essendo tali parole e tali atti dettati dall’innocuità e dalla buona volontà, non può derivarne che il bene.
L’innocuità inoltre favorisce l’afflusso di vita, dissipando le ostruzioni al libero fluire dell’amore epermettendo alla natura inferiore di sottrarsi alla presa dell’illusione e al potere dell’esistenza fenomenica. Purifica i centri energetici del corpo e libera i canali intasati, consentendo l’afflusso delle energie superiori.
Tratto da: “Riflettici” libro compendio estratto dai libri di Alice A. Bailey
concordo, diffondo, condivido.