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Impermanenza — 1 commento
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Le Persone Speciali
di Michele Rizzi
Le persone speciali,
quando si incontrano,
non possono fingere di ignorarsi
Sono vicendevolmente attratte;
come in una danza tribale
fanno ondeggiare le loro Anime
allo stesso ritmo,
sulle stesse note.
Le persone speciali sono speciali, punto.
Non esistono vie di mezzo con loro:
o le ami o le odi,
o ti aprono il cuore.
Oppure
non ti concedono neanche uno sguardo distratto;
e raramente sbagliano,
perché sentono!…
Sto così bene
Sto così bene dentro queste nubi. Prima non l’avevo capito, la mia mente vagava alla deriva, dentro il chiasso degli uomini e dei loro stupidi motori. Ma ora scorgo una rotta verso la meraviglia, disegnata sulle onde del Mare su cui io vivo, e nel Cielo dentro cui volerò, per un viaggio verso il gioioso mistero del Sole, e della sua Luce.
Mauro…
Continua a leggere →Epitaffio
Qui giace solo
il mio vecchio vestito
e le maschere che indossai
lungo il mio viaggio
Porto con me ciò che imparai
dalle vicende umane
Lascio qui ogni altra cosa
tornando a casa
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Fantasmi
Talvolta i morti ritornano
Vengono la notte
con passi leggeri
sentinelle a custodia di silenzi
Scivolano più lievi di un sospiro
lungo le seducenti orbite degli astri
sotto la trasparente cupola dell’universo
tra mondi incandescenti
ombre trafitte di luce
Sussurrano di remote regioni
ove annega ogni affanno
nelle acque del sogno e dell’oblio
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Camminare
Camminare, l’ho scritto tante volte, ma forse solo adesso capisco la ragione. Ho sempre creduto che mi servisse una linea per indicare le ore delle mia vita, e i minuti, così come un orologio ha bisogno di lancette per segnare il tempo. No, non era questo!
La verità è che sto camminando verso la pace, una meravigliosa casa senza pareti né tetto, un luogo fatto di una bellezza che mi attraverserà. Ma la mèta è tanto lontana, che non la vedo se non attraverso un miraggio. Dio mi regala pochi istanti di gioia, li lascia cadere per me come fiocchi di neve sopra un deserto di sabbia rovente. Alcuni riesco a coglierli, la gran parte posso solo vederli evaporare!…
Quando tornerò a Volare
di Mauro Vanzini
Oggi finalmente ho guardato fuori dalla finestra, oggi scrivo delle righe.
Ecco qua, dopo tanti anni in cui mi si era fermato il cuore, ritrovo là fuori un cielo di piombo, e non ho più persone.
Da queste nubi, vedo scendere gocce nuove, figlie di un dolore più spaventoso.
C’è ancora molto del vostro odio nei miei ricordi, ma passerà, come tutto.
Anni del mio passato, vi ringrazio, perché mi avete dato il mare, e quadri freschi di ogni natura, di ogni sogno. Non mi scorderò mai di quella perla divina dentro la mia mano, scoperta nel mio piccolo paradiso; né dei miei boschi, né dei tramonti tiepidi e silenziosi, oltre le onde brevi della sera.
C’erano le alghe sulla sabbia, e delle grandi conchiglie vuote.
Ma ora siete qui, cupe nubi, e più sotto vedo individui che camminano, persi più di un tempo, bloccati in una paura di cui non sanno il perché.
Se non la getti come un sasso nello stagno, la vita si trasforma in veleno, e ti paralizza l’anima.
Se trattieni le lacrime dei tuoi giorni, le stelle smettono di ruotare, la luna si scorda di te, e il vento lieve di primavera non ha più niente da dirti.
Ma grazie a te, vita serena di un tempo, tornerò a volare, partirò per lo stesso sogno di sempre, verso la stessa libertà di una volta, quando correvo con le ali ai piedi.
Getterò i miei sassi nello stagno, lascerò lacrime sulla terra, e riposerò finalmente, in una notte tutta per me.
Poesia di Mauro Vanzini…
Nell’illusorio moto circolare
Nell’illusorio moto circolare
ogni cosa ritorna e riproduce
l’originaria forma, ogni figura
si ricompone nel primiero aspetto
per infrangersi ancora e riformarsi
mentre invariato e fermo resta il tempo
nei suoi cicli perenni
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Migrante
Fermo vicino a un palo
macchia scura sull’orlo del tramonto
con la sua scatola di accendini
tra passanti distratti
E scorrono lenti i giorni
Scende la notte scura, nelle strade
si accendono lampioni
All’alba trascolorano le stelle
Quando viene l’autunno
s’addensano le nubi alle colline
Brilla la neve lungo i marciapiedi
poi sbocciano le rose
Lui è sempre lì, fermo vicino a un palo
porge in silenzio
la sua scatola di accendini
Non chiede nulla
non sa e non saprà mai
chi decise per lui questo destino
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Dio è solo?
All’inizio
a sè volse lo sguardo
in solitudine estrema.
Pensò le cose
ed esse furono
sullo schermo ingannevole del tempo.
Alla fine
svaniti i cicli di soli e di galassie
persa nel silenzio
dello spazio infinito
l’ultima eco
delle musiche astrali
ancora una volta
tornerà ad essere
in solitudine estrema.
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Natale
Quando giunse il momento
un raggio della Sua luce
attraversò gli spazi infiniti
nel solstizio d’inverno
L’eterno entrò nel tempo
Tacque ogni voce
e si placò il tumulto
delle umane discordie
Cessò ogni guerra
e per una notte
fu grande quiete per tutto il creato
Che amore e pace
non siano solo il dono di una notte
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →
Impermanenza. Lavoravo in ufficio, il mio lavoro mi piaceva, era come una giornata di vendemmia che un volta si facevano qui al sud, piena di luce e di colore, di allegria di persone che lavoravano con gioia, poi all’improvviso senza accorgersene qualcuno gridava “uagliù accogliete i fierri si è fatto notte!” – ecco si è fatto notte!!!!!!!! e così è stato in ufficio: una malattia improvvisamente mi ha gridato è finita, si è fatta notte!
La tua poesia mi fa compagnia. A volte qualcosa di più che “Percepisco” ma che non conosco, no so dire cosa è. Grazie per la tua poesia.