Nell’andirivieni della coscienza
ancora una volta il Pellegrino
rinnega il più alto se stesso,
inghiottito nella palude del mondo della forma
e sepolto nella fossa del dubbio
ove annerisce ogni Visione;
ancora una volta si rivela a se stesso
come sacro Microcosmo evolvente
in un Macrocosmo pure evolvente.
Nella più ampia coscienza
lentamente percepisce il Tutto
con la parte del tutto che riconosce in sé.
Il Sentiero si rivela all’improvviso,
unico per le anime pronte,
dopo estenuanti vagabondaggi.
E’ chiamato ad esso
chi conosce le difficoltà della Via e non rinuncia,
chi non intende più tornare al mondo ‘di prima’
chi sa che la Letizia è un conseguimento della Saggezza,
chi intravede che le istruzioni per il Sentiero
sono le più ardue ma conducono alla Pienezza.
Il Viandante libera allora la sua anima di Guerriero:
veste l’argentea corazza della purezza terrena,
imbraccia le invincibili armi lucenti
della Grazia e dei doni celesti,
indossa l’elmo dell’eroica Virtù.
Nell’estrema lotta che purifica
la sua spada è il Cuore indifeso,
le sue frecce il Perdono e la Compassione.
Dagli abissi della coscienza più profonda
si innalza maestosa sull’oceano dell’emotività
l’intrepida onda della Forza
della stabilità della Mente.
Batte l’aspro scoglio annerito della personalità
tornando a infrangersi più e più volte
per farne pietra levigata come specchio lucente
in cui possa un giorno riflettersi
l’inconosciuto volto del Sé.
Nella vita quotidiana il Pellegrino
non indugia in oscuri recessi della psiche
e rifugge dalla stasi, inganno di Maya,
vivendo nella potenzialità dell’eterno presente.
Fra le cose di ogni giorno cerca
il filo della grandezza
poiché ha intravisto che ogni moto creativo
sgorga dalla Realtà causale.
Il Tempo diventa successione
di attimi consapevoli di eternità
e nel castello interiore dell’anima
penetra a fiotti la luce della coscienza,
mai prima cosi intensa.
Sviluppa l’Empatia per i regni di natura,
segno rilevatore della crescita della Coscienza
e matrice di ogni Civiltà.
Smaschera come impostori sconfitta e successo
riconoscendo come unico
dramma la disfatta dell’anima
e come unica epopea la gloriosa rivelazione dell’Uno.
Avanza con i compagni
calpestando antichi mostri interiori
che si nutrono di energia e volontà,
per secoli potentemente rinascenti
e ora agonizzanti nella Luce.
Consapevole dell’incompiutezza di una sola esistenza,
aspira ad assimilare il supremo
delle esperienze sul Pianeta
per poterne donare il succo di saggezza
nei successivi soggiorni sulla Terra.
Per comprendere la legge ed il ritmo segreti
della Manifestazione,
sorvola il deserto dell’Ignoranza,
elevandosi come aquila che mira allo zenit
verso l’astro luminoso della Conoscenza.
Allineandosi e meditando
partecipa al Progetto per la Terra
precipitando il Proposito Divino
in un’armonia di forme organizzate e coerenti.
Invoca: Che il Bene abiti il Mondo!
Il Pellegrino sa che è arduo scalare l’Infinito
gravidi di carichi e attaccamenti
e che il Sentiero richiede grazia e leggerezza.
Dissolve pertanto al Sole dell’Ideale
scelte incongrue di pensiero e di vita,
di carattere e di abitudine,
di azioni e relazioni, di fragilità e passioni
che come antica dura neve ingrigita
ostacolano ancora la via.
Non lo dilaniano più Rimpianto e Rimorso,
antichi giudici della sua antica esistenza.
Guarda al Passato come ad un Maestro,
percorre il Futuro che infine si apre alla vista
con il nuovo Gruppo dei Pari
uniti da sottili legami d’amore.
Congruità e Coerenza,
fiorite all’interno dopo assidua vigilanza,
intervengono a preservare la candida interezza del Sé
rendendo limpida la visione
del sacro unico Sentiero.
La Virtù si impone
e le scelte di vita, gli amori e le opere
servono fervidamente e vigilmente il Piano.
Ascende allora in armoniosa integrità
e con amoroso impeto
per gli stretti tornanti del Monte
sospinto dal potere della Fiamma
poiché è la qualità magnetica del cuore
che conduce al Grande Servizio, alla Sintesi
e alla Comunione con la Gerarchia.
Sperimenta che l’Evoluzione è una cordata
ove il maggiore sostiene il minore
e ove l’avanzare di ciascuno è il progresso di tutti.
Ad ogni passo si aprono
orizzonti diversi e più elevati,
e valichi, e viste, e paesaggi straordinari
che mutano atti, pensieri, visioni.
Percorre il sacro Cammino agendo nell’Innocuità,
che tutto ama, riscatta e libera.
Sa che ogni viandante terreno,
pur con le sue colpe, è munito di una torcia
ed egli opera per accrescere quella luce.
Accoglie ogni diverso e lo diventa egli stesso nel cuore
per meglio comprenderlo.
Come una stella, dona amore e conoscenza
poiché si riceve solo quando tutto si è dato.
La Mente illuminata domina dal centro,
sovrana imperatrice della coscienza,
l’Amore pronto si allinea irradiando benefico.
Amorosamente venera la Verità,
ad ogni costo e anche contro se stesso:
l’antepone al suo interesse, ai suoi amori,
al suo stesso benessere.
Come un ardito funambolo
oscillando tra coraggio e sconforto
procede in Bellezza e con cautela
sulla corda tesa sull’abisso.
Impara a leggere i segni dei tempi
e a proiettare il Proposito nel Futuro
con crescente intensità focalizzata.
Dopo lungo intrepido lavoro nell’interiore
risposte, riscontri, interventi
diventano pronti e amorevoli;
la diffidenza si dissolve nell’abbraccio fidato,
l’ostinazione si apre alla Comprensione,
la separazione all’Inclusione,
lo sguardo esterno alla Contemplazione.
La rigidità si allenta in fraterna cedevolezza,
l’orgoglio sceglie l’Umiltà dell’incontro,
il sentimentalismo evolve in Sentimento alto e forte,
la competizione cede alla Condivisione.
L’impulso del pronto reagire
si muta in Azione dettata dall’Intelligenza del Cuore,
dottrine e dogmi si sublimano in Insegnamento,
l’istruzione si eleva in Educazione,
la Cecità si sana in Visione.
Alla sommità del monte
al Pellegrino lietamente si svela
che l’essenza di ogni cosa è il Supremo
ed egli intravede luminoso all’orizzonte della mente
il Tempio dell’Uomo Nuovo.
di Mariabianca Carelli
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Articoli nella sezione: L’Iniziato
L’Iniziato
di Mariabianca CarelliAi Maestri e ai compagni sul Sentiero
Il testo intende descrivere in un linguaggio lirico e con metafore trasparenti tappe e aspetti del Sentiero evolutivo della Conoscenza e dell’Amore che a volte si susseguono, a volte si intersecano o si sovrappongono.
Il Pellegrino attraversa situazioni interiori e passaggi diversi: le … leggi tutto
La notte oscura
Velato di fango il Pellegrino
dall’umida Terra grida il suo Essere
attendendo risposte mute.
Nel cielo di ghiaccio invoca,
sfidando la sfinge dell’inflessibile Silenzio
e l’enigma dell’ineludibile Sentiero.
Immani Draghi infernali
dal profondo dell’interiore assaltano l’Ideale
corrompendo ogni intento
e disgregando ogni fragile agire.
L’Accidia paralizza in viscidi tentacoli
la Volontà di Bene
che eterna opera luminosa nel Piano.
L’Amore è inerte,
serrato come … leggi tutto
L’Alchimia interiore
Come uno schiavo affranto al mulino
gira ciecamente la ruota di pietra
il Pellegrino rivive senza fine
emozioni, desideri, passioni,
automatismi, paure, risentimenti,
rinchiuso nel recinto dei condizionamenti
che riproducono impulsi e programmi
della mente prigioniera della ripetitività.
Come un solitario colonizzatore,
inizia ad esplorare il continente sconosciuto di sé stesso
per comprendere e sanare il suo dolore
superando l’imbarazzo, il … leggi tutto
L’Aspirazione
Tra corrosione interiore
e subitanee brevi rivelazioni di Luce
il Pellegrino ricerca il Vero
con anime compagne ancora ignote
ma già unite nel Cammino segreto.
L’Inquietudine sferzante
divinamente agita la coscienza
che inconsapevole anela all’Assoluto.
La sacra Nostalgia dell’Origine
e l’anelito al Ritorno alla Casa del Padre
inseriscono sottilmente una nota accorata
nell’apparente banalità del quotidiano.
Nella Terra di Mezzo dell’Eterna Ricerca
il … leggi tutto
L’Amore che irrompe
Dopo amari struggimenti,
quando nell’interiore tutto è compiuto
e l’anima vigile è in attesa,
l’Amore irrompe smagliante,
foriero di esaltanti rivoluzioni.
Sabota congegni e circuiti
azionati da chiusa disperazione,
muta antiche mappe a lungo seguite nel tempo
che l’anima ciecamente ripercorre.
Sorprende il cieco viandante
che ancora ansima sull’erta arida di irti sassi
ove la vetta è invisibile.
Espansione e contrazione, attaccamento … leggi tutto
La scoperta del Sentiero
Nell’andirivieni della coscienza
ancora una volta il Pellegrino
rinnega il più alto se stesso,
inghiottito nella palude del mondo della forma
e sepolto nella fossa del dubbio
ove annerisce ogni Visione;
ancora una volta si rivela a se stesso
come sacro Microcosmo evolvente
in un Macrocosmo pure evolvente.
Nella più ampia coscienza
lentamente percepisce il Tutto
con la parte del tutto … leggi tutto
Il Servizio
Nei luoghi ordinari dell’esistenza insana
ove imperano malignamente
vili omissioni e infami negligenze,
di sorpresa l’alto aspetto del Dovere,
anteponendosi al diritto,
gli si para davanti con fermezza,
come l’unico degno agire
che dia credito all’esistere.
La Coerenza si impone
sull’immatura inquieta volubilità
del sentire, fare, pensare.
L’ottusità del misero orgoglio,
tristemente asservito al piccolo sé,
che non sa riconoscere
prossime evidenti incongruità
di vita … leggi tutto
Il Risveglio
Il Viandante risvegliato
splende come nucleo irradiante,
attraendo per affinità anime pronte.
L’anima infine dischiude la sua corolla
al Sole della Coscienza
risvegliandosi al Compito
che esprime la sua stessa essenza.
I segni dei tempi mostrano
che l’Ora dei Misteri è scoccata
e che l’Uomo ha imparato
a rispondere sollecito e con ardimento.
Avendo avuto esperienza delle cose terrene,
le elabora con … leggi tutto
Il Pensiero creatore
L’Uomo riconosce che il Pensiero,
fedele amico del cercatore, governa ogni cosa,
guida e afferma, trova la via delle Leggi e delle Regole,
discrimina fra superiore e inferiore,
genera il moto e realizza il ritmo,
vive all’infinito e innalza la coscienza.
Educando il pensiero e la parola
educa il cuore,
poiché è solo il cuore che può leggere … leggi tutto
Il Senso e l’Ordine
Nell’enigmatico Castello
di cui si ignorano le Leggi
dove si svolge l’insensata vita ordinaria
le cose tutte si definiscono infine
alla presenza del Senso ritrovato.
Ogni azione si sostanzia della luce del Significato
e si struttura nel valore del Percorso.
La vita diventa Scuola
e l’Eterno permea il quotidiano
che infine è decodificato e sprigiona luce.
Acquista senso l’eterna universale … leggi tutto
L’Unità
Il Senso e l’Ordine ritrovati irradiano Gioia perfetta
e il viandante sul Sentiero
diventa infine Sacerdote dell’Unità.
Silenzio e Ascolto si impongono alla mente pacificata
come maestri dell’interiore.
La ribellione e il dubbio evolvono in Fede,
l’ignoranza e l’oscurità in Comprensione,
la prigione dell’io si apre alla Liberazione,
le convinzioni limitanti si disgregano
alla luce della Ragione risanatrice.
La Gioia … leggi tutto
Le Nuove Comunità
L’Uomo illuminato espande la sua coscienza
diventando collaboratore del Cosmo
e crea un Nuovo Ordine
in sintonia con il seme infuocato dell’Amore divino.
Fonda Gruppi umani avanzati,
modelli delle sacre Comunità planetarie,
viventi sugli alti piani mentali,
segni dell’Utopia del Mondo che verrà.
Prima di elevarsi al Cielo,
l’Opera scende nelle viscere di Gaia
e Alto e basso, Bianco e … leggi tutto
La Visione
Il Discepolo sviluppa l’Intuizione immaginativa superiore
intravedendo la progressione degli eventi
negli sviluppi ritmici e ciclici,
eppur sempre nuovi.
L’Avvenire diventa plasmabile
e si connette congruentemente al passato,
il Tempo diventa immensa trama
di orditi prevedibili e non più oscuri.
Il Disegno universale si svela articolato
in infiniti progetti e piani minori
che l’Intelligenza amorevole degli uomini,
ispirata dal Cielo e … leggi tutto