Fibromialgia e Corpo di Luce
di Daria Pambianchi
Non so se ci saranno, tra i lettori di questo mio articolo, persone che si trovano a subire, quotidianamente, i sintomi talvolta devastanti della fibromialgia: a loro va tutta la mia comprensione, dal momento che anch’io ne ho fatto una personale conoscenza, a loro riservo il mio rispetto, a loro rivolgo infine un invito dal cuore, affinché accettino di espandere la loro consapevolezza, di attivare frammenti di una conoscenza che, NATURALMENTE, è racchiusa nelle loro cellule, da sempre, e che potrebbe aiutarli a circoscrivere, a fronteggiare più serenamente questa “malattia”!
Il titolo è formato da due definizioni correlate dalla congiunzione ”e”; in realtà avrei dovuto mettere il segno dell’equivalenza, dal momento che si tratta dello stesso processo, solo che la prima denominazione è stata coniata dai medici, quindi è nata nell’ambito scientifico, dall’unione di vocaboli che evidenziano la caratteristica fisica più manifesta della sindrome, mentre la seconda origina nella dimensione spirituale/energetica e ne evidenzia appunto l’aspetto energetico. A comprova di quanto affermato, vi ripropongo le due tabelle riassuntive dei rispettivi sintomi, già presentate in un mio precedente articolo.
Fibromialgia:
dolori muscolari senza causa
insonnia o sonno non riposante
astenia, stanchezza, facile affaticabilità
rigidità ed impaccio nei movimenti al mattino
crampi, soprattutto notturni
sensazioni (parestesie) come formicolii, stilettate,intorpidimento
mal di testa
dolori al volto (confusi con patologie dell’articolazione mandibolare)
dolori al torace, difficoltà respiratorie, asma
forti dolori alle braccia, ai polsi, alle mani
ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, aggressività immotivata
alterazione dell’equilibrio
senso di confusione e di stordimento
secchezza degli occhi, della bocca
visione sfocata
temperatura alterata oppure alterata percezione di caldo e freddo
ipersensibilità della pelle, della vista, dell’olfatto, dell’udito
fotofobia ed intolleranza ai segnali luminosi
intolleranza ai cibi
diarrea
Corpo di Luce o Ascensione:
disturbi alle vie respiratorie e senso di oppressione ai polmoni
asma o sintomi influenzali, naso che cola
forti cefalee
vari disturbi del sonno
cambiamenti del sistema immunitario e linfatico
cambiamenti delle abitudini alimentari
formicolio nella parte superiore della testa, a braccia, gambe, piedi
pressione sanguigna instabile
problemi o irritazione della pelle
infiammazioni o dolori alle ossa ed alle articolazioni
stati di stanchezza e di spossatezza
perdita di forza muscolare
surriscaldamento del corpo, spesso doloroso, simile a reumatismo muscolare e articolare
disturbi della memoria fino alla perdita totale dei ricordi
febbre per cause sconosciute
dolori zona cardiaca con alterazione ritmo cardiaco
fitte brevi ed acute in vari parti del corpo
sofferenza e dolore nel corpo, soprattutto al collo, spalle, schiena
pressione sulla fronte,all’interno del cranio
Potrei scambiare, tra loro, i due termini, o perfino ometterli: nessuno riuscirebbe ad individuare, a distinguere un processo dall’altro! Ecco perché continuo a sperare che, presto, medici, reumatologi, psicologi, psichiatri di buona volontà accettino di aprirsi ad una nuova consapevolezza, ad una nuova conoscenza dell’essere umano, accettino di vederlo per quello che veramente è, un essere multidimensionale di energia!
Il termine “fibromialgia” nasce dal latino “fibro” (che indica tessuti fibrosi come tendini e legamenti), unito alle parole greche “moyos” (muscolo) e “algos” (dolore), e sta ad indicare una patologia di cui si parlava già nella prima metà dell’1800, e che venne ritenuta prima un processo infiammatorio dei muscoli, successivamente una malattia su base psicologica, ed ora… non si sa!
“Corpo di luce”, che in passato indicava l’alone luminoso che circondava spesso santi, divinità nella fase di ascensione, ora ha acquisito una connotazione più ampia, cosmica, e viene usato per indicare l’insieme di abiti energetici che vibrano a frequenze diverse, sempre più elevate, e che circondano il nostro corpo fisico, denso, caratterizzato da una vibrazione più lenta; abiti che sono fatti dello stesso… tessuto dell’universo, dei suoi pianeti, delle sue costellazioni, e che dovremo indossare, nel corso dei millenni, ogni volta che scatterà un cambiamento sul palcoscenico della vita terrestre e di conseguenza, per motivi di sintonia, saremo costretti a cambiare il costume di scena. Per il nostro bene! Possiamo quindi parlare di una BIOGENEALOGIA COSMICA, alla quale siamo indissolubilmente legati, dalla quale discendiamo e della quale conserviamo, in noi, nei tessuti, nelle ossa, nel DNA, tracce genetiche destinate ad attivarsi, al momento opportuno, nel corso dei millenni, per permettere e sostenere l’evoluzione.
Questo imprinting del salire, dell’ascendere è presente nella nostra storia, passata, presente, futura, e viene ripreso dalle varie tradizioni religiose, come mette in evidenza Gianni Vita nel suo libro “Religioni e coincidenze”; ecco allora che accanto all’ascensione del Cristo, ne troviamo altre; nell’induismo (indubbiamente la religione più antica, 2.000 a.C), abbiamo quella di Krishna il quale, mentre era in meditazione in una foresta, fu colpito da una freccia al calcagno (unico punto vulnerabile): abbandonò allora il corpo materiale, riacquistò la sua forma divina, e ascese al Cielo.
Mitra è la divinità intorno alla quale si sviluppò il culto del Mitraismo, nel II-I secolo a.C.: essa salì al Cielo in un carro di luce e la sua ascensione veniva celebrata durante l’equinozio di primavera, nel momento in cui le ore di luce cominciavano a prevalere su quelle di buio.
Nell’Islam, un angelo sveglia Maometto,(VI secolo d.C) il quale, dopo essere stato accompagnato alla spianata del tempio di Gerusalemme, si libra in volo sulla voragine dell’inferno, poi sale ai sette cieli, dove incontra alcuni profeti che lo hanno preceduto, ed infine ascende al Paradiso, per poi tornare nuovamente a terra.
Indubbiamente si tratta di coincidenze inquietanti le quali, come dice il su citato Gianni Vita, “si sono manifestate a distanze di spazio e tempo tali che le culture non potevano influenzarsi reciprocamente e non sono giustificabili con indagini sociologiche, storiche, etnologiche, ma lasciano adito a pensare che vi siano motivi profondi”.
Ed un motivo profondo che io ho individuato, sulla base della mia personale esperienza, è da ricercarsi nella esigenza, nella necessità, nella ineluttabilità evolutiva dell’universo e quindi anche del pianeta Terra e dei suoi abitanti, un processo di trasformazione preparato nei tempi, seminato prima in quel campo e per mezzo di quel campo, lo spirituale, che più facilmente fa presa su di noi, da sempre, per il nostro bisogno interiore di ospitare un’anima in grado di collegarci con il tutto, penetra nelle nostre cellule, fissa il ricordo di un risveglio/ascensione che già è inscritto in noi, nel nostro genoma. Un seme conficcato nelle profondità del nostro essere, e che già da tempo sta ricevendo l’acqua indispensabile (l’energia di frequenza più alta), per riprendere a crescere e venire allo scoperto; una sorta di pioggia che si è trasformata in temporale nel periodo compreso tra gli anni 1987-2012: penso che sarebbe molto interessante verificare quante diagnosi di fibromialgia sono state fatte in quel periodo! Non mi stupirebbe se si evidenziasse un picco inconfutabile!
Un temporale che ha il compito di spazzare via ogni sorta di detriti energetici, di scorie tossiche formate dalle false convinzioni, dai falsi programmi di vita che abbiamo immesso nel nostro mondo interiore e nel nostro corpo fisico, nelle ossa, nei muscoli, una frequenza talmente elevata da allentare i legami molecolari, per permettere l’ingresso di una nuova energia/consapevolezza in grado di collaborare, COSCIENTEMENTE, alla pulizia del pool genetico individuale, genealogico, planetario, cosmico! Un temporale che arriva dunque nelle profondità del nostro essere, le allaga e, NATURALMENTE, fa risalire in superficie quanto in esse contenuto!
Ecco allora che la Fibromialgia può essere definita la malattia del cambiamento di coscienza, la malattia della verità, la malattia che ci chiede di assumerci DEFINITIVAMENTE le nostre responsabilità come co-creatori dell’esistenza, nostra e altrui. L’aiuto arriva veramente dall’alto, inteso però non come posizione nello spazio, ma come intensità di frequenza più alta rispetto alla nostra, un aiuto che ci permetterà di aprire la via ad una nuova frequenza di coscienza superiore che, nei secoli, prima avvolgerà il genere umano, poi lo penetrerà e quindi formerà la nuova umanità!
Per quanto difficile, a causa dei dolori debilitanti, è indispensabile essere veramente presenti nel corpo, la sola condizione affinché si possa partecipare attivamente alla trasformazione; la sofferenza più forte è dovuta ai dolori alla schiena, alle braccia, alle gambe: ecco allora l’importanza di lavorare, per esempio, sul primo chakra, situato alla base della colonna vertebrale, sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi, per trasformare questi punti in una sorta di impianto della messa a terra, lo stesso che troviamo negli elettrodomestici, e che permette di scaricare la tensione in eccesso, e quindi, nel corpo, l’energia che si concentra e crea pressione là dove incontra/si scontra con un blocco di qualsiasi natura. Ecco allora che i tentativi di risanamento, di guarigione attraverso preparati antinfiammatori, cortisonici, ecc. non potranno mai essere la risposta giusta, tutt’al più un aiuto a… nascondere la spazzatura sotto il tappeto, ma soprattutto ad avvelenare un corpo che sta chiedendo di essere liberato dai suoi veleni!
Come senz’altro avrete notato, non ho mai usato il termine AMORE, in questo articolo, perché ritengo che, nella parola scritta, ricorra anche troppo frequentemente, ma è chiaro che esso rappresenta l’elemento primo, il motore, il solo in grado di sostenerci, di alimentarci, di motivarci, in una fase di trasformazione che è forse appena iniziata, che ci porta ad avanzare, NATURALMENTE, nell’incertezza quasi assoluta, e che ci sta chiedendo di portare più VERITA’, più VITA nella nostra esistenza, per aiutare noi stessi, per aiutare il pianeta, per aiutare quanti abitano l’universo!
Come amo fare nei miei articoli, vi lascio con un brano riassuntivo, significativo, tratto da un libro che rientra in quella letteratura esoterica alla quale è stato affidato il compito di trasmettere frammenti di verità diversa, da… assumere però sempre con saggezza e discernimento!
“Poiché i pianeti hanno una vita, finiscono per non essere più abitati, un giorno. A questo punto, l’uomo deve aver raggiunto un livello scientifico sufficiente ad intraprendere sia il trasloco su un altro pianeta, sia la creazione di una forma di vita umanoide che si adatti ad un altro mondo perché l’umanità sopravviva. Se l’ambiente non può adattarsi agli uomini, occorre creare un uomo che si adatti all’ambiente. Creando, per esempio, prima della propria estinzione, un’altra razza di uomini in grado di vivere in un’atmosfera totalmente differente e che erediterà prima dell’estinzione dei creatori, il sapere di questi! (tratto da: “Il libro che dice la verità”, di Claude Vorilhon).
Grazie!
Articolo di Daria Pambianchi
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