Quando gli emisferi cerebrali non dialogano tra loro…
di Franco Bianchi
La dislessia è un sintomo sempre più diffuso, che letto in chiave energetica indica una separazione tra i due emisferi cerebrali, quindi tra il sinistro (razionalità, volontà) e il destro (sentimento, emozione).
Ma può essere anche una conseguenza del cambiamento epocale in atto, dato che la società richiede ancora una predominanza “maschile”, creando grandi conflitti a chi è predisposto invece al “femminile”, alla via intuitiva e creativa.
Attualmente stiamo assistendo ad un aumento notevole di un disturbo quasi sconosciuto appena pochi decenni fa: la dislessia. Recenti statistiche indicano oggi una percentuale pari al 4% di dislessici nel nostro Paese.
Ricordo, quando ero uno scolaro, che nella mia scuola composta da circa 1.800 alunni, c’erano al massimo tre o quattro ragazzi che avevano una difficoltà di apprendimento di questo genere, così che questo disturbo veniva definito e anche confuso con una scarsissima voglia di studiare. La parola dislessia non veniva utilizzata, spesso non la si conosceva nemmeno e raramente veniva diagnosticata.
Eppure la storia, anche recente, ci indica esimi dislessici: Einstein, ad esempio. La lista è lunga e colma di nomi eccellenti in tutti i campi, dall’arte allo spettacolo fino al business ed allo sport: sembra fossero (o siano) dislessici anche Tom Cruise, Whoopi Goldberg, Keanu Reeves, Robin Williams, Muhammad Ali, Magic Johnson, Leonardo da Vinci, Pablo Picasso, Andy Warhol, Cher, John Lennon, Walt Disney, Hans Christian Andersen, Agatha Christie, F. Scott Fitzgerald, Gustave Flaubert, Alexander Graham Bell, Thomas Edison, Michael Faraday, Pierre Curie, Milton Erickson, Nelson RockFeller, Henry Ford ed il fondatore dell’IKEA Ingvar Kamprad.
Come si spiega la diffusione di questo sintomo?
La dislessia, letta in chiave delle energie sottili, rappresenta una difficoltà a dialogare da parte dei due emisferi cerebrali, anzi denota una vera separazione tra loro. Ogni emisfero rappresenta un tipo di energia, Yin e Yang, ovvero maschile e femminile, che rappresentano due mondi: il maschile, che è un’energia attiva… quindi l’agire, la volontà, la determinazione, l’assunzione dei rischi; e il femminile, che è invece un’energia passiva e riguarda i sentimenti, le emozioni, le sensazioni, i desideri.
I comportamenti, nel dislessico, in ogni istante, sono tutti solo di energia maschile o solo di energia femminile, come se non riuscisse a mescolarli. Potrebbe utilizzare uno solo dei due emisferi o anche passare velocemente dall’uno all’altro, creando solo un’enorme confusione nei suoi interlocutori. Quindi, ad esempio, può avere intuizioni fulminanti con difficoltà però a spiegarle nella pratica o nello scrivere un articolo in merito.
La testa, ove è contenuto il cervello, è collegata con il 7° Chakra, la Corona, che a sua volta è lo specchio della relazione con il papà, il Padre celeste, l’autorità. Questi concetti sono collegati tra loro: l’autorità è rappresentata dal papà, ma anche da Dio che è il sommo Padre. Quando siamo bambini o adolescenti, l’autorità è rappresentata in primis dai nostri genitori: pertanto, in senso metaforico, una separazione energetica dei due emisferi è lo specchio della percezione che il bambino ha dei propri genitori.
Quando un bambino percepisce i propri genitori come separati tra loro, anche se dovessero vivere sotto lo stesso tetto, avverte questa percezione come negativa, per cui potrebbe nascere una non comunicazione, una vera separazione dei lobi cerebrali che dà origine poi alla dislessia, disgrafia o discalculia.
Tuttavia, esiste anche un’altra spiegazione spirituale/energetica per questo sintomo, collegata al cambio di Era che stiamo vivendo. Il passaggio dall’Era dei Pesci a quella dell’Acquario comporta, tra le tante modifiche, un grande cambio di paradigma: l’era precedente è caratterizzata da una marcata energia maschile, poiché le sue espressioni peculiari sono rappresentate dalla volontà, l’ego, il potere, valori che troviamo in abbondanza nei secoli appena trascorsi. Di conseguenza, vengono chiamate a reggere le sorti del mondo, ad ogni livello, persone di energia maschile, sia uomini che donne, cioè individui di potere.
Ma la nuova Era, per contro, va nella direzione diametralmente opposta: il valore dominante è l’amore puro, senza condizionamenti, senza se e senza ma. Pertanto, le persone che saranno espressione di questa nuova era, saranno di energia femminile, tanto uomini che donne.
Questa rivoluzione comporterà delle modifiche importanti anche a livello della famiglia e dello stesso concetto di autorità, che sarà sempre più indirizzato verso l’autorevolezza. Entrambi i genitori, cosa alla quale stiamo già assistendo, dovranno quindi cambiare ruolo e saranno sempre più compartecipanti alla crescita e all’educazione della prole, prerogativa in passato attribuita quasi prettamente alla mamma, così come entrambi daranno il proprio contributo alla conduzione familiare in generale.
Ogni genitore, o meglio ogni essere umano, sarà sempre più “intero”, come il simbolo del Tao ci mostra, equilibrato, ciascuno per conto proprio ed a maggior ragione nella coppia. E’ probabile che anche il concetto di famiglia tout court sarà sostituito dalla famiglia allargata, nella quale i figli saranno cresciuti dal gruppo. Questo significa che l’autorità sarà sempre più comprensiva, di supporto, di aiuto e sempre meno punitiva. Questa è una profonda rivoluzione che potrebbe creare delle resistenze al cambiamento.
Nella pratica, significa che la gestione delle relazioni interpersonali, ad ogni livello, sarà sempre più indirizzata verso la comprensione e l’amore reciproci ad ogni livello: familiare, scolastico, lavorativo e perfino politico. Mi piace citare l’esempio dell’ex Presidente della repubblica Uruguaiana, Josè Mujica, un personaggio che incarna pienamente questi concetti. Uno dei suoi motti è: “Non nemici da combattere, ma squilibri da sanare!” E’ rimasto famoso il suo discorso, tenuto tutto a braccio, alla conferenza sullo sviluppo sostenibile a Rio, nel giugno 2012, organizzato dalle Nazioni Unite.
Questi alcuni passi del suo discorso: “Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare sempre più, perché la società di consumo è il motore. E in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia e se si ferma l’economia appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi.
Ma questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori, Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara, dicevano: ‘povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più’. Le cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana, dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!”
Questo grande passaggio, coinvolgerà anche gli equilibri energetici a livello del cervello e sarà necessario modificare dei programmi interiori, delle abitudini, dei modi di vedere: mentre attualmente l’energia maschile è quella dominante, successivamente andrà sostituita con quella femminile.
Per poter effettuare questo cambiamento, occorrerà separare i due emisferi per ricollegarli con il nuovo equilibrio: questa è la spiegazione energetica della dislessia. Per coloro che offrono resistenze al cambiamento, questo momento di passaggio potrebbe durare a lungo, fino al suo superamento che avverrà quando verrà presa una decisione nella coscienza – la nostra parte più profonda – di lasciarsi andare per adeguarsi al nuovo che avanza.
Articolo di Franco Bianchi
Fonte: http://www.karmanews.it/3943/quando-gli-emisferi-non-dialogano-tra-loro/
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