Lo spirito è eterno… la morte non esiste
La paura della morte va sconfitta nell’intimo di ogni essere vivente, poiché nasconde la verità e offende il Creatore.
Tutto ciò che nasce è destinato a mutare. Il corpo fisico è destinato a invecchiare, quindi va sostituito con un altro per poter continuare l’ascesa evolutiva verso la divinità. Lasciare il corpo non significa morire, ma passare da un modo di vivere ad un altro.
Cosa succede quando si muore? In quale dimensione si va a vivere? Esistono tantissimi libri meravigliosi che descrivono con grande esattezza cosa succede durante la disincarnazione e la vita nelle dimensioni spirituali, qui voglio dare un piccolo sunto, in gran parte basato sui libri di Allan Kardec e Chico Xavier.
Oltre al corpo fisico, l’uomo ha diversi altri involucri che sono:
– Il doppio eterico (o corpo vitale), che è fatto di materia più sottile (atomi, particelle e fotoni) ed è visibile nella fotografia Kirlian sotto forma di Aura. Questa materia sottile o eterea, è presente anche negli animali, nei vegetali e a livello primordiale persino nei cristalli. È la sede del principio vitale (o Prana).
Fino all’età di 7 anni circa, il bambino è circondato anche dal corpo eterico materno, che si disfa quando il corpo eterico del figlio è pienamente formato. Il sistema endocrino (ghiandolare) dell’uomo, è l’espressione di questo involucro e dei suoi nodi (o centri) eterici (chakra), connessi alle varie ghiandole.
– Il corpo astrale (o perispirito o anima o Kama-Rupa) che non appartiene al mondo fisico-materiale, ma è una sostanza non fisica più sottile del fotone. Questo involucro è il corpo che rimane agli spiriti quando si disincarnano e vanno nel piano astrale o mondo degli spiriti. E’ la sede dei desideri, delle emozioni e delle passioni ed è presente anche negli animali. Esso è l’espressione del sistema nervoso. Anche questo corpo spirituale forma un’aura, ma è visibile solo dai veggenti. Questo si forma pienamente all’età di 14-15 anni circa, nel contempo viene abbandonato quello materno che fino a quell’età lo circondava.
– Il corpo mentale (o Kama-Manas o Nous, l’Io individuale) che è fatto di un’energia psichica, una sostanza ancora più sottile dell’astrale. Qui è la sede della mente, dell’intelletto, della razionalità dello Spirito, è una prerogativa dell’essere umano ed è l’espressione del sistema sanguigno; gli animali superiori lo hanno solo a livello embrionale. Questo è formato dall’anima senziente (che si forma a 21 anni circa), dall’anima razionale (a 28 anni) e dall’anima cosciente (a 35 anni).
Vi sono altri corpi ancora più spiritualizzati (Buddhico-Akashico, Nirvanico, ecc.), che corrispondono alle altre quattro dimensioni dell’aldilà (piano Buddhico-Akashico, Nirvanico, Monadico, ecc.), ma questi “Cieli” sono per gli spiriti che si sono talmente perfezionati da terminare l’intero ciclo delle reincarnazioni. Noi comuni esseri umani non andiamo oltre il corpo mentale e il piano mentale (o Devachan).
Quando si muore, l’essere umano perde solo il corpo fisico e il doppio eterico, ma conserva tutti gli altri corpi. In particolare il corpo astrale sarà stato forgiato da tutti i sentimenti, le passioni, le emozioni e i desideri, positivi e negativi, che ha provato e che porta con sé e che riflette esternamente senza più segreti.
Lo spirito poche ore dopo la morte cade in un sonno incosciente e subisce una trasformazione, che ricorda quella del bruco che si trasforma in farfalla, che si chiama disincarnazione, la quale nella maggioranza dei casi dura 3 giorni, ma anche poche ore nel caso di spiriti evoluti che hanno legami deboli con la materia. Nel caso invece di persone molto attaccate alle cose materiali, la disincarnazione è lenta e molto dolorosa e può durare anche settimane o mesi.
Il corpo astrale e quello eterico dell’uomo molto materiale sono notevolmente densi e legati al corpo fisico in modo tenace, per cui la separazione è una lacerazione violenta, un’agonia lenta e atroce, in questi casi lo spirito sente il cadavere decomporsi per tutta la durata del processo e può allontanarsi dalla tomba solo di pochi passi, perchè la “catena d’argento” che lo lega al corpo fisico si spezza solo alla fine della disincarnazione. Nell’uomo distaccato dalle cose terrene, invece il legame è molto debole (così anche nel caso di una malattia debilitante che predispone mentalmente al passaggio) ed è completamente indolore, dopo alcune ore lo spirito si risveglia dolcemente nell’altra dimensione, circondato da parenti, amici e spiriti amichevoli.
Lo stato di sonno incosciente, che inizia con la disincarnazione, dura maggiormente ed è tanto più profondo quanto più lo spirito è inevoluto. Se lo spirito non è abbastanza elevato può essere condotto nelle sfere astrali ancora in stato di intontimento. Nel caso degli atei materialisti convinti, anche se non cattivi, questo sonno può anche perdurare decenni ed è un delirio pieno di incubi e vaneggiamenti. Quanto più invece lo spirito è evoluto tanto più il riposo è breve e leggero.
Durante questo sonno lo spirito rivede in sogno, con più o meno lucidità a seconda della sua evoluzione, tutte le esperienze passate, anche quelle meno importanti, per un riepilogo introspettivo (sintesi mentale o ipermnesia); per l’ateo, che non crede nell’aldilà, invece l’incoscienza è quasi totale, senza revisione introspettiva, ma solo con incubi o al massimo senza sogni. Lo spirito non ateo, invece, si risveglia e viene attratto da quel mondo che ha la stessa densità e frequenza vibratoria corrispondente alla sua coscienza. Un recente sondaggio in Italia ha rivelato che il 27% crede che non ci sia nulla dopo la morte.
Durante la disincarnazione il doppio eterico, nel quale è contenuta l’energia vitale, si va staccando dal corpo fisico, attraverso i 7 centri eterici (o chakra). Questa energia in parte va disgregandosi, in parte viene assorbita dal corpo astrale in riorganizzazione. Le brave persone sono subito accolte da spiriti amorevoli ed esperti che facilitano il processo di disincarnazione, rendendolo indolore e tagliando infine il “cordone d’argento”, un legame eterico che collega cervello astrale e cervello fisico e che può essere spezzato solo alla fine della disincarnazione.
Inoltre questi spiriti si occupano anche, a processo terminato, di disperdere completamente l’energia del corpo eterico. La presenza di amici vicino al malato può anche vivificare la sua energia vitale, impedendogli di partire. Per facilitare il trapasso, gli spiriti amorevoli possono mentalmente indurre gli amici ad allontanarsi dal suo letto. Per gli orgogliosi, gli egoisti e i gaudenti, che in vita hanno pensato esclusivamente ai propri interessi o al soddisfacimento materiale di piaceri e passioni, non viene nessuno ad accoglierli, a proteggerli e a sostenerli. Così come in vita non furono altruisti, non pensando al loro prossimo, nessuno verrà ad aiutare loro. Il doppio eterico di questi ultimi, quindi viene “sbranato” dolorosamente da altri spiriti ed entità sub-umane, di livello simile al trapassato, che se ne appropriano come famelici avvoltoi.
Quando la morte è violenta e prematura (suicidi, incidenti, omicidi, ecc.), ossia quando la vita è troncata di colpo, prima del momento prestabilito dal programma karmico, il corpo eterico è ancora pieno di carica vitale e impedisce allo spirito di andare nell’altra dimensione (piano astrale) per cui lo spirito rimane bloccato nel mondo fisico, finché l’energia vitale non si esaurisce, diventando quindi uno spirito errante.
In questi casi il trapassato, per un tempo più o meno lungo, non si rende conto di essere morto (anche per via dell’intontimento che perdura per tutto il periodo della disincarnazione) e poiché rimane nel piano fisico, vaga tra gli incarnati nell’illusione di essere ancora vivo. Inoltre, essendo la disincarnazione ancora in corso ed essendo lo spirito connesso tramite il cordone d’argento al suo corpo in putrefazione, la sofferenza è grande.
Anche in questi casi di morte violenta, tutto dipende notevolmente dal grado di evoluzione dello spirito: le persone buone sono aiutate, non soffrono affatto, il loro sonno dura molto poco e sono condotte amorevolmente in un “centro di rieducazione” dove il loro corpo astrale danneggiato viene curato in alcuni mesi. La ripresa della salute e delle forze dipende sia dalla violenza della morte, sia dall’accettazione alla nuova vita spirituale; le persone egoiste e materiali invece sono sole, rimangono bloccate nel piano fisico che li attira come una tentazione irresistibile, il loro turbamento è terribile e può durare anche anni, finché loro non decidono di dire basta alle tentazioni terrene e voler progredire.
Il suicidio è una colpa grave agli occhi di Dio e per questo generalmente il turbamento è atroce e lungo. Il suicidio punito più severamente, è quello compiuto per disperazione, per liberarsi dalle miserie della vita; queste miserie sono allo stesso tempo prove ed espiazioni che vengono disertate. Parimenti grave è il suicidio compiuto per “raggiungere” qualcuno nell’aldilà, i due rimarranno separati per un tempo molto più lungo e la sofferenza del suicida sarà molto forte e prolungata. Infatti, se vi era stata quella separazione sulla Terra era necessariamente per una colpa che era stata commessa in una vita precedente e quella separazione momentanea era una prova e un’espiazione da accettare con rassegnazione e fiducia.
Il suicidio non è soltanto l’atto che produce la morte istantanea, ma è tutto ciò che si compie con conoscenza di causa per abbreviare prematuramente la durata della vita. La sofferenza sarà proporzionata alla colpa. Non è suicida chi si sacrifica per salvare la vita di qualcuno. Anche in questo caso tuttavia, tutto dipende dall’evoluzione dello Spirito: se lo Spirito è buono ed evoluto viene aiutato amorevolmente, può superare del tutto questo turbamento anche in alcuni mesi.
Subito dopo la disincarnazione, lo spirito, con il suo corpo astrale formato, può andare nell’altra dimensione, che per chi non si è liberato da tutte le passioni e i desideri materiali, è il piano astrale (o Kama-Loka, dal sanscrito Kama=desiderio e Loka=luogo); chi invece è già completamente libero da queste imperfezioni, può già andare nel piano mentale (o Devachan) che è un mondo paradisiaco.
L’illusione di non essere morti è molto comune tra gli spiriti poco evoluti e può durare anche per mesi, questo dipende dalle convinzioni religiose (la maggior parte delle religioni non dà nessuna preparazione sulla vita dopo la morte) e dal fatto di non voler accettare la nuova realtà, ad es. perché si hanno legami affettivi forti con chi è rimasto sulla Terra.
L’aspetto e i sensi dell’anima dipendono da quanto siano sviluppate la purezza e la sensibilità dello Spirito. Coloro che furono immorali e insensibili, avranno un aspetto deforme, privo di luce e i sensi atrofizzati, per cui vedranno un buio totale o al massimo una fitta nebbia per mesi.
Gli spiriti sensibili e puri avranno invece un bellissimo aspetto, che irraggia luce (corrispondente alla bellezza della loro anima) e vedranno tutto molto chiaramente. In genere, possono volerci da 6 a 12 mesi prima che uno spirito attaccato alle passioni terrene possa riacquistare i sensi e la libertà di muoversi, ma se è molto ostinato e non vuole liberarsi dalla schiavitù delle tentazioni terrene, può volerci anche qualche anno.
Il piano astrale, è diviso in sette livelli, a seconda del grado di evoluzione. Il primo e più basso, è l’Umbral, corrispondente grossomodo alla stratosfera ed è spesso circa 50 km. Questa zona che appare come una orribile nuvola grigio-scura che circonda la Terra è prodotta da tutti i cattivi pensieri dei viventi e degli spiriti malvagi disincarnati che la abitano. Viene sempre descritto come un luogo perennemente immerso in una nebbia oscura, in cui vi sono esseri mostruosi, larve predatrici che praticano un vero e proprio vampirismo per l’energia vitale dei poveri sprovveduti che cadono nelle loro trappole. Si odono continuamente rumori agghiaccianti, come lamenti e risate infernali.
Coloro che in vita furono egoisti, orgogliosi, avari, invidiosi, viziosi, induriti di cuore, viziati o pieni di ego e che quindi muoiono senza l’assistenza e la guida degli spiriti amorevoli, non riescono ad oltrepassare questa zona tenebrosa e vengono intrappolati qui per lunghissimi anni, oppure se sono troppo attaccati alla materia e non riescono a staccarsi dagli interessi terreni, possono rimanere nel piano fisico e lì possono tentare gli incarnati e nutrirsi delle loro emozioni.
Per quanto questa zona possa sembrare infernale, si tratta pur sempre di un “purgatorio”, in cui vanno tutti coloro che non hanno fatto del male, ma neanche del bene agli altri! Il vero “inferno”, inteso come luogo dove gli spiriti soffrono in modo indescrivibile è altrove. Lì, dove il buio è ancora più profondo, va un altro terzo delle persone, i peggiori, i più perversi, coloro che si ribellano a Dio, che si divertirono a torturare il prossimo (stupratori, assassini crudeli, torturatori, sadici, ecc.). La loro condizione, tuttavia, non è mai eterna, le preghiere fatte in loro nome sono molto utili, ma tutto dipende dalla loro volontà di pentirsi, redimersi, espiare e riparare tutto il male che hanno fatto a ciascuno, facendo del bene in successive incarnazioni terrene.
L’Umbral è più denso e cupo in corrispondenza della zone terrestri malfamate, inquinate o dove c’è molto egoismo o sofferenza; al contrario sopra le foreste, i laghi e i mari, la nuvola è molto più salubre.
Il secondo livello astrale (o Umbral leggero) corrisponde grossomodo alla ionosfera ed è spesso circa 900 km. Qui si è fuori dalla nebbia e il paesaggio è già completamente diverso e molto più gradevole. Qui si trovano i centri di assistenza e rieducazione dove gli spiriti amorevoli curano gli spiriti appena tornati dalla “lotta” del mondo terreno, rimettendo in sesto il loro corpo astrale (se ha subito danni da malattie o incidenti, possono volerci diversi mesi). Le cure possono anche essere molto dolorose, ad es. nel caso di operazioni chirurgiche o in caso di leucemia occorre ripulire tutto il sangue. Una malattia nel corpo fisico infatti deriva sempre da una malattia nel corpo astrale.
Le brave persone vengono subito condotte in questo livello senza sostare nel primo, nel quale, senza una guida, rimarrebbero invece imprigionate. Ai suoi abitanti, che sono rimasti molto legati a tutte le cose materiali terrene, esso appare concreto esattamente come il mondo fisico e la vita lì è molto simile a quella che si svolge sulla Terra, vi sono case, giardini, fiumi, laghi, boschi, scuole, chiese, animali, ecc.. Questo è perché questi abitanti vogliono vivere una vita il più possibile vicina a quella a cui erano abituati nel mondo fisico e qui quando uno spirito pensa una cosa essa diventa concreta ed indistinguibile dal reale, pur rimanendo un’illusione. Gli spiriti sostano in questo mondo di illusioni per smaltire i desideri terreni (e con essi le “scorze” più dense ed esterne del proprio corpo astrale), finché non decidono di salire verso piani più elevati, aumentando il proprio livello di coscienza. I primi due livelli dell’astrale, possono essere raggiunti durante il sonno dagli incarnati o nella maggioranza dei viaggi astrali.
Nel terzo livello astrale, la vita è meno materiale che nel secondo, qui vi sono molti artisti che desiderano approfondire lo studio delle arti, musicisti, registi, pittori, poeti, ecc. L’aspetto fisico di ognuno dipende dall’evoluzione spirituale, più gli spiriti sono evoluti e più facilmente e rapidamente possono modificare il loro corpo. Chi arriva come bambino cresce nel corso degli anni, in corrispondenza del suo sviluppo mentale, chi arriva anziano può ringiovanire ma occorrono molti anni di disciplina nel miglioramento spirituale. Gli spiriti superiori invece possono cambiare aspetto a piacere in pochi istanti.
Nella quarta sfera, vi è una presenza maggiore di entità non umane, come gli elementali, gli spiriti di natura e i Kama-Deva, che sono esseri semi-angelici che hanno una evoluzione parallela a quella umana-animale. Qui non vi sono animali. Solo un terzo dell’umanità (terrestre) vive dal terzo livello astrale in poi, i due terzi sono al di sotto. La popolazione spiritica attorno alla Terra è 6 volte superiore rispetto a quella incarnata.
La quinta e sesta sfera astrale sono abitate da ricercatori e studiosi che operano a vantaggio dell’umanità. Qui vi sono tantissime scuole, biblioteche, musei e luoghi di studio dove i problemi della Terra vengono discussi e studiate delle soluzioni. Quando questi specialisti giungono a conclusioni certe, queste vengono impresse nelle menti di coloro che sulla Terra hanno posizioni di potere e che possono influire sulle decisioni dei gruppi innovatori e sulle scoperte scientifiche.
Nel settimo livello astrale, non vi sono costruzioni di nessun tipo. Qui vivono asceti e saggi in preghiera e in meditazione solitaria nella natura, o spiriti che si preparano a salire alla sfera successiva. Quando sono pronti cadono in un breve sonno, simile a quello che avviene nel passaggio tra il mondo fisico e quello astrale, ma molto più leggero e indolore, dove si disfano degli ultimi residui del corpo astrale e avviene una preparazione del corpo mentale, indi si risvegliano nel piano mentale.
Anche il piano mentale (o Devachan, dal sanscrito Deva=angeli e Chan=terra), è diviso in sette livelli, che si raggruppano in due grandi regioni: il mentale inferiore o Rupa-Loka (dal sanscrito Rupa=forme e Loka=luogo) che comprende i 4 livelli inferiori e il mentale superiore o Mondo Causale (o Arupa-Loka) che comprende i 3 livelli superiori. E’ il mondo delle idee di cui parlava Platone. La durata della permanenza in questo mondo paradisiaco è proporzionale all’evoluzione dello spirito.
L’uomo medio rimane qui molto meno rispetto al tempo che ha trascorso in astrale. Al primo livello vivono gli spiriti altruisti, al secondo quelli che all’altruismo unirono una devozione religiosa, al terzo quelli caritatevoli e al quarto quelli che alle altre qualità unirono interessi per la filosofia e la scienza. Nel mentale superiore vivono gli Spiriti Superiori e gli Angeli (o Deva-Arupa, angeli senza forma). Questi hanno una grande conoscenza, un grande potere e un aspetto di esseri di luce. Essi si occupano di sorvegliare, gestire e far evolvere i mondi inferiori.
Video: https://youtu.be/lvbiAaitX8E
Fonte: vitaoltrelavita.it
Allora speriamo che gli ebrei paghino nell’Aldilà tutte le cose atroci che da millenni deliberatamente commettono contro noi umani.. Fateci caso…la parola”Erebo”,una specie di dimensione infernale dell’Aldilà,fmettete la lettera B subito dopo la E…curioso eh?!?
senz’altro le tue parole sono dettate da una sofferenza profonda, ma devi assolutamente perdonare, qualsiasi cosa ti abbiano fatto. non siamo noi a dovere decretare la punizione dei ns nemici… “… perdona loro perché non sanno quello che fanno” riflettici e liberati dell’odio, ti sentirai leggero.
ciao
Bellissime parole Gigliola Polidori,ma non è facile perdonare i carnefici del mondo e i principali fautori del nuovo ordine mondiale e purtroppo dovunque scavi…ci sono loro dietro le quinte delle peggiori nefandezze,gruppo Bildelberg compreso. Credimi,so di cosa parlo…
Dopo di che ti saluto affettuosamente e credo ciecamente in questi meraviglioso DOPO che ci aspetta,così sul piano mentale potremmo viaggiare,imparare,leggere,suonare e vivere creando l ambiente che più ci piace semplicemente immaginandolo….
Sarebbe davvero…il Paradiso!!!
STUPENDO