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Buon Natale e Buone Feste — 2 commenti
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Tutto è Liquido, Anzi Fluido
di Marcello Veneziani
Il mondo è entrato nel terzo millennio con una sola idea chiave, fluida e ossessiva, globale e inafferrabile: la modernità liquida.
Alla fine dello scorso millennio, un sociologo venuto dall’est, Zygmunt Bauman, pubblicò il suo saggio “Modernità liquida”, tradotto nel passaggio di millennio in tutto il mondo. Cominciò un tormentone, prima intellettuale poi mediatico, sull’avvento globale della liquidità, a cui presto si aggiunsero ulteriori corollari sfornati da Bauman in altrettanti libri: società liquida, amore liquido, vita liquida, arte liquida, sorveglianza liquida, paura liquida e via liquefacendo. Un mantra insistente in cui rischiamo di annegare e che nessuno mette in discussione.
Presto la modernità liquida è stata tradotta in identità fluida, soprattutto ma non solo dal punto di vista sessuale. Bauman è uno dei rari autori letti e citati da Papa Bergoglio, soprattutto a proposito delle vite di scarto, liquidate dalla società egoista: la riduzione della fede cristiana a sociologia comporta come sua conseguenza la sostituzione del pensiero, della teologia e della filosofia, con la sociologia pop, magari radical ma liquida, come fu quella di Bauman. Scappa qualche ironia su questo nuovo san Gennaro laico col suo miracolo della liquefazione universale…
Desideri indotti
Noi tutti, viviamo oggi una condizione che ci imbriglia ad un volgare conformismo, oltre al quale non riusciamo ad andare.
E chiamiamo questo conformismo “buon senso”, “saper vivere” e persino lealtà alla patria, o addirittura fede. Così siamo giunti al punto che manifestare un desiderio di conoscere, di pensare, oppure dichiarare di avere un punto di vista diverso da quanto le varie autorità ci propongono, significa candidarsi al sospetto o giudizio altrui e trovarsi emarginati.
L’attuale sistema ha come presupposto che qualcuno pensi e giudichi per tutti. Ed allora, l’ordine, che nessuno verbalizza tanto palesemente, ma che scivola indisturbato nelle pieghe di ogni coscienza è: “Non pensate, gente, ricordatevi di non pensare… perché pensare stanca. È inutile,…
Continua a leggere →I “RosaCroce”: la Confraternita degli Invisibili
Nell’estate del 1623, mediante l’affissione di anonimi manifesti in tutta la città, i parigini vennero a conoscenza dell’esistenza di una confraternita segreta denominata “RosaCroce” avente come obiettivo la pace e la conoscenza universale.
Nel XVII secolo gli abitanti di Parigi erano abituati a vedere spesso le mura e gli edifici della loro città ricoperti di proclami, ma i manifesti che essi scoprirono una mattina dell’agosto 1623 erano davvero straordinari, e produssero una grande sensazione. Tali manifesti fecero da apripista alla successiva pubblicazione della famigerata “Fama Fraternitatis”.
I parigini venivano informati del fatto che in città si era insediata una confraternita segreta e misteriosa, la quale avrebbe portato la vera pace e la vera conoscenza a chiunque fra di loro cercasse l’illuminazione.
Un manifesto proclamava: “Noi, deputati del principale collegio della RosaCroce, viviamo visibili e invisibili in questa città per grazia dell’Altissimo, cui si volge il cuore dei giusti. Riveliamo e insegniamo senza libri né segni come parlare la lingua di ogni paese in cui desideriamo essere e come liberare i fratelli dall’errore e dalla morte”…
Dio Arriverà all’Alba
di Alda Merini
“Sono venuta qui. Trovo che sia più sano, qui. Qui posso essere me stessa, almeno”.
Prima di entrarci da ricoverata ero stata in manicomio a trovare con altri parenti una lontana zia, una volta s’era matti sempre, anche se oggi si dice ‘malati di Alzheimer’.
Mentre i miei parenti procedevano sicuri, per me era la prima li e mi fermai qualche secondo all’ingresso, vicino al giardino.
Fu nel giardino di un manicomio che incontrai una giovane dal volto pallido, bella e piena di stupore.
Mi sedetti accanto a lei sulla panca, e chiesi: “Perché sei qui?”. Lei mi fissò con uno sguardo di meraviglia, e disse: “È una domanda indiscreta, ma risponderò lo stesso…
Efeso e il mistero della tomba di Maria
Sulle colline che circondano Efeso, straordinario centro dell’antichità e una delle più grandi città ioniche in Anatolia, esiste la Meryem Ana Evi, ovvero la Casa di Maria, considerata l’ultima dimora della Madre di Gesù Cristo. Anche a Gerusalemme, tuttavia, nella Valle di Giosafat, un santuario sotterraneo accoglie il luogo dove si suppone che i discepoli abbiano sepolto la Madonna.
Ad Efeso, quando si arriva sul posto, una lunga fila di pellegrini anticipa l’arrivo alla casa di Maria, una piccola costruzione posta tra i boschi, che ormai ricorda una piccola chiesa. A convalidare il fatto che questa sarebbe stata l’ultima dimora della Vergine Maria, ci sono una serie di elementi che attestano la veridicità del luogo: San Giovanni, nel suo Vangelo, dice che Gesù, prima di…
La Città Sorgerà su Tre Colonne…
di Marcello Veneziani
Le metropoli, diceva Eugenio Montale, sono abitate da milioni d’eremiti.
Penso che oggi la stessa cosa possa dirsi anche di città più piccole, perfino paesini. L’isolamento individuale è il tratto distintivo e universale dell’abitare odierno; non la solitudine, che può essere una scelta e perfino una beatitudine (Beata solitudo, sola beatitudo), ma l’isolamento, che è la perdita del mondo, il venir meno dei legami e dei rapporti comunitari. Lo sottolineava Hannah Arendt.
Collegati col mondo, tramite il web ma sconnessi dai vicini e circostanti: viviamo da remoto, assenti nella prossimità. E poi famiglie sempre più ristrette, addirittura mononucleari (una contraddizione in termini). I mezzi di comunicazione ci fanno compagnia in solitudine e ci rendono soli in compagnia…
La peggior crisi della modernità: solitudine e isolamento sociale
di George Monbiot
Perché questa epidemia di disturbi mentali dovrebbe sorprenderci, in un mondo ormai così lacerato?
Quale peggiore messa in stato d’accusa del Sistema potrebbe esserci, di un’epidemia di malattie mentali? Un’ondata di disturbi quali ansia, stress, depressione, sociofobia, disordini alimentari, autolesionismo e solitudine, sta colpendo le persone di tutto il mondo. Le ultime catastrofiche cifre sulla salute mentale dei bambini in Inghilterra, riflettono una crisi globale.
Esistono molte ragioni secondarie di questa emergenza, ma mi sembra che la causa scatenante sia dovunque la stessa. Gli esseri umani, i mammiferi ultra-sociali, il cui cervello è programmato per rispondere ad altre persone, sono sempre più distanti gli uni dagli altri. Il cambiamento economico e tecnologico giocano un ruolo importante, ma lo stesso fa l’ideologia. Nonostante il nostro benessere sia legato inestricabilmente alle vite degli altri, riceviamo messaggi da ogni parte che ci dicono che avremo successo solo grazie al perseguimento competitivo dell’interesse personale e all’individualismo estremo…
I Pericoli che abbiamo Superato e quelli che ci Attendono
di Claudio Martinotti Doria
Col passare dei giorni intuisco nuovi aspetti della pianificazione elitaria in corso d’opera. Emerge un quadro sempre più chiaro ma anche esageratamente sofisticato contro l’umanità.
In precedenza, in diversi articoli, avevo espresso il concetto che ormai la popolazione italiana (e non solo) è ormai divisa tra coloro che hanno capito quanto sta avvenendo (sono cioè diventati consapevoli e coscienti e capiscono soprattutto il valore della libertà) e coloro che invece non hanno capito (o voluto capire) e sono omologati con la narrativa e propaganda mainstream.
I miei articoli sono rivolti esclusivamente ai primi, sugli altri non nutro alcuna speranza. Nella migliore delle ipotesi saranno degli ignavi e utili idioti uniformati, indifferenti e innocui, e nella peggiore saranno dei meri esecutori di ordini, caporali e kapò che ci perseguiteranno, come hanno già fatto in precedenza.
Col passare dei giorni intuisco nuovi aspetti della pianificazione elitaria in corso d’opera, che mi erano sfuggiti, ed emerge un quadro sempre più chiaro ma anche esageratamente sofisticato, che mi fa dubitare che un simile complesso e titanico progetto criminale psicopatico contro l’umanità, sia stato concepito da mente umana. Neppure i nazisti erano arrivati a simili vette di aberrazione e intelligenza al servizio della malvagità…
Che cos’è il Sistema e perché le Élite sono ossessionate dal Controllo delle masse
di Michele Putrino
Quante volte avete sentito dire che siamo “schiavi del Sistema” o “prigionieri del Sistema” o, ancora, che “tutto è controllato dal Sistema”? Certamente molte volte…
Sono, però, abbastanza sicuro che non avete ben chiaro cos’è questo mitico “Sistema”, e questo per un semplice motivo: nessuno ve lo ha mai spiegato. Vediamo allora di rimediare a questa situazione.
Cos’è la Libertà?
Prima di chiarire la natura del Sistema, è necessario fare luce su un altro concetto fondamentale per l’essere umano, quello di libertà. La risposta, di primo acchito, alla domanda “Che cos’è la libertà?” potrebbe risultare semplice, del tipo: “Si è liberi quando abbiamo la possibilità di fare ciò che vogliamo”. Effettivamente questa è la risposta giusta. Ma se così stanno le cose, quand’è che siamo liberi nel mondo in cui viviamo? Praticamente mai. Perché? Per due motivi:…
La Follia della Normalità
di Claudio Colombrita
Disturbi mentali, psicosi, nevrosi, follia, tante sfaccettature, tante facce di una medaglia dai mille colori.
Non parlerò di medicina, perché non ne ho le competenze, non parlerò delle diverse forme di disturbo mentale e, devo dire la verità, in realtà non amo neanche la parola disturbo.
Nella mia esperienza di volontariato e nella mia esperienza di vita, mi sono imbattuto spesso in persone che presentavano queste particolarità e, lungi da me sminuire problematiche e disagi connessi, ho sempre cercato di capire cosa ci fosse dietro la patologia.
Al di là delle frasi fatte, devo confessare che non mi sono mai trovato a disagio, bensì mi sono sentito “meno”. Un ragazzo sapeva a memoria tutto ciò che sentiva durante una giornata, potevano essere televendite, programmi televisivi o radiofonici, quiz (sapeva domanda e risposta), telefilm, telegiornali ecc… Una bambina mi ha fatto ridere di gusto per due ore intere, con la sua originalità, il suo modo di affrontare ogni giorno, la sua prospettiva “diversa” e “originale”. E poi tanti altri spunti, tante altre storie, che non basterebbe un libro per descriverle…
Buon Natale a Voi!
ciao
Buone feste anche a Tutti Voi,e che quest” anno ci porti a tutti tanta pace e serenità.e sia colmo di tante belle cose per ogn”uno,complimenti per i vostri articoli, e temi sempre molti interesanti.grazie a Tutti.
Nidia Chaves