Il Sonno della Mente
Quando sarà compreso appieno il significato del concetto di “Sonno ipnotico” comunemente associato al concetto di illusione, l’uomo sarà consapevole delle cause dello stato di coscienza in cui vive quotidianamente.
Raggiunta tale consapevolezza, se ha vero intento di mutare il suo stato di coscienza, deve necessariamente mettere in pratica il “lavoro” alla base di tale mutamento, conoscere se stesso.
Oggi vengono proposte innumerevoli pratiche meditative e tecniche introspettive (alcune inutili allo scopo), per iniziare a portarsi un po’ a margine del fiume di pensieri che ci domina interrottamente.
La pratica di base del Percorso Spirituale è l’auto-osservazione, associata al riconoscimento di sé. Per riconoscimento di sé, intendo una facoltà che deve essere “sentita” e “riconosciuta” dentro se stessi. È una facoltà che si presenta in rari momenti nel tessuto di coscienza ordinaria o stato di coscienza ordinario.
Il fiume di pensieri, associazioni, identificazioni che ininterrottamente condiziona lo stato di coscienza ordinario, ci tiene in uno stato perenne di confusione, ci immerge in un “sistema” di processi automatici, dove, noi convinti di essere vigili e coscienti, crediamo di poter decidere ciò che facciamo, ciò che scegliamo, ciò che ci piace, ciò che non ci piace, convincendoci di poter riconoscere, scegliere, modificare ciò che ci accade. In realtà tutto ciò che accade, ci accade.
Puoi fare un semplice esperimento che dovrebbe esserti utile: quando vuoi, scegli un singolo pensiero che ti passa per la mente, cerca di mantenere l’attenzione su questo pensiero più di 5 minuti. Dopo solo un minuto, o due, ti accorgerai di esserti allontanato una cifra incalcolabile da esso.
Un altro esempio che comunemente viene utilizzato per descrivere questo stato, è l’automatismo che viene applicato inconsciamente quando guidiamo l’auto. Ti è mai capitato di partire da un luogo, e dopo vari chilometri percorsi, accorgerti di essere in un altro luogo, senza ricordare come ci sei arrivato?
Nel momento in cui ti accorgi di “essere presente” di essere alla guida dell’auto ti stai ricordando di te stesso, di essere vivo, presente. Solitamente ciò accade quando ti si presenta un ostacolo improvviso, una frenata brusca, il telefono squilla, ecc.
Possiamo paragonarlo ad uno choc imprevisto, un “pizzicotto” coscienziale nel continuum dello stato di coscienza ordinaria in cui vivi. Ma questa facoltà che hai “sentito” e “riconosciuto” in te stesso, quanto dura in realtà?
Attimi…
Difatti pochi attimi dopo, ritorni a fluire nel fiume di pensieri, identificazioni e associazioni che caratterizzano il tuo stato di coscienza ordinario.
Fonte: http://sforzocosciente.blogspot.com/2018/06/risveglio.html
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