Come Pensieri e Parole degli altri influenzano le nostre Azioni
di Daniele Penna
Ti sei mai chiesto quale potere esercitano su di te i pensieri degli altri?
Si parla sempre dell’importanza che hanno i nostri pensieri, ma siamo sicuri che l’influenza dei pensieri delle altre persone non siano importanti quasi quanto lo sono i nostri? Se ci pensate, ognuno di noi ha subito l’influenza di altre persone, le prime sono state proprio quelle che ci hanno cresciuto ed educato, genitori, nonni, insegnanti ecc.. Sicuramente tutto quello hanno fatto, lo hanno fatto per il nostro bene, ma purtroppo, molte volte, quei pensieri e azioni oltre a non averci fatto così tanto bene, ci hanno influenzato e di conseguenza, hanno influenzato tutta la nostra vita successiva.
Così ci ritroviamo adulti, a fare i conti con pensieri limitanti, bassa autostima, sensi di colpa e molto altro ancora. E cosa succede quando proviamo a far concretizzare un sogno, un obbiettivo, usando la Legge dell’Attrazione? Succede che tutti questi pensieri e convinzioni che ci portiamo dietro, bloccano il fluire dell’energia e di conseguenza il nostro sogno non si realizza.
In questo caso, la cosa migliore è andare a cambiare questi pensieri e lavorare un po’ su noi stessi, per fare in modo che la nostra intenzione sia “pulita”. Vi faccio riflettere un attimo: ponete l’attenzione a quella che è la vita di tutti i giorni… alle persone che incontrate e a quelle con cui condividete le giornate.
Facciamo quindi l’esempio del lavoro: ti sei svegliato sereno, fuori c’è un bel sole caldo e andando al lavoro, hai assorbito tutta la sua energia, sei carico e positivo. Entri in ufficio e i tuoi colleghi, stranamente sono invece di pessimo umore, ognuno con le proprie ragioni. Ecco, che dopo un po’ che respiri quell’ambiante, il tuo umore cambia e apparentemente non c’è nessun motivo perché questo accada; in realtà, però, i pensieri e le emozioni dei tuoi colleghi ti hanno influenzato.
Come fare allora a mantenere lo stato di serenità che si aveva appena svegli? Una cosa che faccio molto spesso quando mi trovo con persone non proprio positive, è schermarmi da loro, dalla loro energia e influenza. Si può fare anche con parenti o amici che minano la vostra autostima, o peggio ancora che si piangono addosso!.
Come fare a schermarsi? La cosa più importante è l’intenzione, anzi, in realtà serve solo quella. Basta immaginare di formare una bolla intorno a se stessi, ricordandoci di andare anche oltre il pavimento, insomma, creare una bella sfera completa. Questo è un valido strumento di schermatura, verso tutte quelle persone che in qualche modo hanno il potere di influenzarci.
Vorrei aggiungere una mia personale riflessione, che riguarda il pensiero collettivo, cioè la somma dei pensieri delle persone e quello che questo può trasmettere. Questo è molto importante, perché quando si sta in un posto dove la maggior parte delle persone è negativa, tutta l’energia dei pensieri scaturita da questa unità, forma come una nube, una nuvola… e più persone hanno quel tipo di vibrazione, più è difficile oltrepassare quella coltre scura.
Questo ci fa comprendere l’importanza del pensiero collettivo: immagina se la collettività, intendo l’unità che vive in questo mondo, consapevolizzasse l’importanza che hanno i nostri pensieri, tutto sarebbe più facile, sarebbe un’unità che vibra per vivere in felicità e serenità.
Per questo credo sia importante insegnare a chi ci sta vicino tutto questo e far sì che a loro volta, lo insegnino ad altre persone, in modo da formare, un filo invisibile, che passa di mano in mano, unendoci tutti.
Articolo di Daniele Penna
Fonte: http://www.leggeattrazione.org/come-i-pensieri-degli-altri-influenzano-le-nostre-azioni/
Secondo me, tutto è dinamico e tutto è correlato. Viviamo una vita di relazione continua con tutto l’ambiente e con il nostro organismo: persone, colori suoni, etc che vengono percepiti dai nostri sensi e interiorizzati a livello subconscio modificando, necessariamente il nostro equilibrio cognitivo istante per istante; perfino nel sonno, ogni imagine che risulta in conflitto col nostro equilibrio cognitivo del subconscio, ci fa svegliare per trovare una “giustificazione”
Come in una stanza piena di mobili ognuno a suo posto, appena arriva un altro mobile ci tocca rivedere e riequilibrare l’armonia dell’arredamento.