Buddha: “l’Uomo rifiuta la Verità”
La gente ha molta paura della libertà, più di ogni altra cosa. Sarai sorpreso di apprendere che la gente parla della libertà, ma quando la libertà è veramente data loro, si spaventano, perché la libertà è così illimitata, imprevedibile, senza controllo. Non è possibile controllarla.
La schiavitù, invece, è piccola, la schiavitù è inferiore a te. Con lei ti senti bene, a confronto con la schiavitù ti senti grande. Ma rispetto alla libertà, tu sei nessuno, non sei niente. E chi vuole essere niente? Tutti vogliono essere qualcuno; anche se devi vivere in prigione, sei pronto… Se fossi nominato, ad esempio, capo dei prigionieri, preferiresti felicemente la vita in prigione piuttosto che essere nessuno nella libertà.
La prima cosa che è richiesta per raggiungere la verità è la volontà di essere liberi, la capacità di essere nessuno. L’ego è il più grande ostacolo. L’ego può esistere solo nella coppa d’oro; non può esistere nel lago. Lì si scioglierà, si fonderà e scomparirà.
Mentire fa bene all’ego. In effetti, l’ego è la più grande bugia; si nutre di bugie. Sebbene la verità trovi il modo di mostrarsi, ancora e ancora… non importa quanto sia soppressa, essa infatti fluttua in superficie perché è vera e si può nasconderla solo per un po’. Per sopprimere la verità, devi stare costantemente in guardia. Certo, ti stanchi, ti serve un po’ di riposo e, quando riposi, la verità viene alla superficie. La verità entra nella tua vita ancora e ancora; puoi continuare a respingerla, ma lei non ti rifiuterà mai. Puoi rifiutare Dio, ma Dio non ti rifiuterà mai.
Friedrich Nietzsche ha proclamato: “Non c’è Dio. Dio è morto”. Ma Dio non si è infastidito per questo. Puoi continuare a rifiutare Dio, ma Dio non ti rifiuta mai. Puoi continuare a confutare la verità, ma la verità non ti confuterà mai. Il tuo rifiuto non la infastidisce; il tuo rifiuto è solo un’azione infantile. La verità continua a visitarti ancora e ancora; lei non si stanca mai di te. E se guardi la tua vita, rimarrai sorpreso dal modo in cui arriva.
La verità ha i suoi modi. Può parlare attraverso la bocca di tuo figlio, può parlare attraverso un fiore, può parlare attraverso un raggio di sole, può parlare attraverso il grido di un lontano cuculo. Lei ha diversi modi per avvicinarsi a te. Se non sei assolutamente sordo e nessuno è assolutamente sordo in questo senso, se non sei assolutamente cieco e nessuno è completamente cieco… la riconosci, ma magari continui a rifiutarla. Continui ad evitarla. Non vuoi guardarla. Scappi… sai come fuggire, ma la tua fuga non è molto utile, infatti, scappando, sottolinei solo la verità.
I tuoi tentativi di fuga enfatizzano solo ciò da cui stai cercando di fuggire. In realtà, non c’è modo di sfuggire alla verità. Non c’è modo di sfuggire alla verità, perché la verità è ovunque, non importa dove corri. In qualunque direzione tu corra, la verità è sempre lì.
Il Buddha dice: “L’uomo rifiuta la verità” e il primo e più sicuro modo di rifiutare la verità è credere in certi sistemi. I sistemi di credenze sono il modo più insidioso per sfuggire alla verità. Uno è indù, l’altro è musulmano, uno è cristiano, l’altro ebreo. Tutti questi sono modi per evitare la verità. Invece di cercare e ricercare, invece di fare domande, tu credi. Il credo significa che l’hai preso in prestito da altri, che a loro volta lo hanno preso in prestito da altri e così via. Il credere significa che non è la tua esperienza e, finché non è la tua esperienza, non è vero.
La credenza può darti una sensazione molto ingannevole: musulmani, cristiani, giainisti, buddisti pensano tutti di sapere. Qual è la ragione di questo sentimento? Semplicemente, perché hanno imparato tutte le Scritture dai sacerdoti. Come pappagalli, hanno l’abitudine di ripetere belle parole, sistemi logici, ma tutto questo è ragionamento, congetture. Tutto questo è imitazione. Nelle loro vite non hanno conosciuto una sola verità… perché la verità, da sola, è sufficiente per liberarti.
Gesù dice: “la verità libera”. Ma ricorda una cosa, che non è scritta nei Vangeli: la Verità, senza dubbio, libera, ma questa verità deve essere la tua. Solo allora… libera. Se appartiene a qualcun altro crea solo nuove catene, magari bellissime catene; catene d’oro, probabilmente incrostate di diamanti, molto preziose, che sono difficili da lasciare andare, perché non le vedi come catene; bensì pensi che siano preziose decorazioni. Ma le credenze sono catene, non ornamenti.
La convinzione di un credente è un ostacolo all’esplorazione. Non propongo di diventare non credenti, perché l’incredulità è comunque una credenza… dall’altra parte, dal lato negativo. Credo e incredulità sono le due facce della stessa medaglia. Non essere, dunque, un teista e non essere ateo.
Questo ricercatore rimane agnostico. Rimane aperto, non ha conclusioni. Dice: “So solo una cosa: che non so nulla”. Rimane disponibile. Nel momento, infatti, in cui arrivi a una conclusione, smetti di essere accessibile alla verità; le conclusioni ti rinchiudono. Se hai giudizi di parte, come puoi conoscere la verità? Hai già concluso, hai già accettato certe convinzioni; i tuoi occhi saranno allora velati da nubi. I tuoi occhi non sono più vuoti, non sono puri, non sono come uno specchio; non possono riflettere ciò che è, possono solo distorcere. Distorceranno tutto secondo le tue convinzioni.
Pertanto, quando un indù sperimenta l’esperienza di Dio, vede Krishna con il suo flauto. Un cristiano non vede mai Krishna; stranamente Il cristiano vede sempre Cristo sulla croce. Un indù non lo vede. Che strano! Un Jainista non vedrà mai Krishna, Rama, Cristo… no, per niente; un buddista non vedrà mai Mahavira, Maometto, Mosè. Tutti vedranno le proprie credenze. Questo è un fenomeno molto semplice: vedi solamente ciò che stai proiettando. La tua mente si comporta come un proiettore. Non vedi ciò che è, vedi ciò che vuoi vedere.
Evita, quindi, le credenze. Lascia cadere tutte le credenze, siano esse cattoliche o comuniste. Non credere nella Kaba, o in Kashi, o nel Cremlino. Non credere nella Bibbia, né nel Corano. Evita tutte le credenze. Resta pulito, vuoto.
La meditazione è uno stato di silenzio, uno stato senza pregiudizi, uno stato senza convinzioni. Allora sei molto vicino alla verità. Improvvisamente essa esplode in te e la sua esplosione è una tale benedizione per te, che nemmeno puoi immaginare finché non l’hai sperimentata.
Non c’è modo di immaginarlo. “Questo” è inconcepibile, perché è inesprimibile, ma può essere vissuto. È sperimentabile, ma inesprimibile. Per prima cosa devi essere pronto a lasciar cadere l’ego, perché l’ego vive solo di bugie. In secondo luogo, dovrai abbandonare i sistemi di credenze, perché i sistemi di credenze distorcono, non ti fanno mai sapere le cose come sono. E, in terzo luogo, dovrai abbandonare anche la mente, perché la mente ti rende costantemente impegnato con il passato e il futuro e la verità è sempre nel presente.
La verità non ha passato o futuro. La verità è sempre qui, sempre adesso, ma tu non sei mai qui e mai ora. Quando però riesci ad essere “qui e ora”, si svolge un incontro; allora qualcosa viene trasferito. All’improvviso, si forma un ponte tra te e il Tutto. In effetti, il ponte era lì da sempre, ma non te ne rendevi conto.
Porta la tua mente al presente. Non continuare a vagare nel passato, nella giungla del passato, nei ricordi. Non importa quanto siano belli… sono morti, non sono più. E non fare grandi progetti per il futuro, perché tutto ciò che desideri in futuro non accadrà mai. L’esistenza non è destinata a soddisfare le tue aspettative. L’esistenza non deve seguire le tue proiezioni sul futuro.
Se non sei qui per desiderare, allora l’esistenza inizia a guidarti sulla via della verità, sulla via del “Dao”, il “Dhamma”. Il “Sanantana Dharma” è una legge Universale ed eterna. Lascia cadere la mente e tutta la volontà ti sommergerà; aggrappati alla tua mente e sarai il più lontano possibile dal tutto. Nel momento in cui abbandoni la mente, diventi vigile e consapevole. È la mente il tuo sogno. Dormi nel passato e nel futuro: entrambi sono modi di dormire.
Quando Buddha dice “Sveglia!”, intende un semplice atteggiamento: restare nel presente. Le persone vivono in questa inconsapevolezza. Anche se pensano di avere tutto sotto controllo, sono in uno stato di sonno profondo. Sono tutti dei sonnambuli in una sorta di stato psichedelico.
Fonte originale: https://poisk-ru.ru/s52833t1.html
Traduzione: UnicaCoscienza
Fonte: https://unicacoscienza.altervista.org/buddha-luomo-rifiuta-la-verita/
Commenti
Buddha: “l’Uomo rifiuta la Verità” — Nessun commento