La terza persona – Viaggio nella spiritualità
di Giovanni Ravani
A partire da una ricerca trasversale in scienza, filosofia e teologia, questo saggio offre interessanti stimoli di riflessione sulla spiritualità, sulla sua natura e sulle teorie che nel corso degli anni ne hanno tratto fondamento. Con nuove logiche e risposte a complessi quesiti, scioglie in un linguaggio accessibile dissacrazioni di massime filosofiche, la teorizzazione di nuove unità fisiche, una inusuale psicoanalisi della personalità di Lucifero e soluzioni in chiave metafisica ai problemi psichici, generando alfine un apprendimentoprolifico e assolutamente pregnante emozioni.
Le venticinque poesie autografe intercalate ed un breve stralcio autobiografico, rendono ulteriormente godibile la lettura. L’impressione generale è che si stia aprendo un ciclo differente nell’ambito del panorama sulla spiritualità. Un libro raccomandato a chi cerca soluzioni razionali alle domande poste dall’esistenzialismo.
Il percorso degli estremi (Riassunto)
La vita di un uomo, di una donna, è un’insieme di esperienze stese lungo una linea snodata sulla direttrice del tempo, ove ognuno ha il suo percorso e le esperienze assumono direzioni differenti. Su queste linee, che spesso si intersecano con altre di altri e poi se ne distaccano, le vie del tempo conducono in luoghi diversi, seguendo direzioni tortuose, ripiegando più volte in posti noti o descrivendo traiettorie confuse, quasi fossero uno scarabocchio sopra un foglio bianco. In questa incertezza solo un fatto è chiaro: la possibilità di poter raggiungere due zone perfettamente opposte ma molto simili, due zone ove si risveglia lo spirito che conduce l’uomo nell’esistenza. Questo è il “percorso degli estremi”: il percorso degli illuminati e dei dannati.
Quando l’uomo è giunto a un particolare limite di questa parabola, allora può iniziare a domandarsi cosa sia l’infinito e capire che ci può stare il tutto o il nulla, e immaginare che tutto e nulla possano coesistere in una sorta di rappresentazione teatrale, o infinito ologramma, permesso da un meccanismo detto “assolutizzazione”, dove una frequenza viene lasciata scorrere a velocità infinita, generando due realtà, una vera e spirituale, fittizia l’altra materiale. Tutto questo però lo può fare solo uno spirito che sia infinito, nelle religioni viene chiamato Dio, anche se un nome preciso non potrà mai calzargli. A quel punto l’uomo si accorge di essere nulla, come nulla è tutto l’universo. Ed è felice di esserlo, perchè questa sua caratteristica dona libertà. Ma quest’uomo non è ancora spirito puro e ha bisogno della creazione dove poter giocare oltre che meditare. Così finisce per ritrovarsi sulla riva di un fiume, che in un certo qual modo gli richiama lo scorrere del tempo; quì si trastulla coi sistemi che da sempre conosce e nel mezzo del fascino della creazione trova riposo, quel tanto che basta per riprendere a meditare su sé stesso, sull’esistenza e sull’ente che ne regola lo svolgersi. Nella solitudine totale l’uomo estrapola i suoi pensieri più profondi e giunge a giustificare la creazione intera, col suo ludo e il suo travaglio. Nella quiete medita come uno yogi e… “gli sovvien l’eterno”, con tutte le regole che gli è consentito comprendere. Ora l’uomo vuole solo sostare e bruciare in quella luce, ma non può, perchè altre esperienze lo attendono.
Questo nel saggio: “La Terza Persona Viaggio nella spiritualità” di Giovanni Ravani .
Quarta di copertina:
A partire da una ricerca trasversale in scienza, filosofia e religione, questo saggio offre interessanti stimoli di riflessione sulla spiritualità, sulla sua natura e sulle teorie che nel corso degli anni, ne hanno tratto fondamento.
Un percorso che comincia intorno alla metà del secolo scorso, quando le filosofie orientali, cariche di misticismo ed esoterismo, cominciarono ad avere risonanza e ad influenzare il mondo occidentale. Grazie anche a numerosi viaggi compiuti in quel periodo nei luoghi di culto e alle diverse teorie sul misticismo nate nel corso degli anni, il dibattito sulla spiritualità sembra registrare nuovi e sempre più alti picchi di popolarirtà.