Vita dopo la morte e altre considerazioni
Per quanto riguardo la vita dopo la morte, molte persone pensano che le OBE, costituiscano una prova dell’esistenza della vita dopo la morte. Per me, però, offrono solo la prova che abbiamo differenti modelli percettivi, a nostra disposizione. Usare la percezione come uno strumento per investigare su questioni di sopravvivenza, ci può portare ad incontri con spiriti di persone morte o con entità non fisiche, i quali ci potranno insegnare qualcosa riguardo alla vita dopo la morte. In questo modo, potremo accumulare dei dati, riguardanti la sopravvivenza dopo la morte e questo potrà influenzare la nostra visione del mondo. Tuttavia, secondo me, anche se il fenomeno OBE sembrerebbe suggerire che esista vita dopo la morte, in realtà non offre veramente delle prove definitive in tal senso.
Spesso il corpo del sogno assomiglia al corpo fisico. Tuttavia, nelle mie prime OBE, ho potuto constatare che se restavo a lungo in una singola esperienza o le esperienze erano troppo frequenti, allora la mia forma, automaticamente si trasformava in una sfera di energia. E’ anche possibile scegliere di cambiare forma liberamente, e molte persone lo fanno, assumendo ad esempio la forma di animali. Cambiar forma può infatti essere divertente e istruttivo.
Un’altra considerazione riguarda le aspettative: è bene non esser troppo presi dalla riuscita di un’OBE, fino a divenire eccessivamente tesi e rigidi, perché ciò impedisce un esito positivo del tentativo. Delle aspettative troppo intense, spesso infatti rovinano la riuscita finale dell’esperienza. Darsi invece del tempo per sperimentare, come un bambino che sta imparando e ha bisogno di sentire e capire, può risultare senz’altro una mossa vincente.
Tratto da: Traveling with Power
di Ken Eagle Father
Hampton Roads Publishing Company, Inc
traduzione: Aldo Tura
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