La Struttura della Coscienza Umana
Tutto è coscienza. In questo Tutto, che è coscienza omnicomprensiva ed omnipervadente, noi esseri umani, viviamo, ci muoviamo e siamo.
Ma, poiché oggi si parla sempre più spesso di coscienza, consapevolezza, energie e via dicendo, forse è utile fare chiarezza su cosa sia l’Essere Umano secondo la dottrina esoterica, e conoscere la struttura della coscienza umana, cioè quella porzione di Tutto che costituisce il nostro Regno.
L’Essere Umano è una triplicità composta da:
– Monade o Spirito, la sorgente spirituale dell’Essere umano, la scintilla Divina che brucia in esso;
– Anima o Sé superiore, l’aspetto Amore e Luce insito nell’essere umano in manifestazione;
– Personalità o sé inferiore, i principi che formano l’individuo che si esprime in incarnazione sulla Terra con il suo corpo, le sue emozioni e i suoi pensieri.
“La materia è il veicolo di manifestazione dell’anima su questo piano di esistenza, e l’anima su un piano superiore è il veicolo di manifestazione dello Spirito, e questi tre sono una Trinità, sintetizzata dalla Vita, che li pervade tutti”. H.P. Blavatskij, ne “La Dottrina Segreta” descrive in tal modo la natura umana.
È fondamentale comprendere il triplice aspetto della manifestazione. Essa si regge infatti sulla triade/principio: ESSENZA – QUALITA’ – FORMA. Alla base di tutta l’esistenza c’è la VOLONTA’ DI ESISTERE, rappresentata dalla prima persona della triade lo SPIRITO. Questo per esistere necessità di un “campo di espressione” rappresentato dalla FORMA, che poi è Materia glorificata dalla PRESENZA intrinseca dello SPIRITO. Questi due aspetti sono tenuti insieme dall’AMORE, che è la qualità entrostante, il prodotto dell’integrazione delle due forze.
VOLONTA’ – AMORE – INTELLIGENZA ATTIVA E CREATIVA costituiscono i tre aspetti della Trinità Divina, che nell’essere umano sono rappresentati rispettivamente da SPIRITO (MONADE) – ANIMA (SE’ SUPERIORE) – PERSONALITA’ (SE’ INFERIORE).
Su un piano ancora inferiore la personalità costituisce un riflesso di questa triade, essendo essa stessa una triplicità, costituita da un Corpo Fisico-eterico, un Corpo Astrale ed una Mente Razionale o RUPA (cioè con forma), ovvero quella porzione del Corpo mentale che produce Forme-pensiero e quindi connessa alle attività legate alla vita nella materia.
La mente superiore o astratta detta ARUPA (cioè senza forma), costituisce il CORPO CAUSALE, cioè il veicolo che contiene la LUCE DELL’ANIMA, che si accresce di incarnazione in incarnazione e rappresenta il VERO UOMO, l’Entità che ritorna in materia per compiere la propria opera, il principio che si reincarna.
Merita attenzione e deve essere oggetto di profonda meditazione per lo studioso e il ricercatore, il riferimento alla triplicità dell’uomo riconosciuta da tutte le principali tradizioni religiose: la fusione di Vita (Spirito-Padre), Qualità (Anima-Figlio) e Apparenza (Corpo-Spirito Santo), dove la materia fisica è sospinta da un proposito che le dà impulso ed esprime un intento divino.
L’uomo è l’unico essere vivente in cui il più alto spirito e la più densa materia sono uniti dall’intelletto superiore, o anima. Egli è essenzialmente un’anima vivente che opera attraverso il suo meccanismo, vale a dire con i suoi strumenti di manifestazione.
Finché non si realizza la piena coscienza di Sé, ovvero la piena identificazione con l’Anima, l’uomo vive nella dualità e si identifica con la personalità, cioè con quell’espressione della coscienza che riguarda l’uomo che agisce, sente e pensa e quindi i piani inferiori della manifestazione, cioè: il fisico-eterico, l’astrale (o emozionale) e il mentale inferiore (pensieri concreti). Il grado di sviluppo della coscienza di un essere umano è determinato dal livello di maggior identificazione con uno di questi aspetti.
Il PIANO MENTALE SUPERIORE (area del pensiero astratto e dell’intuizione) è il trait d’union, che consente di trasferire il centro di coscienza dai piani inferiori verso il piano dell’anima. Con la pratica della meditazione e lo yoga (per yoga si intenda il raja yoga, cioè l’insieme delle pratiche yoga che si sintetizzano nei tre passi finali: Dharana Dhyana e Samadhi, descritti da Patanjali nei suoi Yoga Sutra, senza i quali non è possibile conseguire l’unione, yoga, per l’appunto), si ottiene l’autodisciplina del veicolo mentale che, lentamente, ma progressivamente e inesorabilmente, si sposta dal suo abituale piano a quello immediatamente superiore.
Trascendendo l’aspetto inferiore a favore di quelli superiori, ha così inizio il viaggio dell’Uomo verso la propria Anima, poiché funzione dell’uomo e suo reale proposito su questa terra è la trasformazione “cosciente” della propria parte animale, che si attua accogliendo l’energia superiore proveniente dal piano dell’Anima. In tal modo si produce l’adattamento e l’integrazione di Spirito e Materia, ottenendo l’Essere Umano perfetto, dalla personalità integrata e libera dal giogo del dolore e della sofferenza.
Fonte: https://lalucedigaia.wordpress.com
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