Diventiamo i Guardiani delle nostre Menti
di Daria Pambianchi
Siamo entrati in una importante e decisiva fase di ristrutturazione della psiche umana, necessaria affinché si possa intervenire, a livello ambientale, fisico, psichico, emozionale, su un pianeta e su un corpo ormai arrivati ad un passo dall’annientamento.
Le parole escono con fatica perché la convinzione che ormai si sia messo troppo nero su bianco è molto forte. Forse è arrivato il momento di fermarsi, di leggere, di sorvegliare, di direzionare quelle parole che si stanno scrivendo in ogni cellula, stanno prendendo corpo nella nostra mente, stanno componendo altri capitoli di un libro che non sarà possibile trovare su nessuno scaffale terrestre, perché non potrà mai essere completato. Sto parlando del libro dell’evoluzione del genere umano!
Chi ha scelto di immettersi su un cammino di carattere spirituale, è senza dubbio entrato in contatto con quella letteratura che preconizzava un salto quantico, il veloce passaggio nella quinta dimensione come inevitabile conseguenza dell’innalzamento della frequenza, condizione “sine qua non” affinché si attuasse la salvezza del genere umano!
Ormai è innegabile che queste affermazioni, entrate in circolo grazie ai ricercatori spirituali, ai contattisti, contengono un nucleo di verità divina (in questo aggettivo io racchiudo le intuizioni, le “spinte” che riescono a filtrare attraverso le dimensioni e ad arrivare fino a noi), che viene però captato da una coscienza umana, viene interpretato, decodificato, attualizzato in creazioni terrestri che spesso si trasformano in una distorsione del messaggio originario. Basti osservare gli effetti disastrosi delle costruzioni religiose che sono diventate ormai veri sistemi di divisione, in nome di un abusato potere divino!
È arrivato il momento in cui, alla consapevolezza del genere umano, viene chiesto di salire un ulteriore gradino della scala evolutiva, di innestarsi su un processo di crescita che si attiva, quando ci si pone una semplice ma intensa domanda: “Quanto creato finora è al servizio del pianeta e dei suoi abitanti?” Se la risposta non ci soddisfa, dobbiamo trovare il coraggio di sgretolare quanto costruito e mettere mano ad una creazione diversa, in prima persona! E tutto ciò ricollegandosi al cuore ed al cervello, i due motori e le due bussole della nostra esistenza!
Vi invito ora a riflettere sul titolo di questo articolo: “DIVENTIAMO I GUARDIANI DELLE NOSTRE MENTI!” E prima di continuare, vi invito soprattutto a mandare energia d’amore a quanti hanno trovato la morte a causa del Covid, veri martiri di una pandemia che non ha fatto altro che dare uno scossone ai pilastri ormai tarlati della nostra esistenza, creando di fatto una situazione di CAOS, stadio necessario che segue un FALSO EQUILIBRIO, e premessa indispensabile affinché gli uomini di “BUONA VOLONTA’ ” scelgano di rimettersi in cammino, di ricollegarsi a quel contenitore energetico che viene definito anima, sé superiore o altro, e che racchiude le linee guida della vera evoluzione del genere umano.
Evoluzione” deriva dal latino “evolvere” che significa svolgere un papiro per poi leggerlo, ed io credo che sia arrivato il momento di osservare, con presenza, con intelligenza, con discernimento, il contenuto di quelle righe scritte dentro di noi, nelle nostre cellule, in questi mesi, in maniera troppo accelerata; le nostre radici hanno rischiato di essere sradicate, da un attacco che è stato portato avanti principalmente su due fronti: quello fisico, con le devastanti perdite, ridotte a numeri che venivano e vengono usati quotidianamente per bombardarci, e quello emozionale/psichico, che apparentemente non ha registrato perdite degne di nota per i vari mass media, ma che rischia di trasformarsi in un fronte sul quale si dovrà combattere, negli anni a venire, la guerra più cruenta, con perdite incalcolabili di essenza umana.
Siamo entrati infatti in una importante e decisiva fase di ristrutturazione della psiche umana, necessaria affinché si possa intervenire, a livello ambientale, fisico, psichico, emozionale, su un pianeta e su un corpo ormai arrivati ad un passo dall’annientamento. Una fase di ristrutturazione che richiederà alle menti di svegliarsi o restare sveglie attraverso il dubbio, la riflessione, l’osservazione, il discernimento, la scelta, la volontà di non entrare in un girone passivo in cui tutto sembra scritto, quindi inevitabile, quindi inarrestabile!
Dal gennaio 2020, con un copione degno del miglior film catastrofico, è cambiato lo scenario nel quale stiamo agendo: una pandemia ha investito, ad ondate, le varie aree del pianeta, è stata amplificata attraverso la distribuzione di pillole di terrore, e da mesi ha preso in mano le redini della nostra esistenza!
“Nemico” è diventato il vocabolo più usato ed abusato: nemico è il virus, nemico è chi non osserva il metro di distanza, nemico è chi non porta la mascherina, nemico era chi, durante il primo lockdown, si allontanava un metro in più dalla propria abitazione! “NEMICO” SI E’ ORMAI STABILMENTE INSEDIATO ED HA DETRONIZZATO “AMICO”, VIETANDOGLI TUTTE QUELLE MANIFESTAZIONI IN CUI L’AMICIZIA ABITUALMENTE TROVAVA LA SUA ESPRESSIONE PIU’ VERA!
Non è mia intenzione discutere, qui, le linee guida imposte (avrebbe senso solo se ne avessi di migliori da proporre), però mi sento di affermare che sono state prese misure che facevano a pugni con ogni principio di razionalità, persino di scientificità, da una cabina regia che cambiava, e purtroppo continua a cambiare copione, favorendo il sorgere di stati di confusione, d’ansia, di paura, di stanchezza, di insicurezza, di paralisi.
Da anni il mio oggetto di studio è diventato “il cervello”, inteso non tanto come materia grigia quanto come un insieme di nastri magnetici, sui quali restano impresse le vibrazioni di ogni parola, ogni pensiero, ogni sentimento, ogni immagine uscita dai televisori; tali vibrazioni penetrano nei tessuti, “diventano carne”, e contribuiscono a formare un cervello… diverso!
E BISOGNA RICONOSCERE CHE I MASS MEDIA HANNO DAVVERO ONORATO, IN SENSO NEGATIVO, LA LORO DEFINIZIONE, MONOPOLIZZANDO, PLAGIANDO L’ATTENZIONE DEI PIU’, GRAZIE ALL’ARMA SOTTILE DELL’OSSESSIVITA’, DEL MARTELLAMENTO COMPULSIVO, PRIVO DI OGNI FRENO, DI OGNI FORMA DI SENSIBILITA’, DI RISPETTO PER L’ESSERE UMANO.
Per mesi, la nostra attenzione è stata distolta dalla vita con l’inganno di voler difendere la vita! In realtà siamo stati spinti a vedere le stesse immagini, ad ascoltare le stesse parole, ad abdicare a noi stessi, a diventare creatori inconsapevoli di forme pensiero che rischiano di trasformarsi in pericolose scorie tossiche, e di avvelenare letteralmente l’esistenza nostra e delle generazioni future.
In un mio articolo del 26 giugno 2015, “Evoluzione energetica consapevole: una grande prova ed una grande sfida per l’umanità“, avevo già parlato di una gigantesca nube energetica, una programmazione che si è formata nel corso dei millenni, e che riversa, inesorabilmente, il suo contenuto su di noi, nel bene e nel male. Infatti, i fotoni a bassa energia che si sprigionano dai cervelli umani, rimangono intrappolati nella magnetosfera terrestre, una sorta di specchi magnetici che riflettono a terra, quindi su ogni cervello umano, il loro contenuto.
La nostra salvezza, il nostro diventare guardiani delle nostre menti, risiedono nella volontà di entrare in questo contenuto, di leggerlo, di discernere, di scegliere, serenamente ma coraggiosamente. Non ci sono maestri, in questa fase; ognuno dovrà diventare terapeuta di se stesso, magari adottando la tecnica psicologica del mettere su un foglio i propri stati d’animo, i sentimenti, le paure, ecc. scatenati dalla situazione pandemica; non sarà facile, perché le varie misure restrittive, imposte di volta in volta, hanno creato una bolla di accettazione, di rassegnazione, di assuefazione, dalla quale non sarà facile uscire.
Ma, ripeto, la salvezza delle nostre menti e di quelle delle generazioni future sarà possibile solo se ci assumeremo la responsabilità di trasformare il mortale campo energetico che ci circonda. Parafrasando la famosa parabola evangelica, dovremo cominciare a dividere la zizzania dal grano, dentro di noi, intorno a noi; sarà una mietitura piuttosto lunga, non circoscritta ad una estate; richiederà anni, e non ci basterà il senso della vista per distinguere le erbacce dalle piante buone, dovremo attivare i sensi ed i talenti dell’anima! Ed allora la conoscenza, la verità ci renderanno veramente liberi!
Grazie
Articolo di Daria Pambianchi
Fonte: fisicaquantistica.it
Tanto si è scritto sul cambiamento in atto eppure a pensarci bene il più grande cambiamento a cui potremo accedere è proprio quello delle ns. menti attraverso l’auto osservazione.
Bastano queste poche parole per cambiare veramente il mondo in cui viviamo e più siamo più velocemente cambiamo.