Due classi di verità
Esistono due classi di “verità”: l’umana e l’essenziale o divina.
C’è la verità umana e parziale, relativa a ciò che l’essere umano ha scoperto e classificato. Essa è sempre transitoria: ciò che oggi crediamo essere quadrato, domani sarà magari tondo. E poi c’è la verità tale e quale è, in ultima essenza, alla radice delle cose, oltre qualunque cavillazione intellettuale o speculazione razionale.
Quello che oggi scopriamo, senza dubbio è migliore e più vero di quello di ieri, ma in un futuro prossimo, sarà obsoleto e ci sembrerà primitivo anch’esso. Pertanto, si può affermare che l’essere umano viva in un costante cambiamento, abbracciando di volta in volta verità relative, e che questo non sia dopo tutto deprecabile, bensì un processo naturale.
Il problema subentra, piuttosto, quando alcuni, credendo di aver raggiunto lo zenit, il massimo, l’ultima verità, su tutto ciò edificano il loro Tempio. In quel momento le loro menti si chiudono, si cristallizzano, e credendo che non ci sia più niente da scoprire, fanno di un granello di sabbia una montagna. Essi non hanno imparato la lezione del passato, del tempo e della relatività della materialità.
Ma per un buon ricercatore di scienza o di metafisica, dotato di quell’inquietudine innata propria di ogni essere intelligente, l’umiltà di imparare dovrebbe essere sempre la chiave essenziale, così come la comprensione intuitiva di maggiori spazi di “verità”, dovrebbe essere l’acqua tonica dei suoi sforzi.
E quali sono le Verità Essenziali? Sono quelle impossibili da dire o scrivere, poiché non appartengono al regno delle parole, al mondo delle forme o dei simboli. Non appartengono allo spazio mentale, né intellettuale. La “Verità” in nessun modo è un’esperienza trasferibile e comunicabile, ma è un’implosione rivelatrice, una percezione spontanea ed istantanea, senza intermediari, un’espansione dell’Essere Interno, impossibile da descrivere.
La “Verità” è il Gioiello Sacro, che appartiene per diritto a tutta l’umanità, e che si trova nello spirito e dentro ogni essere. La Verità si trova ovunque, ed è assolutamente libera, poiché in sé stessa essa libera; pertanto nessuno dovrebbe mai cercare di “monopolizzarla”.
Non c’è religione, filosofia o scienza più elevata della Verità, e questa non è proprietà di nessuno, eccetto dello Spirito Libero ed Includente, che si trova dentro ogni essere dell’universo… Gesù disse: “Conoscete la Verità ed essa vi farà liberi”. Perché la verità libera veramente, e dona immortalità. Naturalmente non è la “verità” del mondo, quella a cui egli si riferiva, quindi ciò che bisogna alimentare non è l’intelletto umano, bensì l’anima, che quanto più cresce, tanto più divinamente si manifesta nell’uomo.
Coloro inoltre che vogliono avere l’esclusività della cosa ineffabile, della cosa Assoluta, in verità sono vittime dei loro stessi dogmatismi e difficilmente potranno sperimentare la Verità. Certamente esiste molta saggezza nei testi sacri di tutte le religioni del mondo, ma è altrettanto vero che tutto è interpretabile, mentre la realtà divina, quando la si vive pienamente, non è interpretabile, nè tanto meno riproducibile.
Il maestro Gesù, come suo fratello il maestro Buddha, indubbiamente sperimentarono la Verità, ma come potevano esprimerla in modo che altri potessero percepirla? Impossibile con le parole! Per questa ragione il Silenzio è il migliore maestro per sperimentare direttamente il mistero della Vita, in tutti i suoi piani e dimensioni possibili. Perché il Silenzio si alza al disopra dei rumori e mormorii del piano fisico, permettendoci di percepire la cosa sottile, la cosa eterea, la Voce della nostra anima, la Verità.
Quest'articolo è il frutto di un notevole lavoro di correzione, sintesi e di rielaborazione da parte di fisicaquantistica.it, a partire da un libro compendio diffuso in internet sotto i titoli “Perle di Saggezza” o “La Luce Adamantina”.
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