Il Pensiero che crea il Bene: la Magia Bianca
di Mariabianca Carelli
Mentre la magia nera mira ad accrescere il potere del mago tramite l’invocazione di forze soprannaturali che tendano a dominare e superare le leggi naturali imposte alla realtà, la Magia Bianca opera in armonia con esse e con il cosmo, considerando che ogni elemento naturale, organismo, fenomeno o evento ha un suo senso e posizione armonici nel disegno universale stabilito da Dio, in quanto partecipe dell’unica Anima del mondo.
Più precisamente, chi fa della magia nera cerca di sottomettere le entità del cosmo al proprio volere, mirando a sovvertirne le leggi; chi fa della magia bianca allinea la propria volontà alle leggi dell’Universo, avendo sviluppato un senso morale basato sull’obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà. E poiché la volontà divina coincide con la razionalità oggettiva del mondo, la magia bianca si propone di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione.
Nella Nuova Era, con l’avvento del Settimo Raggio, la Magia Bianca, l’Ordine ed il Cerimoniale saranno gli strumenti privilegiati per l’attuazione del Piano divino sulla Terra. Afferma Roberto Assagioli (Considerator): “Ogni Regno della Natura è soggetto all’esperienza rituale ed ai cerimoniali dell’espressione ciclica. Questo soltanto l’Iniziato può comprenderlo. La Vita che si svolge in ogni formicaio ed in ogni alveare è ugualmente sospinta da rituali istintivi e da impulsi ritmici. La scienza della Psicologia potrebbe essere chiamata la scienza dei rituali e dei ritmi del corpo, della natura emotiva e dei processi mentali e dei cerimoniali inerenti, innati od imposti da noi stessi, dalle circostanze, o dall’ambiente, i quali esercitano un influsso sulla Personalità, mediante cui l’Anima funziona.
Il Settimo Raggio è chiamato il Raggio della Magia. È opportuno bene chiarire quale sia il vero significato di questa parola, poiché esistono al suo riguardo molti preconcetti, paure, malintesi che creano dannose confusioni ed ostilità ingiustificate. La parola “Magia” evoca, in molti, immagini di streghe, di ciarlatani, di fattucchiere, che, con scaltri trucchi, producono fenomeni mirabolanti facendo vedere lucciole per lanterne; oppure, per coloro che prendono la cosa più seriamente, di uomini rivestiti di strani paramenti, che compiono riti misteriosi, in luoghi segreti, per scopi oscuri. Tali residui sono realmente delle contraffazioni o delle degradazioni e per questo non devono assolutamente venir confusi con ciò che è la vera Magia, nel suo significato più alto e genuino.
La parola Magia deriva dalla radice sanscrita “mah” o “mag” che ha il significato di “grande”, da cui deriva la parola “Mahatma” o Grande Anima, Maestà, Magister, Maestro, etc… Si può dire che, in senso generico, magia voglia dire potenza sulla materia o su altre forze sottili e psichiche ed abilità di farle servire ai propri scopi. Da ciò risulta subito che bisogna fare una distinzione fondamentale a seconda dei moventi, delle intenzioni e del grado di sviluppo morale e spirituale di chi ha e usa tale potere. Tale distinzione è quella che è sempre stata designata con i nomi di “Magia Bianca” e di “Magia Nera”.
La prima consiste nell’uso di qualsiasi potere per scopi benefici, elevati, altruistici, spirituali. La seconda, invece, nell’uso, o meglio, abuso di poteri reali o pretesi per scopi egoistici, bassi, malefici. Tra i contemporanei il punto di vista magico è stato riaffermato in modo dialetticamente assai vigoroso ed acuto, ma unilaterale e, non senza esagerazioni, pericoloso per eccesso d’individualismo non contemperato dall’Amore, da J. Evola nei suoi libri “Saggi dell’Idealismo Magico”, “L’uomo come potenza”, etc…
In modo meno sistematico, ma più saggio ed equilibrato, la funzione magica dell’uomo è messa in valore da Hermann Keyserling soprattutto nel suo profondo saggio: “Gesù il Mago” contenuto nel volume “Menschenals Sinnbilder”. Secondo Keyserling: “Il Mago è Colui che é e che può.” “Ogni realizzazione di un significato è Magia… Realizzazione del significato è inserzione dello Spirito nel mondo della materia, perciò tutta la vita ha carattere magico.” “Mago è Colui che vive ed opera ispirato dalla più profonda Sapienza.” “Il Mago incarna il principio creativo dello Spirito nella Sua modalità maschile. È lo Spirito fecondatore, diverso da quello recettivo ed elaboratore. Il Mago vuole generare nelle anime”.
Partendo da questo principio, Keyserling nel suo saggio mette in evidenza il carattere “magico” della personalità e dell’opera di Gesù, differenziato da quello “mistico”, il solo che, di solito, venga rilevato”. (Considerator, I sette raggi)
Alice A. Bailey evidenzia il ruolo che il Settimo Raggio svolgerà nell’Età dell’Acquario ed il Compito del discepolo: “Nel momento presente, il 7°Raggio va rapidamente assumendo il predominio, ed è una delle più agevoli forze con cui l’essere umano può operare. Sotto l’influenza di questo raggio sarà possibile costruire una nuova struttura per la civiltà che va rapidamente decadendo ed erigere il Nuovo Tempio che possa incarnare il Nuovo Cristo… Il lavoratore in Magia Bianca lavorando col 7°Aspetto potrà pescare 4° Etere Cosmico ed entrare in contatto con l’Energia Buddhica.
...Molti aspiranti sinceri sono giunti oramai a quel punto d’incontro della terra e dell’acqua di cui si parla nelle presenti regole, e dinanzi ad essi si presentano tre probabilità: quella di annegare, il che esclude per essi ogni possibilità di progresso nella presente incarnazione; quella di rimanere saldi in quel punto di incontro, mantenendo la posizione conquistata senza ulteriori miglioramenti evolutivi; quella infine di diventare dei veri ed efficienti praticanti di Magia Bianca, basata sull’Amore, animata dalla Saggezza e intelligentemente applicata alle forme attraverso il 7°Raggio, quindi il cerimoniale….
Quali sono i requisiti effettivi di un Mago Bianco? Mente pura, Cuore puro, Amore della Verità, vita di Servizio e assenza di egoismo sono i primi requisiti, mancando i quali non si può ottenere che i grandi segreti siano impartiti ad esso…. In questi periodi risulta frequente fra discepoli anziani, l’assumersi responsabilità di gruppo che non appartengono alle proprie caratteristiche, circa il comunicare pratiche avanzate basate non sul controllo dell’energia sessuale, che sarebbe auspicabile, ma sull’uso dell’energia creativa, senza il rispetto rigorosissimo delle regole applicate, senza che i discepoli abbiano la Dignità necessaria per affrontarle, portando gli stessi nella più bene augurante delle ipotesi, ad un uso smodato delle energie sessuali o, nella peggiore delle ipotesi, addirittura alla follia o a danni fisici irreversibili.
Meditate e riflettete bene sulle parole che ho scelto con cura, poiché molte sono state le vittime di queste pratiche nella storia dell’occultismo. Le uniche capacità per evitare queste problematiche sono: la capacità da parte del gruppo di saper attendere gli sviluppi degli aspiranti, senza far applicare certe pratiche per esigenze di Servizio; il rispetto delle regole rituali che portano gradualmente e con coscienza l’aspirante ad essere conscio e degno di accedere ai misteri.
…Gli elementi del gruppo non sono legati dall’obbligo d’impartire un insegnamento di natura dottrinale e non faranno sfoggio di cultura. Si devono incontrare soltanto per aiutarsi scambievolmente per trovare la maniera e la metodologia per essere sempre più utili al mondo, per creare una formazione così universale e composta di verità così basilari da rappresentare veramente il meglio di tutti i vari metodi, senza interferenze dettate generalmente dall’ignoranza, o meglio dalla non conoscenza del metodo applicato o da applicare; familiarizzare con tutte le varie terminologie e con i vari modi di avvicinarsi alla Realtà, e con le varie simbologie del Cerimoniale.
…Il deporre tutto ciò che si ha ai piedi del Signore della Vita, per affrettare ed incrementare l’opera della Salvazione del mondo, il dare tutto, fino al punto che il dare divenga privazione, il regolare la propria vita sulla base della completa dedizione, chiedendosi sempre più: “A cosa posso rinunciare per aiutare e servire più adeguatamente?”…Tutto ciò ed ancor di più spetta a tutti voi a cui giunge l’appello e che rispondete positivamente ad esso, alla propizia occasione che vi si offre di servire prima i vostri fratelli di gruppo, poi i fratelli dell’umanità intera.
…Il gruppo dei Nuovi Servitori del Mondo che ora è in processo di formazione, col tempo svilupperà il suo proprio “Yoga Cerimoniale”, istituirà apposite scuole di addestramento e di sviluppo che gradatamente prenderanno il posto delle scuole di Bhatki Yoga e di Raja Yoga, oggi metodi superati”. (Alice A. Bailey, Trattato di Magia Bianca, vol. I)
“Quello che possiamo scorgere, attualmente, nell’organizzazione di un cristallo, di una pietra preziosa con la loro bellezza di forma, di linea e di colore, la loro radiosità e perfezione geometrica, si manifesterà ugualmente per mezzo dell’Universo nel suo insieme. Il Grande Geometra dell’Universo opera attraverso questo Settimo Raggio, ponendo, così, il proprio sigillo su tutte le forme della Vita, e in particolare nel Mondo Minerale… Questo concetto è stato perpetuato simbolicamente nelle Grandi Cattedrali del mondo che danno forma alla gloria del Regno Minerale, e sono il simbolo dell’opera svolta dal Maestro Costruttore dell’Universo.”
“Una delle prime lezioni che l’Umanità imparerà sotto la potente influenza del Settimo Raggio è che l’Anima domina il proprio strumento, la Personalità, mediante il “rituale”, ossia mediante l’imposizione di un ritmo regolare, poiché il ritmo è ciò che caratterizza realmente un rituale.
Quando gli aspiranti al discepolato impongono un ritmo alla loro vita, lo chiamano una disciplina e se ne sentono felici. Quei Gruppi che si riuniscono per compiere un qualche rituale od una qualsiasi “cerimonia” (i riti della Chiesa, le esercitazioni militari, le attività organizzate delle ditte commerciali, l’ordinato funzionamento di una casa, di un ospedale, di uno spettacolo, etc…), sono di natura analoga perché esigono dai partecipanti un’azione simultanea, un’identica attività, un rituale. Nessuno su questa Terra può sfuggire al rituale ed al cerimoniale, poiché il sorgere ed il calare del sole impongono un rituale, il ciclico volgere degli anni, i potenti movimenti dei grandi centri popolati, l’andare e venire dei treni, dei piroscafi e della posta, le radio-diffusioni ad ore regolari. Tutto ciò impone un ritmo all’Umanità, sia che ne siamo coscienti o meno.
Di questi ritmi sono pure espressione gli attuali grandi esperimenti nazionali di standardizzazione e di irregimentazione delle masse. Non si può sfuggire al processo di vivere i cerimoniali. È inconsciamente riconosciuto, ciecamente costituito, e costituisce la grande disciplina del ritmico respiro della Vita stessa.
La Divinità opera mediante il rituale ed è soggetta ai cerimoniali dell’Universo. I Sette Raggi divengono attivi a vicenda per un dato periodo e poi si ritirano, sotto il ritmico e ritualistico impulso della Vita Divina. Così il Tempio del Signore viene costruito mediante il cerimoniale dei Costruttori.
Ogni Regno della Natura è soggetto all’esperienza rituale ed ai cerimoniali dell’espressione ciclica. Questo soltanto l’Iniziato può comprenderlo. La Vita che si svolge in ogni formicaio ed in ogni alveare è ugualmente sospinta da rituali istintivi e da impulsi ritmici. La nuova scienza della Psicologia potrebbe essere chiamata la scienza dei rituali e dei ritmi del corpo, della natura emotiva.
Da un punto di vista più specifico ed esoterico la natura e le funzioni della Magia sono state così indicate da H. P. Blavatsky nella “Iside Svelata”: “La Magia è la scienza Divina che conduce a partecipare agli attributi della Divinità stessa.” (I°. 25) “Obiettivo dell’Arte Magica è la perfezione dell’uomo.” (I°. 109) “La Magia indaga l’essenza ed il potere di tutte le cose.” (I°. 282) “La Magia non implica una trasgressione delle Leggi della Natura.” (I°, Pref.) “La Magia è basata sui poteri insiti dell’anima umana.” (I°. 450) “La Magia è Psicologia Occulta”. (I°. 612) (Alice A. Bailey, Trattato dei sette raggi, vol. I)
“Attraverso l’energia del 7° Raggio, se diretta e usata correttamente, viene imposto il giusto ritmo su tutti gli aspetti della vita umana. È in atto uno sforzo continuo per arrestare l’orrendo caos attuale e creare l’ordinata bellezza del futuro. L’arma principale usata dalle Forze del Male è il caos, il disgregamento, la mancanza di sicurezza stabile e la paura che ne consegue. Il caos prodotto dall’indifferenza, il caos prodotto dall’incertezza, il caos prodotto dalla paura, dalla fame, dall’insicurezza, dalla vista degli innocenti che soffrono, e il caos prodotto dagli elementi ambiziosi in conflitto in ogni nazione, questi sono i fattori per il quale il Maestro di 7°Raggio tenta di occuparsi; il compito è estremamente difficile.
Deve affrontare due elementi che sono in contrapposizione: coloro che sostengono le cose del passato, e coloro che operano per ciò che è nuovo. Sotto questa influenza l’equilibrio deve essere raggiunto e conservato, in modo che la nobile via di mezzo della giusta azione e delle rette relazioni umane, possa essere percorsa con sicurezza senza impedimenti dettati solo dal fatto che ignoriamo la presenza e l’attività del Settimo Raggio che si esplica in una nota fondamentale e vera del lavoro Gerarchico: il Rituale.
…Ora potreste comprendere il vero obbiettivo che sta dietro le parole che vi ho chiesto di proferire accompagnate alla Grande Invocazione:
O Signore di Vita e Amore
sappiamo ciò che occorre;
tocca nuovamente i nostri cuori con l’amore,
affinché noi possiamo amare e dare.
…L’energia del Settimo Raggio attraverso l’invocazione e l’evocazione cerimoniale richiama al cospetto della coscienza umana, quelle grandi Vite che hanno sacrificato la loro evoluzione al Servizio dell’umanità sofferente, e altro non aspettano che collaborare con l’uomo, unica vita che ha la possibilità di incarnarli sul piano fisico attraverso l’amore. Una cosa da comprendere circa tutte queste grandi Vite è che Esse aborrono tutto ciò che comunemente chiamiamo “Adorazione”. L’adorazione e il senso di timore reverenziale non sono desiderati da “loro”. Tali atteggiamenti hanno un’origine emozionale e si fondano sul senso di dualità e perciò sul sentimento. Queste Vite rappresentano il Servizio e posso essere raggiunte dai veri servitori con il richiamo del servizio sotto forma di cerimoniale.
…Nel secolo venturo, quando il Settimo raggio avrà raggiunto la completa manifestazione e l’influenza dei Pesci sarà interamente rimossa, apparirà l’Avatar di Settimo Raggio. La sua opera manifesterà la Legge, l’ordine e il ritmo del processo creativo che si realizza sul piano fisico, fondendo spirito e materia. Questo raggio è chiamato dell’Ordine o Rituale cerimoniale. Contribuirà largamente a creare le condizioni che permetteranno la riapparizione sulla terra dei misteri dell’iniziazione e del rituale custoditi dalla Gerarchia“. (Alice A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia)
Invocazione dei Sette Raggi
Signore della Volontà e del Potere,
la nostra Volontà sia il Servizio
nato dal Dono ardente del cuore
e il nostro Potere sia sanare ed elevare.
Signore della Saggezza e dell’Amore,
la nostra Saggezza tutto intuisca
intravedendo le Cause originarie,
e il nostro Amore tutto includa.
Signore dell’Intelligenza,
l’Intelletto si illumini della Visione
cedendo all’Anima adombrante
rivolta all’Assoluto, in cui viviamo e siamo.
Signore dell’Armonia,
l’anima riecheggi l’Armonia della Vita Una
rinnovando perpetuamente l’Accordo con ognuno
e il conflitto che disgrega si dissipi in Comprensione.
Signore della Scienza,
oltre all’amore per la sapienza finita degli uomini,
sia praticata infine la Sapienza infinita dell’Amore,
fonte primigenia della Vita Una.
Signore della Devozione e dell’Ideale,
Cuore e Mente siano dedicati al Superiore
nel silenzio dell’Interiore in ascolto.
Il nostro Ideale sia la Fratellanza.
Signore della Geometria e delle Leggi,
Ordine e Ritmo governino il nostro Essere.
Le note terrene risuonino nella Sinfonia del Piano
e l’eterna Aspirazione umana sia esaudita.
Che anime potenti, intuitive, armoniose, sagge e dedicate
svolgano la loro parte nella Sintonia dello Spirito
e sublimino l’immenso dolore del Mondo
in Coscienza evolvente,
seme per il Sacro Pianeta che si avvera.
Tratto da: “Sul Sentiero III – L’aspirante e l’alchimia interiore” di Mariabianca Carelli
Ringraziamo l’autrice per averci inviato questi meravigliosi scritti. (Ne seguiranno altri…)
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