Il Lasciapassare: Nero o Verde per Te?
di Luigi Miano
Cari amici del Nuovo Mondo, siamo ancora inesorabilmente al centro di questa tempesta perfetta che non da segnali di cedimento, anzi…
Le restrizioni assurde che portano verso la costruzione di un mondo di subumani sono in fase di escalation. Ma qualsiasi evento in natura ha due polarità, quindi se da un lato si tira la corda, dall’altra cresce la nuova consapevolezza. Questo movimento portatore di una nuova coscienza non è per nulla omogeneo anzi è costituito a macchia di leopardo. Parliamone…
Ci sono oggi tantissimi movimenti di coscienza, alcuni molto visibili, altri invisibili. C’è chi costruisce nuove forme pensiero rimanendo nell’ombra e c’è chi invece lo fa platealmente. Ciascuno il suo. Sono dell’opinione che ogni percorso vada rispettato e ogni giudizio sospeso. In particolare in questo momento transitorio così turbolento. Su alcune cose potremmo forse essere d’accordo avendolo sperimentato in questi lunghissimi mesi:
– Non esiste un salvatore della patria e delle coscienze. La responsabilità è individuale. Questo lo dico e lo scrivo da sempre. Cadremmo da un’illusione ad un’altra. Nessuno ci salverà se non noi stessi.
– Non siamo ancora maturi per forme di condivisione avanzata. Forse lo saremo o potremmo non esserlo mai.
– Le forme strutturate e solide dell’ego sono in via di dissoluzione ma ancora persistenti.
– Bisogna ancora sviluppare, su questo credo che siamo ancora indietro, le qualità superiori dell’anima (compassione, perdono, sensibilità emozionale).
– Le forme del vecchio in disgregazione malefica sono ancora troppo attraenti e distraenti.
– C’è giudizio, critica e resistenza. Ancora troppo!
Partiamo da un assunto difficile ma inevitabile per poter facilitare un passaggio che prima o poi potrà avvenire (forse non per tutti ma per una parte dell’umanità): tutto ciò che accade è giusto.
So che può sembrare alla nostra mente ordinaria e binaria troppo difficile da sopportare ma dal punto di vista della perfezione divina funziona così. Le forze divine lasciano agire fino a quando gli accadimenti hanno una funzione evolutiva (anche le più potenti e malefiche dissoluzioni). Se accogliamo profondamente questo principio possiamo iniziare a respirare profondamente e guardarci intorno con una nuova prospettiva.
Non siamo chiamati a lottare quotidianamente con il coltello tra i denti ma a essere determinati e determinanti, a scegliere, a essere impeccabili e integri, a vivere nel presente. Le decisioni, la concentrazione, il focus, la determinazione spostano l’asse della terra. Questa nuova energia determina nuove egregore (forme mentali).
Il Lasciapassare Verde è un simbolo. Lo stesso nome ammantato di ipocrisia, dice molto. “LASCIAPASSARE”: passare verso una nuova frontiera dell’essere umano, ossia un uomo che perde per sempre la sua umanità. Un uomo “umanoide” controllato dall’interno e dall’esterno dalla tecnologia. In questo senso il LASCIAPASSARE è uno strumento di discriminazione, non inteso nel senso comune ma più evolutivo, in quanto discrimina chi è pronto per il nuovo e chi invece è inesorabilmente inghiottito dalla vecchia energia. Il lasciapassare è verde solamente per chi coglie i segnali della nuova era ed è in grado di viverli intensamente. Per chi non recepisce il lasciapassare è profondamente nero.
Se per te questo lasciapassare così come viene fatto passare, è assolutamente normale e rientra in una forma di protezione della salute, ti prego di lasciar perdere questo post perché non fa per te. Sarebbe tempo perso credimi. Evita di fare letture più approfondite della realtà e concentrati su altre cose più effimere. Il tuo lavoro interiore è rinviato ad un’altra incarnazione.
Quanto a te che sei in cammino non si tratta di opporsi fermamente come alcuni scrivono o dicono. Che tu non sia d’accordo è talmente scontato che si potrebbe evitare di parlarne. Ma quello che si propone attraverso dei post come questo è di spiccare un salto dimensionale, evitando di rimanere intrappolati nelle pastoie di questa energia così pesante poiché di origine astrale.
È ormai un anno e mezzo che attraversiamo questa tempesta e penso che tante cose siano cambiate fuori e dentro di te. Quello che voglio chiederti è: sei in grado di scorgere in questa enorme confusione un piano di organizzazione divina perfetto? Riesci ad entrare in una dimensione di accoglienza e accettazione? Specifico per evitare delle critiche: accoglienza e accettazione non significa né rassegnazione né passività.
Chi mi conosce sa quante azioni concrete e rilevanti ho compiuto negli ultimi anni. Nulla di così clamoroso né pubblicamente ad alto impatto (vista anche la mia riservatezza e il desiderio di rimanere dietro le quinte). Ma lavorando su una dimensione di resa ho compiuto azioni e queste azioni sono state proiettate verso la costruzione di Un Nuovo Mondo. Perché si può essere contemporaneamente presenti a sé stessi, nel non giudizio e in uno stato di resa spirituale e molto energici, attivi e propositivi agendo nell’ambito della materia. Questo stato interiore di fusione del cielo nella terra mi ha riavvicinato moltissimo alla natura, al lavoro della terra, alla coltivazione.
Inoltre con NSR (gruppo Telegram nato diversi mesi fa) ho pensato che sarebbe stato meraviglioso dare un certo impulso a relazioni di alta energia in tutta Italia. E così è nato il gruppo nazionale e sono nati tanti gruppi locali.
Concordo con Salvatore Brizzi quando scrive che è necessario collocarsi in una dimensione atemporale lontana dal ricordo e dalla melanconia di un ritorno al passato. Per stressare questa proposta interiore occorre entrare in un’ottica molto simile a quella adottata dai carcerati (pensare che la loro pena non terminerà mai), ossia pensare che le emergenze non avranno mai fine.
Questo atteggiamento mentale potrebbe portare paradossalmente fuori dallo stress di ricercare continuamente un ritorno al passato (che non sarà mai più) o un’eccessiva speranza riposta in salvatori che non arriveranno mai. Superata una prima fase di rivolta interiore dovrebbe subentrare una sorta di pacificazione tale da permettere di entrare in una NUOVA VISIONE.
Pasolini in un certo periodo di maturità della sua esperienza terrena, diceva con insistenza di non avere speranza alcuna per il futuro del genere umano. Diceva questo dopo aver puntualizzato che era stato straordinariamente positivo in passato. Credo di essere giunto anche io a questa fase. Non ho speranze dopo essere stato sempre molto positivo. Il fatto di non nutrire speranze mi alleggerisce da ruoli, ideali etc.. Non ho particolari aspettative e mi affido a ciò che sembra essere giusto in base alle leggi universali. La responsabilità del tragitto dell’umanità è del singolo individuo che si fa finalmente individuo vero e non burattino. Possiamo pensare di alleggerire questo pesante passaggio attraverso le relazioni ma sempre individuale è il cammino.
Non posso proporre ricette perché essendo un alchimista se lo facessi contravverrei ad una delle leggi alchemiche che recita appunto “chi dice ricette dice inganni”. Non propongo ricette ma visioni differenti che possano rendere più leggero il cammino in questa fase così complicata.
Ti auguro quindi che il tuo lasciapassare sia veramente verde e possa garantirti una serena transizione.
Ogni bene a te.
Articolo di Luigi Miano – LUMI Life e Spiritual Coach, ricercatore nel campo dell’evoluzione e della consapevolezza dell’essere umano. E’ impegnato da anni, nello studiare e mixare conoscenze di ogni epoca e provenienza e creare percorsi divulgativi e di liberazione interiore accessibili a chiunque. E’ dotato di forte senso pratico e la sua missione è quella di fornire strumenti di applicazione quotidiana. Il suo è un linguaggio semplice, ricco di metafore ed accessibile a molti. Autore di 3 libri e un e-book.
Fonte: https://www.unnuovomondo.net/il-lasciapassare/
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