Sé Superiore: la nostra Reale Identità
di Simone Coglitore
In questo articolo parleremo del Sé Superiore (o Io Superiore), tratto dal libro “Ricomincio da me” (Ed. Unoeditori) di Giovanna Garbuio – esperta e autrice di numerosi libri sul tema della crescita spirituale.
L’autrice durante il suo percorso di ricerca si è imbattuta in numerose filosofie orientali, come Reiki, buddismo, taoismo, shintoismo e Ho’oponopono – del quale è una delle massime divulgatrici in Italia – ed ha anche abbracciato le correnti filosofiche occidentali di Kant e di Jung.
Questo suo bagaglio spirituale l’ha portata a vedere l’essere umano come una fusione di tre entità indissolubili, ognuna delle quali ha un ruolo ben definito. Queste sono, Subconscio, Ego e Io Superiore, e insieme formano l’Identità del Sé.
l’Io Superiore
È la parte più essenziale del nostro essere, la parte eterna, incorruttibile, la nostra Reale Identità, quella che gestisce il nostro enorme potenziale, materiale e spirituale. L’Io Superiore (il Figlio, l’Io Sono) rappresenta il collegamento costante, partecipato e inalienabile, con l’Intelligenza Divina (il Padre), governato e alimentato dall’Energia d’amore che è la Fonte del Creato, e che è tutt’Uno con Padre e Figlio.
L’obiettivo finale dell’Io Superiore (con altri mezzi e altre potenzialità rispetto alle altre parti dell’individuo) è quello di riconnettere l’uomo nella sua totalità con sé stesso, con la sua Vera Essenza, attraverso la propria crescita personale e spirituale. L’esperienza e la consapevolezza sono elementi indispensabili alla nostra evoluzione.
L’Io Superiore non perde mai di vista gli altri componenti del vero Sé (Ego e Subconscio) ed è sempre pronto a intervenire in caso di necessità o se semplicemente viene richiesto il suo aiuto. L’Io superiore è sempre in contatto con “noi” e non smette mai di inviarci segnali per facilitarci il percorso.
Gli Hawaiani definiscono questa connessione “una continua pioggia di benedizioni”. Purtroppo, spesso siamo talmente immedesimati nel dramma da non riuscire a percepire questi segnali continui.
Il suo operato sarà sempre discreto e attento a non ostacolare la nostra crescita spirituale determinata dalle nostre scelte (libero arbitrio) e quindi il nostro avvicinamento a casa.
L’Io Superiore è la nostra parte delle tre che è completa in sé stessa, nella sua natura divina, in diretto e costante contatto con l’amore della Fonte di tutto ciò che è (che gli Hawaiani chiamano “Kumukahi”, di cui è parte olografica, in quanto anch’esso è.
Quindi, la sua peculiarità principale è quella di offrire all’essere umano la ricchezza dell’amore Divino con cui è una cosa sola. Egli è quello che chiamiamo “il Figlio”, e lo è solo fino al momento in cui non saremo in grado di percepirlo come “il Padre” stesso, dal momento che Tutto è Uno. L’Io Superiore infatti non ha la percezione di separazione dall’Uno, propria dell’Ego e del Subcosciente.
Il cosiddetto “nutrimento dell’Anima” o la nostra crescita spirituale sono tutti mediati dal nostro Io Superiore. Quando l’individuo ha concluso la sua esperienza terrena (cosa che può accadere a qualunque età anagrafica), l’Io Superiore lo guiderà definitivamente tra le nuvole, anche se ego e subconscio non sono d’accordo o non ne capiscono il motivo.
L’allineamento, che è quello stato che ci permette non solo di raggiungere i nostri obiettivi, ma anche di vivere serenamente nella “Pace dell’Io” manifestando il Paradiso in Terra, consiste appunto nell’interazione armonica dei nostri tre Sé, in sintonia con le Leggi dell’Universo.
La “scorciatoia” per raggiungere questo allineamento è l’amore verso sé, verso gli altri, verso l’Universo (scorciatoia… abbiamo detto niente!) quindi: Agisci come se fossi amore.
James Redfield scrive: “Ogni essere umano ha uno scopo da realizzare che corrisponde alla sua visione di nascita”.
Tutte le esperienze che l’uomo vive durante il suo soggiorno sulla Terra sono determinate dalle scelte personali fatte dall’ego, dalle regole accettate impresse nel subconscio, dalle reazioni alle situazioni, determinate istintivamente dal subconscio e mediate dall’Ego.
L’Io Superiore conosce la nostra visione di nascita e interviene solo quando la nostra rotta si discosta troppo dall’obiettivo finale, garantisce quindi che per una strada o per un’altra (determinate dal nostro libero arbitrio), l’individuo giunga a realizzare la sua “missione” di crescita, che è semplicemente ciò che ci rende felici Qui e Ora.
Quindi l’essere umano arriverà sempre a destinazione, ma la qualità del percorso sarà determinata da quanto bravi siamo a metterci i bastoni tra le ruote.
Ogni uomo giunge su questa Terra e viene catapultato in una società precostituita, con la sua civiltà, le sue convinzioni, le sue regole, le sue credenze, i suoi valori, che vengono trasmessi all’individuo fin dal suo primo vagito. Il bambino viene immediatamente indottrinato su come è fatta la realtà delle cose e su come deve muoversi in essa. La necessità di vivere all’interno di una società, con tutti i pro e i contro, porta all’interiorizzazione di usi, abitudini e comportamenti diffusi e riconosciuti come giusti (e spesso lo sono o per lo meno lo sono stati).
Il nostro modo di essere “egoico” deriva, quini, in grandissima parte da questo bagaglio di informazioni che ci viene trasmesso.
Articolo di Simone Coglitore
Fonte: www.visioneolistica.it
Commenti
Sé Superiore: la nostra Reale Identità — Nessun commento