Le Sfere di Coscienza
di Angelica Barbieri
Carissimi eccoci nuovamente insieme in questi attimi di pura condivisione di parti di voi stessi che ancora non vedete ma che non sono affatto separate da ciò che siete realmente.
Ogni piccolo scalino che vi appare come una montagna è in verità, un passetto che vi avvicina alla meta: la meta che vi ha reso completi, runici.
Non comprendete appieno il significato di queste parole perché non potete scorgere il disegno celato oltre la forma. La forma nasconde la vera sostanza di cui siete fatti. Al di là della forma risiede la luce cristallina che colora la vostra Anima con tinte che rendono unico ed irripetibile ogni Essere esistente.
Procediamo. Verso ogni cambio di stagione celeste avviene un qualche mutamento epocale come quello a cui state assistendo tutti voi. Sono cambiamenti ciclici poiché la forma circolare è la più vicina alla perfezione ed inoltre permette, in modo spiraliforme, la proiezione verso l’alto delle particelle di cui è composta.
Le particelle s’elevano al di sopra d’una sfera creando un campo magnetico in grado di formare altri mondi, altre sfere in cui poter operare. Ogni sfera quindi, rappresenta un passaggio evolutivo di ogni specie planetaria, anche la vostra.
Tutte le attività celesti sono controllate e regolate da questo movimento ascensionale che ne impedisce sia la regressione che l’elevazione in mondi che non appartengono a quella sfera. Per cui quando vi trovate in una determinata sfera del vostro sviluppo umano, non potete in alcun modo retrocedere, regredire. Potete solo avanzare nella sfera che è al di sopra di quella in cui vi trovavate precedentemente.
Le sfere del Creato sono infinite eppure ognuna di esse ha un suo termine ed un suo inizio. È in questo modo che il viaggiatore del tempo riesce ad eludere il tempo stesso, viaggiando a suo piacimento in mondi differenti dal suo. Non può in alcun modo interferire con le sfere che non gli appartengono in coscienza, ma può curiosare e trarre ispirazione od insegnamenti, traendoli da queste.
I viaggiatori delle sfere celesti sono i più temerari del Creato poiché possiedono il dono di valicare Universi inaccessibili ed inesplorati per le loro coscienze. Questo non sempre è privo di rischi poiché non sempre l’esploratore riesce ad elaborare le emozioni che la sfera in cui si è trovato a curiosare gli ha mostrato.
Ogni sfera è ciò che l’Essere è pronto a sperimentare. Andare oltre significa vedere cose che spesso non siete davvero in grado di metabolizzare, non essendo il vostro Spirito abbastanza maturo da cogliere gli stati più evoluti dell’Essere, le frequenze più alte. Senza che la vostra forma corporea sia pronta a riceverle. Ci sono stati diversi viaggiatori di sfere che sono rimasti intrappolati nel mare di coscienza esplorato e non sono stati in grado di riportare la loro coscienza al livello di partenza.
La verità è che chiunque ed in qualsiasi momento può tornare a sé stesso, deve solo lasciare andare i residui mentali della sfera che lo tiene intrappolato. Non deve rimanere nel luogo dove la disperazione lo ha condotto, creando la propria prigione di pensiero.
Ci sono moltissime sfere, moltissimi universi che come vi abbiamo detto, ascendono in continuazione verso livelli di coscienza superiori. Ogni sfera è un traguardo raggiunto dalle particelle di materia create dalla Fonte e che continuano incessantemente a crescere per permettere la vita e l’espansione della stessa.
L’energia accumulata dal viaggio delle particelle di materia divina, diventa energia accessibile a tutti coloro che la vogliono sperimentare e trasformare in esperienza diretta. Prendiamo per esempio un esploratore che vuole scoprire un mondo nuovo per poi portarlo alla visione altrui. Dovrà creare un ponte, una strada in cui poi anche gli altri potranno viaggiare in modo agevole. Dovrà creare un percorso possibile per coloro che passeranno dopo di lui.
Ogni percorso viene scelto con cura e nello stesso tempo diventa il punto di riferimento per gli altri viaggiatori. La strada evolutiva della coscienza porta spesso imprevisti perché nessuno realmente sa la fine del viaggio dove conduce… se non, il Creatore stesso. Non stiamo affatto parlando in modo simbolico. Stiamo parlando di fatti reali.
Il gioco che stai sperimentando tu, cara Angelica, non è una novità perché molti prima di te lo hanno percorso arrivando alla meta finale. Qual è la meta finale, ci chiedi? La meta finale è il viaggio che conduce all’Altissimo dopo una lunghissima permanenza lontano dalle sue amorevoli braccia.
La meta è la divinità che è in voi (ed in ogni altra creazione divina) e che avete dimenticato. La sfera che vi apprestate a vivere quindi, la quinta dimensione dell’Essere, è una sfera con le sue difficoltà ed i suoi gradini da superare ma nello stesso tempo è fatta di calde certezze e di senso d’appartenenza. Non si avverte più la separazione con il Creato ma una splendida comunione con tutto.
Questo dà ad ogni lavoro la certezza necessaria di star procedendo nel migliore dei modi, comunque vadano le cose. Non c’è nulla di sbagliato, nemmeno gli errori poiché, come detto, ogni sfera non è frutto di casualità ma il progetto più alto del Creatore. Il Creatore ha delimitato il nostro campo d’azione per poterci permettere la sperimentazione senza venire in alcun modo danneggiati.
La sfera celeste è quella che risiede sopra quella terrena ma non è la più evoluta: è semplicemente sopra la vostra. Anzi, è un tutt’uno con la vostra quando la si congiunge in quel famoso disegno sferico che poi spinge la coscienza verso una vetta ancora più evoluta, la sesta nel vostro caso. La sfera celeste diventa la sesta e lì il vostro Spirito opera quando siete ascesi nella quinta con il corpo.
Avviene nuovamente quindi una separazione che permette di vivere l’esperienza terrena ma priva di quel senso d’abbandono che avete sperimentato nella terza dimensione. Pur essendoci separazione rimane la coscienza dell’unità da cui tutto nasce e quindi si opera in armonia: un due che opera come un Uno. La dualità quindi rimane ancora necessaria ma viene vissuta in modo differente, senza drammi, né senso di morte o dolore.
Nella sesta sfera ascesa, avvengono ulteriori cambiamenti di coscienza molto difficili da spiegare. Come vi abbiamo indicato servono capacità e peculiarità che la vostra coscienza non potrebbe in alcun modo comprendere senza venirne danneggiata. Ogni cosa deve seguire la giusta armonia e non si devono forzare i mondi che non si è in grado di vedere.
La quinta sfera è quella che v’appartiene come umanità rinata in un nuovo ciclo e dovete ancora sperimentarla nei suoi albori. Ogni piccolo traguardo vi permette di fare un passo avanti in questo mondo inesplorato dalle vostre coscienze in ascesa e tutto è davvero eccitante ed avventuroso.
Ci chiedi quando anche il vostro cuore riuscirà a percepire completamente, ciò di cui vi stiamo parlando da tempo? Il cuore risiede già nella quinta sfera della coscienza. È il corpo che fatica ad entrare perché ancorato a residui mentali di dolore e sofferenza che devono essere puliti e lasciati dove stanno.
Un esercizio molto efficace per staccare tali residui consiste nel lasciar scorrere l’immagine dolorosa davanti ai vostri occhi, come se si trattasse di un film. Lasciatela scorrere e non cercate di fermarla, non intervenite con giudizi che vi ancorano ad essa. Lasciate che scorra, lasciate che fluisca, lasciate che il dolore s’allontani con l’immagine e si dissolva nello spazio davanti ad essa.
Guidate la vostra mente nei vostri esercizi di meditazione e nei vostri sogni affinché crei la dissoluzione del vecchio. Vedrete che non è affatto difficile liberarsi da questi residui quando li lascerete scorrere, senza frenarli con il giudizio. Lasciate scorrere.
Le immagini hanno una potenza astrale fortissima e quando imparate a guidarle verso la meta che desiderate, le stesse seguiranno docili la vostra volontà.
Avete quindi un ricordo particolarmente doloroso che non siete in grado di lasciare andare? Immaginate nel silenzio di voi stessi quello stesso ricordo, createlo con la mente, non fuggite davanti ad esso attraverso la scusa del giudizio e del dolore che vi causa. Create l’immagine e gli eventi che l’hanno formato e poi allo stesso modo, lasciate che si dissolva in quel nulla che avete imparato a creare con i vostri esercizi di meditazione. Semplicemente si dissolverà nella vostra mente e nella vostra vita.
Non potrà ripresentarsi essendo stato dissolto dalla vostra stessa volontà, che ormai è colma di quel potere che avete accumulato attraversando il campo quantico che vi ha portati alla stabilità della quinta dimensione dell’Essere.
La partenza verso la costruzione della vostra nuova esistenza inizia da qui… ma qui dovevate arrivare prima d’iniziare. Il salto c’è stato e non è stato indolore, ora dovete lasciar andare. Sappiate che tutto è perfetto, anche se a voi non sembra. Tutto sta seguendo il disegno da voi precedentemente predisposto.
Avete raggiunto risultati straordinari, non perdendo il controllo della vostra volontà ma anzi, amplificandola nelle difficoltà. Questo ha permesso al vostro stesso Essere superiore d’intervenire per donarvi tutto l’aiuto necessario.
Siete stati voi che avete reso possibile la manifestazione concreta del Sé superiore ed impedire alle forze inferiori di trascinarvi in basso.
Messaggio canalizzato da Angelica Barbieri
Fonte: http://shamballah.altervista.org/42-le-sfere-di-coscienza-ed-i-guardiani-della-soglia.html
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