Il Viaggio dell’Anima dopo la Morte
di Rossano Sambo
Una delle prime domande che di solito si pongono gli studenti sul tema della reincarnazione è: “Dove risiede l’anima tra un’incarnazione e l’altra? Si incarna subito dopo la morte? E qual è la sua dimora o condizione finale?”
Questa o queste domande sono state poste fin dall’inizio dei tempi e probabilmente verranno poste fino a quando la mente umana si soffermerà sull’argomento. E molte sono le risposte che sono state date dagli insegnanti e dalle “autorità” in materia.
Consideriamo alcune delle principali e più “autorevoli”. In primo luogo, prendiamo in considerazione la fase della domanda che chiede:
L’Anima si Incarna subito Dopo la Morte?
Alcuni dei primi reincarnazionisti sostenevano la tesi secondo cui l’anima si reincarna poco dopo la morte e che il breve periodo che intercorre tra un’incarnazione e l’altra viene utilizzato dall’anima per regolarsi, trovare un equilibrio caratteriale e prepararsi a una nuova nascita.
Altri sostenevano l’ipotesi di un periodo di attesa e di riposo tra le incarnazioni, durante il quale l’anima “digerisce mentalmente” le esperienze dell’ultima vita appena conclusa, poi considera e medita sugli errori commessi e decide di correggerli nella vita successiva.
Si riteneva infatti che l’anima, alleggerita dalle necessità dell’esistenza materiale, avrebbe potuto pensare più chiaramente alla natura morale dei suoi atti e sarebbe stata in grado di realizzare il lato spirituale di sé stessa.
In base alle osservazioni e alle ricerche che ho avuto modo di condurre in oltre 30 anni di attività, posso affermare che esiste un vero e proprio “modello matematico” dietro alle modalità d’espressione del karma, i tempi di permanenza dell’anima nelle dimensioni astrali e gli intrecci relazionali durante l’incarnazione terrena.
È plausibile che l’anima di una persona grossolana, materiale e rancorosa tenda ad incarnarsi molto presto dopo la morte; il periodo di riposo e di meditazione è molto breve, perché c’è ben poco su cui un’anima del genere possa meditare, dato che tutti i suoi sospesi, tutte le sue attrazioni e desideri sono legati alla vita materiale.
Si può dire che molte anime sono così “legate alla terra” e alle questioni mondane che si precipitano subito nell’incarnazione materiale se le condizioni per la rinascita sono favorevoli. E in genere lo sono perché sembra che ci sia sempre una discreta quantità di contesti familiari, sociali e geografici che offrono opportunità congeniali per la reincarnazione di queste anime.
Altre anime, che hanno progredito un po’ di più lungo il sentiero della realizzazione, hanno coltivato maggiormente le virtù più elevate e godono in misura maggiore del periodo di meditazione e di vita spirituale a loro disposizione.
E così, man mano che la scala avanza, quando l’attrazione per la vita materiale diminuisce, il periodo di esistenza puramente spirituale tra un’incarnazione e l’altra si allunga.
Le anime delle persone altamente sviluppate possono dimorare nelle dimensioni astrali anche per migliaia di anni terrestri, a meno che non ritornino volontariamente per prendere parte all’opera di elevazione del mondo.
Va ricordato, a questo proposito, che l’insegnamento migliore è quello secondo cui le anime avanzate si stanno rapidamente trasformando in uno stato in cui sono in grado di preservare la coscienza nelle future rinascite, invece di perderla come avviene di solito. E quindi partecipano in modo consapevole alla selezione delle condizioni per la rinascita, cosa che viene saggiamente negata alle persone di natura più materiale e meno sviluppate spiritualmente.
La fase successiva della domanda:
Dove risiede l’Anima tra un’Incarnazione e l’altra?
È una questione ancora più difficile da trattare, a causa delle varie sfumature di opinione sull’argomento. Ho avuto modo di riscontrare comunque un accordo fondamentale tra le diverse tradizioni mistiche ed insegnamenti esoterici. Elementi che trovano conferma intuitiva da parte dei Maestri Ascesi durante le consultazioni dei Registri akashici.
Fornirò qui la spiegazione che si avvale della nomenclatura della Tradizione Ermetica che è quella più facilmente comprensibile alla luce della nostra formazione spirituale e scientifica.
Evoluzione dell’Anima Disincarnata
Le Anime, dopo aver lasciato il corpo fisico, intraprendono un viaggio attraverso i piani astrali della Luna, di Mercurio, di Venere, del Sole, di Marte, di Giove e di Saturno. Ognuno di questi piani astrali è caratterizzato da una specifica frequenza e funzione. Essi si compenetrano l’un l’altro senza mescolarsi.
Piano Astrale della Luna
Quando l’anima entra nella dimensione Lunare prova ancora una certa attrazione verso la casa e i luoghi dove viveva prima di lasciare il corpo fisico e tenta di agire come se fosse ancora in carne ed ossa. Queste anime si aggirano nelle loro case tentando di interagire con le persone care ancora in vita e percepiscono gli stessi bisogni fisici di quando erano ancora incarnate.
Piano Astrale di Mercurio
Quando l’anima si sposta nella dimensione di Mercurio, comincia ad avere una percezione più chiara della sua attuale condizione e acquisisce completa consapevolezza che la sua esperienza terrena è terminata.
Le cose le appaiono più belle di prima. Tuttavia, quelle anime che durante l’esperienza terrena si sono lasciate andare al rancore, al vittimismo, alla dipendenza affettiva, all’ignoranza, all’avidità ecc. si ritrovano ora a patire sofferenze terribili. La medesima sorte spetta a quelle anime la cui luce è stata oscurata dalle illusioni e dall’arroganza dell’ego.
Nel piano astrale di Mercurio gli unici meriti che vengono riconosciuti alle anime sono l’evoluzione spirituale, la saggezza e la conoscenza del Divino che sono riuscite ad ottenere durante la loro vita terrena. Le anime che in vita hanno ricercato la spiritualità e hanno compiuto opere buone rispettando sé stesse e gli altri, si sentono gioiose nella dimensione di Mercurio.
Piano Astrale di Venere
L’anima ora prosegue il suo viaggio entrando nella dimensione astrale di Venere. Qui le anime ritrovano la loro innocenza ricordandosi quanto è stato doloroso lasciarsi travolgere dai condizionamenti e dalle credenze dell’ego durante la vita sulla Terra. Ritrovano il piacere di esplorare, gioire e giocare come bambini tra i boschi, i laghi, le spiagge e le montagne della natura celeste.
Nel piano di Venere ritroviamo quel senso della spiritualità che è stato offuscato dalle questioni mondane. Riscopriamo la nostra profondità e comprendiamo che tutti gli insegnamenti spirituali del mondo sono luci nella notte unite dal filo conduttore della Divinità.
Quelle anime che sulla Terra si sono intossicate col fanatismo religioso e la bigotteria, qui si sentono fuori del loro ambiente soffrendo grandi pene. Quelle che hanno usato la religione come strumento politico di controllo delle masse, nel piano astrale di Venere provano un forte rimorso per le loro cattive azioni, perché comprendono quanto male hanno fatto con questa loro visione distorta della spiritualità.
Piano Astrale del Sole
In questa tappa del viaggio animico, comprendiamo l’Unità nella molteplicità. Diventiamo consapevoli dell’Essenza Divina unica e indivisibile che cammina in ogni piede, che lavora in ogni mano e pulsa in ogni cuore.
Nella dimensione astrale del Sole diventiamo partecipi di quella che è la Fratellanza Universale e sentiamo che siamo una sola grande famiglia di anime.
Quelle anime che durante il passaggio terreno sono state egoiste o hanno aiutato compulsivamente gli altri trascurando completamente sé stesse, nella dimensione solare avvertono un profondo rimorso per la mancanza di cui si sono rese responsabili verso gli altri o verso sé stesse.
Piano Astrale di Marte
Quando l’anima si sposta nella dimensione Marziana, comprende l’importanza di trovare un equilibrio tra spiritualità e materialità e che l’una non deve patire a discapito dell’altra.
In questo piano astrale sentiamo la forte influenza dei Maestri. Qui ci rendiamo conto che la bellezza della Creazione è anche la nostra bellezza.
Comprendiamo allora il significato vero del distacco, che consiste nel godere delle cose belle senza diventarne dipendenti, conciliando i piaceri materiali con la gioia e l’equanimità dello Spirito.
Piano Astrale di Giove
Quando l’anima entra nella dimensione di Giove, comprende che l’esperienza terrena è unicamente una scuola di passaggio. Nel piano astrale di Giove rinunciamo ai frutti di quelle che sono state le nostre azioni terrene e penetriamo nella Coscienza Cosmica.
Piano Astrale di Saturno
Nell’ultima fase del suo viaggio, l’Anima entra nella dimensione di Saturno, e allora fluttua beatamente tra le stelle dello spazio. Visita i diversi mondi e si crogiola nell’infinito sulle vibrazioni di suoni e musiche celestiali, colori inimmaginabili che risplendono nella tavolozza dell’Eternità, dove regnano soltanto la felicità e la beatitudine incondizionate dello Spirito.
La terza fase della domanda:
Qual è lo Stato finale o Dimora dell’Anima?
È una domanda che raggiunge il cuore del pensiero e dell’insegnamento filosofico e spirituale. Ogni filosofia e tradizione mistica ha la propria spiegazione o interpretazione della Verità e non sta a noi cercare di selezionare un insegnamento tra i tanti.
Ma, anche qui, possiamo notare che c’è un accordo fondamentale tra tutti gli insegnamenti e le scuole esoteriche: il principio secondo il quale il movimento dell’anima è sempre verso l’alto e verso il futuro e che non c’è sosta nello sviluppo e nell’evoluzione spirituale. Che il fine – se fine c’è – consiste nel raggiungimento di uno stato di beatitudine al cospetto del Divino.
Il punto vitale per l’anima in evoluzione è che c’è “un giorno migliore”, un’oasi di riposo dietro la svolta della strada. E, indipendentemente dai dettagli della Verità, rimane il fatto che, qualunque sia lo stato che attende l’anima alla fine, deve essere buono e in accordo con la Saggezza Divina, la Giustizia Ultima e l’Amore Universale.
La maggior parte degli insegnamenti mistici, guarda alla fine del viaggio come assorbimento nella Coscienza Universale; non nel senso di annientamento, ma nel senso di raggiungere la consapevolezza “del Tutto nel Tutto”: questo è il vero significato di “Nirvana”.
Ma se questo è vero, o se esiste un luogo di riposo finale nei più alti regni spirituali che non sia un “assorbimento” nel Divino, o se esiste uno stato di Eterna Progressione da un piano all’altro, sempre in avanti verso la Coscienza Universale: la fine deve essere Bene. E non c’è nulla da temere, perché “il Potere che governa Qui, governa là e ovunque”.
Ricordate questo, cercatori delle verità ultime: le più alte Autorità spirituali ci informano che anche i pochi stadi che abbiamo davanti a noi nel viaggio, sono così lontani e al di là dei nostri attuali poteri di concezione, che sono praticamente inconoscibili.
Stando così le cose, è lecito pensare che anche gli Stati molto più vicini a noi rispetto alla Fine devono essere assolutamente al di là dei poteri, non solo della nostra comprensione ma anche della nostra immaginazione, anche quando viene sforzata al massimo.
Quindi, perché dovremmo tentare di speculare sulla Fine quando la grande lezione della vita sembra essere: un piano alla volta! Ma anche se il velo di Iside non può essere sollevato del tutto, esiste comunque un qualcosa che permette di vedere almeno vagamente le fattezze della Dea dietro il velo. E questo qualcosa è la Ricerca Interiore che “intuisce”, anche se non è in grado di spiegarlo nemmeno a sé stessa.
La voce di quel Qualcosa dentro di noi, ci informa che tutto è come deve essere! Perché al di là dei piani, degli stati, degli universi, del tempo, dello spazio, dei nomi, e delle forme, ci deve essere QUELLO che li trascende tutti e da cui tutti procedono.
Anche se non sappiamo cosa sia, è comunque una garanzia sufficiente che la Legge è in costante funzione su tutti i piani, dal più basso al più alto e che IL COSMO È GOVERNATO DALLA LEGGE!
Stando così le cose, nemmeno un atomo può essere distrutto, né mal posizionato, né subire ingiustizie; e tutti raggiungeranno il Fine e conosceranno il “Sat-chit-ananda” degli Indù, l’Essere-Sapienza che tutte le filosofie e le religioni concordano sia lo Stato Finale dei Beati.
E al di sopra di tutto il tumulto e la lotta della vita c’è sempre quel Qualcosa che cova silenziosamente e osserva: la Vita, la Luce e l’Amore del Tutto. Questo è il messaggio degli Illuminati di tutte le epoche, razze e terre. Non è forse degno della nostra attenzione e considerazione?
Articolo di Rossano Sambo
Fonte: https://www.spazioazzurro.net/20221111/documenti/il-viaggio-dellanima-dopo-la-morte
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