Uscire dall’Aggancio Emotivo di Narcisisti e Manipolatori
di Georgia Briata
Nelle tipiche conversazioni che avvengono con i narcisisti e i manipolatori, essi cercano di buttare su di te tutte le loro azioni di cui si vergognano. Lo fanno provando a minare la tua autostima e il tuo senso del vero.
Fingono di preoccuparsi per te ma non ti chiedono come stai o cosa pensi, si premurano loro di dirti cosa pensi e che qualunque cosa credi in cui loro non risultino perfetti, dipende da una tua errata interpretazione.
Se riescono a farti sentire colpevole sei tu che, non si capisce come, a un certo punto finisci per chiedere scusa, per cercare di giustificarti, per cercare inutilmente di spiegare. Ma non ci riesci perché il manipolatore non ti lascia parlare.
E la conversazione finisce che tu sei confusa, svuotata, agitata, sottosopra, incredula e arrabbiata con te stessa per motivi che non riesci a capire. Perché di fatto tu non hai veramente sbagliato niente. Sei innocente.
Ma… Se non ti fai agganciare dai suoi tentativi di minare la fiducia in te stessa e nel tuo senso del vero. E gli poni davanti l’evidenza di come sono andate veramente le cose, le conversazioni diventano tutte un disco rotto dove ripetete decine di volte le stesse frasi, le stesse battute, e non se ne esce finché il narcisista vampiro non fa la vittima e chiude la comunicazione.
Quindi: se ti accorgi che una conversazione con qualcuno entra in modalità disco incantato che si ripete a oltranza, molto probabilmente stai interagendo con un manipolatore che ha messo in atto la sua meschina danza.
Non c’è nulla che puoi fare se non: Interrompere immediatamente la conversazione senza alcuna spiegazione. Perché al manipolatore non interessa mai la verità, vuole solo vincere. Vuole sole avere ragione. Soprattutto quando non ce l’ha.
Ed è inevitabile che nella tua vita capitino spesso conversazioni di questo tipo. Potresti pensare quindi che sia tuo il problema. Ma altra è la verità: come anima antica, come anima collegata alla luce e alla verità, sei almeno in buona parte uscita dall’ipnosi della terza dimensione. Quindi partecipi alle conversazioni spesso e volentieri in base a ciò che realmente avviene. Esci dal copione della realtà ipnotizzata, cosa che sa fare solo un limitato numero di persone.
Le persone solo terrene o comunque ancora sotto una forte ipnosi tridimensionale, partecipano tutti alla stessa “recita”, ognuno ripetendo le proprie battute. Le conversazioni quindi sembrano funzionare. Sembrano avere una parvenza di reciproca comprensione. In realtà, stanno appunto seguendo inconsapevolmente lo stesso copione.
Ma tu non partecipi più a questo film solo duale, quindi, come attore nel tuo ruolo, non ci sai stare. Per questo ti sembra di incontrare così tanti narcisisti e manipolatori. E ti sembra di incontrarne molti di più delle persone con cui ti confronti, come se davvero fosse tua la colpa.
In un certo senso è vero che sei tu a farli diventare manipolatori, perché non seguendo il copione che dovresti seguire, li mandi in tilt, in confusione. Invece semplicemente la realtà, la dimensione, la vibrazione in cui tu vivi rispetto alla maggioranza delle persone, non è uguale. Non conosci il loro copione.
Ma non hai nessuna ragione di obbligare te stessa a partecipare a questa recita che per la tua anima non ha alcun senso, né alcun valore. Chi non sa vivere nella verità insieme a te, non ha motivo di restare a tutti i costi nella tua vita.
Tratto dal libro “Il sé oscuro, la vergogna e il tempo degli inganni” di Georgia Briata – Master Reiki e Autrice anche dei libri “Io vivo Reiki“, “Ricordati chi sei anima antica” e molti altri. (“I miei libri compongono un percorso di risveglio, liberazione e realizzazione personale e spirituale che ho chiamato ‘l’arte del realizzare il Sogno dell’anima’ “).
Fonte: https://www.iosonoilmiobuddha.it/2023/04/uscire-dallaggancio-emotivo-di.html
Che fare se hai un’unica figlia che si comporta così? Vorresti stare in compagnia con lei di tanto in tanto per scambiarsi esperienze di conoscenze vissute, ma proprio quando le stai aprendo il tuo cuore, ti arriva una reazione violenta come un pugno nello stomaco e ti rimane l’amaro in bocca. Alla fine scegli la solitudine con un pianto liberatorio. Ha avuto un padre che si comportava allo stesso modo con me e non si è mai occupato di lei.
Spesso mi trovo a desiderare un sonno dal quale non mi sveglierò più.