Raccoglieremo ciò che abbiamo seminato
Se studiamo dettagliatamente questa Legge fondamentale, se ne assumiamo il significato, tutto si trasforma in un sistema ricco e profondo, poiché ogni verità essenziale ha applicazioni in tutti i piani.
A continuazione e completamento di questa Legge, aggiungiamo le parole di Gesù: “Non fate ad altri, ciò che non vorreste fosse fatto a voi “. Ogni offesa lanciata, ogni azione negativa perpetrata nei confronti di qualcuno, è una forza lanciata nell’universo che perturbando un certo equilibrio, opera a detrimento dell’artefice. Questo equilibrio andrà dunque ristabilito a danno del perturbatore e il suo karma per questo, sarà di conseguenza la sofferenza. La stessa cosa succede anche con una buona azione, ma questa volta la forza scatenata, andrà a favore del soggetto che l’ha compiuta, portandogli benessere e positività, il karma cioè combinerà le circostanze materiali in modo da produrgli questo beneficio.
Inoltre, in questo regolato universo, ogni tipo di Forza opera nel suo proprio mondo. Una persona, ad esempio, può dare un’elemosina ad un mendicante per compassione e simpatia, mentre un’altra fa lo stesso gesto, ma solo per liberarsi del disturbo che il mendicante gli causa. Ambedue queste persone realizzano una buona azione, e per entrambe il karma determinerà qualche comodità nel mondo fisico; tuttavia la prima avrà, per la pietà e la simpatia dimostrata, un karma aggiuntivo nel mondo astrale, che le produrrà un’emozione positiva di benessere, mentre l’altra persona non riceverà questo beneficio.
È importante comprendere che l’uomo prima e dopo essere nato, non è completamente innocente. Le vite anteriori contano in sommo grado per le sfortune o fortune che pagheremo o riscuoteremo in questa vita. Per questo non c’è legge più giusta della “Legge del Karma”, che dà ad ognuno ciò che si merita. E non possiamo in questo, non riconoscere l’esistenza di un “ordine” nella natura, la qual cosa implica di conseguenza e necessariamente l’esistenza di un’eccelsa Intelligenza Creativa.
Pensiamo per un istante alla quantità di leggi naturali esistenti, che tutte insieme hanno potuto dar vita al nostro universo, al nostro pianeta o al nostro corpo, tanto sommamente complicato ed intelligente. L’intelligenza dell’uomo, primariamente, è un prodotto delle Leggi Intelligenti della natura. E chi definisce e crea quelle Leggi, affinchè eseguano il loro saggio lavoro evolutivo di crescita ed adattamento incessante? Evidentemente dovrebbe essere un Essere ancora più intelligente delle sue creazioni. Un Essere o degli Esseri Superiori, capaci di far tutto ciò. Da questo ragionamento si deduce facilmente come ci sia un Proposito, un Ordine ed un Progetto per gli uomini e per tutte le creature della creazione. Dal semplice atomo fino al più eccelso angelo, tutto tende infatti verso un Archetipo Divino da raggiungere, e le Leggi Cosmiche sono gli strumenti attraverso i quali tutto ciò avviene.
Né la fortuna né la casualità hanno dunque spazio nel nostro universo, perchè dove c’è fortuna o casualità non ci sono né Leggi né ordine, ma solo caos. Pertanto dato che il nostro pianeta, il nostro sistema solare, l’universo ecc. costituiscono un sistema ordinato e tutto succede in accordo con certe leggi che lo regolano, non possiamo in nessun caso accettare come validi, dei concetti quali fortuna e casualità.
Noi tutti abbiamo un lungo passato di incarnazioni alle spalle: siamo le stesse anime che abitarono i corpi primitivi della “razza Lemuriana” e poi degli “Atlantici”, e siamo passati gradualmente, man mano che continuavamo ad avanzare, a corpi sempre più perfetti, migliori, con più possibilità e con una migliore capacità di espressione. Niente perciò si perde dopo ogni morte. Tutto resta immagazzinato nella memoria dell’anima, grazie ai suoi atomi permanenti, e questa conoscenza e questa esperienza rendono l’uomo capace, in ogni nuova incarnazione, di districarsi meglio nei tre mondi inferiori: fisico, astrale e mentale.
Se perciò in una vita coltiviamo la salute, nella prossima, nasceremo sani; se coltiviamo le nostre emozioni superiori, rinasceremo sensibili all’armonia, allo splendore; se coltiviamo la nostra mente, i nostri pensieri, rinasceremo intelligenti, creativi, geniali; se coltiviamo lo spirito, nasceremo saggi, giusti, con potere, magnifici e gloriosi. Vediamo dunque, che tutto segue una continuità, e quello che raggiungiamo in una vita, ci segue fedelmente per tutta l’eternità.
“Ogni azione che compiamo si ripercuote dunque sul Tutto”. Il mondo intero risponde alle nostre azioni, e quindi in nessun modo, noi siamo separati dal resto dell’umanità, ma partecipiamo continuamente al suo sviluppo o alla sua disgrazia. Tale è la nostra responsabilità. Il karma si ripercuote infatti come un insieme o un tutto, su paesi, etnie, religioni, ecc. E dato che ogni “insieme” è responsabile delle azioni che realizza, sarà anche responsabile degli effetti prodotti.
Esistono in sostanza cinque gruppi o tipi di karma:
1º – Il karma del mondo o mondiale o planetario.
2º – Il karma dell’etnia o etnico.
3º – Il karma nazionale.
4º – Il karma di gruppo o associativo.
5º – Il karma individuale, proprio di ciascuno di noi.
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