Razza “Protoplasmatica” e razza “Iperborea”
L’antropologia esoterica intende indagare ed approfondire il processo evolutivo dell’uomo, che come vedremo segue un progetto ideale o Archetipo Divino, a partire dai primi albori fino all’uomo moderno dei nostri giorni.
Il metodo che utilizza l’occultista avanzato, per potere studiare ed investigare chiaramente ed obiettivamente ciò che è accaduto nel remoto passato, consiste nello sviluppare certe capacità superiori che gli permettono di entrare coscientemente nella “Memoria dei Logos Planetari” o “Registri akashici”. I Registri Akashici rappresentano la memoria del tempo, tutto il ricordo dei tempi. Questi registri si trovano nei Piani Superiori, dove è permesso accedere solo agli Iniziati di un certo livello. Maestri ed Iniziati del passato e del presente hanno dunque scoperto gli Annali della Terra e quel gran tesoro di conoscenze che formano gli insegnamenti esoterici, attingendo da questa immensa Memoria.
L’intera evoluzione planetaria, consta in tutto di sette “razze-radice”, cinque delle quali si sono già avvicendate nel corso delle ere, mentre attualmente volge al termine la quinta e stiamo entrando nella sesta razza-radice. Ne dovranno quindi emergere ancora due, per completare l’intero ciclo planetario di vita su questo pianeta. Ogni razza, che comprende a sua volta sette sottorazze, ha il nobile impegno di concretizzare e rivelare un preciso archetipo, in accordo con gli Archetipi Universali.
L’uomo attuale, quell’essere tanto sofisticato, colto, sensibile, intelligente, creativo; fisicamente, emozionalmente, mentalmente e spiritualmente sviluppato, è il risultato indubbio di milioni di anni di evoluzione. L’essere umano è come un seme che contiene ancora dentro di sé un enorme potenziale latente, che prima o poi farà sbocciare tutti i suoi frutti divini. Ma quale fu l’origine della specie umana, la sua ragion d’essere? e quale sarà la sua meta finale?
Elenchiamo di seguito le razze o evoluzioni umane che si sono succedute nel tempo, dalla più antica alla più recente:
1° La razza Protoplasmatica.
2° La razza Iperborea.
3° La razza Lemuriana.
4° La razza Atlantica.
5° La razza Ariana, l’attuale, composta da tutte le etnie presenti.
6° La futura razza, in incipiente formazione.
7° L’ultima razza, cioè il Perfetto Uomo-divino.
La prima razza radice, la “Protoplasmatica”, ebbe come ubicazione geografica le zone oggi occupate da Groenlandia, Islanda, Norvegia, Svezia ed estremo nord della Siberia. Questa antica estensione venne denominata “Isola Sacra e Imperitura”, poiché il suo destino era quello di durare dall’inizio alla fine dell’intero ciclo cosmico. Essa è stata la culla del primo uomo e sarà la dimora dell’ultimo mortale divino, della settima razza radice. Molto poco si può dire tuttavia di questa terra misteriosa e sacra, se non che essa esise ancora oggi, ma solamente nello stato eterico, nei piani sottili della quarta dimensione.
La razza che l’abitava non era ancora umana, non aveva infatti involucro fisico ed era costituita totalmente di materia eterica. In quell’epoca il mondo si trovava in uno stato di fusione e aveva un’atmosfera gassosa. Questi corpi di enormi dimensioni si ammucchiavano insensibili e passivi, mentre una rudimentale coscienza poteva appena lievemente influire in loro. Erano dotati di un’apertura nella parte superiore del corpo, attraverso la quale si proiettava una specie di organo di orientamento (che più tardi evolverà nella ghiandola pineale), che segnalava loro i luoghi pericolosi o il calore eccessivo.
Era una razza che galleggiava e scivolava sull’ambiente, senza collocarsi ancora sul suolo caldo e umido della Terra; essa era evoluta nelle dimensioni Superiori della natura e del cosmo, e finalmente si era cristallizzata anche sul suolo terrestre, dopo molti processi evolutivi. Di questa razza-radice non si può dire che avesse delle sottorazze definite, piuttosto è più corretto affermare che passò per sette diverse tappe di crescita. I primi corpi costituiti erano androgini, ossia senza caratteri sessuali e con solamente due funzioni ben definite: l’alimentazione e la respirazione. Quindi tutta la coscienza era polarizzata in queste due attività principali.
L’Iniziato che investiga su questa razza e queste epoche remote, può contemplare il lavoro realizzato da una certa gerarchia di “Devas” (Angeli), mentre insegnano a quegli esseri primitivi, seme dell’umanità, a mangiare e respirare, e mentre incentivano il processo di strutturazione dei loro rozzi corpi. In un periodo successivo è possibile osservare la comparsa dei sensi fisici, che si svilupparono in un lungo arco temporale: dapprima compaiono la vista, l’udito, l’olfatto, e solo più tardi il gusto ed il tatto. I sensi permisero la comunicazione della vita Interna con l’esterno, la possibilità di percepire e sperimentare l’ambiente e di influenzarlo. Verso la fine della settima sottorazza, della prima razza-radice, l’essere umano possiede ormai un contorno definito e strutturato, ma ancora molto rozzo e sproporzionato.
La seconda razza-radice “Iperborea” si sviluppò negli stessi luoghi della precedente, ma si estese fino all’attuale Inghilterra. A quell’epoca, in quei luoghi il clima era tropicale e con una lussureggiante vegetazione. Le prime sottorazze della seconda razza-radice possedevano ormai certi profili semi-umani. Questi esseri fluttuavano, scivolavano ed ascendevano sugli splendidi boschi tropicali, incominciando a sviluppare il germe dalla sensibilità e a sperimentare certe modificazioni emozionali, nella coscienza embrionale che si andava strutturando. E’ il primo sintomo di coscienza sensitiva che si eleva al di sopra della rudimentale coscienza fisica. All’epoca della quarta-sottorazza, il corpo fisico appare molto più stilizzato benché ancora gigantesco, raggiungendo altezze di tre o quattro metri. L’ambiente circostante è molto ostile e il corpo dell’uomo deve essere straordinariamente forte, per potere sopravvivere alla spaventosa lotta quotidiana contro gli elementi e gli enormi, aggressivi animali, soprattutto rettili, che si disputano il territorio.
Inoltre la sensazione costante del pericolo induce gli uomini ad avvicinarsi tra loro. Si vanno così costituendo nuclei e piccole comunità estremamente primitive e rozze, dove impera la legge del più forte, e dove gli individui che ne fanno parte si nutrono delle carcasse degli animali morti, ma all’occorrenza anche dei corpi dei loro simili. Durante le ultime tappe di questa razza, la colonna vertebrale si è ormai verticalizzata e l’uomo può ormai erigersi e camminare.
Si può dire che durante le due prime grandi razze-radice apparse sulla Terra, si crearono le sfumature fisiche ed emozionali dell’umanità. L’aspetto mentale apparirà solo più tardi, grazie all’azione diretta di esseri extraplanetari altamente evoluti, denominati “Signori della Fiamma”, i quali inocularono nell’uomo il germe del pensiero. L’uomo propriamente detto, come essere superiore ed intelligente, apparirà solo con la terza razza-radice, la cosiddetta “razza Lemuriana”.
Quest'articolo è il frutto di un notevole lavoro di correzione, sintesi e di rielaborazione da parte di fisicaquantistica.it, a partire da un libro compendio diffuso in internet sotto i titoli “Perle di Saggezza” o “La Luce Adamantina”.
Sembra tutto molto chiaro e logico