Il “Vero Medico”: Mistico-Tecnico tra Coscienza e Conoscenza
di Pier Luigi Masini
Penso che curare le persone sia un atto sacro. Solo un vero mistico-tecnico può riuscire pienamente nel sacro intento di curare gli altri, nel corpo e nell’anima.
Eppure troppo spesso noi medici ci limitiamo a fredde prescrizioni mirate a specifici problemi organici, liquidando i pazienti in tempi piuttosto brevi e non occupandoci minimamente di chi siano o di cosa stiano vivendo. La cura dovrebbe invece riguardare prima di tutto l’anima. Cosa può significare?
Chiunque, cercando di aiutare qualcuno, si occuperebbe di chi si trova davanti: da dove viene, come vive, in cosa crede, come sta. Invece il medico no, è in grado di guardare l’esito di un esame su un monitor o un foglio di carta e di prescrivere una terapia basandosi unicamente su quel risultato. Poche parole, spesso dette male. Parole male-dette che feriscono.
“Lei ha la tal malattia, assuma questa medicina”. Io ho una malattia? E come mi è capitato? Nessuno sa veramente spiegarlo…