Il sesto chakra
Il sesto chakra, è localizzato al centro della fronte, circa due dita al di sopra della radice del naso.
Il suo nome in sanscrito significa conoscere, percepire ed anche comandare. Questo chakra è collegato alla ghiandola pituitaria, al cervelletto e controlla il sistema ormonale. Esso è importante, più che per la sua correlazione con disturbi di tipo fisico, soprattutto per il suo alto significato psichico.
Ad esso è correlato l’equilibrio psico-spirituale, la corretta percezione di sé, l’intuizione e la sensitività. Probabilmente è a disfunzioni di questo chakra, che si possono far risalire patologie psichiatriche gravi, come ad esempio la schizofrenia.
Inoltre, poiché esso è associato alla regolazione di tutti i cicli dei vari piani della persona (fisici, mentali, emozionali, spirituali), occorre fare la seguente considerazione: ogni ciclo è un’oscillazione di tipo bipolare, e metaforicamente parlando (ma poi neppure tanto), si può dire che sia caratteristica intrinseca del sesto chakra, regolare il passaggio dalla luce al buio, anche in senso metafisico. Da questo si evidenzia come il buio dell’anima, spesso catalogato come depressione o peggio, possa essere riferito alla disfunzione di questo chakra.
Il sesto chakra rappresenta il pensiero e viene anche chiamato “terzo occhio”. Esso è la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali, nonché della memoria e della volontà. Sviluppando la nostra consapevolezza, ed aprendo sempre di più il terzo occhio, la nostra immaginazione potrà produrre l’energia necessaria per realizzare i nostri desideri.
Quando il chakra del cuore è aperto e collegato con il sesto chakra, possiamo trasmettere le nostre energie guaritrici ad altre persone, sia da vicino che da lontano. Nello stesso tempo, possiamo avere accesso a tutti i livelli della creazione, livelli che vanno anche al di là della realtà fisica. Una conoscenza di questo tipo ci perviene sotto forma d’intuizioni, di chiaroveggenza e d’ipersensibilità nell’udire e nel percepire. Cose che prima avevamo solo vagamente sospettato, ci appaiono ora chiaramente.
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