L’enigma del “Sosia”
di Claudio Gregorat
Il fenomeno di cui parleremo potrà sembrare strano, singolare o misterioso. Ma si tratta di una cruda ed inquietante realtà, che affonda le sue radici nell’invisibile.
Questo argomento per l’occhio banale dell’ovvietà a tutti i costi, potrà certamente sembrare superfluo o privo di interesse. Ma i tempi premono sulla trasformazione necessaria dell’uomo, ed ogni nuova generazione porta con sé, sulla scena della vita, nuove forze, nuove aperture e nuove facoltà. La pedagogia quindi si deve aprire verso il futuro dell’umanità, per non trovarsi inadeguata e farsi sorpassare dagli eventi senza accorgersene.
Il fenomeno di cui intendiamo parlare ora, è qualcosa di singolare, di misterioso: ma anche di inquietante. Sconosciuto e finora scarsamente presente in opere letterarie famose e presso autori singolari, come Dostojewskij, Maupassant, De Musset, Strindberg, Hofmann, Stevenson, per citarne solo alcuni, non ha destato l’interesse dovuto, e non è stato preso sul serio dall’educatore professionista, ma solo dallo psicanalista. Forse perché ritenuto fenomeno patologico appunto, come in effetti lo è stato presso quei personaggi. Ma la psicanalisi lo ha confinato nel regno delle ombre, delle allucinazioni, delle fantasie inconsistenti e non della realtà. Mentre invece si tratta di una cruda ed inquietante realtà, per quanto invisibile: come lo sono l’elettricità, la gravità, le onde radio, le particelle nucleari, ecc. Già da molto tempo (anche se non lo sappiamo), dall’inizio del secolo almeno, noi viviamo immersi entro un ambito di presenze, di forze, di eventi che affondano le loro radici nell’invisibile. E queste presenze invisibili inquietanti, nel frattempo, sono cresciute ed è ora necessario tenere gli occhi ben aperti e stare in guardia.
In sostanza, il bambino piccolo si può venire a trovare in una particolare situazione che Rudolf Steiner descrive con queste parole: “L’esperienza mostra come un animo infantile possa spesso arrivare a crearsi una specie di ‘compagno immaginario’ che esiste solo per lui, che lo accompagna e ne condivide il destino nei più svariati eventi della vita. Chi non conosce bambini che si portano attorno certi amici invisibili, dei quali devono immaginarsi la presenza ogni qual volta avviene qualche fatto che li rallegra: che devono partecipare – come invisibili compagni spirituali ed animici – a questo o quell’avvenimento?”
I genitori che tentano di dissuadere il bambino dal sentire tali presenze, ritenendo di agire in modo corretto, potrebbero invece creare una sorta di profonda afflizione nel bambino, tale da portarlo ad ammalarsi. Questo succede perché si tratta di fatti assolutamente reali, connessi con interiori e profondi avvenimenti dell’anima umana.
Questa è una condizione possibile, alla quale bisogna che l’educatore porga moltissima attenzione. Come prima cosa, egli si dovrebbe documentare riguardo questa nuova fenomenologia, del tutto positiva del resto. Ma non è tutto qui, poiché il rapporto con questo essere invisibile, potrebbe purtroppo anche essere negativo. E questo lo si vedrà dal comportamento del bambino; dalle parole che egli dice come risposta al suo invisibile interlocutore. I casi estremi sono quelli dove presenze negative tormentano l’animo infantile. Sono casi rari per fortuna, ma comunque possibili.
Quello che non si deve fare è ritenersi dispensati dall’occuparsene, sicuri che a noi medesimi – genitori ed insegnanti – non capiterà mai un caso del genere. Sarebbe un grave errore, poiché lo straordinario e veramente preoccupante fenomeno di nascite sulla terra di individui la cui organizzazione complessiva consente la presenza del Doppio, è oggi qualcosa di concreto. E di personaggi storici in vista, preda di forze estranee all’uomo, ne abbiamo pur visti in questi ultimi decenni! Sinistri ma potenti fantocci, manovrati da potenze diaboliche: non è quindi un fenomeno da sottovalutare.
Nella conferenza del 20/11/1914, dal titolo “Il mondo come risultato di processi di equilibrio” Rudolf Steiner dice: “…Che cos’è questa cosa che mi fa sentire come se fossi spaccato in due, come se ci fosse un altro accanto a me? E questo sentimento, questa sensazione non possono restare incompresi per gli uomini del presente e del futuro. Quando si saranno abituati, diverrà loro comprensibile, con la Scienza dello Spirito, il vero significato dell’essere divisi. In particolare la pedagogia e l’educazione dei bambini dovranno tenerne conto, man mano che ci si troverà di fronte a questo genere di fenomeni. Bisognerà imparare a considerare certe esperienze infantili con molta più attenzione di quanto non lo sia stato in passato, quando esse erano meno diffuse. Gli adulti sentiranno dai bambini diverse cose che dovranno capire: cose che non potranno essere trascurate come bazzecole, poiché essa hanno a che fare con i più profondi segreti dell’evoluzione. I bambini potranno esprimersi con affermazioni come: ‘qui o là ho visto un essere che mi ha detto questa o quella cosa che dovrei fare’. Chi rifletta in senso materialistico, risponderà: ‘Sei uno sciocco: qui non c’è proprio nessuno!’ Ma chi voglia comprendere secondo la Scienza dello Spirito, dovrà imparare che si tratta di una manifestazione piena di significato. Quando un bambino afferma di aver visto qualcuno, che è subito scomparso, ma ritorna sempre di nuovo dicendogli delle cose e spiega di non potergli tener testa, chi comprende la Scienza dello Spirito, riconoscerà che nel bambino si è manifestato qualcosa che si evidenzierà sempre più chiaramente nell’evoluzione umana“.
E più avanti continua: “L’uomo del quinto periodo di cultura post-atlantico, deve sconfiggere Mefistofele. Si trova davanti a Mefistofele come ad una seconda entità. Questo confronto fra l’uomo e l’elemento mefistofelico, emergerà sempre più come esperienza profonda, quanto più procederemo nell’evoluzione del quinto periodo post-atlantico. Ed i fenomeni infantili che ho citato, appartengono proprio a questa esperienza mefistofelica”.
“Mentre l’uomo greco era tormentato da una sovrabbondanza di domande, l’uomo contemporaneo non andrà incontro tanto al tormento del dubbio, quanto al tormento di essere imprigionato, come per incanto, nei propri pregiudizi: di avere, accanto a sé, un secondo corpo che contiene i suoi pregiudizi. L’uomo contemporaneo, che pensa in modo materialista, osserva il mondo sensibile e lo combina con il proprio intelletto e così risolve tutti i suoi dubbi. Ma non di accorge di come vada in giro a tentoni nella fantasmagoria del mondo esterno. Ma questo atteggiamento, rende sempre più denso il suo corpo eterico, e fà sì che l’elemento mefistofelico si attacchi all’entità umana presente e futura come una seconda natura”.
“Tutto quanto si sviluppa su di una materialistica strettezza di vedute, rafforzerà la natura mefistofelica dell’uomo e potremmo fin d’ora dire: guardiamo verso il futuro in cui ognuno nascerà con un secondo uomo che chiamerà pazzi tutti coloro che parleranno di un mondo spirituale: ‘so tutto e mi fido dei miei sensi’. L’uomo avrà alla sue calcagna una seconda entità. Essa lo accompagnerà sempre, così che sentirà un’interiore urgenza a pensare in modo materialistico, a pensare non con il proprio essere, ma con quello dell’entità che lo accompagna…“
“Il modo di pensare materialistico prosciugherà il corpo eterico e nel corpo eterico disseccato vivrà Mefistofele. Dovremmo ben capirlo, e negli anni futuri l’umanità dovrà dare moltissimo in dote ai bambini per la loro formazione, affinché essi sappiano riconoscere quanto il suo accompagnatore gli suggerisce. Altrimenti non comprenderà il suo oscuro accompagnatore, ma si sentirà, nei suoi confronti, come posseduto o stregato. Come l’uomo greco ha dovuto avere il sopravvento sulla Sfinge, così l’uomo moderno dovrà avere il sopravvento su Mefistofele. E se l’educatore adulto non prenderà una giusta posizione, rispetto a quanto il bambino esprime, la natura umana verrà corrotta dall’inconscia presenza dell’incantesimo di Mefistofele…“
Dopo queste parole, anche se siamo scettici, non possiamo non tendere l’orecchio dinanzi alle varie manifestazioni di questo tipo di un qualunque bambino, ragazzo o anche adulto. L’essere sprovveduti, disinformati, non è più consentito, soprattutto per un genitore o un educatore. Ma cosa fare allora in questi casi? Un dato fondamentale è questo: si tratta di forze naturali che operano nell’inconscio e perciò ineliminabili; si può solo quindi tentare di mitigarne l’azione. Combatterle con le armi della bontà, della comprensione, della tolleranza, della compassione, dell’amore, della mitezza d’animo. Si tratta di ammansirle per poterle guidare, cercando in tutti i modi, soprattutto tramite l’arte, di rinforzare il corpo eterico del bambino. La lotta però esiste ed è anche dura, ancor di più per l’adulto, che può vincere solo lottando contro la spinta all’egoismo, contro il senso esaltato dell’Ego, la vanità, la vanagloria e l’ambizione; contro l’esagerato culto della propria personalità, nutrendo invece pensieri idealistici, dominando l’impulso all’intrigo, al guadagno, ecc. che sono il terreno su cui opera il Doppio. Quindi: sincerità e veridicità e combattere in tutti i modi la menzogna, ovvero la principale arma dell’intrigo.
Per il bambino, si può operare indirettamente, cioè attraverso l’educatore che si sostituisce alla coscienza dell’Io non ancora matura del fanciullo. Essere d’esempio è importante in tutti i casi. Il corso e la natura dei pensieri, dei sentimenti e delle parole che vengono proferite, devono essere regolati in modo che il bambino li possa imitare, seguire e farne propria la struttura attraverso il contatto educativo giornaliero. Il bambino deve poter nutrire fiducia e devozione per l’adulto e così seguirlo nell’esempio.
Tv, videogiochi, cellulari: deleteri per il bambino
Un grossissimo ostacolo sono gli apparecchi elettronici di comunicazione, o lo schermo televisivo che risucchia le forze eteriche di chiunque, specialmente del bambino. La TV (e lo si constata dallo sguardo sbarrato di tanti bambini), i videogiochi, i cellulari ecc., sono senz’altro deleteri per l’armonia e l’equilibrio interiore ed anche fisico del bambino. Seri studi sull’argomento condotti negli U.S.A. ne danno testimonianza. Essi sono chiaramente mezzi subdoli che il Doppio mefistofelico utilizza per corrompere la coscienza dell’Io in formazione, e possibilmente fare in modo che tale coscienza non si formi. Non solo, ma dalle apparecchiature elettroniche, vengono generati in continuazione ed in numero sempre crescente, esseri elementari di natura arimanica-mefistofelica, che si diffondono nell’aria, nell’atmosfera della terra e vengono, di conseguenza, assorbiti e inspirati dall’uomo.
Se osserviamo inoltre, spassionatamente ed oggettivamente certi film, programmi e anche cartoni animali per bambini o adolescenti, non possiamo non percepire in essi l’elemento distruttivo per l’anima. Il fenomeno droga portato incontro a ragazzi sempre più giovani è un’altra testimonianza di questa realtà. Il Doppio ha soltanto bisogno di “corpi senza Io”, senza spirito, senza volontà, per poter raggiungere i suoi scopi sulla terra, che coincidono con l’eliminazione-distruzione dello spirito nell’uomo. Di conseguenza vengono adoperati tutti i mezzi possibili per raggiungerli.
La fenomenologia del Doppio è in sé molto complessa. Qui si intende parlare di quella forma particolare di Doppio presente in moltissime tradizioni popolari ed in opere letterarie, sopratutto romantiche, chiamata anche Doppio geografico, per la sua particolare connessione e provenienza dal suolo terrestre. Esso è il più inquietante e malefico inquilino del nostro complesso umano. Le altre forme, per quanto problematiche, non sono così pericolose per il fanciullo quanto questo Doppio mefistofelico, che si introduce nel corpo un momento prima della nascita e lo abbandona un istante prima della morte. Essere sinistro che vuole solo la distruzione morale dell’uomo. Anche la Chiesa ha taciuto tale presenza per molti secoli. Papa Montini ritenne finalmente opportuno richiamare l’attenzione su di essa, affermando: “il Diavolo c’è, è una figura concreta. Vigiliamo!”
Un altro sintomo di questa “corsa verso il basso”, la vediamo nell’indirizzare i piccoli, nei loro giochi, verso robot e mostriciattoli di varia foggia, vampiri, animali preistorici: orride figure di materiale plastico, che hanno invaso le case e le anime dei più piccoli. Perché, chiediamoci, si propongono ai bambini simili terrificanti figure e mai, proprio mai, esseri superiori – superuomini in senso morale, spirituale – esseri angelici, esempi di bontà, di altruismo, di rispetto, di dedizione? Che significato occulto può avere – chiediamoci – la raffigurazione di dinosauri, mostri ecc. sulle pareti della camera di un bambino? Quali conseguenze determinano per l’anima infantile ed il suo passaggio nel sonno notturno? Quale riflesso di inquietudine e paura? Quelle immagini non potranno forse anche impedire il regolare viaggio notturno dell’anima del bambino in mezzo ai cori angelici (come normalmente avviene), trattenendola invece entro il mondo astrale inferiore? In questi casi il bambino è una vera e propria vittima della stoltezza ed irresponsabilità dell’adulto, nonché del suo materialismo.
I Bambini di oggi:
Il bambino/adolescente di oggi non ha quasi più malattie fisiche, mentre spesso soffre di qualche disturbo psicosomatico. E’ mentalmente sviluppatissimo, nel senso che i suoi 7-8 anni, sono come i 12-13 di quaranta-cinquanta anni fa. Spesso è iperattivo ma raramente ha hobby e passioni; difficile agli entusiasmi, è spesso abulico, non interessato. Ha la sua vita: lui, la TV, lo smart phone. E ogni tanto capita anche che sia depresso. Un bambino insomma che – a parte la statura e le fattezze – non sembra più un bambino. Un essere che mette in ansia adulti e genitori.
Marcello Bernardi, decano dei pediatri italiani, afferma che un bambino così non c’è mai stato nella storia dell’uomo. Personalmente, aggiunge, ho il sospetto che i fattori culturali abbiano favorito l’evoluzione più di quelli biologici. Nel senso che il mondo degli adulti, ha influenzato, negli ultimi decenni, quello infantile, in modo massiccio, probabilmente deleterio. Ugualmente misteriose sono le nuove malattie psichiche, psicosomatiche e comportamentali che colpiscono i bambini. Sono i disagi del linguaggio, del sonno, dell’apprendimento, indotti da disturbati rapporti interpersonali e con l’ambiente. Fino ai due-tre anni gli esseri umani sono perfetti, scintillanti di luce, ma subito dopo si rovinano.
Su questo fatto, che sono gli adulti, in primis i genitori, a “rovinare”i figli, il pediatra non ha dubbi: “La nuova religione dell’infanzia presuppone il Dio Consumo, ovvero, il denaro, solito, vecchio e volgare signore del mondo. I bambini sono oggetti di moda nella società dei consumi, formidabili ‘vettori’ pubblicitari, che perciò vengono portati in trionfo, coccolati, vezzeggiati, tenuti in estremo conto. Chi parla di loro ha automaticamente successo. Così però, mescolati ai soldi, al detersivo, alle merendine, hanno perso valore. Da quando sono cambiati i bambini? Da quando sono cambiati gli adulti: dalla fine della seconda guerra mondiale, quando è iniziata la caccia al benessere, frenetica e forsennata”.
“Non vedo più nemmeno l’ironia, il gusto dello scherzo, oggi i bambini recepiscono la burla solo fino a due-tre anni: a tanto è scesa l’età dell’innocenza. Poco dopo, il loro senso dell’umorismo è già seppellito sotto un generale ottundimento. Da chi, del resto, dovrebbero imparare ad essere spiritosi? C’è salvezza per questa generazione appiattita, iperprotetta, priva di stimoli e di interessi; non più veri bambini, ma piuttosto piccoli adulti già segnati, già annoiati“.
Anche il Prof. Bernardi dunque rileva il carattere particolare dei primi due-tre anni di vita dei bambini. Rudolf Steiner ne “La direzione spirituale dell’uomo e dell’umanità” parla a questo proposito dicendo: “Nei primi anni di vita, l’uomo è congiunto – nella sua anima ed in tutto il suo essere – molto più strettamente con i mondi spirituali delle Gerarchie Superiori, di quanto non lo sarà negli anni successivi. Durante i primi anni di vita, la cosiddetta ‘aura infantile’ avvolge il bambino come una mirabile potenza sovrumana. Nei primi anni di infanzia, le forze luciferiche ed arimaniche, hanno scarsa influenza sulla natura umana. Nell’attuale organizzazione terrestre media, l’uomo è organizzato in modo da poter accogliere le Forze Spirituali Superiori, solo fino ai tre anni”.
Il disagio psichico si manifesta in modi molto diversi. Ci sono bambini che smettono di parlare perché non si sentono ascoltati. Altri che percepiscono il linguaggio come un’arma, in climi familiari ad alta tensione, in cui le parole vengono usate per ferire, recriminare. Nei ragazzi un po’ più grandi invece i disturbi mentali provocano spesso stati di angoscia acutissima e di disperazione, che si esprimono con sintomi molto diversi: disturbi alimentari, del sonno, depressione, nevrosi, rituali ossessivi, fobia della scuola, disturbi dell’apprendimento, comportamenti aggressivi ecc. Si tratta in sostanza di manifestazioni che promanano dal Doppio Mefistofelico.
Il linguaggio sta diventando per molti genitori un insieme di suoni con pochissimi significati: un sistema di parole che non trasmettono né idee, né concetti, né indicazioni, né affetto. Con i bambini al di fuori degli ordini, dei divieti e dei richiami, non si dice nulla. Si parla a ruota libera, distrattamente, inutilmente, sciattamente. Il bambino è investito da parole, che per lui sono tutte più o meno uguali e che gli risultano tutte più o meno insensate. Se non fosse per la voce che le pronuncia, e che per lui è pur sempre quella di una persona amata, non saprebbe che farsene. Il dialogo, quello vero, ha bisogno di parole vere: poche magari, ma autentiche. Occorrono le emozioni, quindi i toni della voce, le sfumature, il paradosso, l’umorismo.
Come già detto, il nostro corpo, fin dalla nascita, è abitato da due entità distinte e contrapposte: l’anima umana vera e propria ed il doppio mefistofelico. Ne fa fede l’esorcismo pronunciato dal sacerdote all’atto del battesimo, che ora tuttavia non esiste più nella forma latina originale, ma in una formula “volgare” addolcita, dalla quale non risulta più l’esorcismo nei confronti di Satana-Mefistofele.
L’educatore dunque dovrà essere attento e pronto su questi argomenti in modo da saper prendere le decisioni giuste. Con la saldezza del suo Io dedito allo spirito, potrà sostenere il fanciullo e prodigarsi nel senso dei seguenti punti.
1 – Conoscenza e chiara coscienza del fenomeno, per poter proteggere il fanciullo.
2 – Agire sull’inconscio del bambino per mezzo delle immagini, adoperando delle fiabe adatte che possano agire nel senso indicato: vale a dire la fiaba come immagine di difesa.
3 – Agire sul corpo eterico-vitale – dove si annida il Doppio – per mezzo di attività artistiche varie.
4 – Adoperarsi nel senso delle seguenti parole pronunciate da Rudolf Steiner: “Ci si ponga davanti quella potenza nemica con ogni forza interiore, si impari a conoscerla. Allora sorgerà nella nostra coscienza un’immagine riflessa, e questa agirà come una luce davanti alla quale la potenza nemica fuggirà”. Questo suggerimento dovrebbe valere per ogni genitore e insegnante!
In questo caso, ovviamente, l’educatore si sostituisce al bambino, si affianca al suo Io in formazione, con la forza spirituale del suo proprio Io, cercando di educare – soprattutto per mezzo dell’arte – in primo luogo il sentire del fanciullo, in modo da creare in lui un equilibrio fra il polo inconscio della volontà e quello sempre più cosciente dell’immaginare-pensare che si sta formando.
Tratto da: “L’enigma del Sosia – Riflessioni pedagogiche” di Claudio Gregorat.
Claudio Gregorat: musicista, compositore, conferenziere ed antroposofo di fama internazionale.
Fonte: http://www.rudolfsteiner.it/articolo/56/lenigma-del-sosia-riflessioni-pedagogiche
Confermo la presenza dell’amico ” immaginario ” del bambino , ho messo tra virgolette perchè non è immaginario ma reale……I bambini lo vedono e ci giocano divertendosi , Egli non è il loro sosia ma il loro angelo custode o Guida Spirituale . L ‘ essere divino incarnandosi si divide in corpo materia e corpo di luce , saranno sempre insieme sul percorso terreno per sperimentare la materia secondo il Progetto di Dio……Il bambino non ancora influenzato dall’educazione , cultura e tradizioni , è ancora libero di vedere l’altra sua Metà poi incomincia a dimenticare per ritrovarSi con il Risveglio Spirituale lontano dalle influenze del potere delle egregore…….Il Compito dell’ ” Amico ” è quello di spingere a fare cadere il velo che nasconde la Memoria di Chi Siamo Veramente….Utilizza le intuizioni , il sacro Desiderio del Cuore che ci rivela che siamo molto altro e che oltre i 5 sensi si apre una Conoscenza che ti riporta alla Vera Essenza Divina……..Quando questo avviene come è avvenuto in me , la visione del Tutto cambia , il proprio punto di vista si sposta a 360 ° permettendoti di guardare il mondo con altri occhi…….Gli occhi di chi conosce il Desiderio di Dio per ogni suo figlio incarnato e si abbandona alle sue Leggi Spirituali in ogni Qui e Ora…….L’obbiettivo è vivere lo stesso Amore Incondizionato verso tutto il Creato secondo il Suo Sentire…..Gioia , pace e felicità sono la condizione che si raggiunge pur guardando al mondo reale per quello che è…….Il nostro impegno è testimoniare la propria esperienza , diventare l’ Esperienza stessa cosi come insegnato dal nostro Fratello Gesù……..Il salto quantico o spirituale di cui si parla cosi tanto è quello del traghettare dall’ avere fede all’ Essere Fede E’ possibile se ci si spoglia della mente , della paura di perdere i punti di riferimento culturali imposti , si deve tornare proprio a quel Tempo dell’ Essere bambini a diretto contatto con la Luce dello Spirito , al Tempo della fede e della fiducia nel Tutto……….CON AMORE INCONDIZIONATO……..