L’evoluzione della vita
L’intero sistema consiste in una graduale evoluzione della Vita, che si estende sempre più verso l’alto, oltre il punto che possiamo vedere, fino a Dio stesso.
Sappiamo che ci sono delle tappe definite dell’evoluzione della Vita: lo stadio minerale, poi il vegetale, quindi quello animale e ancora dopo lo stadio umano. Il regno umano, come tutti gli altri che lo precedono, ha dei confini precisi e ben delineati, oltre i quali si passa in un regno più elevato, ovvero quello dei “superuomini”.
Sappiamo anche che ogni uomo è costituito da tre aspetti: corpo, Anima e Spirito, e che ognuno di questi è capace di ulteriori suddivisioni. Definiamo lo Spirito o Monade come il respiro di Dio (la parola spirito significa appunto respiro, dal latino spiro), la scintilla divina presente in ogni Uomo, immanente in ognuno. Lo schema della sua evoluzione prevedeva che Esso dovesse discendere nella materia e in questo modo ottenere definizione e accuratezza nel dettaglio materiale.
Tuttavia, la Monade, questa scintilla del Fuoco Divino, non può discendere fino al nostro livello attuale, non può raggiungere direttamente il piano fisico, perché la sua vibrazione e quella della materia fisica differiscono troppo, per cui è necessario che sussistano stati e condizioni intermedi. Sarà allora una manifestazione di questa scintilla divina, o meglio un suo riflesso a discendere fino al più basso dei piani cosmici: il piano fisico (che è il settimo, partendo dall’alto).
La Monade, in sostanza, può discendere solo al secondo di questi piani (che noi conseguentemente chiamiamo “piano Monadico”), ma non sembra capace, come abbiamo spiegato, di penetrare più in profondità. Per ottenere il contatto necessario con la materia più densa, allora spinge giù un frammento di se stessa, e quel frammento è quello che noi chiamiamo Ego o Anima. E’ come se la Monade spingesse giù un “dito di fuoco”, la cui parte finale è appunto l’Anima.
L’Anima, a sua volta, non può scendere più in basso del “piano mentale superiore”, che è il quinto contando dall’alto, e per poter raggiungere il livello fisico, che è il settimo e il più basso, deve ancora spingere giù una piccola porzione di sé, quella che tutti noi conosciamo bene e che chiamiamo personalità umana. Ma questa personalità, con la quale ogni uomo identifica se stesso, è in realtà solo “un frammento del frammento”. L’evoluzione dell’Anima consisterà quindi nel suo graduale ritorno, in una sorta di percorso a ritroso, ai piani superiori, portando con sé il risultato o prodotto della sua “discesa”, sotto forma di esperienze effettuate e di qualità acquisite.
Parliamo ora del corpo fisico: possiamo dire che in tutti gli uomini esso sia ormai pienamente sviluppato, anche se non ancora, almeno nella maggior parte dei casi, sotto il pieno controllo dell’Anima. Ancora oggi, questo è qualcosa che succede solo negli uomini più evoluti; e comunque non sempre, poiché può sempre succedere che questo controllo venga, ogni tanto, “aggirato”. Anche il corpo astrale (sede delle emozioni, dei desideri, delle passioni ecc.) è completamente sviluppato come il corpo fisico, ma è ancora meno controllato dall’Anima. Ci sono infatti molti uomini che restano “vittime” delle proprie emozioni, che essi lasciano correre come “cavalli selvaggi”, facendosi da queste trascinare là dove non vorrebbero arrivare. Proprio questo meccanismo mette in evidenza questa mancanza di controllo da parte dell’Anima, che ancora non riesce a “sottomettere” il corpo astrale.
Il corpo mentale, infine, è ancora in via di sviluppo anche fra gli individui più evoluti, e la sua crescita è ben lontana dall’essere completa. Solo quando questi tre corpi, il fisico, l’astrale, e il mentale, saranno interamente subordinati all’Anima, e il sé inferiore sarà stato assorbito nel Sé Superiore, allora l’Ego o Anima, dominerà l’uomo.
In seguito, sarà la Monade a cercare di dominare l’Anima; e arriverà un tempo in cui, proprio come la personalità e l’Anima sono divenute una cosa sola, lo Spirito e l’Anima diverranno, a loro volta, una cosa sola. Questa sarà l’unificazione totale della Monade con l’Ego e la personalità; e quando ciò avverrà, l’uomo sarà ormai divenuto un Adepto, o secondo altre denominazioni un Maestro, un Uomo Perfetto, un Superuomo.
Vita superumana:
Solo a questo punto l’uomo, per la prima volta, entrerà nella sua “Vita reale”, perché tutto il suo stupendo processo evolutivo (attraverso i reami più bassi fino al divenire Adepto) non è stato che una preparazione alla “Vera Vita dello Spirito”, che incomincia solo quando l’uomo è ormai divenuto più di un semplice uomo.
Si può dire che l’umanità sia la classe finale del corso scolastico; quindi quando un uomo è stato addestrato e ha concluso i suoi studi, passa finalmente nella Vita reale, ovvero la Vita dello Spirito glorificato, la Vita del Cristo. E sappiamo che alcuni di noi già stanno vivendo tale stato. Questa Vita ha una gloria e uno splendore che è al di là di ogni paragone, al di là della nostra comprensione, e perciò anche impossibile da descrivere. Tuttavia è un fatto vivido, e il raggiungimento di questo stato da parte di ognuno di noi è un’assoluta certezza, da cui non possiamo esimerci, neanche se lo volessimo. Quindi anche se agiamo con egoismo, se andiamo contro la corrente dell’evoluzione, possiamo rallentare un po’ il nostro progresso, ma non possiamo evitarlo.
L’Uomo Perfetto che arriva a questo livello, in genere lascia cadere i suoi vari corpi materiali: non trattiene più il corpo fisico, né l’astrale, né il mentale e nemmeno il causale, ma vive permanentemente al suo più alto livello; pur conservando il potere, la possibilità di prenderne uno, qualora ne avesse bisogno per poter svolgere il proprio lavoro. Tutte le volte quindi che per qualsiasi motivo, un Maestro ha bisogno di trattare con un piano più basso, dovrà prendere un veicolo “temporaneo” che appartiene a quel piano. Se, ad esempio, desidera parlare fisicamente con degli uomini, dovrà prendere un corpo fisico o avere almeno una materializzazione parziale, o non potrà parlare. Allo stesso modo, se desidera imprimere qualcosa nella mente di qualcuno, dovrà circondarsi di un corpo mentale. Egli in sostanza ha il potere di prendere dei corpi, ma può tenerli solo temporaneamente.
Concludiamo dicendo che per gli Adepti esistono ulteriori progressi da perseguire, ulteriori strade da percorrere nella linea evolutiva. Una linea evolutiva che va su fino ad inimmaginabili altezze di gloria, che si estende nelle nuvole di luce, nelle quali pochi possono penetrare, e di cui nessuno conosce la fine.
A cura di www.fisicaquantistica.itTratto da “I Maestri e il sentiero” di C.W. Leadbeater, edizioni Carote e Lillà, Firenze, 21 Marzo 2007 (traduzione di Silvia Cecchini)
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