L’Uomo Non Può Emanciparsi dalla Sua Connessione col Mondo Spirituale
di Rudolf Steiner
Che il pensare dell’uomo moderno riesca a tenersi sempre più indipendente dalle onde dei sentimenti e della volontà, costituisce un’esigenza importante.
Se nel subconscio il pensare si immerge nelle onde dei sentimenti, allora per l’organismo avviene qualcosa di disordinato, e ciò è straordinariamente pericoloso.
Sembrerebbe naturale che nella vita moderna, in cui si presentano agli uomini tante cose difficili da comprendere e penetrare correttamente, i pensieri precipitino continuamente nella sfera dei sentimenti. Senonché, soltanto il pensare è orientato verso il piano fisico; il sentire non lo è più in modo esclusivo; per sua natura è in rapporto col mondo spirituale. Esso si trova veramente in relazione con tutti gli esseri spirituali che noi dobbiamo considerare come realtà.
Se quindi l’uomo si immerge nella propria vita di sentimento fornito di concetti inadeguati, allora viene per così dire a collisione con gli dèi, ma anche con quelli cattivi. Egli entra con loro in collisione; e tutte queste collisioni sono dovute al fatto che “si immerge” munito di inadeguati strumenti di conoscenza. Questa inadeguatezza si verifica in quanto nella sfera del sentimento sono presenti molte più cose che non nella sfera dell’intelletto ordinario.
Nella sfera del sentimento l’uomo non può emanciparsi dalla sua connessione col mondo spirituale. Sebbene nella nostra epoca materialistica l’uomo, per quanto riguarda la sfera dell’intelletto, sia da considerarsi come emancipato, tuttavia nel mondo dei suoi sentimenti egli s’immerge sempre con concetti inadeguati: ecco perché si ammala.
Quale sarebbe dunque l’unico rimedio per rendere complessivamente sano l’uomo? Sarebbe quello di ricondurlo a concetti capaci di afferrare anche la sfera del sentimento; vale a dire, sarebbe quello di parlargli nuovamente del mondo spirituale, nel modo e nel senso più ampio.
Non hanno importanza i metodi terapeutici psicoanalitici, adattati all’individuo, ma ha importanza la scienza dello spirito che vale per tutti. Se si accolgono veramente i concetti della scienza dello spirito (e non tutti quelli che li ascoltano o li leggono li accolgono veramente), non si rischia che nell’inconscio le tre sfere dell’anima (il pensare, il sentire e il volere) si confondano caoticamente, ciò che in fondo sta all’origine di tutti i disturbi isterici o nervosi, che sono interni all’anima, dei quali si occupa la psicoanalisi.
Rudolf Steiner (Dornach, 11 novembre 1917)
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