Luoghi di Potere ad alta energia
di Rudi Toffetti
Sin dai primordi dell’umanità, l’uomo si è avvalso delle sue capacità extrasensoriali per individuare i punti della Terra che avessero delle caratteristiche speciali sotto il profilo energetico-vibratorio, questo al fine di poter interagire con la Divinità in tutti i suoi aspetti, e stabilire con essa un contatto diretto.
Questa connessione, attivata poi attraverso la ritualità e la preghiera, gli ha dato l’opportunità sia di relazionarsi ai cicli della natura e a quelli astrali (come per la semina, la germogliazione, la maturazione e conservazione del raccolto) sia di elevarsi spiritualmente, dandogli in alcuni casi la chiave di lettura della vita stessa.
La classe Sacerdotale di ogni epoca, è sempre stata costituita da uomini iniziati anche all’arte della rabdomanzia, cioè alla capacità di individuare con esattezza vene acquifere sotterranee, e nel caso di veri professionisti, di stabilirne senso di scorrimento, larghezza, profondità, qualità minerali ed energetico-vibrazionali.
Questa tecnica permette tutt’oggi di rilevare, oltre all’acqua nel sottosuolo, fonti naturali di emissione energetica, reticoli tellurici o cosmici e linee energetiche proiettate sulla Terra dall’universo. Ne abbiamo testimonianza già nel neolitico, dove Cromlech, Dolmen e Menhir si trovano appunto ubicati sopra uno, o più frequentemente sull’intersezione di due o più corsi d’acqua sotterranea, sopra compattazioni di linee e nodi Hartmann o Curry, o su linee Sincroniche (Ley Lines). Enormi massi del peso di centinaia di tonnellate, sono stati spostati anche per chilometri, fino al punto topico di energia da dove avrebbero poi svolto, una volta attivati, la funzione di antenne riceventi-emettitrici.
Con il passare del tempo, si è passati dai templi all’aperto a costruzioni sempre più elaborate, dove le parti artistico-figurative e quelle architettoniche hanno assunto una dimensione consistente. Gli edifici sacri sono così diventati delle vere e proprie casse armoniche, in grado di amplificare notevolmente a livello energetico-vibratorio, ciò che attraverso i riti viene prodotto e di entrare in relazione con gli altri edifici sacri che impiegano gli stessi contesti energetici, e che utilizzano le stesse forme e metodiche costruttive. Queste forme, per la ‘legge di risonanza’, hanno un rapporto con gli archetipi geometrici, presenti in natura e nel cosmo, e come insegnava Pitagora possiedono una natura spirituale, quindi apportatrice di messaggi universali.
L’acqua e il suo ruolo fondamentale nei luoghi di potere
Nelle tradizioni esoteriche, essa è considerata il mezzo con cui l’Ineffabile parla all’uomo, la realtà primordiale, a partire dalla quale l’Universo (la Divinità) agisce. L’acqua rappresenta la vita ed è l’elemento più presente sulla terra, ed ha tra le sue molteplici capacità e proprietà, quella di veicolare informazioni a livello energetico-vibrazionale. A riguardo lo scienziato giapponese Masaru Emoto (recentemente scomparso), da anni studia questi fenomeni, ed è riuscito a dimostrarli scientificamente, attraverso delle foto che mostrano come i cristalli di acqua messi in contatto con sostanze, pensieri o situazioni, ne subiscano gli effetti, non solo chimici ma anche spirituali.
Ecco perciò il motivo per cui dove sorge un punto della Terra – che sia una radura in un bosco, una chiesetta di campagna o una enorme cattedrale – destinato dall’uomo o dagli eventi (come miracoli o apparizioni) alla spiritualità, l’acqua è sempre presente nel sottosuolo, ed in corrispondenza dei punti di massima energia, come ad esempio gli altari. Le modalità di trasmissione e propagazione energetica tramite l’acqua, non seguono un percorso univoco ma, come per il corpo umano ed il suo sistema circolatorio, raggiungono capillarmente ogni parte del “sistema vita”, in un interscambio continuo.
Cosa è un luogo di potere e come lo si riconosce
I luoghi di potere sono quei luoghi in cui gli uomini incontrano la Divinità, sia che essa, a seconda delle occasioni e dei contesti, venga riconosciuta come potenza cosmica-astrale, o come potenza di natura, propria del luogo stesso. La funzione di questi “canali di energia” non è solo quella di collegare il cielo alla terra e gli uomini alla Divinità, ma anche la vita terrena e l’aldilà.
Esistono tre tipologie diverse di luoghi che definiamo “di potere”:
– I luoghi che hanno qualità di alta o altissima energia propria, quindi dovuta a fattori naturali, dove l’intervento umano si è limitato al loro riconoscimento, in virtù del fatto che vi sono accaduti eventi fuori dall’ordinario, come guarigioni miracolose, apparizioni, percezioni extrasensoriali, bilocazioni, ecc. Come nell’antichità le fonti sacre.
– I luoghi definiti punti di forza della terra, che in ragione delle loro caratteristiche cosmo-telluriche, hanno ricevuto attraverso la consacrazione effettuata da sacerdoti, un cambiamento tale da modificarne la loro natura, divenendo luoghi di potere sacri e quindi canali di trasmissione e ricezione.
– I luoghi che pur possedendo in partenza qualità proprie di alta energia, sono stati successivamente modificati in modo da amplificarne e migliorarne la funzionalità. I santuari, in ogni credo religioso, sono infatti i luoghi, dove a seguito di eventi straordinari, l’uomo ha successivamente edificato delle strutture con funzione sacra.
È inoltre interessante sapere che in un luogo di potere lo spazio e il tempo si annullano. Per gli antichi sacerdoti come per gli illuminati yogi indiani, infatti, il tempo e lo spazio non esistono, ma sono solo il frutto di questa realtà. In uno spazio sacro, persiste e permea quello che viene chiamato “infinito continuo presente”, dove l’accumulo di tutti gli accadimenti passati, presenti e futuri sono sullo stesso piano.
È un luogo in cui sussiste la possibilità attraverso i riti di catalizzare e concentrare l’energia cosmica e tellurica, al fine di indurre un cambiamento energetico tale da favorire il risanamento degli esseri sul piano fisico, psichico e spirituale. Inoltre, all’interno dello spazio sacro possono esistere, o essere stati creati, dei punti o dei percorsi definiti di guarigione, tarati cioè su frequenze specifiche che entrano in relazione con gli organi di cui è composto il corpo umano o determinate sfere emotive, emozionali e spirituali.
È un luogo in cui l’essere umano entra in risonanza e relazione con il divino e il sacro, attraverso i suoi 7 corpi sottili (l’aura, per la tradizione vedica: fisico, energetico, astrale, mentale, casuale, akashico, divino) e i 7 chakras principali, più i minori (bindu, mani, piedi, ecc.). Le caratteristiche e le peculiarità proprie di ogni singolo spazio sacro, possono modificare in maniera diversa le varie componenti del corpo, anche a livello cellulare, determinando quelle che vengono definite “guarigioni inspiegabili” (miracoli).
È un luogo in cui se vi sono delle sepolture di iniziati, la loro parte mortale funge da ponte con l’astrale e quindi è possibile entrare in relazione con essi sia per la celebrazione dei riti sia per acquisire delle informazioni e delle ispirazioni.
È un luogo che possiede la capacità, quando attivato attraverso i riti, di catalizzare e concentrare l’energia cosmica e tellurica, al fine di provocare o bloccare eventi meteorologici come la pioggia o altro.
È un luogo in cui è possibile all’uomo ricevere delle attivazioni o delle iniziazioni, tali da renderlo in grado di compiere, a sua volta, riti e attivazioni, proporzionati al livello spirituale raggiunto.
È un luogo in cui l’essere umano stabilisce la relazione tra la sua parte spirituale e la divinità, e quindi, sentendosi parte di essa, partecipa attivamente alla “creazione”, intesa come il desiderio della continuità della vita stessa. Questa collaborazione avviene anche offrendo il ringraziamento consapevole (come lo erano i sacrifici) per le cose che la natura, in quanto propagazione divina, gli fornisce per il suo sostentamento. Consapevole, (ma non sempre), della temporalità dell’esistenza.
E’ un luogo dove vengono accumulate la storia, le esperienze, le aspirazioni e i desideri della popolazione che lo frequenta. Diventando così una banca dati in grado, a livello sottile, di interagire costantemente con essa.
Modalità per l’individuazione e decifrazione dei luoghi di potere
In ragione dell’utilizzo culturale, delle caratteristiche geologiche, geomorfiche, climatiche, delle differenti frequenze terrestri (azione tellurica), delle esigenze legate alla collettività della cultura predominante che occupa il territorio su cui i luoghi di potere sorgono, essi si differenziano in varietà e complessità.
Oggi, l’individuazione e la decifrazione di un luogo di potere, non avviene in modo molto differente da quella di un tempo, sia che esso appartenga al neolitico, con file di enormi massi come a Carnac in Bretagna, o che sia una grande chiesa romanica o una moschea. Le difficoltà maggiori si incontrano quando un sito ha subito nel corso dei secoli rimaneggiamenti e stratificazioni di natura cultuale. I questi casi sarà quindi più complicato analizzare ogni sua singola funzione.
La tecnologia può essere d’aiuto esclusivamente nella cartografia satellitare e nel calcolo delle posizioni degli astri in relazione al luogo o all’edificio su cui esso sorge. Ad oggi, non esistono infatti attrezzature in grado di valutare le energie spirituali. Gli strumenti utilizzati come la forcina rabdomantica, il pendolo radioestesico e qualche buon quadrante sono gli strumenti essenziali. Ricordando sempre che questi non sono altro che un prolungamento del nostro corpo, un mezzo tramite cui amplificare la sua sensibilità. Il vero strumento è l’uomo!
Altre modalità per la scoperta di luoghi di particolare energia potevano o possono essere le seguenti:
– Attraverso una spiccata sensitività o medianità di alcuni dotati individui, che prima di altri o in modo esclusivo percepivano che un dato luogo possedeva caratteristiche speciali.
– Attraverso fenomeni di canalizzazione in cui, sia in modo naturale e improvviso, sia provocato da un’azione determinata, certi individui potevano mediante una “canalizzazione” diventare tramite e dare voce, (non solo in senso figurativo) ad entità incorporee, che comunicavano alla collettività l’ubicazione di un luogo speciale, o l’esigenza di esso.
– Attraverso dei sogni premonitori o dei viaggi astrali, in cui solitamente a un sacerdote iniziato viene mostrato, da entità o personaggi defunti, un dato luogo sconosciuto, che poi risulterà possedere caratteristiche speciali.
Il “potere” nell’ambito dei luoghi deputati a questo scopo, e come lo si esercita
Il concetto di potere è stato analizzato a fondo e sono state sviluppate numerose teorie, a volte convergenti, altre volte contrastanti. Lasciando da parte però tutte le eccezioni filosofiche o giuridiche, conviene rivolgere lo sguardo e la mente sul legame che ha avuto e che tuttora possiede il potere – inteso come l’azione di singoli o gruppi di individui che lo detengono – con l’esoterismo, cioè con cosa è nascosto.
Senza citare i casi più eclatanti della storia, dove la relazione tra importanti capi di stato e il sapere iniziatico trovava la sua applicazione nel governare, sarebbe sufficiente domandarsi quale sia la ragione che spinge la classe dirigente ad affiliarsi ad associazioni o corporazioni più o meno segrete, che pur spinte da ideali umanistici e umanitari quali la fratellanza, l’uguaglianza e la libertà di pensiero, mantengono intatta e riservata la loro tradizione.
Detenere il potere significa quindi essere a conoscenza di qualcosa che da la possibilità di poter cambiare una situazione, spesso a favore della collettività e in certe circostanze a proprio vantaggio. Ciò porta a definire il potere come la capacità di ottenere obbedienza. Secondo la classica definizione sociologica di Max Weber (il potere come forza): «Il potere è la possibilità che un individuo, agendo nell’ambito di una relazione sociale, faccia valere la propria volontà anche di fronte a un’opposizione».
In modo pratico, nei tempi passati: richiamando certe energie per potenziare un seme con poca probabilità di germogliare (anticamente una spiga di grano produceva una decina di semi, la metà dei quali dovevano essere conservati per la semina successiva), invocando la pioggia nei momenti critici di siccità, infondendo nel bestiame delle proprietà (benedizione) che lo avrebbero reso più robusto e più prolifico, ecc.
Possedere il potere spirituale non significa solo dirigere l’attività di intermediazione, da parte della classe sacerdotale della conoscenza della divinità, ma è soprattutto l’effettiva capacità operativa della gestione ed impiego delle energie sottili. Questo sapere antico tramandato nei millenni da iniziato ad iniziato, rimane tuttora nascosto ai più. La sua conoscenza oltre che pericolosa, può infatti determinare il controllo delle società.
La casa: il nostro luogo di potere personale
La moderna geobiologia, coadiuvata anche dalle ricerche in campo scientifico, utilizza le stesse modalità di ricerca extrasensoriali come la rabdomanzia e la radioestesia, che già un tempo venivano utilizzate per la ricerca dei luoghi sacri, ma anche per l’individuazione del punto migliore, inteso come più salubre, in cui costruire un edificio o impostare il primo nucleo urbano di un villaggio o di una città.
Attraverso la divinazione le popolazioni delegavano ai sacerdoti questo compito, le testimonianze storiche a riguardo sono inconfutabili. Dai celti, agli etruschi e poi ai romani, ogni intervento sul territorio doveva essere pianificato sotto l’aspetto religioso, spirituale ed energetico.
Oltre a tener conto delle caratteristiche geomorfiche e geologiche, gli antichi ponevano molta attenzione a quello che i romani definivano il “Genius Loci” o “nume tutelare” di una data zona, stabilendo con esso una sorta di collaborazione. Queste entità sono i riflessi polarizzati di uno spazio, a guardia e protezione dello stesso.
Anche nelle nostre abitazioni vi è la presenza di un genio del luogo, non inteso, ovviamente, come uno spiritello dispettoso, ma come la somma totale delle energie sottili presenti, comprese le rimanenze o impregnazioni di chi vi ha abitato in epoche anteriori. Stabilendo un rapporto tra tutti gli “abitanti”, basato sull’armonia ed il rispetto, non si possono che avere buoni frutti. Quando invece questo riconoscimento viene negato, si verifica un disequilibrio che è ben visibile nelle nostre metropoli.
La nostra abitazione, per modesta che sia ci riflette, ed è la nostra seconda pelle, è il nostro spazio sacro. In maniera molto sottile anch’essa possiede dei punti speciali, di natura eminentemente spirituale. Non avendo perso fortunatamente del tutto la nostra parte istintiva ed animale, essa è la nostra tana, in cui si dovrebbe essere al riparo dalle “intemperie”, dagli stress e dalle competizioni della vita esteriore.
Se per i luoghi di potere determinate caratteristiche geologiche sono fondamentali, per quanto concerne i luoghi in cui si vive o si lavora, il discorso è inversamente proporzionale. Una casa sana, infatti, non dovrebbe mai trovarsi sopra lo scorrimento di corsi di acqua (soprattutto nella zona notte) meno che mai su linee energetiche. Lo sfregamento che si verifica quando l’acqua scorre sulle pareti dell’alveo sotterraneo, crea induzione elettromagnetica, cioè ionizzazione positiva dell’atomo ed emanazione di raggi Gamma, Beta ed infrarossi, rilevabili anche con i moderni strumenti. Inoltre, la memoria che la sua molecola immagazzina e trasporta nel suo percorso, condiziona in maniera malevola le nostre cellule, anch’esse dotate di potenziali elettrici, e tutto ciò può portare ad una situazione di vero pericolo.
I nodi delle griglie telluriche e cosmiche, presenti su tutto il pianeta, quando si trovano sulla perpendicolare di corsi d’acqua sotterranea divengono, come li definì il Dott. Hartmann dell’Università di Heildelberg, “punti cancro”. Se un individuo rimane esposto per lunghi periodi al loro irraggiamento, sempre secondo Hartmann, può sviluppare gravi patologie degenerative.
La civiltà moderna ha quasi completamente dimenticato cosa voglia dire vivere secondo le regole di natura. Ad un inquinamento di tipo ambientale, dovuto a geopatie con cui l’uomo ha sempre convissuto riconoscendole ed evitandole, se ne sono aggiunti, in maniera esponenziale, altri da lui creati, come ad esempio l’elettrosmog. L’utilizzo poi di materiali da costruzione non idonei, gli orientamenti sbagliati, le forme architettoniche impiegate, assurde e innaturali, e molto altro ancora, non fanno che peggiorare la situazione.
Articolo di Rudi Toffetti
Fonte: http://www.ruditoffetti.it/luoghipotere.html
Buonasera
Vorrei porre il seguente quesito. L’area del paese Riva del Garda ha particolari energie?Personalmente mi sono accadute esperienze particolari, mi chiedevo se può esserci anche un fattore chimico/fisico che possa favorirle. Grazie.Patrizia