Non piangete i morti
di Charles W. Leadbeater
I morti ci vedono? Odono quello che diciamo loro? Sicuramente si… essi ci vedono, nel senso che sono sempre coscienti della nostra presenza, e sanno se siamo felici o tristi; ma non odono ciò che diciamo né hanno coscienza del perché delle nostre azioni fisiche.
Basta riflettere un momento per comprendere quali debbano essere i limiti della loro facoltà di vedere. Essi dimorano nel corpo spirituale, quel corpo che tutti possediamo e che è un esatto duplicato del corpo fisico, nel quale è esclusivamente concentrata la nostra coscienza durante la veglia. Mentre la materia fisica è percepibile solo dal corpo fisico, la materia spirituale è discernibile solo per mezzo del corpo spirituale. Quindi i morti vedono di noi solo il corpo spirituale.
Quando siamo addormentati, usiamo quel veicolo e quindi per i morti siamo svegli, mentre quando ci svegliamo ad essi sembra che ci addormentiamo, perché non prestiamo più attenzione e non possiamo più comunicare con loro. Come quando un nostro amico vivente è addormentato, noi constatiamo la sua presenza, ma non possiamo comunicare con lui. Così i morti si trovano nella stessa condizione: quando noi siamo svegli, essi sono consci della nostra presenza ma non possono comunicare con noi.
La maggior parte degli uomini non ricorda nella veglia ciò che ha vissuto durante il sonno e crede quindi erroneamente di aver perduto i propri morti, ma ad essi non sembra affatto di aver perduto i cari ancora viventi, perché li vedono in ogni momento. La sola differenza per loro è che i vivi sono svegli durante la notte ed incoscienti durante il giorno, precisamente il contrario di quel che accadeva quando erano ancora nel corpo fisico.
Il “corpo spirituale” o “corpo astrale” è il veicolo dei nostri sentimenti e desideri, delle nostre passioni, e sono quindi questi aspetti che noi mostriamo principalmente ai morti. Se noi siamo lieti, essi se ne accorgono immediatamente, anche se non possono conoscere la ragione della nostra gioia, e lo stesso succede se siamo tristi, essi sentono e condividono la nostra tristezza pur non rendendosi conto della ragione del nostro stato.
Questo naturalmente succede mentre noi siamo svegli, perché non appena ci addormentiamo essi conversano con noi come erano soliti fare quando erano vivi. Durante le ore di veglia noi possiamo dissimulare i nostri sentimenti, ma nel mondo superiore questo è impossibile, poiché questi si mostrano immediatamente con mutamenti visibili; e siccome tanti dei nostri pensieri sono collegati a sentimenti ed emozioni, accade che anche la maggior parte dei nostri pensieri si mostri a quel mondo, mentre tutto ciò che si riferisce al pensiero astratto è assolutamente invisibile al corpo astrale.
Si osserverà che tutto ciò ha ben poca relazione con il Paradiso e con l’inferno di cui ci parlavano durante la nostra infanzia. Tuttavia, è evidente che l’ubriacone, l’avaro, l’uomo sensuale, quello malvagio ecc., a causa della sua condotta di vita terrena, si prepara per l’aldilà qualche cosa che può somigliare ad una sorta di inferno. Solo che questo stato non è eterno: dura finché le passioni e le brame non si sono esaurite.
L’idea del Purgatorio come è inteso dalla Chiesa Cattolica si riferisce al fatto che le caratteristiche negative di un uomo devono essere arse e distrutte attraverso la sofferenza, prima che egli possa godere la beatitudine celeste, che costituisce uno stadio superiore della vita d’oltretomba e corrisponde al concetto di Paradiso. Quando infatti tutte le brame egoistiche e basse sono scomparse nell’uomo, egli passa in una condizione di estasi, oppure di elevata attività intellettuale, secondo il suo temperamento e le linee lungo le quali si sono sviluppate le sue energie durante la vita terrena.
È questo per l’uomo un periodo di beatitudine suprema, di altissimo godimento intellettuale nel quale egli si avvicina alla realtà, più di quanto gli fosse mai stato possibile prima. Ed è uno stato concesso a tutti, non solo a quelli che sono particolarmente pii e credenti. Non bisogna neppure considerarlo una ricompensa, bensì il risultato inevitabile di come la persona ha vissuto e delle caratteristiche che ha sviluppato durante la vita terrena.
Come la condotta di un uomo durante la sua gioventù influisce sulle condizioni della sua virilità e della sua vecchiaia, così la sua condotta durante la vita terrena determina le condizioni della vita ultraterrena. La vita dell’uomo, inoltre, è ben più lunga e più grande di quanto generalmente si supponga: la scintilla che è stata emanata da Dio deve tornare a Lui, e l’uomo è attualmente, purtroppo, ancora assai lontano dalla divinità. Tutta la vita evolve, poiché l’evoluzione è legge di Dio e l’uomo si sviluppa lentamente insieme a tutto il resto.
Ciò che viene comunemente definita vita umana, rappresenta in realtà solo un giorno della vera e lunga Vita eterna. Come nella vita fisica l’uomo si sveglia ogni mattina, indossa i suoi abiti, esce per il lavoro quotidiano ed al calare della sera si spoglia e si riposa, per alzarsi di nuovo il mattino seguente e riprendere il proprio lavoro al punto in cui l’aveva lasciato, così quando l’uomo scende nella vita fisica, si veste di un corpo fisico e finito il lavoro di quella giornata (che chiamiamo vita) lo depone nell’atto che si chiama morte, passando nella condizione di riposo che abbiamo appena descritto.
Dopo un certo tempo riveste di nuovo un altro corpo di carne e ricomincia un altro giorno di vita fisica, riprendendo la sua evoluzione al punto in cui l’aveva lasciata, e questo dura finché egli non abbia raggiunto la meta della perfezione. Tutto questo può sembrare nuovo e ad alcuni addirittura grottesco; tuttavia quanto è stato detto è suscettibile di prove ed è stato verificato molte volte, da più persone anche di ambiti culturali diversi.
Ci si domanderà forse se i morti non siano turbati dall’ansia per coloro che hanno lasciato sulla Terra. Questo in effetti talvolta accade e ritarda il loro progresso. Noi abbiamo quindi il dovere, per quanto ci è possibile, di evitare di disturbarli. I morti devono essere lasciati completamente liberi da tutte le preoccupazioni della vita che hanno abbandonato, affinché possano consacrarsi interamente alla nuova esistenza in cui sono entrati. Coloro che usavano ricorrere a loro per aiuto o consiglio (quando questi erano in vita), devono ora cercare di fare da sé, perché dipendendo ancora mentalmente da loro, li vincolano al mondo da cui essi devono per il momento distaccarsi.
Inoltre, coloro ai quali durante la vita sono state insegnate dottrine religiose errate o paurose, soffrono spesso, appena morti, per il timore dell’avvenire che li aspetta. Fortunatamente vi sono molti nel mondo spirituale che si consacrano all’opera di consolare e rassicurare quelli che sono molto turbati, dando loro una spiegazione comprensibile dei fatti. E non solo vi sono molte anime già trapassate che fanno questo, ma anche molti vivi, i quali durante il sonno si dedicano a questo tipo di servizio nei confronti dei morti.
Che cosa avviene dei bambini morti?
I casi più penosi, per quanto riguarda il distacco, sono quelli che prendono in causa i bambini. Essi morendo lasciano i genitori desolati a piangere e in preda alla disperazione. Che cosa avviene dunque dei bimbi nel mondo spirituale? Di tutti quelli che vi entrano essi sono forse i più felici, quelli che si trovano subito bene e perfettamente a loro agio. Essi non provano alcun senso di perdita o di separazione, non sentono di aver perduto veramente i genitori, i fratelli, le sorelle, i compagni di gioco che amavano, poiché possono comunque intrattenersi con essi durante la notte. Ed anche durante il giorno non si sentono mai soli, poiché là come qua, i bambini si riuniscono spontaneamente a frotte e giocano insieme in luoghi appropriati e pieni di rare delizie.
Noi tutti sappiamo quanto i bambini si divertano a rappresentare scene fantasiose, immaginando di essere questo o quell’altro personaggio, in ogni tipo di avventura meravigliosa e fantastica: ebbene, nella materia così sottile di quel mondo superiore, i pensieri assumono all’istante forme visibili e quindi un bambino che immagini di essere un eroe prende temporaneamente l’aspetto di esso. Se desidera un castello incantato, il suo pensiero subito lo costruisce. Fra i morti, le schiere dei bambini sono sempre gioconde, talvolta anzi sfrenatamente allegre.
Anche i bimbi che hanno disposizioni spirituali, trovano nel mondo celeste ciò che forma oggetto delle loro aspirazioni, poiché gli Angeli esistono realmente. Quindi coloro che li cercano e invocano, li trovano sicuramente, ed essi sono più splendidi di quanto avessero mai immaginato. Neppure coloro che vorrebbero vedere Dio stesso in forma materiale restano delusi, poiché trovano nel mondo spirituale insegnanti amorevoli che spiegano loro che tutte le forme sono forme di Dio, che Egli è dappertutto e che coloro che servono ed aiutano le sue anche più infime creature, servono ed aiutano Lui. I bambini in generale si compiacciono di rendersi utili, di aiutare e consolare, ed in quel mondo superiore trovano sempre modo di farlo.
E i bambini più piccoli, quelli che non possono ancora giocare? Non temete per essi: molte madri li aspettano ansiose di stringerli al loro seno e di accarezzarli come se fossero figli loro. Normalmente poi questi piccoli restano solo per breve tempo nel mondo spirituale, poiché ritornano velocemente sulla Terra, spesso perfino dagli stessi genitori. Per quanto riguarda i bambini non battezzati, nessuno pensi neppure lontanamente, che l’omissione di un rito religioso possa sovvertire le leggi eterne, e fare di un Dio d’amore uno spietato tiranno.
Non dobbiamo soffrire per i nostri cari defunti:
Per quanto il dolore per la morte di una persona cara sia naturale, esso è un male e un errore, e noi dobbiamo cercare di vincerlo. Non abbiamo ragione di affliggerci per i nostri defunti, poiché essi sono passati ad una vita migliore, più ampia e più felice. Se ci rattristiamo per il fatto di esserci separati da loro, il nostro rimpianto è egoistico, perché abbiamo a cuore più la nostra apparente perdita che non il loro vero vantaggio. Dobbiamo sforzarci allora di essere completamente altruisti, come deve essere ogni persona che ama veramente. Non dobbiamo pensare a noi, a ciò che ci farebbe piacere, ma solo a ciò che è meglio per i nostri cari e più utile al loro progresso.
Se ci abbandoniamo al dolore, alla tristezza, alla disperazione, emaniamo una caligine che oscura il loro cielo. Proprio l’affetto che essi nutrono per noi, la loro simpatia, li rende accessibili a questa nostra diretta influenza, e noi dobbiamo adoperare questo potere per aiutarli e non per ostacolarli. Vegliamo dunque, affinché i nostri pensieri siano buoni, i nostri sentimenti nobili e puri e il nostro animo sereno. Ciò richiede sicuramente coraggio da parte nostra, abnegazione e forza per dimenticare completamente noi stessi, nel desiderio ardente di dar loro il più grande aiuto possibile. Tale è il nostro preciso dovere.
Se supponiamo che i nostri defunti possano trovarsi in ansia per noi, cerchiamo di mantenerci sereni, in modo che essi non debbano essere inquieti. Se durante la loro vita fisica essi non possedevano nozioni esatte circa il mondo dell’aldilà, il mondo spirituale, cerchiamo noi di acquisirle, per poterle poi trasmettere a loro durante le “conversazioni notturne”, in modo da poter dare loro conforto e incoraggiamento.
Cercate di comprendere l’unità del Tutto: vi è un solo Dio e tutti sono Uno in Lui. Se riusciremo a prendere coscienza di questa idea di unità nell’Amore Eterno, non potrà più esservi dolore per noi, poiché comprenderemo che sia da vivi che da morti siamo sempre in Dio e che in questo mondo come nell’altro “In Lui viviamo, ci muoviamo e siamo”, come scrive S. Paolo. L’atteggiamento di chi prova cordoglio per i morti è un atteggiamento da persona priva di fede e di conoscenza. Più si conosce, più si è fiduciosi, perché si sente con maggiore certezza che tanto noi quanto i nostri morti, siamo nelle mani di una Sapienza perfetta, guidati da un Amore perfetto.
Non piangere…
(Questa lettera è da leggere come se fosse un messaggio di coloro che non sono più tra noi).
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine ed in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti, se mi ami!
L’incanto di Dio e delle sue espressioni di sconfinata bellezza sono ormai parte del mio essere. Le cose di un tempo, al confronto, sono immensamente piccole e quasi senza colore.
Mi è rimasto un intenso affetto per te, una tenerezza che non ho mai conosciuto. Sono felice di averti incontrato ed amato nel tempo, ma tutto era allora così fugace e limitato! Ora vivo nella serena e gioiosa attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!
Nelle tue difficoltà richiama alla mente questa meravigliosa casa dove non esiste più la morte e dove insieme ci disseteremo, nel trasporto più intenso e più puro, alla fonte inestinguibile della gioia e dell’amore!
Non piangere quindi, se veramente mi ami!
Tratto da: “Non piangete i morti” di Charles W. Leadbeater (Editrice Libraria “Ars Regia” – Milano). Edizione riveduta ed aggiornata a cura del Gruppo Teosofico Valdostano (Aosta – Giugno 1994).
Fonte: http://www.viveremeglio.org/0_luce_soglia/non_piangete01.htm
Splendido
se dobbiamo lasciare i morti in tranquillità e in pace e non essere egoisti e aiutarli a trapassare e ad elevarsi, tutti questi libri che scrivono sono pure fantasie , come fanno ad avere tutte queste informazioni sull’Aldilà? Ma mistero… si parla bene e si razzola male…..
………..anche io sono molto confusa,sto leggendo tanto,tanto,cerco ogni informazioni possibile che riesca a farmi trovare pace,ma sembra che fin’ora ancora niente,ci sono molte contraddizioni,mi sto incartando,come si dice.Leggo di tante persone che hanno ricevuto dai cari defunti segnali,perchè a me non ne arriva neanche uno piccolo piccolo,e Dio sa quanto ne abbia bisogno per andare avanti
Ciao Rita…La confusione e il caos governano questa terra.La vita è caos!!!L unico modo per lottare contro i problemi e la confusione che il caos genera nella nostra vita, con le sue imprevedibilità e il suo distruggere le nostre certezze è NON LOTTARE!!!Come scrive Osho, un filosofo orientale, la vita è come un fiume in cui noi siamo immersi.Inutile lottare contro la corrente per decidere noi dove andare, tanto il fiume vincerà, perche non si stanca e non si accorge nemmeno che ci siamo noi…A questo punto è meglio lasciarsi trasportare dall acqua, che ci porterà dove crede.Nella vita, devi accettare tutto ciò che ti accade, anche le cose brutte, perche ciò che noi chiamiamo brutta esperienza, in realtà è quella che ci forma e ci insegna, quindi sarebbe giusto definirla BELLA!!!Ricorda inoltre che sei TU a decidere se essere forte o debole, nessun altro.Ricorda che nessuno può giudicarti, ne tanto meno hai da dimostrare qualcosa a qualcuno.Vivi con serenità e se è la morte a spaventati, pensa a quello che diceva un filosofo greco(o Platone o Socrate mi sembra)…La morte non esiste, perche viene quando noi non ci siamo, quindi perche averne paura???Se quando giunge la morte, la mia coscienza non c è, e quando ci sono io non c è la morte, in effetti la morte non mo riguarda…non ESISTE!!!Termino con un caloroso abbraccio e scusandomi se mi sono permesso e ringraziandoti per avermi concesso la tua attenzione.
ciao potter,
sono d’accordo con te,siamo nel caos.
Non non mi fa paura la morte,solo che vorrei entrare in comunicazione “diretta” con i miei cari defunti,con mio marito soprattutto che ho perso improvvisamente,in auto,ad ottobre scorso e con il quale è rimasto un discorso aperto con tante domande,purtroppo senza risposte.Ripeto non mi fa paura la morte,anzi la invoco come l’unica via d’uscita da questa gabbia in cui sono attualmente.La mia vita è stata costellata da eventi fortissimi,come anche la perdita di un figlio strappatomi dalle braccia all’età di 6 mesi.Ho sperimentato sulla mia pelle,l’ineluttabilità degli eventi e la impossibilità dell’uomo ad opporsi ad essi .Mi devo lasciare andare,non devo oppormi alla corrente,ma come potrei,anche se lo volessi,l’ho capito che non abbiamo nessun potere sulla nostra vita,ma allora?!Mi piacerebbe parlare un po’ più a lungo su questi argomenti,vorrei conoscere persone che mi possano aiutare in questo mio cammino.
ciao e grazie
Cara signora Rita, mi faccio partecipe del suo dolore, le sue esperienze sono devastanti. Si, come dice lei non abbiamo il potere di opporci agli eventi, dovremmo essere corazzati perchè essi arrivano all’improvviso e non possiamo deviarli da noi. Però ho la certezza che non siamo soli, c’è Qualcuno o qualcosa, dipendente da questo Qualcuno, che può e vuole aiutarci. Anch’io mi sento debolissimo, nonostante non abbia attraversato forse l’intensità dei suoi dolori, ma qualcosa dentro di me mi dice che debbo orientarmi verso un orizzonte più ampio di qualsiasi visione prettamente umana, un orizzonte dal quale forse non traggo giornalmente ossigeno ma al quale mi volgo in ogni caso con fiducia. Perchè non definire tale orizzonte come Gesù Cristo, figlio di Dio Padre? Non c’è piccolezza o ingenuità in questa sorta di sottomissione. Io ho la speranza che questo orientamento continuo e costante, possa portare in me e in tutti quelli che fanno così pace e serenità, che in fondo costituiscono le sole cose che dovrebbero contare in questa vita, a cui, come dice lei non ci si può opporre, ma per la quale occorre urgentemente un’ancora di salvezza|
Ciao cara Rita,
innanzitutto ti sono vicino col cuore e con la mente e ti dico che se ne hai bisogno possiamo parlare qui, in privato se è possibile su questo sito o su whats app…Inizio col dirti che qualcosa nella vita la possiamo decidere.Quale strada seguire…Decidiamo come sentirci con la nostra coscienza, indipendentemente dall esistenza di un Dio e/o di una futura vita.Le nostre azioni dovranno essere sempre o quasi, perlomeno ce la metteremo tutta, positive, come se fossero rivolte a noi stessi.Ovviamente siamo uomini e come tali dentro di noi si insidiano pensieri ed emozioni che rendono il nostro animo egoista,materialista, superbo etc etc…Ma finché noi vedremo negli altri una proiezione di noi stessi, una parte di noi o cmq del creato, di questo mondo di cui noi dovremmo essere i custodi, allora agiremo in buona fede e con buone speranze.Lasciamo poi che la vita ci sorprenda con le sue imprevedibilità, qualunque esse siano, senza sentirci troppo parte del “gioco” , e appunto come un gioco affrontare il cammino.Purtroppo, essendo egoisti, ci sentiamo male quando qualcosa non va come volevamo, perdiamo qualcuno, non otteniamo risultati…in realtà noi soffriamo perche a NOI stessi manca “qualcosa” quando questi eventi ci travolgono.Non si soffre perche quella persona ha perso la vita e non può più godersela; anche perché sappiamo che non c e molto da “godere”.Allora la cosa migliore da fare, secondo me è accettare di avere una nuova guida, che abbiamo avuto il piacere di conoscere anche sotto l aspetto “materiale”.Adesso mia sorella e mia nonna, tuo marito e tuo figlio e i nostri cari, amici e “fratelli” tutti, sono diventati per noi dei pilastri su cui aggrapparci…Degli amici che ci aspettano!!!Quello che sto per dire non manca di tatto, ma è un pensiero che ho e voglio condividerti.Tu, per tuo figlio, eri la madre, ma in realtà il figlio è di DIO e spetta a lui decidere cosa ne farà…Quando avrà deciso anche sulle nostre vite allora potremmo ricongiungerci a lui e a loro!!!Ti saluto e spero di non aver urtato la tua sensibilità, ma anzi di averti fornito un po di quel materiale che io stesso uso per la mia piccola “pace”.
Ciao cara Rita…avevo scritto una bellissima risposta ma la connessione e andata e ho perso tutto…Mi sonno arrabbiato e ho pensato a come dovrei fare io ad aiutarti se mi sono arrabbiato per cosi poco…ora alzo gli occhi e vedo che in realtà per mia felicità non ho perso nulla, ma le coincidenze non vengono a caso…A volte ci mascheriamo da angeli e invece siamo diavoli o cmq non all altezza dell umiltà con cui ci dipingiamo!!!Sono contento che non l abbia perso, perche l avevo scritto col cuore e spero ti sia utile…Un abbraccio!!!
caro,
invidio questa tua Fede, fiducia in qualcuno,in Gesù Cristo,certamente;anche io mi rivolgo a Lui,rivivono in me le sue pene,i suoi dolori,l’Eucarestia per me è un momento particolarmente commovente,ma non ho la sua forza per affrontarli,accettarli.Vorrei tanto abbandonarmi a Lui,ma non so come si fa,il mio cervello con tutti i pensieri,chiede spiegazioni,è più forte del mio cuore.Spero che possa cambiare e che possa ricevere un po’ di serenità.
Grazie per le belle parole di conforto
grazie per la tua disponibilità e la tua vicinanza.Le tue parole sono giustissime,sono d’accordo con te ma la difficoltà,almeno per ora,sta nel mettere in pratica le buone intenzioni.
La mia coscienza sembra essere a posto;mi sono messa sempre sotto accusa,ma adesso mi assolvo, da me, sono gli altri che non assolvo. Il mio conto con la vita sembra essere stato saldato,o almeno spero,così pensavo anche dopo la perdita di nostro figlio,poi sono mancate due colonne della mia vita mia madre,morte annunciata vista l’età 98 quasi,e mio marito,ora rimangono macerie.
Sto affrontando,con tanta fatica, la mia solitudine e soprattutto le mie responsabilità nei riguardi dell’altro mio figlio,Fabio,29 anni,che adottammo dopo la perdita del nostro bambino, e che mi dà tutte le preoccupazioni che danno i ragazzi di oggi,lui forse qualcuna in più. Voglio credere che tutti i miei cari trapassati mi guardino dal cielo,e mi indichino la strada,ed aiutino anche Fabio,a risolvere i suoi problemi oltre che pratici anche esistenziali. Adesso vorrei accennare all’ultimo tuo pensiero,non preoccuparti non hai mancato di tatto,per me quando si parla bisogna dirla tutta;mio figlio non era di mia proprietà,ma di Dio,d’accordo,ma perchè me lo da dato per togliermelo nel giro di pochi mesi,come diciamo a napoli,”visto e non visto”. Non è da Dio mettersi a giocare! ti sembrerò blasfema ma,come hai detto tu stesso,siamo uomini……. grazie,grazie sempre e comunque di ogni tua parola.Io sono molto ricettiva e accolgo ogni consiglio ed anche ogni critica se fatta con affetto.
Cara Rita l’orientamento a Dio non esclude affatto sentimenti di incomprensione e rabbia, esso è come una lunga estenuante ricerca dove i sensi sono spesso sopraffatti da troppi inappagamenti e dove l’incorporeità della fede sovente non sostiene sufficientemente l’infinito argomento divino. Sto pian piano imparando che non posso sostenere questa difficile relazione con Gesù Cristo, e quindi col Padre, facendo affidamento solo sulle presunzioni dei miei ragionamenti. Da soli essi sfalderebbero piano piano quella che dovrebbe essere la follia della fede. Tanto, troppo mi risulta incomprensibile in una visione totalmente orientata verso una misericordia che risparmia ciò che potrebbe sembrare talmente doloroso da non potere apparentemente essere sostenuto dall’individuo uomo. Sto forse pian piano imparando che all’uomo, ad ogni uomo è riservata un’unica speciale prerogativa che si chiama preghiera, non necessariamente fatta di una sequela di parole già scritte da altri, ma anche e soprattutto di coinvolgimento e tensione emotiva indirizzate al bersaglio Dio con lo scopo di chiedere a Lui quella misteriosa energia che può colmare quella parte altrettanto misteriosa dell’essere umano, comunemente chiamata spirito. E’ quell’emanazione di Dio che dà guarigione, forza, speranza, che solidifica l’animo in una stabilità definitivamente divina. Ma credo che Dio voglia che questa richiesta gli sia fatta con una parvenza di purezza da rasentare un’infantile ingenuita! Proviamo. Per sua grande consolazione le consiglio vivamente la lettura di un libro di Elisabeth Kubler Ross ” La morte e la vita dopo la morte” Con affetto
Rita, quando è venuta a mancare mia sorella mia madre ha detto che non era giusto che gliel avesse lasciata per 23 anni, in cui ha dovuto badarle e accudirla come una bambina e poi levarla cosi.Che ne è valso!!!Il problema è sempre quello a mio avviso, ovvero siamo insoddisfatti!!!Perennemente.Almeno finché non ci svegliamo e comprendiamo cosa c e dietro la nostra sofferenza!!!Prova a domandartelo e poi vedi se la tua SINCERA risposta non sarà qualcosa di personale.Qualcosa che tu volevi.Un programma che non è potuto andare a buon fine.Sto leggendo un libro, che si chiama “Messaggio per un aquila che si crede un pollo”.Fa capire quanto la nostra concezione sia egoista, e autolesionista per il nostro animo!!!Spiega proprio che se noi smettessimo di usare questa forma di egoismo, saremmo davvero felici.Felicita non vuol dire l estasi che ti da sorriso, ma pace e tranquillità!!! Conoscenza delle proprie emozioni negative e del perche si siano insidiate in noi.Senza scappare!!!Non bisogna cercare sempre qualcosa di sbagliato negli altri o nelle situazioni o nell ambiente esterno.C e qualcosa di sbagliato in noi!!!Nel nostro punto di vista.Proprio questa nostra posizione ci offusca la vista.Ti cito una frase del libro .Abbandona i pregiudizi e le etichette e guardati dall esterno.In terza persona, come se quello che stesse succedendo a te succedesse invece a qualcuno che nemmeno conosci.Una persona mai vista.Non saresti triste in questo caso, al massimo avresti voglia di aiutarla!!!Questo devi fare…guardati dall esterno e aiutaLA.Se ci riuscirai abbandonerai per sempre la paura e l infelicità, perche nulla piu ti interessa.Non sei tu quella, ma una fase momentanea che passerà… Come TUTTO!!!
E stato ancora una volta un piacere…ormai non vedo l ora di trovare una mail e poterti dare una risposta.Io ho solo 22 anni e ha da poco che sto seguendo questa strada spirituale, ma sin da piccolo sono sempre stato contro le regole, la società, il denaro e il giudizio della gente!!!Lo facevo apposta a fare quello che alla gente non andava di vedere.Non mi importa di andare ad un 18, ne tantomeno di andarci vestito elegante!!!I vestiti sono solo una cosa materiale, come le paure e le convinzioni che ci creiamo e che ti invito ad abbandonare, insieme a me, dato che ci provo anche io.Sappi che un po più a sud c e un ragazzino che conosci che ti e vicino in questa prova!!!
Ti voglio bene Rita.Auguri e non preoccuparti di tuo figlio, il 29enne.Quando sara il momento capirà cosa fare della sua vita.
Ho per sbaglio usato da stupido informatico che sono, i tag dell html per citare la frase…dovevo usare semplici parentesi…l hanno fatta sparire quindi te la cito qua…Non bisogna aggiungere nulla alla nostra anima per raggiungere Dio, dobbiamo solo sottrarre!!!
Di nuovo… 🙂
…così giovane e già così evoluto spiritualmente! è vero il mentore non ha età.
Si è così,come dici tu, certo che siamo insoddisfatti,per una vita ti poni degli obiettivi,lo studio ,il lavoro, la famiglia,però è normale che sia così,cosa sarebbe questa esistenza senza un programma,senza uno scopo.Non la vedo come una forma di egoismo,ma come un modo naturale per portare avanti la vita che abbiamo avuto.Ma dimmi,come avrei dovuto vivere. La pace , la tranquillità,son pochissimi a non avere queste aspirazioni,ma il loro raggiungimento,dipende da svariati fattori, educazione, casi della vita,e non ultimo dal carattere. Anche a me non piacciono i pregiudizi,le etichette,come dici tu,penso di essere una persona libera,da preconcetti,cerco di gurdarmi dall’esterno,mi vedo, vorrei aiutarmi,chi altro potrebbe se non io stessa,ma sono ancora troppo coinvolta emotivamente, con il tempo,se ne avrò,spero di riuscirci.Comunque caro potter,il momento è difficile, non riesco ad interessarmi a nulla,ho tanti libri da leggere,tanti lavori cominciati e non finiti,in questo momento mi manca l’energia vitale per intraprendere qualsiasi attività sia fisica che psichica.Mi dico che devo avere pazienza,ma non basta solo quella;come sono fatta io,avrei hisogno di una gru,che mi sollevasse catapultandomi……..,ma dove? a presto
Ciao a tutti. E’ un piacere leggervi.. sono affascinata da tutto cio’ che riguarda le altre dimensioni e ho approfondito la mia conoscenza dopo dei lutti improvvisi, non è facile non soffrire per noi essere umani così materialisti quando perdiamo un nostro congiunto, ma ho provato ad aiutarlo ad andare oltre a seguire la sua strada e a ridere con lui delle nostre esperienze terrene insieme. Vorrei solo poter ricordare e o fare qualcosa in più per comunicare con loro durante il sonno.. è possibile secondo te Potter? O chi vuol rispondere.. grazie e un abbraccio di luce a tuttti 🙂
Bellissimo mi piacerebbe approfondire sono la mamma di un ragazzino che purtroppo si è suicidato e vorrei sapere la sua anima come viene evoluta molti mi dicono che chi si toglie la vita non ha il perdono di DIO è vera questa cosa?
Cara Loredana,
non è assolutamente vero. Da quel che so ognuno di noi ha un periodo di espiazione e purificazione quando si lascia l’involucro terreno. Quando sulla terra non si è affrontata la lezione da imparare, questa si ripresenterà nelle vite successive finché non verrà vissuta, capita, superata e introiettatata. Spero di essermi spiegata. Magari ti risponderanno anche altra persone più ferrate i materia 🙂
Ti consiglio di vedere il film Nossolar (nostra dimora)
Lo trovi su YouTube con i sottotitoli in italiano
Ognuno, secondo la propria formazione spirituale, religiosa o scientifica, Le potrà fornire ogni tipo di risposta, dal si certo, alla eventuale possibilità, al no categorico. Se ci riferiamo a scritti di ispirazione divina come potrebbe essere la Bibbia, sembra possibile una comunicazione col mondo ultrasensibile mediata dai sogni! Ma è una fenomenologia che si inserisce su una base creativa propria del cervello, che costruisce ed inviluppa, secondo schemi difficili da interpretare, esperienze del quotidiano o è invece una vera e propria percezione di una realtà solitamente non sensibile? Forse si potrebbe giustamente ambire a questo tipo di esperienze, che darebbero consolazione e serenità a chi le cerca, non facendo però troppo affidamento ad esperienze e pseudo insegnamenti altrui ma, avendo semplicemente fede in un Dio presente e amorevole, affidarsi totalmente a Lui che darà ad ognuno ciò di cui ha bisogno!
Credo che ognuno di noi abbia la possibilità di attingere direttamente alla fonte della vita e dell’amore! Chieda dunque con fiducia a Colui che ha permesso la sua esistenza e quella di suo figlio ogni cosa che vuole: Il suo cuore alla fine avrà una risposta!
……..per intero?non sono riuscita a trovare il film completo in italiano, solo una presentazione,di 14 minuti cercherò meglio grazie
conosci titoli di altri film sull’argomento?
Cerca bene c’è per intero
C’è pure La Vita oltre la vita
Ciao Rita, io ho perso mio figlio tre anni fa, in un incidente con la moto, aveva solo 18 anni. Da quel momento la mia vita è cambiata non era più la stessa progetti speranze tutto svanito in un attimo! Mi sono affidato alla fede e a degli amici con l’a maiuscola che mi hanno aiutato moltissimo! Io ho trasformato il mio dolore in amore per il prossimo…. Aiutare chi come me condivideva lo stesso dolore mi dava una serenità incredibile! Mi faceva stare bene…. E trovando quella serenità ho incominciato a sentire nel mio silenzio i msg che mio figlio mi mandava dei piccoli ma grandi msg d’amore!!! Il suo modo di comunicare era di farmi trovare sempre cuori dappertutto! Addirittura è apparso il suo volto su una foto…… Ho tante testimonianze bellissime!!!! Ma questo succede se sei in pace con te stessa, ma se dentro c’è rabbia non potrai avvertire i piccoli segnali che loro ci mandano! La perdita di un figlio è un fatto tremendo che ti cambia la vita ti annienta…. E allora incominci a chiederti mille cose a farti mille domande, e metti in moto una cosa bellissima che ti porta a conoscere cose che prima non avresti mai immaginato di conoscere!!! Scopri veramente qual è la vera vita!!!! Non quella materiale di benessere ricchezze e quant’altro ma la vita nell’umiltà nella semplicità nell’aiutare chi ha più bisogno!!! E’ questa la vera vita!!! Noi siamo solo un piccolo passaggio su questa terra….. E dobbiamo cercare di elevare quanto più possibile la nostra anima ma non facendo del male ma solo dando amore tanto amore!!!!! A volte io penso che dio o quell’energia che ci attrae come vogliamo chiamarla, che quello che mi e successo sia stato un grande dono di dio e non un castigo!!! Perché mio figlio adesso è in un mondo migliore del nostro e dio lo ha prescelto per farlo stare meglio!!! Siamo noi a stare male su questa terra dove dilaga la cattiveria e l’egoismo! Ognuno di noi ha una strada da seguire lo chiamiamo destino, e quando il nostro tempo finisce torniamo da dove siamo venuti!!!! Nessuno resta su questa terra prima o poi tutti dobbiamo lasciare questo mondo!!! Loro ci hanno solo preceduto! La morte di mio figlio è servita a farmi cambiare rotta su una vita che io credevo che fosse quella giusta ma che poi ho capito che era quella sbagliata!!! Tutto ha un senso nella vita nulla succede per caso e quando ci succede qualcosa non dobbiamo dare colpe o quant’altro ma fermarci un attimo e capire…. Perché è successo questo a me? Qual è lo scopo di quello che è successo? Quale il segnale che devo capire? E vederlo in modo positivo non negativo!!! Spero di non essere stato palloso…. Ti saluto e ti abbraccio!!!
Ps: io chiedo sempre a mio figlio dei piccoli messaggi e lui mi accontenta sempre!!! Impara a chiedere anche tu e vedrai i risultati……. Certo non potremmo mai vederli perché non sono più di questo mondo ma possiamo sentirli!!!
ciao a tutti…..non so bene come funziona, ma da sempre penso che chi muore nn se ne va realmente….. oggi è il 3 settembre, il 27 agosto mio figlio è morto, non in un incidente, non di malattia, ma si è suicidato….. io nn capisco perchè ma qnd l’ho visto lì nella bara ho provato un gran senso di pace e serenità. La sera stessa l’ho visto accanto a me mentre dormivo… era perchè ero serena, tranquilla ed in ascolto, purtroppo in questi ultimi giorni son successi dei fatti (accuse da parte della sua compagna ed altre cose) che mi han fatto molto arrabbiare e non ho più sentito la presenza del mio ragazzo….. mi devo liberare da questo stato di rabbia….. e grazie a quello che ho letto qui pian piano la rabbia sta svanendo…..
Cara Meg,
lui ti è sempre accanto anche quando non lo vedi. Ti darà piccoli segnali di amore.
Tieni conto che ora è in un’altra dimensione dell’anima dove farà un nuovo percorso, e come una radio che ha più frequenze, non sarà facile ascoltarne due assieme. Tu parla con lui e pregaLo con amore se credi. Non ci lasciano. Un abbraccio di luce
Grazie… l’ho saputo da subito… prima ancora di incrociare questo sito… x questo non mi sono opposta quando la compagna ha deciso di tenere le ceneri. Solo che quando mi chiedono come faccio ad essere così io non so che rispondere… se dico che lo sento con me mi guardano con compatimento come se fossi pazza…
Salve Maria Grazia ho letto diversi libri sulla vita oltre la morte e tutti approfondiscono qualcosa in più, sono molto interessanti e anche un po’ consolatori per noi esseri umani viventi, perché ci insegnano che la vera vita è altrove qui siamo solo di passaggio per fare un’esperienza in più, e per crescere spiritualmente, tu chiedi chi le da queste informazioni, in molti dei libri che ho letto come “la vita dopo la morte” sono le stesse entità a dettare, e anche a scrivere tramite il medium. Se approfondisci le ricerche di questo argomento lo scoprirai da sola ciao.
Non si sa cara Rita quando ognuno di noi sia pronto per ricevere, sicuramente come è successo a me quando sarai più serena e in condizioni di sentire o di vedere o di percepire anche un piccolo segnale, in qualche modo lo riceverai
la donazione degli organi, la cremazione cosa comportano nel passaggio?
Ho perso un caro amico, si è suicidato… Ormai sono passati 4 anni ho sofferto molto e ogni tanto piango ancora. Ho passato giorni terribili pieni di rimorso. Un giorno al cimitero sulla sua tomba ho trovato un sassolino a forma di cuore mi sono accorta che c’è impresso un viso.. Forse è un messaggio di pace!! Come tutte le cose strane e paranormali che ho vissuto dopo la sua morte!! Mi son convinta che qualcosa c’è basta vederlo
Loro ci mandano spesso segnali.. non eclatanti come vorremmo noi, sono piccoli segnali che bisogna cogliere. I cuori e le piume sono proprio alcuni di essi. Sicuramente dopo un periodo di espiazione consapevole della sua anima ora è in pace ed è sereno.
Da da quel poco che so io, tutti siamo destinati a tornare alla nostra dimora qualsiasi sia la nostra fine fisica, il corpo rimane solo un involucro qui prezioso.. ma poi diviene come un vestito smesso. Se non lo hai fatto prova a vedere il film NOSSOLAR (nostra dimora) lo dovresti trovare su you tube con sotto titoli in italiano 🙂
Un abbraccio
anche io ho cercato di vederlo ma mi si blocca il pc,poi mi sembra qualcosa di completamente fantastico,e in alcuni punti quasi pauroso
Ho perso mio fratello da poco più di un mese. Stroncato da un infarto a 47 anni, mentre si accingeva a passare il primo week end romantico con la sua nuova compagna. Dopo anni di disoccupazione e sfortunate vicende sentimentali, finalmente ed inaspettatamente aveva ritrovato l’amore di una ex fidanzata che gli aveva sempre voluto bene e lo aveva riaccolto tra le sue braccia, e un lavoro bellissimo e molto ben remunerato, in pratica una situazione da favola, un futuro bellissimo e luminoso e la fine di tante preoccupazioni e sofferenze. Ha fatto appena in tempo ad assaporare questa inaspettata fortuna che un infarto se l’è portato via in un attimo, lasciando noi fratelli, la figlia e la sua compagna nello sgomento più totale. Ci chiediamo perchè sia potuto succedere, proprio ora che la sua vita stava prendendo finalmente la piega giusta, proprio ora che avrebbe potuto finalmente assaporare un po’ tranquillità e di soddisfazione, perchè??? Non riusciremo mai a capirlo!!! Mi manca tantissimo, certe volte non riesco a credere che non potrò più vederlo, abbracciarlo, telefonargli, parlargli, ridere e scherzare con lu, chiedergli e dargli consigli. E’ stato quasi un figlio per me, è nato che avevo 11 anni e molto presto mi sono dovuta occupare di lui, visto che i miei lavoravano duramente per mandare avanti la famiglia e non farci mancare nulla. Leggo che non devo essere triste per non offuscare il suo cielo, ma certe volte, quando sono sola, è davvero dura e qualsiasi suo ricordo mi provoca il pianto. Quanto vorrei potergli dire che gli voglio tanto bene, che ero orgogliosa del suo nuovo lavoro e tante altre cose che non ho fatto in tempo a dirgli una settimana prima che morisse, perchè tanto ci saremmo rivisti dopo un paio di settimane, ed invece……
Cara Sivia ho avuto la tua stessa esperienza con il mio amato fratello un pochino più giovane del tuo, deceduto all’improvviso per la stessa ragione. Io so che c’è ancora. Lo sento e si fa riconoscere. Tutto ha un motivo anche se doloroso.
Ho conosciuto persone che han perso i figli..tanto dolore. È dura…ma loro come spirito non ci lasciano mai.
Ti abbraccio
Carissima per quello che ti è successo nessun essere umano potrà darti una spiegazione pienamente convincente, nessuno potrà gratificare completamente quel fragile spazio dell’animo e del cervello che si arrovella continuamente alla ricerca delle risposte giuste, di una consolazione che consenta quantomeno di ricomporre alla meno peggio il bagaglio che dobbiamo, ognuno di noi, portarci dietro in questa desolante vicenda umana. Alla fine, con il tempo,in genere,la biologia dell’essere interviene fisiologicamente a lenire, a livellare tutto il dolore e l’angoscia che un evento troppo grande ed incomprensibile avevano reso ragionevolmente intollerante. Se ti può essere di (piccolissima) consolazione vorrei riportarti alcune frasi di un bel libro di Susanna Tamaro, dove il protagonista, annientato dalla tragica morte della propria compagna e del figlioletto dialoga con un sacerdote:….” Perchè lei amava la vita. Lei era la vita e una nuova vita stava nascendo il lei”. Don Marco sospirò. “Se è così, allora tutto diventa più pesante.” ” In che senso? ” ” Non si tratta più di volontà, ma della cecità di un destino. Ad un certo punto la scure si abbatte e…” ” E lo fa nel mucchio…” conclusi io. ” E non si fa domande, non guarda in faccia nessuno. Sarebbe bello poterla dirigere, illudersi che ci sia una selezione-scende e recide la vita ai malvagi, agli stanchi, ai malati..Invece no, scende e distrugge i giusti, i giovani, i forti, gli innamorati della vita. Non ci si può che ribellare a questo” “Pensavo che ribellione non fosse una parola adatta ai preti” ” I preti sono uomini e ribellione è una parola adatta agli uomini. Non è possibile assistere al dolore innocente e restare indifferenti” ” E in che modo posso ormai ribellarmi?” Chiesi stancamente “Tutto è già accaduto” Incalzi, non Gli dia pace, Gli chieda una risposta” ” E anche se l’avessi, a cosa mi servirebbe? La mia vita è comunque azzerata” ” E’ finita la vita che lei conosceva, ma lei è vivo ed è giovane, non sa quanti orizzonti le si possono aprire davanti”
Dunque? Riporre le nostre maggiori speranze nelle risposte che in qualsiasi momento possiamo avere da Dio. Un caro saluto
p.s. Spero che non vengano cancellate le parole del libro!
Grazie Lori per la risposta. Io non credo di sentirlo, oppure ho paura di sentirlo ed avere la conferma che è davvero morto… l’ho sognato solo una notte e basta, in un contesto assolutamente normale per me e per lui, una normale scena di vita quotidiana… poi basta…non so cosa fare e cosa pensare, a parte pregare per lui e ricordarmelo com’era l’ ultima volte che l’ho visto, felice, raggiante e orgoglioso per il successo professionale che stava finalmente mietendo,ignaro che la vita dopo appena una settimana avrebbe mietuto lui!!! Perchè, Signore, perchè???
Grazie Gio per la tua risposta. Non credevo ci fosse un sito come questo dove si riceve ascolto comprensione e consolazione. Sono davvero commossa e molto grata a tutti voi! Che il Signore ci benedica tutti!
Ti capisco Silvia. Anch’io mi chiedo il perchè proprio ora che mia madre avrebbe potuto gioire un pò per la nascita di mio figlio, unico suo nipote, l’ha potuto vedere soltanto per un mese!!! E’ ingiusto, come è ingiusto per tuo fratello. Ma se Dio esistesse davvero, cavolo, sia più giusto, desse un pò di felicità a tutti!
carissime,anche io vi capisco.sto attraversando i vostri stessi dolori,ho perso mamma e marito a distanza di un mese.Mamma era molto anziana e la perdita di un genitore,per quanto sia terribile,è nell’ordine naturale della vita.Mio marito no,non me lo spiego,ad ottobre faranno due anni,ma per me non è passato un giorno.Di domenica in macchina un infarto fulminante me l’ha portato via senza poter nemmeno rendermene conto,spero che almeno non abbia sofferto.Era ancora in servizio,in buona salute,amante della vita,niente lasciava prevedere questa fine.La mia casa è come cristallizzata,tutto è rimasto al posto in cui era quel giorno,solo la polvere depositata sulle cose mi fa rendere conto del tempo passato.Non riesco a prendere i suoi libri ad ascoltare la sua musica,non ho più voglia di vivere.Anche io mi faccio domande sulla giustizia divina,e sui perchè di questa vita,nel 1990 persi anche un bambino di 6 mesi,nato con una malformazione cardiaca,superai,se così si puo dire,per la vicinanza di mio marito,ora sono sola.Ho un figlio di 31 anni che mi da solo preoccupazioni,e per giunta a febbraio sono stata operata al cuore per una valvulopatia.Il cuore è una costante…..amiamo troppo!Non mi sono fatta mancare niente,come si dice.Ci dobbiamo consolare,mal comune mezzo gaudio? No,no,non può essere.Avrei ancora da dire,ma vi ho afflitto abbastanza bacio
Carissime Antonella e Rita, leggendo le vostre tristi esperienze mi rammarico ancor di più pensando a come possa essere ingiusto il destino o chi per lui: strappare improvvisamente e prematuramente delle vite che ancora avevano tanta strada da fare, tanto amore da dare…veramente non se ne capisce il motivo, la ragione, anche se qualcuno dice che c’è sempre un motivo, una ragione, un disegno di qualcuno più in alto…ebbene, sarò in peccato mortale, ma io non lo accetto questo disegno, non lo capisco e non mi rassegno…niente e nessuno mi può essere di consolazione, vivrò sempre con questa rabbia dentro…è un disegno anche questo? E’ meglio che non mi esprima al riguardo!!! Volevo anche dirvi che dopo la prematura scomparsa del mio adorato fratello, si sono verificate situazioni di ordine pratico a dir poco agghiaccianti alle quali devo far fronte cercando di essere forte e di non perdere calma nè pazienza, cercando con le unghie e con i denti di non cadere nel baratro della depressione…. come se il dolore per mio fratello non fosse già abbastanza…vorrei non perdere quel poco di fede che mi è, non so come, rimasta, ma sarà dura, molto dura…!
cara silvia,inutile farsi domande,nessuno può risponderti,ti puoi solo disperare.Anche io da quella brutta domenica di ottobre 2013,continuo a farmi domande ed a vivere con una rabbia dentro che mi sta distruggendo. Anche io come te ho dovuto affrontare problemi pratici a cui ero impreparata.La cosa che attualmente più mi fa star male,perchè coinvolge anche altre persone,è il difficilissimo rapporto con mio figlio,argomento di cui in questo momento non voglio parlare,perchè mi addolora molto,vedere ragazzi che non riescono a trovare lavoro e perdono tempo dietro cose che servono solo ad allontanare il problema.Non so a te,ma a me viene proprio voglia di farla finita,perchè mi sembra di star combattendo una guerra già persa.Trovo la vita noiosa.La fede? vacilla spesso,noi siamo esser umani,imperfettissimi,e Lui lo sa,abituati ad usare i 5 sensi,il cervello,come riuscire a chiudere gli occhi e credere.Vorrei, Dio sa come lo vorrei!
No, carissima Rita, non voglio assolutamente sentirti dire che hai voglia di farla finita!!!! La vita va affrontata e vissuta fino in fondo con coraggio e dignità per sè e per le persone che ci sono accanto e che ci vogliono bene! Farla finita non risolverebbe nulla, anzi, provocherebbe solo grandissimo dolore e disagio a chi resta, come abbiamo ben potuto constatare con la perdita dei nostri cari!!! Immagino il difficile rapporto che hai con tuo figlio, ma cerca tu di comprendere che a questa generazione, purtroppo, sono state tolte speranza, futuro, spensieratezza, spontaneità… tutte cose che non sono mai mancate alle generazioni precedenti! Io considero questa generazione di giovani molto fragile, insicura, priva di prospettive di una vita realizzata come quella dei padri e dei nonni. Cerca di comprendere e sopportare e di non far mai mancare la tua comprensione, il tuo affetto, il tuo supporto, il tuo incoraggiamento, perchè ne hanno un estremo bisogno!!!
Mi permetto di dirti questo proprio come farei con una sorella, perchè tale ti considero in questo tremendo dolore che ci accomuna… Spero di sentirti ancora, ma con l’animo più lieve e sollevato…insieme ci si può aiutare, alla fine, a rendere il dolore più sopportabile. Forse, col tempo riusciremo ad intravedere un barlume di luce in fondo a questo buio tunnel che stiamo attraversando… Ti mando un forte abbraccio dal profondo del mio cuore!!!
Nossolar si vede per pochi istanti come una presentazione, potresti indicarmi meglio, vorrei vederlo. grazie Lori
https://m.facebook.com/notes/walter-torquati/nosso-lar-una-delle-nostre-dimore-film-con-sottotitoli-in-italiano/10152358928692973
Prova qui
Un abbraccio
cara lori,questo film lo conosco,proprio voi me ne avete parlato,ma non riesco a vederlo,mi si blocca,come ho letto anche a qualcun’altro.Ho cercato di comprarlo ma non l’ho trovato,ne ho visto una metà,inquietante direi.Non trasmette tranquillità.Ma poi come si può raccontare un al di là,non solo,ma metterlo persino in scena.Come vorrei crederci!Comunque grazie veramente.Riproverò a vederlo,può essere che dopo un anno le cose ti appaiano diverse.ti abbraccio
Non riesco a leggere tutti i msg presenti, compreso il mio che ho scritto ora, nel mese di maggio, ma non ricordo il giorno! Qualcuno mi sa dire come fare x andare a ritroso e vedere tutto, anche i msg di coloro con cui ho messagiato? grazie
Mio nipote (27 anni) tre anni fa si è ucciso, senza apparente motivo (bel ragazzo, con ottimo lavoro e splendida ragazza).
Il giorno stesso rientro a Torino lasciando in montagna moglie e figli. La notte mi sveglia un rumore, come un fruscio. Un tappetino posto sopra un armadio in camera era finito steso sul corridoio a diversi metri di distanza dalla camera. Ho pensato che mio nipote era felice e voleva giocare. Coraggio, trovate il coraggio di sorridere.
il mio papa’ che ho tanto amato e stimato mi ha lasciata tanti anni fa..ed ancora ho la ferita aperta, non vuole rimarginarsi..avevo ancora tante cose da dire..tanti abbracci da dare..e tante parole non dette..l’ho sognato diverse volte era bellissimo in quel fascio di luce..e mi ha parlato sorridendo dicendomi; non piangere sto bene e sono qui. Ho capito..lui sta bene li, ok, ma io sto male qui. So che pensarlo troppo spesso e sentirsi tristi non li aiuta..ma e’ difficile per chi rimane, e’ un vuoto che ti porti dentro per sempre e nessuno puo’ riempirlo. Mi manca il suo sorriso, mi manca il suo timbro di voce da vero romano, mi mancano le sue carezze, i suoi pizzicotti, i suoi consigli che.. a volte li ascoltavo a volte.. facevo di testa mia..quando si e’ troppo giovani purtroppo ti porta a fare questo e ora ne sono pentita..ma si sbaglia anche in questa vita, si sbaglia si cade, ma ci si rialza sempre e piu’ forti di prima. Mio padre mi da la forza lo sento..la forza di rialzarmi qualsiasi cosa accada.
il primo settembre (martedì) il mio ragazzo ha detto che andava via per qualche giorno ma poi sarebbe tornato sabato… da giovane era tossicodipendente, ha avuto una gioventù molto turbolenta, ma finalmente aveva un lavoro sicuro, una casa, una morosa, a luglio ha fatto un brutto incidente e si è rotto la mascella il 5 punti, operato e ciclicamente controlli, aveva dolori fortissimi alla bocca tant’è che gli avevano dato farmaci molto potenti (che a parer mio ad un ex tossico, pulito da 14 anni non era il caso di dare).. uscito dall’ospedale c’è ricaduto… premetto che sono contro. Ho tentato di stargli vicino il più possibile, ma evidentemente non ha bastato… teoricamente sarebbe andato a disintossicarsi tutto il primo giorno l’ho sentito, dal giorno dopo il cellulare era staccato… .non è mai più tornato, o meglio, si ma in un’urna… è stato ritrovato dopo diversi giorni in una regione diversa da quella in cui abito (ed abitava pure lui ovviamente)… l’ho sognato 3 volte in questi mesi, sono convinta il giorno in cui è morto (per me è mancato nella notte tra il martedì che era partito ed il mercoledì) perché mi sono svegliata alle 4 ed il cell era già spento… e dopo non si è mai più acceso… non si è suicidato, o si è sentito male e l’hanno lasciato la apposta perché venisse trovato dopo tempo o l’hanno ucciso perché lui non era probabilmente la da solo. Avevamo parlato che quando tornava che sarebbe stato pulito, avremmo cominciato a pensare a mettere su famiglia, io lo amavo con tutto il cuore, ero pronta a farlo una volta sistemata la sua salute. La seconda volta era l’1/10 sono sicura di averlo sognato vicino al luogo in cui è stato ritrovato che mi ha circa accennato com’era andata… l’ho visto in figura intera e dicono che se li vedi interi (perché normalmente si vede il viso o mezzo busto, difficile gambe anche nel caso che uno sia vivo), vuol dire che sono ancora legati al mondo terreno. L’ultima volta passeggiava su delle strisce pedonali vicino a casa mia ma io ero lontana e non sono riuscita ad andare da lui. Vorrei parlarci e sognarlo più spesso. per me è un dolore enorme anche perché parlavamo di progetti importanti… spero che venga fuori la verità, tento di non piangere ed essere triste, mandargli messaggi positivi… Ma io lo sento ogni tanto vicino, sento del calore, anche un abbraccio a letto o carezza… per me è vero… e ogni tanto pure ci parlo e mi sento la risposta, forse perché so cosa mi avrebbe detto… anche per mio padre ma solo il calore e carezze (morto 4 anni fa… ) o magari sto semplicemente diventando pazza… .ed in più ogni tanto non trovo cose a casa che erano sue o la sua foto spostata. E comunque dopo mio padre era l’uomo migliore che avessi mai conosciuto, un cuore enorme… sarà molto difficile trovare qualcuno almeno simile a lui, che abbia il suo cuore enorme, buono come il pane e bello come il sole, appunto dentro e pure fuori. Il dolore è fortissimo e mi è difficile andare avanti… anch’io ogni tanto penso alla morte perché così almeno lo rivedrei…
Vorrei tanto sapere se il mio AMORE morto tre mesi fa, mi vede, si ricorda di me, sa quanto ci siamo amati (e ci siamo amati immensamente con l’anima la mente il cuore il corpo) e se quando saremo di nuovo insieme se Dio vorrá ci ameremo ancora per sempre… Maddalena
cara maddalena,ho cercato di risponderti appena letto il tuo scritto ,ma non riuscii a inviarlo, mi esce errore,provo ora ma non so.
Comunque,volevo dirti che anche io ho perduto il mio AMORE,tutto in maiuscolo,e da più di due anni che è avvenuto improvvisamente,ancora non riesco a rassegnarmi.Mi manca tutto,l’aria,la vita,ogni interesse,nessuno meglio di te potrà capire.Lo sto sognando,cosa che non avveniva prima,e questi sogni così belli ed appaganti mi fanno superare,per quanto possibile,la sua mancanza.
Riguardo alla tua domanda,che è anche la mia,non so risponderti;tantissimi affermano,con assoluta convinzione,che rincontreremo tutti i nostri cari,io non so che dirti,lo spero tanto,che ci costa crederci?
Buongiorno a tutti. Ho perso mio fratello 10 anni fa, mi sembra ieri. E stata una decisione voluta da lui nel pieno di un periodo di disperazione totale. Mi ha dato subito dei segni, gia dalla prima notte quando pensando attonita a quello che era successo sento la sua mano prendere il mio braccio e sollevarlo per diverse volte, non le ho contate ma sono certa di quello che ho vissuto, la cosa strana è che non ho avuto paura, sapevo che era lui, ho avuto altri segni nel tempo, ma ho anche capito che dovevo lasciarlo andare, permettergli di percorrere la sua strada. Lo penso sempre ogni istante e ora so che è felice, sento anche questo. I nostri cari vegliano su di noi e dobbiamo pensare loro come esseri di luce pieni di amore, amore incondizionato. Un giorno ci ritroveremo.
ragazzi ho letto tutto,ma avete ragione bisogna lasciarli andare
Faccio fatica a trovare un collegamento chiaro tra questo articolo e quello pubblicato oggi intitolato Il “Sistema Alieno”. Da un lato un sistema che ci imprigiona con a capo delle potenze aliene e un “Re del Mondo, (YHWH della Bibbia che si identifica nella nostra mente collettiva ecc.) che a quanto pare confondiamo con il “vero” Dio, l’Uno? In questo articolo si accenna ad un idilliaco Aldilà pieno di bambini felici mentre ne “il Sistema Alieno” si parla delle Terra come di una camera a gas dalla quale bisogna trovare il modo di fuggire. Cosa significa? Che si vive meglio da morti? Che è urgente interrompere la legge del karma disidentificandoci dalla mente e aprendo il cuore per poter evitare di dover tornare su questa orribile Terra? Da un lato molta negatività, dall’altro positività, ma io non ci capisco più niente.
Semplicemente, bisogna andare avanti, perché è la stessa vita che lo chiede.
Sono testimone di un’esperienza ultraterrena e posso assicurarVi, che nell’altro mondo tutto è diverso , c’è pace, serenità, tranquillità, calore , non esiste la paura, anzi una volta li non si vuole più tornare. Certamente , sono affermazioni forti , forse troppo forti per gli agnostici, ma per uno come me che l’ha vissuta in prima persona , non la teme perché l’ha già conosciuta.
Ho perso tre fratelli, alla tenera età di sei mesi, eppure mia madre, come la Madonna, ha abbracciato il suo calvario ,dolore ed è andata avanti, ha cresciuto me e mia sorella e ci ha fatti uomini.
Poi è arrivata la scomparsa di papà e lei ancora una volta , ha ripreso le redini , il coraggio per continuare a vivere, perché la vita è questo.
si..ok..si deve andare avanti..ma vuoi o non vuoi chi hai perduto ti torna sempre nella mente. A volte penso come sarebbe bello andarlo a trovare stare un po’ con lui e con gli altri cari..e poi tornare qui e raccontare la mia esperienza
Sto cercando risposte credo da sempre.. Troppo dolorosa la vita.. E stasera come il solito cercavo risposte.. Ho capito che nn è un caso se vi ho letti.. Anche se ho una mente estremamente razionale.. Credo che la parola più bella della vita sia saper ringraziare.. E io vi ringrazio tutti
anche io come te,ho una mente razionale e cerco risposte da sempre,non le ho trovate e non le trovo,ma continuo in questa incessante ricerca.La vita è dolorosissima,sono ancora d’accordo con te,è una guerra,e noi,buttati nel campo di battaglia,impreparati a combattere,se mai mi si dovesse chiedere di rinascere,rifiuterei.un abbraccio
Grazie della risposta Rita.. Cd tutto.. È difficilissimo accettare una vita che sembra sia solo dolore.. Ma forse è dico forse è ciò che serve x essere la persona che sei.. Forse lo sviluppo di sensibilità e amore nasce proprio dal dolore.. Nn so nn sono ancora arrivata a nulla ma sono felice di nn aver perso la curiosità.. Gesù diceva che a chi bussa sarà aperto.. Io continuo. Grazie buona giornata
Anch’io ho perso da tre mesi mia moglie. Una malattia implacabile ha fatto le sue rapide mosse e ha vinto! Credo che il cammino prosegua, forse nella maniera che viene narrata da qualche mistico, o anche dall’insegnamento cattolico. Forse le esperienze di coloro che sono stati in quella sorta di zona franca chiamata nde possono accendere qualche piccolo barlume di luce, anche se questi sono poi tornati alla vita e non hanno varcato definitivamente il confine. Che realtà sarà presente dopo? Forse Dio si è riservato per se la piena e completa consapevolezza dell’evento morte, non catalogabile tra le cose su cui l’uomo terreno può avere una conoscenza globale! I frammenti che cogliamo qua e la ci danno la speranza di non aver perso le persone che amiamo, resta il fatto che la parte più dolorosa tra chi va e chi resta, la vita, o realtà esistenziale comprendente anche il dopo, l’assegna probabilmente a chi resta, siamo noi a dovere organizzare giorno per giorno il nostro percorso spesso con la sensazione che ti è stata strappata una parte di anima!
Ciao Gio, ci dispiace tanto per il tuo dolore.
Un abbraccio, Mauro e Beatrice
Vi ringrazio Mauro e Beatrice, un abbraccio anche a voi!
“anche io come te,ho una mente razionale e cerco risposte da sempre,non le ho trovate e non le trovo,ma continuo in questa incessante ricerca.La vita è dolorosissima,sono ancora d’accordo con te,è una guerra,e noi,buttati nel campo di battaglia,impreparati a combattere,se mai mi si dovesse chiedere di rinascere,rifiuterei.un abbraccio ”
Sono nello stesso tuo mondo Rita, probabilmente come tanti, tantissimi! ogni tanto ho dei lampi che mi investono, penso allora che Dio mi stia concedendo qualcosa ma poi si fa di nuovo buio, un buio che oltre ad avvolgere lo spirito fa soffrire anche il corpo. Anni e anni di riflessione e partecipazione alle esperienze e speculazioni di altri hanno prodotto praticamente: NIENTE. Il Tutto è ancora troppo incomprensibile, lontano. Alla fine cerco di vivere innestando nel mio pensiero la Fede, ma quella che io riesco ad avere è come una piccola candela accesa in un salone di un castello! I sensi che il nostro Creatore ha voluto per noi reclamano ben altro! Vorrei con tutto me stesso assegnare una dimensione certa al dolore, alla violenza, alle atrocità di questa vita, non ci sono ancora riuscito ne so se ci riuscirò mai, almeno qui. Mi chiedo se è comprensibile vivere così, mi rispondo che si, forse si visto che in fondo nel Libro dei Libri c’è scritto che bisogna sempre chiedere, bussare per entrare in comunione col Padre e conoscere, conoscere se stessi e parte delle cose che Lui ha predisposto. Ma per quanto tempo bisogna chiedere, quanto bisogna bussare? Cosa aspetta il Padrone di casa ad aprire? Quello che molti ci aspettiamo è una parola rivolta personalmente senza l’opera mediatrice di altri, una parola netta, inconfutabile che si possa ascoltare senza l’ombra di alcun dubbio! Smetterò di essere cercatore e affiderò alla sola speranza, non disgiunta dalla mia piccola capacità di preghiera, il divenire con tutte le sue sorprese. In fondo è vero, riporto il pensiero di altri, che non possiamo avere la certezza del sapere ma quantomeno la certezza della speranza!
Mi spiace molto.. Ma anch’io scivolo e ogni volta cerco di risalire faticosamente.. Difficile l’accettazione ma penso che la risposta dopo anni di elucubrazioni mentali sia proprio qui.. La nostra crescita dipende dal l’accettazione sperando sia l’unica strada x raggiungere la Verità.. Accettare che i nostri limiti nn possono oltrepassare ciò che ci è dato di nn comprendere e accettare che il dolore che proviamo sia fisico che morale sia necessario x un’evoluzione che nn comprendiamo.. Tutto è vano e relativo e l’unica strada x costruirsi una piccola cappella interiore di pace è l’accettazione.. Perlomeno ciò è la mia meta attuale.. Fede e speranza sono le nostre uniche armi.. Usiamo le. Buonaserata a tutti
Buonasera mi chiamo Michela ho perso mia figlia un mese e mezzo fa non riesco a trovare la forza di andare avanti .quando parlo di lei scoppio a piangere e penso a lei tutto il giorno.l ultimo giorno che ci siamo visti abbiamo litigato e questo non mi dà pace avrei dovuto abbracciarla e baciarla ….non pensavo di non rivederla più.
Il dolore lascia segni profondi, cicatrici che non si rimarginano mai, è come il cane che ti addenta il polpaccio e rimane lì, attaccato e non lascia la sua succulenta presa. Il dolore è eterno, il dolore è la vita.
Mi spiace molto Michela, so cosa provi e come ti senti, io ho perso un fratello che per me era come un figlio, vista la differenza di età, e che mi è stato affidato fin da subito, visto il duro lavoro che avevano i miei genitori. Posso solo dirti, dopo 3 anni, che la vita va avanti (per noi stessi e per quelli che abbiamo accanto), il dolore si attenua ma non svanisce del tutto, che si ricordano più le cose belle che quelle tristi. So che tutto ciò che ti dico ti sembra ora assurdo, incredibile, magari un pò sciocco, ma è così! Devi dare tempo al tempo, vivere appieno il tuo lutto, il tuo dolore, e scoprire, giorno dopo giorno, che oggi fa un pochino meno male di ieri, e così via…Ti mando un grosso abbraccio e se potessi lo farei di persona…forza cara Michela, la vita va avanti, nonostante tutto…. Mi chiamo Silvia ed il mio post è del 22 maggio 2015 se ti va di leggerlo. Ciao.
La scomparsa di un caro è sempre momento di tristezza. La terribile sensazione che si prova rimarrà nei cuori per tutta la vita e noi cercheremo soltanto di far finta che nulla sia successo, ma così non è.
Esistono, tutti, non hanno più un corpo materiale, non sentono più l’amore viscerale esistente qui, ma non lo sentono più nemmeno nell’aldilà quando s’incontrano con gli amati già deceduti. Hanno una vita propria senza attaccamenti ed ordine morale. Avvertono che quel qualcuno è stato amore, lo sentono proprio come ci ascoltiamo noi quando gioiamo o siamo tristi. Ma non avvertono il dolore tragico che noi dobbiamo patire. Vuole dirsi che li non siamo più i loro figli, mariti, mogli, padri o madri? Esatto. Siamo qualcuno che loro hanno amato. Non sanno come e perché, come noi non sapevamo chi amavano quando eravamo in pancia. Soffrivamo? No. Pensavamo che ci potesse essere una vita dopo quella totale serenità dentro il grembo, senza paure ed ansie? No. Non lo pensavamo perché nessuno è venuto a dirci che dopo ci sarebbe stata un’altra vita. Dunque loro vivono con questa esatta percezione dello stare bene. Si sentono incarnati in qualcosa tramite l’amore della madre che li sta portando al mondo, ma non sanno chi è la madre.
Ci amano ma senza più nomi. Famiglia. Nemmeno loro la formano più. Non si frequentano tra loro se non con incontri sporadici ma avvertono, in quella che noi chiamiamo pensiero/coscienza, che quella persona la abbiamo amata.
Comunico spesso con mio padre poiché non mi viene concesso ancora di parlare con mia madre, salita solo poche settimane fa. Mio padre è molti anni che è andato. Parla. Mi rappresenta l esattezza di quando gli chiedo se mi ama ancora. Mi risponde di sì, se gli chiedo se ha veduto quel mio momento terribile e se ne ha sofferto mi dice di no. Capire il significato è complicato. L’amore esiste ma forse si sono distaccati dal pensiero dell’ansia e del dolore.
Mia madre è messa a dormire ancora: ed è una prassi che dicono essere necessaria fino a quando non riuscirà a comprendere ed accettare che non è più qui, e conosco mia madre, sarà lunga. E difficilmente accetterà ciò che verrà comunque comunicato. Appena sarà più forte per accettarlo.
Grazie a tutti, un abbraccio.
valentina dove hai preso tutte le notizie di cui parli?Ti sei documentata su testi in particolare?Film?!Ho perso una figlia di 24 anni bellissima Sono passati solo 15 giorni e passo l notti completamente in bianco Girando su internet in cerca di risposte a tutte le mie domande mi sono imbattuta in questi messaggi Aiutatemi a capire,aiutatemi a sapere La fede l ho persa completamente lottando per circa 3 anni insieme a mia figlia ed al suo tumore
L’ unica cosa che mi aiuta e’ andare in chiesa quando ci sono poche persone e nel silenzio pregare. E chiedere alla Madonna la pace.E ricordare le persone che ho amato ma ora sono in cielo ma che spero presto di riabbracciare e voglio credere che non mi hanno veramente lasciato ma sono solo invisibili vicino a me e mi aiutano altrimenti mi sento impazzire. E faccio lunghe passeggiate che fanno stare meglio il mio corpo e la mia mente. E cercare di vivere seguono I buoni insegnamenti della mamma e di un uomo molto amato.
Ho perso mio figlio di 36 anni da tre anni e quattro mesi e sono ancora in uno stato di smarrimento e di torpore.ogni risveglio è un’angoscia tremenda e no so che direzione prendere per iniziare La giornata. Ogni mattina mi reco al cimitero,ma non vorrei andarci perché mi fa tanto male doverlo andare a trovare in un luogo così desolante.Tuttavia devo andare ,devo cominciare così a scandire la solitudine della mia giornata che prosegue con tanta preghiera ,l’ascolto della santa Messa ,la ricerca di un senso da dare a tanto dolore e a tutte le vicende della vita ….ma è così difficile ritrovare risposte ai tanti perché che assaliscono la mia mente….un grande abbraccio a voi tutti e in speciale modo a chi, come me ,è rimasto orfano di un figlio