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A cosa Serve veramente il Lavoro Interiore

Fisica Quantistica e Conoscenze al confine Pubblicato il da

di Cristian Caregnato

Forse è arrivato il momento di fare un discorso serio e di prendere una posizione, per chi è in grado di comprendere.

Sul web vedo coach che strillano, che si arrabattano per avere più clienti possibile, che ripetono sempre le stesse cose, mai uno che faccia una seria analisi della situazione. Tutti che promettono: segui me, io ho il metodo! Molti parlano del lavoro su di sé, quasi nessuno sa che cos’è realmente.

La vita è tua e solo tua. Nessuno può sapere cosa hai dentro, nessuno è nella tua testa o nel tuo cuore. Nessuno può prendere decisioni per te e tu non puoi delegare la tua vita a qualcun altro, per quanto autorevole ti sembri.

Si dovrebbe partire da una presa di posizione forte, coraggiosa: “Il passato è passato, da oggi in poi sarò responsabile di ogni mio pensiero, di ogni mia azione. Mi assumo la completa responsabilità di ogni scelta e di tutto ciò questa causerà nella mia vita. Non esiste la scelta perfetta, in ogni momento posso riconsiderare la situazione e aggiustare con nuove soluzioni. Posso essere aiutato, consigliato, ma mi assumo la piena responsabilità di tutto ciò che accade ed accadrà. Con coraggio, con cuore, con forza. Da oggi in poi sarò pienamente presente nella mia esistenza.”

Il lavoro su di sé non serve per avere una vita perfetta o per realizzare tutti i propri desideri. È quello che tutti vorremmo, ma non funziona sempre così, per molti motivi. Il primo, e più importante, è che dentro di te ci sono mondi che lavorano per portarti a evolvere in modi che la tua mente conscia non riesce nemmeno a immaginare. Il secondo è che la tua anima è completamente disinteressata a successo, denaro o altre cose che, se non sei “pulito”, appesantirebbero solamente la tua esistenza. Capita a tutti: vogliamo una cosa, si realizza parzialmente, poi c’è un imprevisto che ti porta a realizzarne altre. Questa è la vita!

Quindi che si fa? La vita è per il 10% ciò che ti accade e per il 90% come reagisci. È lecito avere dei desideri e volerli realizzare, ed è altrettanto ammesso pensare che puoi modellare la tua vita, ma che puoi farne quello che vuoi e quando vuoi non corrisponde alla realtà.

Il lavoro interiore serve per USCIRE INDENNE qualsiasi cosa ti capiti nella vita. La vita, l’Universo, il Creatore sono molto più creativi di te e la guarigione, quella vera, arriva in modi inaspettati. Perché tutto non capita a te, ma per te!

Il lavoro interiore serve per RAFFORZARTI, per guarire le tue ferite, per renderti conto che alla fine quello che hai di più caro sei TU, con le tue fragilità e i lati di te stesso che meno ti piacciono.

Sei tu con i sogni realizzati e quelli infranti. Sei tu con il tuo amore e la tua amarezza. Sei ancora tu che imparerai il motivo per cui sei qui, cercherai la tua felicità, aiuterai qualcuno ad essere più felice.

È tutto qui. Ed è TANTISSIMO! La vita è bella, forte e potentissima. Impara a cavalcarla. Tu ce la farai, ma non nel modo in cui ce l’hanno fatta i tuoi genitori o i tuoi mentori più cari.

Ce la farai a modo tuo! Ecco, adesso sei pronto per iniziare veramente il tuo grande LAVORO INTERIORE.

Articolo di Cristian Caregnato (https://www.cristiancaregnato.it/chi-sono/)

Fonte: https://www.cristiancaregnato.it/a-cosa-serve-veramente-il-lavoro-interiore/

SENSO E META DELL'EVOLUZIONE UMANA - CD AUDIO Roma 5-6-7 maggio 2006 di Pietro Archiati

Senso e Meta dell'Evoluzione Umana - CD AUDIO

Roma 5-6-7 maggio 2006

di Pietro Archiati

Essere uomini vuol dire essere in cammino.
È come quando si fa un'escursione, o una gita: è bello avere uno sguardo d'insieme sul tragitto, sulla meta verso la quale si è diretti e sulle varie tappe da percorrere.

L'evoluzione umana è come un grande viaggio che dura già da millenni: anche qui la cosa che più dà gioia è il sapere da dove si è partiti, a che punto ci si trova, quali sono le tappe che ancora ci aspettano e soprattutto qual è la meta finale verso la quale siamo rivolti.

Da dove ha l'origine l'uomo? Dalla scimmia o da un Dio creatore? O proviene forse da tutti e due - il suo corpo dall'animale, il suo spirito dall'alto?

Un quesito importante di questo convegno riguarda la grande "svolta" dell'evoluzione, che si ripete, in piccolo, in ogni singola esistenza e nella vita di ogni giorno: è la svolta che ci fa passare da una conduzione che viene dal di fuori alla libertà interiore, che conosce solo la legge dell'amore.

Guardando avanti, verso la meta finale di tutta l'evoluzione, si vedono cose bellissime ancora tutte da fare: trasformare l'umanità in una sola famiglia e gli esseri della Terra in amici dell'uomo, che a sua volta impara ad amarli con gratitudine per tutto ciò che fanno per lui.
Pietro Archiati

CONFERENZE

Venerdì 5 Maggio 2006
20,30 - 22.30: 1ª conferenza con dibattito
Origini dell'Uomo e della Terra:
l'evoluzione secondo Darwin e secondo Steiner

Sabato 6 Maggio 2006
10,00 - 12,30: 2ª conferenza, pausa e dibattito:
Il mistero "manifesto" dell'entità umana:
l'uomo completo nel mondo fisico, eterico, animico e spirituale

16,30 - 18,00: 3ª conferenza:
L'evoluzione nella Bibbia e nelle religioni:
la grande "svolta" nell'umanità e nel singolo

20,30 - 22,30: 4ª conferenza, pausa e dibattito:
Il ritmo settenario di ogni evoluzione:
epoche culturali e la missione del nostro tempo

Domenica 7 Maggio 2006
11,00 - 12,30: 5ª conferenza:
Presente e futuro dell'evoluzione cosmica:
uomini non si nasce, si diventa

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In un mondo ideale, non inquinato da menti distorte, il nostro sistema immunitario funzionerebbe a dovere se lo si lasciasse fare, senza interporre azioni che ne cambino gli equilibri, rallentando così il processo di guarigione. Così funziona l’approccio della N.M.G. (Nuova medicina germanica) sviluppata dal Dott. Geerd Hamer e non posso che condividere, anche con alcuni aggiustamenti; ma non è questo lo spazio per dilungarmi sull’argomento.
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Non è vero che la cosa sola certa è che moriremo. È di pari verità che, finché gli uomini si identificheranno nei sentimenti che provano, la storia si ripresenterà nell’eterno ritorno dell’identico. La storia è sentimento e i sentimenti sono solo due. Se non escogitiamo come fare per divenire amore, l’equilibrio, per quanto momentaneo, ce lo renderà solo l’odio.
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