Accettare la Morte come un evento che fa parte della Vita
di Enzo Crotti
Inutile negarlo, per quanto moderna ed evoluta vogliamo credere sia la nostra società, esistono cose che sono per tutti dei veri e propri tabù. Uno di questi è sicuramente la morte.
Eppure sappiamo bene che questo importante passaggio della nostra vita terrena capiterà a tutti. Nessuno escluso. Il fatto di non parlarne tanto volentieri, nasconde probabilmente una forte paura, dato il carattere così ignoto dell’evento. Lo è altrettanto la nascita, nel senso di quello che eravamo prima di nascere. Completamente ignoto.
Qualcuno dice che semplicemente non esistevamo prima e non esisteremo dopo. Oppure, che la nostra natura era differente da quella materiale prima e sarà di nuovo differente dopo la cessazione della nostra esistenza sulla terra. Comunque sia, rimane il fatto che si tratta di un evento inevitabile.
Se non possiamo evitarlo, dobbiamo almeno imparare ad accettarne l’idea. Piano piano cercare di non evitare il discorso e piuttosto comprenderne la profonda importanza per il nostro cammino. Si tratta infatti di una tappa fondamentale, come lo è stato l’evento della nascita.
La cosa da temere non è la morte, ma il fatto di arrivarci senza aver vissuto veramente! E siccome la maggior parte della gente non vive davvero, ma si perde in mille illusioni, ecco che ha una paura profonda della fine della propria vita terrena.
Ricordiamo che la fine di qualcosa segna sempre l’inizio di un’altra. Questo ce lo insegna la natura. Perciò la morte può essere intesa anche come trasformazione oppure anche come “resurrezione”. Questo ce lo ha insegnato l’amatissimo maestro Gesù.
Eccovi quindi un esercizio impegnativo, insegnato da Osho. Non è per tutti… ma se riuscite a farlo è molto benefico.
“Nella vostra camera da letto, prima di dormire, spegnete la luce e sdraiatevi per dieci minuti, immaginando di morire piano piano. Scendete in profondità in questa sensazione… state morendo, state morendo, morendo… immaginate che tutto il corpo sia morto e che voi stiate scomparendo dal corpo, vi ritirate, vi ritirate, vi ritirate… lentamente sentite di lasciare il limite periferico del corpo, fino ad abbandonarlo lentamente.
Ora siete al vostro centro: ecco una fiammella piccolissima lì nel centro… è rimasta solo quella, tutto il resto è morto. Ora in questo stato rimanete fino ad addormentarvi”.
Provate a ripetere questo esercizio per un mese e constatate cosa accade alla vostra vita quotidiana.
Articolo di Enzo Crotti
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