Aiutare gli altri sul Percorso Evolutivo
di Emanuele Russo
Quando si lavora molto per cercare di comprendere la propria vita ed il mistero della stessa, si acquisisce la conoscenza di certi meccanismi e si desidera quindi aiutare altri, che si vedono annaspare ancora nel buio dell’inconsapevolezza.
Ci si dà quindi un gran da fare con spiegazioni, esortazioni, energia sottile, meditazioni, ecc… e spesso si riesce anche ad aprire degli spiragli di luce, che aiuteranno l’altro ad orientarsi. A volte però ci si scontra con personaggi che non desiderano altro che un aiuto superficiale. Sono personaggi spinti da forze oscure della propria coscienza, voraci divoratori della nostra energia e del nostro tempo, i quali non hanno, in realtà, nessuna intenzione di applicarsi per un cambiamento interiore. Essi pretendono che noi, per salvarli, prendessimo il controllo della loro vita, ci sedessimo al posto dell’autista del loro veicolo di carne, mentre loro se nestanno seduti al posto di passeggero…
Altri invece sono completamente avulsi da qualsiasi consiglio gli si possa dare, preferendo restare nel proprio “giardino mentale” a giocare con i propri giocattoli… mentre si ribellano decisamente e con violenza se arrivi e cerchi di sparigliargli il gioco per suggerire vie più evolute per ampliare la coscienza.
Non è così che funziona, però. Quando risulta chiaro che chi chiede, tanto poi non ha intenzione di operare alcun cambiamento vero in sé, è arrivato il momento di lasciarlo andare secondo il suo ritmo evolutivo, più lento… non per cattiveria, ma per semplice consapevolezza che ci sono ritmi diversi e che alcuni confondono il desiderio di semplice conoscenza con quello di evolvere.
Una sorta di ingordigia che ti fa abbuffare di concetti, ma che non produce avanzamenti reali. Sono persone che credono che le “perle di saggezza” che leggono o ascoltano, siano pillole… e che solo ingerite, provochino un cambiamento senza che debbano operare nessuno sforzo personale.
È una situazione che dobbiamo imparare a gestire. All’inizio ci fanno un po’ di rabbia… “ma come, ho investito tanto tempo ed energia e lui/lei continua ancora con la stessa storia?” …sembra, cioè, che non abbiamo fatto nulla e che la nostra azione sia risultata totalmente inefficace.
Ma poi col tempo si arriva alla più serena considerazione che non era ancora giunto per loro il momento di sbocciare… che i semi di saggezza da noi piantati nella loro mente sono in stasi e che un giorno arriverà il momento in cui nascerà una piantina che germoglierà rigogliosa.
Ci vogliono anni, ma è così che funziona… anni e tanta pazienza… È così che si diventa santi…
Articolo di Emanuele Russo
Fonte: http://www.educazionementale.it/aiutare-gli-altri-sul-percorso/
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