Cambiare il mondo, cambiando prima se stessi
di Salvo Samaiama
Sempre più spesso si sente parlare di Salute, Consapevolezza, Spiritualità, Olismo, Evoluzione, ma molte volte si abusa di queste parole, che vengono usate in contesti impropri solo per cercare di sviare dal vero percorso evolutivo.
A tutti piace sentirsi buoni, aiutare il prossimo, salvare il pianeta, migliorare la propria salute, sì ma senza esagerare, senza rinunciare alle abitudini, alle tradizioni e senza voler cambiare davvero. Di questa onda di risveglio si è accorto, comunque, anche chi lucra, con interessi diretti o tramite sponsorizzazioni su Alimentazione e Farmaceutica, i quali non volendo perdere terreno sono pronti a ri-etichettarsi e re-inventarsi, anche solo per finta, per approfittare di quest’onda di (parziale) Cambiamento.
Partiamo dal “salvare il pianeta”, argomento molto in voga oggi: siamo tutti pronti e d’accordo che bisogna fare qualcosa, ridurre il consumismo, i prodotti d’importazione, ridurre gli sprechi e il consumo di “alimenti” di origine animale… sì ma con cautela… “mica vorrai diventare un estremista” … ed ecco che a venirci incontro ci sono gli ossimori come “allevamenti e pesca sostenibili”, “benessere degli animali d’allevamento”, “uccisioni senza sofferenza” e “consumismo consapevole”.
Questi ossimori servono solo per consolarci, farci sentire buoni, farci credere di stare facendo qualcosa per il pianeta, insomma… ripulirci la coscienza, ma senza scomodarci a cambiare troppo le nostre abitudini… d’altra parte siamo bravissimi a trovare tutte le scuse possibili per cui “di più non si può fare” e comunque “anche se cambio io, che differenza può fare?”. Ce la raccontiamo così… e ovviamente la ciliegina sulla torta è sempre che chi cerca di fare di più è un “estremista”.
Anche in ambito spirituale ed olistico, le cose non cambiano. Qualsiasi operatore desidera evolvere, migliorare se stesso ogni giorno, trovare la pace interiore, aiutare il prossimo, magari cercare l’illuminazione… sì, ma senza esagerare! “Cosa vuoi che c’entri quello che mangio con il cammino spirituale, mica siamo fatti di ciò che mangiamo?” “Nutrirsi di morte e sofferenza, in che modo può ostacolare la mia crescita?”
Anche qui, quindi si parla di olismo, di “tutto è uno”, ma poi nella pratica si distacca il corpo dalla mente e dall’Anima (e… attenzione, mai usare questa parola in presenza di persone iper razionali, perché subito vi bollerebbero come un matto). Il top degli ossimori però si raggiunge in ambito salute, con la medicina allopatica che ne ha coniati alcuni da premio oscar. Uno su tutti: “i controlli preventivi”.
Innanzitutto, i controlli non possono essere preventivi, ma sono solo ed esclusivamente diagnostici, nel senso che trovano o non trovano una determinata alterazione, patologia etc. La vera ed unica prevenzione è lo stile di vita, e non parlo solo di alimentazione, ma anche di equilibrio emozionale, rapporti interpersonali sani, essere in un percorso di evoluzione, avere un obiettivo ed uno scopo per cui vivere.
Questo aspetto della prevenzione però, è quasi sempre ignorato o sottovalutato, poco importa se perfino nelle linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che solitamente non si sbilancia mai troppo, c’è scritto a chiare lettere quali sono gli alimenti da abolire o ridurre al minimo (carne, salumi, latticini)… Certamente meglio (e sicuramente più remunerativo) per l’allopatia e per l’industria farmaceutica combattere le malattie con sostanze chimiche brevettate, piuttosto che cercare di capire le vere cause che hanno portato ad ammalarci e quale messaggio ci sta fornendo il nostro corpo (o la nostra anima) sul nostro stile di vita. Meglio quindi lasciare la prevenzione a controlli diagnostici sempre più accurati ed approfonditi, che gli assicurino nuovi clienti.
Una frase geniale di un film, intitolato “Dr Knock e il trionfo della medicina”, diceva: “Un paziente sano è un malato che non sa di esserlo perché non ha fatto abbastanza esami”; ma ancora più significative sono le parole di Henry Gadsen (dirigente della multinazionale farmaceutica Merck nel 1976): “Il mio sogno è fare farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di venderli a chiunque”.
Cos’altro dire… Siate il Cambiamento che volete vedere nel Mondo e non lasciatevi traviare dalle comode scorciatoie con cui vi vogliono far credere che si può cambiare e salvare il mondo, senza prima partire dal cambiare profondamente voi stessi.
Articolo di Salvo Samaiama
Fonte: http://www.laspeziaconsapevole.it/2019/08/cambiare-il-mondo-ma-senza-cambiare-se.html
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