Cattiveria Gratuita e Persone Nocive, Come Gestirle?
di Kira Vannini
È innegabile che a questo mondo esista il male, così come è innegabile che esista il bene. La differenza è che il male viene spesso commesso senza sforzo alcuno, mentre per fare del bene occorrono cuore, arte, fatica.
Il male si diffonde a macchia d’olio, mentre il bene, spesso, apparentemente, non viene neppure notato. Proprio per questi motivi la cattiveria gratuita è un problema che ognuno di noi ha affrontato almeno una volta nella vita: le vibrazioni negative che ci arrivano quasi sempre da persone rabbiose e frustrate con cui abbiamo a che fare ogni giorno ci rimangono addosso e ci contagiano come un virus, rendendoci a nostra volta stressati e negataivi. Queste persone sono spesso accondiscendenti, ma piene di invidia e livore nei confronti del prossimo.
Come Riconoscere le Persone Nocive
Difficilmente chi ti contraddice o ti fa notare cose di te stesso che magari non ti piacciono tramerà contro di te: chi ha il coraggio di sostenere e condividere con te il proprio punto di vista, magari muovendoti delle critiche costruttive, è solitamente una persona franca e leale, che magari non la pensa come te, ma che merita rispetto per la sua onestà intellettuale.
Le persone positive, quelle che lo sono davvero e non lo fanno soltanto credere, non hanno bisogno di attingere alla cattiveria e a mezzi subdoli in una eventuale discussione con qualcuno. Per questo riconoscere la cattiveria nelle persone e saperla distinguere dalla critica costruttiva è un passo importante per neutralizzarla.
Se stai affrontando un percorso di meditazione, senz’altro stai facendo emergere la parte più profonda di te, stai imparando ad ascoltare i segnali che ti manda il tuo istinto. Ed è proprio a questo che ti devi affidare per captare immediatamente i comportamenti e l’attitudine di qualcuno.
Faccio un esempio che può chiarire meglio il concetto: ti viene presentata per la prima volta una persona e i tuoi occhi si soffermano sul suo aspetto, le tue orecchie ascoltano la voce, le parole che vengono dette, il nome e quant’altro, ma se presti attenzione noterai che qualcosa in te immediatamente ti fa “sentire” se chi hai davanti ti piace o meno.
É una sensazione che si ha solo nei primissimi istanti, puramente istintiva, poi si viene distolti dal cervello, dalla logica, dal ragionamento, dai racconti, ma è di fondamentale importanza imparare a catturare quest’allerta e a farne tesoro.
Il tuo istinto è la parte più primordiale di te, quella che non sai più riconoscere e che è soffocata dai diktat sociali, ma ti avvisa sempre dei pericoli, che tu lo voglia o meno. A volte lo ascoltiamo inconsciamente e facciamo qualcosa che non avevamo razionalmente previsto di fare, ma il più delle volte annulliamo ciò che ci viene spontaneo per il senso del dovere che ci impone un’altra soluzione.
E ancora una volta attingo da episodi vissuti in prima persona per farti capire meglio di cosa parlo. Anni fa iniziai un nuovo lavoro a me abbastanza sconosciuto, al quale mi approcciai con la dovuta umiltà di una neofita.
Mi vennero presentate varie persone, e nel momento in cui strinsi la mano a “quella” collega sentii il gelo della cattiveria che si propagava dalla sua figura, e spontaneamente mi dissi in cuor mio “guardati da lei”. Passarono circa sei mesi, e contrariamente a quella prima impressione questa persona mi trattava sempre con gentilezza e rispetto, per cui mi rilassai e pensai di essermi sbagliata. Eppure l’istinto non mente mai: in un momento in cui io ero particolarmente fragile, lei sfoderò in un colpo solo la sua cattiveria gratuita per nuocermi agli occhi dei miei responsabili in maniera drastica e definitiva. A salvarmi furono solo la mia sincerità e la mia limpidezza.
Con questo non voglio dirti che le persone vadano etichettate o catalogate al primo incontro, e nemmeno voglio indurti a pensare che nessuno possa cambiare con il passare del tempo, ma tieni presente che se qualcosa in una persona non ti convince (e magari non ti sai neppure spiegare di cosa si tratta) è un segnale da non ignorare. Dai retta alle tue sensazioni e non soffocarle sotto il peso della razionalità. Sii sempre gentile e disponibile, ma stando all’erta e attento ai campanelli d’allarme, senza esporre la tua parte più debole. Disponibile ma ricettivo.
Come Combattere la Cattiveria Gratuita
Se dovessi darti una formula per neutralizzare le cattiverie e le persone nocive, potrei dirti semplicemente: “sii sempre te stesso, fino in fondo”. Tuttavia, è più facile a dirsi che a farsi: come non venire contagiati e influenzati dalla cattiveria gratuita che ci viene riversata addosso ogni giorno?
L’arma segreta che può portarti sulla strada giusta è il dialogo: parla, spiega in modo pacato e sincero, non lasciar correre. Affronta anche e soprattutto le conversazioni che ti spaventano. Fai venire alla luce tutti gli eventi che ti hanno nociuto e fai presente i motivi per i quali ti senti mortificato e ferito. Combatti le persone nocive con la tua positività. Non sempre verrai creduto, non sempre trarrai soddisfazione o beneficio dalla tua sincerità, ma avrai ottenuto un grande traguardo: sarai in pace con te stesso.
Non accumulando la negatività dentro di te, ma dandole anzi un canale di sfogo molto immediato, non solo apprenderai quanto il dialogo possa essere terapeutico per il tuo equilibrio mentale, ma a volte sarai in grado di ribaltare situazioni sfavorevoli grazie alla tua trasparenza emotiva. Il dialogo sincero ti dona una luce, una sicurezza, una forza che sono inoppugnabili.
So che cosa stai pensando: nella realtà i cattivi vanno avanti con i loro elaboratissimi piani, mentre i corretti, i buoni restano a guardare col groppo in gola, ed essere sinceri non ripaga quasi mai. Non oso smentirti, è così spesso e ovunque, ma tu stai intraprendendo un percorso non facile per una ragione precisa: ripulirti dalla negatività. Si tratta di una missione che cambierà la tua intera sfera emotiva e la tua visione della vita, perciò vale la pena anche solo tentare.
Se non te la senti di partire subito con il dialogo, ti lascio altri due consigli per iniziare a depurare la tua mente fin da subito:
– La gentilezza: le persone nocive mirano a colpirti nei tuoi punti deboli con il preciso intento di ferirti. Mostrarti arrabbiato, triste o maldisposto nei loro confronti non farà che appagarle e raddoppiare la dose di cattiverie che ti riversano contro. Rispondi invece con la gentilezza e con un sorriso anche ai loro commenti più pungenti: li spiazzerai.
Sulle prime non capiranno i motivi della tua reazione, la interpreteranno come una sfida e tenteranno di rincarare la dose. Tu non cedere. Preparati delle frasi gentili adatte ad ogni situazione, oppure limitati a sorridere con spontaneità e passa oltre, cambiando argomento con disinvoltura per non dare troppo peso a quel che hanno appena detto.
– La riservatezza: chi vuole diffondere cattiveria gratuita spesso tende a parlare alle spalle degli altri utilizzando informazioni personali che gli hanno confidato. Sii quindi sempre vago sulla tua vita privata e sui dettagli troppo approfonditi di ciò che ti sta a cuore, e al contempo non dar mai loro corda quando iniziano a spettegolare su qualcun altro. Se ti coinvolgono chiedendo il tuo parere, rispondi che non pensi nulla a riguardo o che non hai abbastanza elementi per giudicare la persona di cui stanno parlando.
E in qualsiasi caso, ricorda di non rispondere mai al fuoco col fuoco. Diventare pungente e cattivo a tua volta per “vendicarti” porterà solo ad effetti disastrosi che si ripercuoteranno anche su di te (ricorda sempre la “legge di attrazione”).
La nostra mente ha un bisogno assoluto di trovare la pace, e soltanto domando la negatività (e non alimentandola) possiamo affrontare la vita con il giusto piglio, sicuri di noi stessi e delle nostre convinzioni.
Articolo di Kira Vannini
Fonte: https://www.meditazionezen.it
Infatti io negli occhi vedo subito le ombre e nella voce sento vibrazioni che mi dicono di stare lontano o meno. Solitamente non mi sbaglio mai.
Articolo molto interessante e molto veritiero. Ma, sfortunatamente, dalla teoria alla pratica…c’è il mare… Sarebbe bello, ma impraticabile dopo gli atteggiamenti umani degli ultimi tre anni, proprio no: il buonismo in assoluto ormai è andato in pensione da tempo.