Chi si confronta… perde!
“Se un uomo volesse solo essere felice, non sarebbe così difficile, ma egli vuole essere più felice degli altri, e questo è quasi sempre difficile, perché noi ci figuriamo gli altri più felici di quanto non siano”.
(Montaigne)
Confrontarsi di continuo con gli altri è una brutta abitudine mentale: uccide l’autostima e rende infelici. Le persone con una forte autostima probabilmente non lo fanno, o solo di rado. Le persone più insicure e con poca consapevolezza del proprio valore, sono più esposte al rischio di giudicare se stesse in base al confronto con altri.
Apri la tua pagina facebook e vedi belle fotografie di vacanze in qualche paese esotico… e a te tocca andare al mare dai suoceri, altrimenti la moglie brontola. Ex compagni di scuola che hanno trovato il lavoro dei loro sogni, e tu sei incastrato in un lavoro del cavolo, o peggio ancora il lavoro non ce l’hai.
L’amica al mare abbronzata ai primi di giugno, e grazie, vive in Sicilia, mentre tu al nord il mare te lo scordi per un altro mese almeno. L’altra che condivide orgogliosa una foto del marito e dei figli felici durante la gita domenicale, e tu proprio quel giorno hai litigato con tuo marito o con tua moglie e hai passato un fine settimana orribile.
Poi c’è il vicino di casa che ha appena comprato la macchina nuova, guarda caso proprio quella che vorresti tu, ma non te la puoi permettere. E la collega di lavoro sempre puntuale e impeccabile… mentre tu arrivi in ufficio al mattino trafelata e sgualcita come un pulcino bagnato. E di sicuro un cugggino che ha fatto tanti soldi, mentre tu fai fatica ad arrivare a fine mese…
Si potrebbe andare avanti a lungo con esempi di tutte le volte che giudichi male te stesso e la tua vita, perché ti poni in confronto con gli altri. Eppure ci sono un sacco di buoni motivi per cui potresti smettere di farlo. E un po’ di metodi per riuscirci, con grande vantaggio per la tua autostima.
Perché smettere di confrontarsi con gli altri è una buona idea
1. Perché non conosci veramente la vita degli altri. Con quante persone sei veramente in intimità? Qualche familiare? Un paio di amici del cuore? A parte queste, che forse conosci davvero, per il resto sai ben poco della vita delle altre persone. Quello che vedi è una facciata, un’apparenza. Le persone di solito non parlano volentieri dei loro problemi (a parte i lamentosi di professione). Non ti raccontano quanta fatica fanno ogni giorno per raggiungere i loro risultati. Non condividono i fallimenti o le paure più intime. Quando ti trovi a pensare: cavoli, quella persona è proprio fortunata, ha tutto dalla vita, molto probabilmente ti stai sbagliando. Non hai elementi sufficienti per fare questo tipo di valutazione. Il rischio che corri è di confrontarti con qualcosa che non esiste, un ideale.
2. Perché confronto e giudizio vanno a braccetto. Il paragone con gli altri è deleterio anche quando gli altri ti sembrano peggio di te. Certo, forse provi un momentaneo sollievo quando dici a te stesso: hey, non sono poi così male, perché hai fatto un paragone vincente con qualcuno. Ma quello che stai facendo è emettere un giudizio: stai giudicando male il comportamento di qualcuno, una scelta di vita, un atteggiamento…
Il punto è che molto probabilmente fai lo stesso con te stesso. Sei iper-critico, rigido, e giudicante tanto nei confronti degli altri, quanto di te stesso. E questa attitudine ti fa male. Il tuo valore non lo trovi continuando a fare il gioco del lui/lei è peggio/meglio di me.
3. Perché non puoi vincere. Se hai bisogno di ricavare il tuo valore dal confronto con gli altri, hai già perso. Ci sarà sempre qualcuno migliore di te in qualcosa che ti interessa. Qualunque sia l’obiettivo che ti stai ponendo – migliorare le tue finanze o la tua cultura, curare di più il tuo aspetto, metterti in forma con lo sport, scrivere un blog, viaggiare, fare carriera – ci sarà sempre qualcuno che lo saprà fare meglio di te. Certo, se ti chiami Usain Bolt sei sicuro che nessuno al mondo corre i 100 metri più forte di te. Ma anche i record assoluti non durano per sempre…
Come smettere di confrontarsi continuamente con gli altri
Ok, se adesso sono riuscita a convincerti che il continuo confronto con gli altri è inutile e dannoso, vediamo cinque strategie per smettere di farlo, o comunque per arginare questa abitudine mentale tossica.
1. Diventa consapevole. Spesso i sentimenti di invidia si manifestano come una lieve fitta, un fastidio che ti affretti a scacciare. Registri mentalmente che quella persona ha qualcosa che tu non hai e che vorresti avere. Che è migliore di te in qualcosa. Che riesce laddove tu fallisci. Questo ti fa sentire a disagio, ma non sempre hai la lucidità di soffermarti a pensare. Perché mi sento a disagio? Cosa sto pensando di me stesso e di questa persona? Perché mi sto confrontando? Ha senso questo confronto? Sono tutte ottime domande, alle quali potrai dare ottime risposte, se solo riesci a diventare consapevole dei tuoi pensieri nel momento in cui ti stai confrontando con qualcuno e ne stai traendo una sensazione spiacevole.
2. Concentrati sui tuoi punti di forza. Per esempio: scrivili. Fai un elenco delle tue qualità, delle cose che ti rendono orgoglioso di te stesso. Ricorda i successi della tua vita. Ripensa alla tua storia, alla strada che hai fatto, alla tua biografia, al modo con cui hai superato le difficoltà. Diventa più consapevole di quello che sei, pensando che il tuo valore è radicato dentro di te. Non lo devi ricavare per differenza dagli altri.
3. Guarda ciò che ti unisce agli altri, non ciò che ti divide. Il confronto si gioca sulle differenze. Tu valuti gli altri come diversi da te. Ti concentri su qualcosa che loro hanno e che a te manca. Così facendo ti separi dalle altre persone. Le allontani. Spesso le metti su un piedistallo. Comincia allora a pensare che gli altri sono molto più simili a te di quello che pensi. Hanno emozioni, sentimenti, paure e desideri non tanto diversi dai tuoi.
4. Sviluppa un atteggiamento positivo verso le altre persone. Puoi essere meno giudicante, meno critico, meno rigido nei confronti degli altri? Puoi avvicinarti a loro con curiosità e amorevolezza? Se la risposta è sì, allora sei a cavallo. Vuol dire che saprai essere più amorevole e meno critico anche nei confronti di te stesso. E avrai meno bisogno di collocare te stesso e le altre persone sopra un preciso gradino della tua scala immaginaria.
5. Trasforma l’invidia in ammirazione. L’invidia è un sentimento che ferisce prima di tutto chi lo prova. L’ammirazione è l’altra faccia della stessa medaglia. Dipende da quale storia stai raccontando a te stesso. Puoi fare la vittima e soffrire di invidia cronica. O puoi approfittare delle buone qualità degli altri per apprendere.
C’è qualcosa in cui vuoi migliorare ma non riesci? E hai davanti un’altra persona che invece ci riesce benissimo? Invece di sentirti sminuito nel tuo valore, osserva l’altro con distacco e intelligenza. Fatti queste domande: come ci riesce? cosa fa di diverso da me? lo posso imitare? posso utilizzare il suo sistema e farlo mio? Sei capace di dirgli: “hey, sei proprio forte, mi spieghi come fai?” Potresti ottenere due grandi vantaggi: imparare qualcosa, e farti un amico.
Fonte: https://www.mywayblog.it/paragoni-altri/
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