Ghiandola Pineale: Illuminazione, Intuizione e Coscienza Cosmica
In questo periodo stiamo assistendo a un maggiore influsso del femminile, che si scontra con le energie maschili. Questo innesca la discordia e la prepotenza che vediamo nello svolgersi di tutti i giorni.
Ciò si riflette anche sulle persone, dando vita all’eterna lotta tra razionalità e sentimento, tra la reazione aggressiva e il ricevere benevolmente. Verrà un tempo però, in cui l’energia equilibrata del maschile e del femminile si riuniranno in una sola, determinando una grande potenza.
Intanto, i nostri corpi cercano di ritrovare l’equilibrio, e questo avviene attraverso la ghiandola Pineale e in misura minore attraverso la ghiandola Pituitaria e la Tiroide, le quali servono a riattivare alcuni dei Chakra principali. Tutto questo può provocare forte ansia, sogni intensi e palpitazioni, man mano che questi nuovi Chakra si attivano. Ma sarà un processo temporaneo, che porterà a raggiungere una maggior consapevolezza ed equilibrio. Cerchiamo di scoprire in che modo.
La ghiandola pituitaria (sesto chakra) e la ghiandola pineale (settimo), devono congiungere le loro essenze per aprire il “Terzo Occhio”. La ghiandola pituitaria è conosciuta anche come la “ghiandola maestra”, la quale agisce come centro di controllo che invia messaggi a tutte le altre ghiandole. Essa è chiamata anche il “posto della mente”; il lobo frontale regola i pensieri emozionali, quello anteriore regola il pensiero concreto e i concetti intellettuali. La ghiandola pineale è invece conosciuta anche come il “posto dell’illuminazione, dell’intuizione e della coscienza cosmica”. Quindi abbiamo intuizione e ragione, e il congiungimento delle essenze di queste due ghiandole, è ciò che apre il Terzo Occhio.
La ghiandola pineale (o epifisi) agisce per inibire l’azione della ghiandola pituitaria, onde evitare l’immediato scaricamento dei pensieri nell’azione. Questa inibizione è ciò che ci aiuta a riflettere sulle nostre azioni e ci consente di gestire al meglio le nostre reazioni emotive. L’introspezione è indispensabile per l’auto-realizzazione, poiché sposta la nostra attenzione dal mondo esteriore a quello interiore. Quando il mondo esterno scompare, l’attenzione principale è concentrata sul sé interiore: in questo modo focalizziamo il flusso di coscienza all’interno di noi stessi.
E’ possibile sviluppare e stimolare la ghiandola pituitaria e quella pineale attraverso la meditazione sul sesto e sul settimo chakra, attivando così il Terzo Occhio: l’Occhio Divino. Una volta che il Terzo occhio è aperto, abbiamo un accesso personale alla Conoscenza Superiore. Il Terzo Occhio aperto è chiamato “Occhio dell’Anima”.
Avere il terzo occhio aperto determina due importanti aspetti:
– acquisizione di maggiore coscienza e consapevolezza del mondo in cui viviamo;
– uno stato di salute migliore e a una miglior sinergia con il proprio corpo e con l’ambiente circostante, grazie alla pineale attiva.
Saggezza antica: la Ghiandola Pineale sede dell’Anima o Porta spirituale
La ghiandola pineale è stata sempre un elemento importante nelle varie culture: ad esempio, lo scettro di Osiride è costituito da una ghiandola pineale e da due serpenti incrociati che raggiungono la ghiandola, passando attraverso la spina dorsale. I Sumeri, furono tra i primi a immortalarla come cono di pigna in mano ai loro Dei. Da notare la sorprendente corrispondenza tra la rappresentazione dell’occhio di Horus e la sede anatomica della ghiandola pineale.
Nelle rappresentazioni indiane, il terzo occhio è enfatizzato anche dal disegno del punto sulla fronte. Le culture del passato associavano quella che noi oggi chiamiamo Epifisi, ad un organo preposto alla maggior chiarezza mentale ed alla visione interiore. Per Cartesio, la ghiandola Pineale è il punto privilegiato dove la mente (res cogitans) e il corpo (res extensa) interagiscono. Egli dice: “Anche se l’anima si unisce con tutto il corpo, c’è una parte del corpo (la pineale) in cui questa esercita la sua funzione più che altrove… La pineale viene così sospesa tra i passaggi che contengono lo spirito animale (guida e ragione, portando sensazione e movimento) verso l’anima… Il corpo macchina è costituito in modo che ogni volta che la ghiandola viene stimolata in un modo o nell’altro, dall’anima o da qualsiasi altra causa, spinge lo spirito al cervello animale”.
Oggi le neuroscienze, stanno confermando ciò che l’antica saggezza sapeva da sempre: la ghiandola Pineale è un’antenna spirituale, “il terzo occhio” mistico di cui parlano le tradizioni antiche. In tutte le popolazioni e tradizioni umane, il terzo occhio è stato visto come un mezzo per raggiungere livelli più alti di coscienza e consapevolezza, pur esistendo ed essendo presente in un corpo fisico.
La ghiandola pineale, tuttavia, è estremamente vulnerabile all’ambiente circostante, allo stile di vita che conduciamo, molto spesso espressione di depressione e insoddisfazione. Nel 1958, Aaron Lerner scoprì che la melatonina, era prodotta nella ghiandola pineale da un altro neurotrasmettitore comune, la serotonina.
Si apprese che la melatonina, è responsabile del rilassamento e della regolazione dei ritmi circadiani. La melatonina rafforza il complesso del sistema immunitario del corpo, accresce la produzione di energia fisica, alzando il livello di sopportazione della fatica, contribuisce, inoltre, a un’ottimale gestione del sistema cardiovascolare, ed è per eccellenza la sostanza antiossidante del corpo, con effetti evidenti sui meccanismi anti-invecchiamento e sulla mente. Sviluppando facoltà latenti, incentiva il trascendere l’ego, guarendo rapidamente le nostre sofferenze e i nostri conflitti. La melatonina viene secreta ed elaborata nel periodo notturno, durante il quale la ghiandola raggiunge il massimo della sua attività, dando luogo all’emergere della conoscenza intuitiva e delle facoltà più sottili.
Spunti di riflessione
Ai giorni nostri, il terzo occhio viene atrofizzato prevalentemente a causa dell’alimentazione e di inquinanti: bibite gassate, acqua fluorizzata, zuccheri raffinati e alcuni coloranti e additivi, contribuiscono alla calcificazione di questa ghiandola.
Il Mercurio è veleno per la ghiandola pineale, ed è contenuto in molte otturazioni dentali o in pesci di grandi dimensioni (come il tonno) o da fondo (come i gamberetti). Le lampadine eco, se si rompono, rilasciano vapore di mercurio. Il fluoro invece è presente nei dentifrici e anche nell’acqua di rubinetto. Alcuni pesticidi sono tossine per la pineale. Alcool e fumo sono dannosi in generale e nello specifico per la pineale. L’aspartame K, lo zucchero raffinato, i prodotti chimici per la pulizia, i collutori dentali e alcuni deodoranti, risultano altrettanto dannosi.
Disintossicazione della ghiandola Pineale
Il cacao crudo è uno stimolante e disintossicante della ghiandola pineale, grazie all’elevato contenuto di antiossidanti. L’uso quotidiano di alghe, come la clorella e l’alga spirulina e il cilantro, più noto come coriandolo, può contribuire a rimuovere il mercurio e gli altri metalli pesanti, accumulati nel corpo. Gli alimenti biologici, supportano la disintossicazione della pineale.
Vi lasciamo con questi quesiti su cui riflettere: Perché per un lungo periodo nelle scuole dell’infanzia, sono state somministrate ai bambini pasticche di fluoro? Perché colazione e spuntini, soprattutto per i bambini sono sempre più costituiti da merendine piene di zuccheri, additivi…? Perché le bibite sono gasate, colorate e zuccherate in modo esagerato?
Fonte: http://www.vcomevittoria.it/blog-larcangelo/la-ghiandola-pituitaria.html
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