Libertà
di Mauro
In occasione di questo Natale ho deciso di scrivere qualcosa sulla libertà, un concetto che oggi ha forse bisogno di essere un po’ restaurato.
Da parte dell’Uomo, credo sia sempre esistita una tendenza naturale alla ricerca della libertà. Nei secoli, è innegabile che la condizione dell’uomo nella società sia in generale migliorata. Ma molto spesso commettiamo un errore molto grossolano: crediamo di avercela fatta.
Anche se sappiamo bene che c’è una lotta da portare avanti, che esistono élites di potere brutali, le quali perseverano nel trascinarci dentro il loro modello di società, dentro il loro Ordine Mondiale, pensiamo che la nostra vita quotidiana proceda in fondo discretamente, e che se anche non ce la caviamo proprio bene, ci manchi tuttavia poco perché possiamo sistemarci meglio, e arrivare a vivere meglio. Ci illudiamo che la favola continui.
Ma se abbiamo avuto, un giorno, il coraggio di saltare dalla platea sul palco, e di guardare oltre la scena del grande inganno, allora non possiamo più tornare indietro.
Abbiamo visto i fantocci senz’anima che ci governano da sempre, abbiamo visto i fili agganciati a braccia e gambe di poveri burattini, e abbiamo scorto anche i burattinai, abbiamo capito che se non liberiamo la nostra Mente dai pensieri di altri, dagli schemi stereotipati del regime della stupidità, allora non saremo mai felici, neanche se abbiamo amore e denaro, amici e famiglia. Niente serve a niente, se non siamo in grado di calmare la nostra tempesta interiore, così da tornare ad essere in grado di ricevere la dolcezza della Creazione di cui siamo parte.
Ci basterebbe osservare il volo di un solo calabrone, per ritrovare l’immenso universo che abbiamo dentro e fuori, sarebbe sufficiente la bellezza e il profumo di un fiore, per farci ritrovare la “via di Casa”. Ma quasi sempre, quel calabrone ci vola di fianco senza che ce ne accorgiamo, e il fiore si perde dietro di noi mentre camminiamo nelle nostre preoccupazioni.
Libertà significa interrompere la catena delle abitudini, uscire dalle sterili logiche dei molti, per costruire una “Nuova Città” di intuizioni e visioni più alte. La libertà consiste nell’aprire la Mente al Cuore, oltre le false piste di una razionalità sterile, strumento di chi ci controlla come pecore in un recinto.
Noi questo Natale abbiamo scelto di appendere un Crocefisso, perché amiamo Gesù, perché teniamo alle nostre radici cristiane, e perché crediamo di essere liberi di fare quello che vogliamo. Rispettiamo chiunque, ma pretendiamo la nostra libertà!
Buon Natale a tutti, e Buone Feste
Mauro e Beatrice
Sono convinta che le persone, subiscono in modo molto subdolo, manipolazioni mentali attraverso i media e il potere, ai fini di controllo. Il cosidetto gregge ubbidisce ma le pecore nere sono quelle più sveglie! Al contrario, vogliono farti credere che se sei al di fuori degli schemi “imposti”, sei uno sfigato……..quanto rido….
Ciao Eleonora, io credo che la manipolazione della mente sia lo strumento fondamentale utilizzato dal sistema, ma anche dai singoli individui, per rubarti alla tua vera consapevolezza. Il potere utilizza strumenti di ogni tipo per far sì che “il grande allevamento” produca al massimo, ma ci sono anche individui che per denaro, o per altri scopi egoistici, manipolano chi si trova a stretto contatto con loro, come i familiari, “amici”, etc. Dobbiamo mantenere il controllo della nostra mente, il che non significa scordarsi della nostra parte intuitiva. Teniamo la mente aperta a tutto, perchè possiamo incontrare di tutto! Ad esempio, io personalmente ho conosciuto manipolatori incalliti che sfruttano proprio il bisogno di spiritualità, e di crescita interiore, per tacitare con grande arroganza, e con l’uso di varie tecniche di comunicazione e di manipolazione, la mente degli sventurati che capitano loro sotto tiro. Risultato: clienti perfetti, privi di spirito critico!
Un saluto, Mauro
E’ un’analisi giusta e triste quella che fai, caro Mauro,ti accorgi di un mondo sterile, fatto di abitudini e materialità, indifferenza e disprezzo, educato all’edonismo e alla fagocitazione del superfluo che da l’illusione della potenza, la credenza che il non possedere tante cose sia come un umiliazione da non subire per non apparire inferiori in un continuo e costante confronto con chi ci circonda. E’pure vero che su questa terra esistono realtà diverse dove l’abbondanza risalta in una parte di popolazione a discapito di un’altra cospicua parte cui invece è limitatissimo, deficitario l’accesso all’essenziale. Nell’opulento occidente possiamo misurare l’insensata disposizione a circondarsi di tutto il possibile osservando solamente i rifiuti che giornalmente si accumulano ovunque! E’ la società dell’illusorio benessere, quello che soddisfa la pelle, la superfice dell’uomo ma non raggiunge la sua parte impalpabile, lo spirito. Lo spirito, elemento che non è destinato a gratificarsi delle cose di questo mondo. Parli di un ideale salto per passare su quel palcoscenico che potrebbe consentire di guardare le cose e le persone, il tutto, da un’altra visuale. Giusto, augurabile! Ma chi ci dara la motivazione, lo stimolo per fare tutto questo? Una forza intrinseca che sembra però non esistere o una misteriosa energia che in un momento epocale a noi però sconosciuto si presenterà con dinamiche inaferrabili nella storia dell’esistenza? Una nuova impalpabile realtà spirituale che nascerà con l’avvento di nuove generazione e poi, a cascata, si diffonderà nel genere umano che sarà finalmente capace di accorgersi del calabrone, del fiore, del prato verde, del fiume, degli alberi, tutte cose che abbiamo sempre avuto ma di cui pochi si sono accorti! La consapevolezza di una bellezza, di un’armonia finalmente connaturata in tutto il genere umano. Forse il primo passo prima della fine di questa cosmogonia e la liberazione definitiva dalla materia. Gesù docet!
Grazie Gio, molto illuminante quello che hai scritto, come sempre sono i tuoi pezzi. Un saluto, e un augurio di Buon Anno Nuovo anche da Beatrice
Grazie e auguri a Voi. Grazie soprattutto per il vostro impegno!