Non ho Tempo! Imparare l’Arte di Vivere nel Qui ed Ora
di Ti degli Arcangeli
Alice: “Per quanto tempo è per sempre?” Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”. (Lewis Carrol)
Viviamo per tutto, soprattutto per il lavoro, che ci assorbe, ci consuma, ci affatica, ci risucchia come un vortice, senza fine… ma poco o nulla ci concediamo per accrescere il dialogo e la “vera crescita” e Benessere interiore e quindi esteriore.
Siamo creature strane, che relegano le “cose più sagge ed importanti al dopo, al domani”, senza avere neppure la consapevolezza di quanto cammino ancora ci sia concesso e così spesso ci priviamo di “noi stessi”, ci mutiliamo da soli, prima ancora che siano gli altri a farlo.
Se parliamo di Spiritualità, di meditazione, di ricerca interiore, di Angeli … spesso ci sentiamo rispondere: “Bello, mi piacerebbe… ma non ho il tempo!”. “Non posso, ho già così poco tempo per la famiglia!”, “Quando i figli saranno cresciuti, allora, forse…”
Sono molte le persone che si giustificano del fatto di non fare il Lavoro su di sé, di non prendersi neppure 30 minuti per un percorso spirituale, adducendo la mancanza di tempo.
Mi dispiace dover essere categorica, ma queste persone, ovviamente, non sanno proprio cosa sia il Lavoro su di sé e tanto meno quali e quanti benefici apporti al Sé e al contesto affettivo e lavorativo, in cui viviamo.
Osservarsi, cambiare, essere presenti nel “qui e ora”, non si deve certo farlo a spizzichi, a puntate, dalle 19.30 alle 22 del martedì, ma durante tutte le 24 ore della nostra giornata.
Molti si documentano, ma la Spiritualità è altro. Leggere un libro sui colori o cristalli, fare meditazione, fare un trattamento di Reiki o una lezione di yoga non significa certo essere spirituali, né fare qualcosa per la propria Anima, il proprio Spirito.
Rimanere nel “qui e ora” per 5 minuti o anche 5 ore, quando si è da soli in una stanza o attorniati da persone con cui condividiamo l’esperienza in atto è straordinariamente semplice, direi quasi idilliaco, ma proviamo a farlo per tutta la giornata mentre siamo al lavoro, magari in un ufficio, con il capo che straparla, ci strapazza, inveisce… Oppure mentre i figli fanno perdere le staffe, o mentre si litiga con il partner…
O cosa ne pensiamo dei momenti in cui il traffico ci avvolge e il pedone si butta sotto l’auto, incurante dell’assenza delle strisce pedonali, i motorini sfrecciano ovunque, incuranti del più elementare codice della strada, oppure l’auto davanti a noi procede con la lentezza di chi sembra faccia un trasporto “speciale” di uova fresche?
Questa è la vera prova! E’ ovvio che tutti abbiamo il tempo per lavorare su di noi; chi non lo fa è solo perché non vuole farlo e trova quindi mille e una scusa per giustificare l’assenza di una scelta di vita che gli darebbe modo di vedere e vivere tutto questo con ben altro spirito e tutta un’altra prospettiva..
A questo proposito, voglio raccontarvi una storia breve, breve…
“C’era una volta un pover’uomo che ogni mattina chiedeva qualche soldino all’angolo di una strada. Era conosciuto da molti negozianti e passanti della zona come una persona mite, che non dava assolutamente alcun fastidio; ogni giorno si limitava, con molta discrezione, ad esporre il suo cappello ed un breve biglietto per raccontare la sua storia.
Con regolarità passava da lui un signore molto distinto, che si fermava a parlare con lui. All’inizio nessuno dei vicini ci fece caso, ma poi questa presenza periodica iniziò ad attirare l’attenzione.
Qualcuno notò che questo signore, sempre ben vestito, non lasciava mai neanche un soldo e così incominciarono a circolare critiche di tutti i generi sulla “tirchieria” di questo personaggio. Solo l’ometto sembrava sempre molto contento di vederlo.
Una volta uno dei negozianti presso cui il nonnetto stazionava, dopo che il signore distinto fu andato via, gli chiese: ‘Come stanno andando le entrate oggi?’ ‘Mmmm… molto poco… anzi quasi nulla…’. In quel momento passò una signora che lasciò qualche centesimo…
Il negoziante aggiunse con una punta di sarcasmo: ‘Certo però che se almeno quel signore così distinto ti desse una frazione dei suoi averi, potresti evitare di stare qui tutto il giorno…’. ‘Oh, no, non è così – rispose l’ometto’. Sai chi è quello? Quello è il Presidente di una grande società: per parlare con lui la gente fa la fila per settimane. Ogni minuto del suo tempo vale un sacco di soldi…’.
‘E allora? A maggior ragione dovrebbe dartene un po’ e dare di più al prossimo…’. ‘Ma lui da di più… Mi dona ogni giorno il bene più prezioso che ha, una cosa che non si riguadagna: un po’ del suo tempo, per ascoltarmi e per farmi sentire importante per qualcuno… È qualcosa che mi dona e non potrà più avere in nessun modo, perché il tempo non ritorna…’ .”
Già, il Tempo non ritorna. E allora perché sprecarlo? Perché dedicarlo spesso solo al lavoro e alle cose “futili”? Ricordiamoci: NON lo si può controllare, non lo si può accantonare, né recuperare e nessuno sa neppure quanto gliene resti e, se lo sa…beh… non è un buon segno!
E allora, cosa aspetti? Non sprecarlo giudicando e Non rimandare a domani, “quello che ti attende, da oggi o meglio, forse, da sempre”.
“Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.”
(Harvey MacKay)
Articolo di Ti degli Arcangeli – Questo articolo è stato amorevolmente scritto da Ti degli Arcangeli (l’autrice dei 2 libri Le Preghiere Arcobaleno dagli Arcangeli e La Via della Luce. Testi guida dell’Arcangelo Uriele) con canalizzazione di un Arcangelo specifico oppure facendosi ispirare da Arcangeli e Angeli. www.sottounarcobalenodiluce.com
Fonte: https://www.sottounarcobalenodiluce.com/non-ho-tempo-imparare-larte-di-vivere-nel-qui-ed-ora/
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