Sei il Custode della Tua Energia
di Ti degli Arcangeli
Esiste a volte un intervento molto forte, a cura di una sorta di “Giudice Censore”, che le Anime in esperienza terrena hanno sviluppato. È silente, ma presente. Questo Giudice interviene in maniera sottile e lavora sulla tua parte “inconscia”, creandoti una vera e propria “dispersione” di Energia, ogni volta che metti in essere certi comportamenti.
E cosa ti chiede? Energia. Ma che cosa può mai toglierci Energia da dentro? Moltissime cose, soprattutto ora!
Al primo posto, tra i soppressori della tua Energia, metterei la Rabbia. La Rabbia è un’Emozione che non appartiene alla tua Natura Animica. Essa non appartiene originariamente alla Tua Essenza, ma diciamo che è stata “importata” dalla realtà terrena e dalle sue frequenze vibratorie.
Quando vedi, senti, percepisci qualcosa, c’è una parte di te reattiva, che crea una risposta, nell’immediato, prima ancora che lo faccia la mente. Sono le Emozioni e di solito sono le emozioni basse, quelle che vibrano su frequenze energetiche pesanti ad avere la prima voce in capitolo.
Questi movimenti interiori sono allora fatti di rabbia, di rancore, se non addirittura di odio, di paura, di fastidio, vale a dire da emozioni che abbassano nell’immediato il tuo stato vibratorio, qualunque esso sia.
Succede poi che si accende una sorta di falò interiore, difficile da smorzare e da controllare. Rimani ancorato all’evento scatenante e continui pensare e a ripensare a quanto ti è successo; entri in un loop e quindi “nutri a tempo indeterminato” qualcuno o qualcosa, facendoti seriamente del male.
Cosa puoi fare in una situazione simile a questa? Entrare nell’Amore incondizionato, quindi accogliere e perdonare, senza alcuna forma di giudizio; semplicemente, perdona te stesso e chiunque sia legato a questo fatto.
Se resti ancorato a quanto è accaduto, è come se ti facessi un aerosol con dell’acido muriatico: rischi di corrodere la parte più preziosa, che risiede dentro di te. Esci dalla contesa, lascia andare e vivi!
Al secondo posto metterei, invece, il “lagnarsi” ad oltranza. Hai presente una pentola con il coperchio sopra, che ribolle e sbuffa, tracimando sul fornello? Ecco! E’ una sorta di “specialità” autodistruttiva. Ripetere le stesse cose, brontolare, lamentarsi, ti fa sprecare un sacco d’energia e ti induce a produrre pattume.
Diventi come una sorta d’inceneritore, che brucia tutto l’ossigeno e riduce qualunque cosa, in cenere. Chi si lamenta crea un alone di negatività attorno, dentro e intorno a sé, senza eguali.
Inizia a sollevare il volto, a guardare “oltre la siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, come scrisse il Leopardi, e a osservare ogni cosa da altre prospettive, prospettive che esulino dalla problematicità e dalla critica.
La lagnanza è un gesto distruttivo; vuoi una situazione migliore? Attivati e creala! Ogni volta che ti lamenti, sappi che stai dando nutrimento all’oggetto del tuo disquisire; indirizza allora la tua attenzione su qualcosa che ti rende felice, che ti piace, che ti soddisfa. Alimentati attraverso la Gratitudine e nutri anche il Mondo che ti circonda.
Allontanati da chi vede solo il lato peggiore delle cose! Dai poco spazio e nutrimento a queste realtà. Frequentare persone di questo stampo, ti trascina solo verso il basso. È come trascorrere un’intera giornata in una discarica e poi pensare, a sera, di avere gli abiti freschi e profumati. Impossibile!
Al terzo posto metto il saper dire di no. Perché metto il NO al terzo posto, subito dopo le lamentele e la frequentazione di persone sempre pronte a lamentarsi? Perché spesso si crea una sorta di circolo indissolubile e destabilizzante tra le persone coinvolte. Sono simili, vibrano sulle medesime frequenze, quindi si attraggono.
Ti lamenti e stai con persone lamentose; passate il vostro tempo a ripetervi le solite 4 cose, fino allo sfinimento. È così che quando vi lasciate, la tua parte “denutrita” ti chiama e ti fa nascere dentro un senso d’inadeguatezza e di aridità da cui poi nasce la rabbia. Senti che il tempo trascorso in questo modo ti svilisce, ma sovente, quando pensi di lasciare queste persone, ti sembra un’impresa tantalica, una specie di torto, che non puoi fare loro.
Per i più svariati motivi ti sembra di stare dentro una sorta di forza centrifuga, che non ti molla. Più ci pensi e più ti sembra impossibile allontanarti da queste persone e da questo circolo “vizioso”. La stessa dinamica poi, si espande a tante altre situazioni quotidiane. Sei portato a dire di sì, ad annuire sempre e a non mettere mai blocchi e freni, di alcun genere a nessuno. Sai solo dire di sì.
Cosa si può fare? Avere il coraggio di dire basta, di troncare questo rapporto, di saper dire una buona volta di no! Impara a stabilire confini, a delimitare la tua area, con tutti, anche in famiglia, e accetta solo quello che senti risuonarti dentro, con leggerezza. Se la richiesta ti rende felice, significa che avverti di poter fare una determinata cosa senza eccessivo sforzo, senza sentirti spremuto come un limone, arrabbiato, rancoroso o stressato.
Il buon confine non conosce la frustrazione o la sensazione di sentirti sfruttato. Se invece quello che avverti dentro è un qualcosa di faticoso, allora allontanati e ricusalo.
Il quarto punto è legato alla dipendenza. In genere, come ti stai rendendo conto, un aspetto contempla anche gli altri. Cibo, pensieri, situazioni, persone, ci sono moltissime forme di dipendenza.
Quando dipendi, in genere, non riesci a dire di no, perché sei attaccato all’altro o agli eventi come se fossi un glicine sulla parete di casa.
La dipendenza, così come l’essere attaccato a qualcuno, ti priva sia del tuo potere personale, che della tua Vera e profonda Libertà.
Dipendere ti sfianca. Ti Toglie energie e leggerezza. Questo è un periodo storico intenso, un periodo che t’invita, in parecchi modi, a staccarti da qualunque forma di “dipendenza”, che sia da alcol, fumo, gioco, farmaci, caffeina, relazioni e anche denaro e lavoro.
È un modo di vivere a cui sei stato educato, proprio perché ti trovassi a vivere e respirare in un ambiente poco sano, poco proficuo e per nulla vitale.
Ricordati che sei stato originato nella piena Libertà, altrimenti ora non saresti qui, per cui togliti le catene e rimani nella tua piena Libertà, senza essere soggetto a niente e nessuno. Solo così puoi attivare e completare il Progetto Divino che incarni.
Apprendi l’arte del manifestare Gratitudine anche verso chi ti chiede favori, e mantieniti nella libertà di non accettare. Ci sta. Te lo devi!
Il quinto aspetto? Vivere nel presente, senza affanni inutili. Ci si preoccupa spesso, perché si tenta di controllare tutto, senza mai pensare, e concedersi, che l’Universo lavora sempre per noi.
Così succede che, per qualunque fatto ti accada, ti preoccupi e ti immagini proprio quello che vorresti evitare. Il tuo “sogno” è un’immagine tragica, catastrofica, paurosa e piena di aspetti negativi.
Perché mai dovrebbe andare tutto storto? Perché sei nella logica del distruttore, dell’oscurità, del buio, delle tenere, cioè di chi governa questa scuola.
Con ironia, ogni tanto mi ritrovo a ribadire: “… solo scenari apocalittici, mi raccomando, altrimenti un po’ di sano umorismo potrebbe guastare tutte le giornate no?” Sono molte le persone addestrate a spararsi nei piedi, attraverso questi “sogni pesanti e apocalittici”.
Il pensiero crea. Tu crea, allora, il mondo che desideri, che ami, che vuoi. Abbi fiducia e se il tuo piede vacilla, prova a interagire con il tuo Angelo Custode e con il Mondo Angelico e, con il loro ausilio, vedi, immagina il Mondo che ti piace, dove tutto è buono e va a meraviglia! Rimani nel presente e immagina solo il meglio, sia per te, che per l’Umanità intera.
Al sesto posto metto poi il procrastinare. Questo è il tempo adatto per sciogliere tutti i nodi, nessuno escluso, quindi manda tutto in risoluzione. Salda qualunque sospeso con altre Anime: contese, debiti, litigi, scadenze, fa in modo che tutto si sciolga.
Riscuoti ciò che ti è dovuto, ma se decidessi di lasciar andare, allora formula un tuo Rito, utile per sciogliere l’altra Anima da qualunque tua pretesa in merito. Non importa se lo fai in privato, l’importante è che tu ti raccolga e in un momento di Preghiera. Chiedi il sostegno al tuo Angelo Custode, all’Arcangelo Michele o Raffaele. Visualizza quella persona e con parole tue, anche molto semplici scioglilo da te, esplicitando bene cosa le concedi.
Se fai promesse, abbi la certezza di poterle mantenere, altrimenti evita di farle. Riscatta quello che reputi di dover riscattare, creandoti delle priorità, così che tu possa usare al meglio il tuo tempo. Fai in modo che tutto scorra e ciò che deve andare vada, perché si crei il vuoto e ciò che deve arrivare, sorretto da una nuova energia, possa farlo.
Buona ri-flessione a Tutti! Con Amore Ti
Articolo di Ti degli Arcangeli (l’autrice dei 2 libri Le Preghiere Arcobaleno dagli Arcangeli e La Via della Luce. Testi guida dell’Arcangelo Uriele) con canalizzazione di un Arcangelo specifico oppure facendosi ispirare da Arcangeli e Angeli.
Fonte: https://www.sottounarcobalenodiluce.com/sei-il-custode-della-tua-energia/
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