L’uomo moderno è attanagliato da tre grandi paure: la paura della morte, la paura della povertà, la paura della solitudine; quasi tutte le sue angosce, quasi tutte le sue nevrosi, quasi tutti i suoi comportamenti irrazionali e distruttivi sono riconducibili ad esse. Si dirà: ma l’uomo ha sempre avuto paura di quelle tre cose, sempre, in tutte le epoche e sotto ogni cielo. Non è vero, o meglio… ne ha avuto timore, ma non fino al punto da perdere la testa; non fino al punto da permettere loro di condizionare tutta la sua vita, i suoi pensieri, i suoi atti. Solamente l’uomo moderno ha concesso loro un potere così grande; solamente l’uomo moderno ne è divenuto totalmente schiavo.