Esperimento delle due fessure: i paradossi della fisica quantistica
L’esperimento delle due fessure mostra alcuni stupefacenti paradossi della fisica quantistica, o meglio: i paradossi non tanto della fisica quantistica, quanto della concezione che l’uomo ha della realtà, quando analizza il comportamento di particelle piccolissime, particelle di dimensioni atomiche.
Tra queste particelle ci sono per esempio gli elettroni – le cariche elettriche elementari, o i fotoni, definiti anche come i quanti della radiazione elettromagnetica. E’ nel mondo atomico – il mondo dell’infinitamente piccolo – che maggiormente si evidenziano i limiti della fisica classica, e dove i risultati degli esperimenti portano a paradossi difficilmente risolvibili se non superando il concetto classico di una realtà fisica oggettiva e materiale.
L’esperimento delle due fessure, consiste nella proiezione di un fascio di elettroni contro una maschera, che presenta due fenditure di piccolissime dimensioni. Gli elettroni che riescono a passare nelle fessure, vengono in seguito rilevati sopra uno schermo posto dietro la maschera.
L’esperimento arriva a dimostrare che sullo schermo rilevatore, elettrone dopo elettrone, si disegnano le caratteristiche figure di interferenza proprie delle onde luminose, o più in generale di un qualsiasi raggio elettromagnetico. Questo risultato sperimentale rappresenta veramente un paradosso, dal punto di vista della fisica classica, perchè dimostra il dualismo onda-corpuscolo: l’elettrone, che nella meccanica classica è considerato sempre e solamente un corpuscolo, in certe situazioni si comporta invece come se fosse un’onda! Quindi, che cos’è un elettrone?
Probabilmente non si tratta di fare una scelta sulla natura dell’elettrone, se sia un’onda o un corpuscolo, se sia classico o quantistico, ma semplicemente di accettare che la nostra visione della realtà non è in effetti fedelmente descritta solo dalla fisica classica. La teoria della meccanica quantistica fornisce nuovi modelli fisici e matematici che trovano in esperimenti come quello delle due fessure riscontri concreti, ed è allora necessario accettare che la nostra percezione ordinaria della realtà può non essere così “vera” come credevamo. Insomma, anche se non è così essenziale per la fisica determinare la natura delle cose ma solo il loro comportamento, per noi uomini invece lo è. Non è possibile pensare ad una pera, senza che ci si chieda che cosa sia la pera. Lo stesso varrà per l’elettrone, il fotone, e tutta la famiglia di questi piccoli corpuscoli, che qualcuno a volte ama proiettare in forma di fasci, veloci come raggi di luce.
Rivisto]
<!– Il dualismo onda-materia non è il solo paradosso messo in evidenza dall'esperimento delle due fessure, come spiegato in questo articolo–>
avete presente il colonnato di san Pietro? ecco sono tre file di colonne una dietro l’altra e a seconda del punto di osservazione le si possono vedere in vario modo, ma cè un punto dove le colonne si mettono in fila come se fosse solo una:Domanda: non è l’elettrone che si comporta in modo strano è solo il nostro punto di osservazione che è diverso?