La morte non esiste: la fisica quantistica lo dimostra
Per molti scienziati, il concetto di vita ultraterrena è una sciocchezza, mentre per altri semplicemente non è dimostrabile. Eppure c’è un esperto, il Professor “Robert Lanza”, che spiega perché la morte non esiste.
Egli sostiene di avere le prove per confermare l’esistenza della “vita dopo la morte” e che questa conferma si trovi nella fisica quantistica. La “teoria del biocentrismo”, sostenuta da Lanza, afferma che la morte come noi la conosciamo, è un’illusione creata dalla nostra stessa coscienza. Egli ritiene che è la nostra coscienza a creare l’universo, e non il contrario, e una volta che accettiamo che spazio e tempo siano solo “strumenti della nostra mente”, la morte non può esistere in alcun senso reale.
“Pensiamo che la vita sia solo l’attività degli acidi nucleici e delle proteine? Viviamo un po’ per poi marcire nel terreno?”, ha scritto lo scienziato, in modo provocatorio, sul suo sito web. Lanza – attualmente direttore scientifico presso l’Advanced Cell Technology e professore aggiunto alla Wake Forest University School of Medicine nel North Carolina – ha proseguito spiegando, che come esseri umani noi crediamo nella morte, perché ci è stato insegnato che si muore, o più precisamente, la nostra coscienza associa la vita al corpo fisico… e sappiamo che i corpi, prima o poi, muoiono.
Il Professor Robert Lanza spiega questa teoria nel suo libro “Biocentrismo: come la vita e la coscienza sono le chiavi per comprendere la vera natura dell’Universo”. La sua teoria del biocentrismo, spiega che la morte non può rappresentare un punto d’arrivo, una fine. Il biocentrismo è il credere che la vita e la biologia siano centrali nella realtà, e che siano queste a creare l’universo, non il contrario. Ciò suggerisce, quindi, che sono le coscienze stesse delle persone a determinare forma e dimensioni degli oggetti nell’universo.
“Quello che vediamo non potrebbe esistere senza la coscienza”, ha spiegato Lanza. “La nostra coscienza ha un proprio senso del mondo”. Osservare l’universo dal punto di vista della biocentrica, significa anche considerare che spazio e tempo siano solo semplici strumenti della nostra mente. Secondo le considerazioni relative agli esperimenti di fisica quantistica, tutta la nostra esperienza sensoriale non è altro che un vortice di informazioni che si verificano nella nostra mente. Se questa concezione di spazio e tempo viene accettata, significa allora che la morte non esiste.
Allo stesso modo, i fisici teorici sostengono che ci sia un numero infinito di universi, che coesistono contemporaneamente, con diverse varianti relative a persone e situazioni. Lanza ha aggiunto, che tutto ciò che può accadere e accade in questi diversi universi, ha a che fare col fatto che la morte non può esistere in “alcun senso reale”. Lanza, ha anche affermato che quando moriamo la nostra vita diventa un “fiore perenne che torna a fiorire nel multiverso”, e che “la vita è un’avventura che trascende il nostro modo ordinario di pensare”.
Lanza ha citato il famoso “esperimento della doppia fenditura” per spiegare le sue affermazioni: quando gli scienziati guardano un passaggio di particelle attraverso due feritoie, la particella passa attraverso una fenditura o l’altra. Se invece nessuno osserva, la particella si comporta come un’onda, che può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. Questo significa che i cambiamenti di comportamento della particella, sono determinati dalla percezione delle persone presenti, e dal fatto che queste stiano osservando o meno. Questo dimostra che la materia e l’energia hanno un comportamento che è connesso alla percezione e alla coscienza delle persone.
*Robert Lanza, è attualmente direttore scientifico presso l’Advanced Cell Technology e professore aggiunto presso la Wake Forest University School of Medicine. Ha pubblicato centinaia di articoli scientifici e realizzato numerose invenzioni. Ha scritto, fino ad ora, più di 30 libri, tra i quali “Principles of Tissue Engineering” (Principi di ingegneria dei tessuti) e “Essentials of Stem Cell Biology” (Fondamenti di biologia delle cellule staminali), due pubblicazioni riconosciute come riferimenti definitivi in campo scientifico.
Fonte: ilnavigatorecurioso.myblog.it
Polvere siamo e polvere saremo:Fuliggine!
Il concetto di Coscienza è filosofico non fisico. La meccanica quantistica non contempla questo concetto… non c’è bisogno di ricorrere ad una costruzione astratta creata ad hoc per spiegare il collasso delle funzioni d’onda, e in fisica meno enti astratti si introducono, più la teoria diventa facile da sperimentare, e quindi più possiamo realmente progredire nella conoscenza di come funziona il mondo… il concetto del collasso degli stati è molto più sottile e difficile da capire…
Per Silvio:
Einstein era un fisico teorico e ha avanzato ipotesi di fisica, non credo che il il dottor Lanza abbia le competenze di meccanica quantistica, tali da avanzare teorie, infatti queste appaiono ridicole a chi, qualcosa, ci capisce…
La Meccanica Quantistica non è una favoletta, è forse una delle piú complicate teorie che esistono, basta pensare che all’Università prima di poterla proporre agli studenti sono previsti due anni di matematica avanzata intensiva solo per avere una piccola idea di quali sono i significati delle grandezze descritte… (E la maggior parte degli studenti i comunque non riesce ad arrivarci in cosí breve tempo)
Per Lorenzo,
“non credo che il il dottor Lanza abbia le competenze di meccanica quantistica”
Non credo è una cosa esserne sicuri è un’altra.
Se questa teoria ha trovato spazio su questo sito evidentemente tanto ridicola non è. Lo scienziato in questione non ha comunque bisogno della mia difesa, basta guardare anche semplicemente il suo Curriculum (cerca Robert Lanza) per rendersi conto che non ci si trova davanti ad uno stupido in cerca di fama che racconta frottole di Fisica Quantistica. Che poi non sia specializzato in questo settore è un’altro discorso… che non esclude tra l’altro eventuali studi intrapresi parallelamente al suo principale campo di studio. Saluti.
La mia idea su anima, pensiero e creazione, è che qui in Terra siamo ingabbiati nella materia, per cui resta difficile provare a levarsela di dosso, e provare a credere ad uno stato di vita pensante senza il corpo. Probabilmente il corpo serve ad impressionare l’anima-pensiero, che è ciò che dopo la morte dovrebbe ritornare al Creatore, capendone la sua intrensicità. Cioè l’anima vissuta si è resa conto della vita, ed è stata impressionata da essa. Mi è capitato in gioventù di aver vissuto il fenomeno del cordone d’argento, che lega la vita alla morte, dove il corpo, sveglio e pensante non si può muovere, e se non si rientra nel corpo, si muore. Sono sopravvissuto perché in quel momento mi sono concentrato su di un punto del muro, mentre la mia forma eterea uscita dal corpo mi guardava con un senso di pace. Quando ho scaricato il mio pensiero-energia su quel punto immaginario, il corpo si è mosso, mentre l’anima uscita, sotto forma di immagine, è sparita.
Utilizzare pezzi di teoria ad hoc non è segno di apertura mentale, ma di voler cercare un supporto scientifico che non può esserci.
La teoria quantistica nasce dal presupposto che non ci siano dogmi di sorta, si nutre di intuizioni brillanti e soprattutto ha basi fisiche e teoriche molto solide. Chiunque con applicazione, metodo, studio e volontà può inoltrarsi in questo campo che è sicuramente in grado di regalare emozioni di grande libertà intellettuale.
Diverso è tutto il sentire relativo alla coscienza, allo spirito e a dio: e qui ognuno può fare la sua la sua ricerca e trovare la sua strada.
Ma come gli scienziati hanno l’umiltà di mettere le proprie teorie a disposizione della conoscenza, in attesa di verifiche sperimentali (eh, sì, anche Einstein ha dovuto aspettare la conferma delle sue intuizioni per essere accreditato nel mondo scientifico) così il dottor Lanza dovrebbe evitare di fare minestroni cosmici. Che poi magari qualcuno ci crede.
Salve a tutti vorrei condividere una cosa che mi è successa un po’ di tempo fa, magari qualcuno può spiegarmi il significato, qualunque esso sia.
Stavo dormendo, ed ad un certo punto mi sono trovato tra la veglia e il sonno, cosa mai successa, cercavo di aprire gli occhi ma non ci riuscivo. Sono riuscito giusto ad aprire e chiudere le palpebre, ad un certo punto avevo l’impressione che qualcuno si trovasse a fianco al mio letto, due persone penso di sesso maschile, uno lo era sicuramente dalla voce, comunque mi ricordo che mi ha detto: salvatore quando vuoi venire con noi? … frase limpida – ed io sempre cercando di aprire gli occhi (ma non ci riuscivo) gli ho risposto parlando con il pensiero, poi mi ha detto un’altra frase che non ricordo…
Adesso chiedo a qualcuno che cosa può essere, i sogni so come sono, quella invece è una cosa che non mi è mai successa prima d’ora!
d’altra parte anche tutto ciò che teorizziamo, comunichiamo con gli altri, percepiamo come sperimentabile, leggiamo dalla realtà circostante… è il prodotto delle nostre percezioni e dei difetti/codifiche del nostro cervello. ..per lo meno così crediamo. .. chi mi dice che voi esistiate davvero per come vi percepisco…sarebbe quanto meno deludente 🙂 scherzo ovviamente
“eh, sì, anche Einstein ha dovuto aspettare la conferma delle sue intuizioni per essere accreditato nel mondo scientifico) così il dottor Lanza dovrebbe evitare di fare minestroni cosmici. Che poi magari qualcuno ci crede”
E si certo però per quanto riguarda Einstein scrivi di intuizioni mentre per quanto riguarda Lanza scrivi di minestroni…
Aggiungendo pure “che poi qualcuno ci crede” dando per scontata la non attendibilità della sua teoria.
Occhio perché poi qualcuno ti crede.
Saluti.
buonasera a tutti,
se devo dare retta alla mia attitudine personale credo solo in ciò che vedo. Ma per quanto riguarda la fisica quantistica, teorie dimostrate possono confermare che per esempio la posizione degli elettroni non è “certa” ma è “probabile” il che cambia tutto. Quindi anche tutta la teoria dell’universo, anima e altro è basata sulle probabilità. Se devo essere obiettiva penso che è quindi altamente improbabile che la nostra coscienza sia legata alla morte corporale semplicemente perché ci sono energie emesse dal corpo per esempio che non si conoscono ancora e quindi è probabile che ci sia qualcosa di più. E’ questione di probabilità..
Le opinioni sono tutte utili e aiutano a meglio comprendere, del resto persino gli scienziati, filosofi, ricercatori, difficilmente concordano …, nel tempo si sono superati, la fisica quantistica ha accertato che esistono incredibili paradossi, comportamenti inspiegabili, (degli atomi-e fotoni etc), attribuiti all’osservatore, il fatto che questi comportamenti però cambiano, cambiando l’osservatore….
Questa è la vera stranezza…, dunque è possibile che proprio noi, potremmo influire sulla realtà. Se ciò fosse vero, e forse lo è (dico sempre forse), lascio a voi la successiva riflessione…..
Un caro saluto a tutti voi
scusate..sapete se esiste una traduzione italiana del libro?
Caro Pione, non è necessario essere li davanti per far collassare la funzione d’onda la coscienza è ovunque solo l’atto di osservare che può essere semplicemente focalizzare l’attenzione su qualcosa che quel qualcosa si materializza e lo posso fare anche se vivo su un altro pianeta. Quello che vedi è virtuale è tutto costruito dalla nostra mente.
bellissimo, questo mi fa pensare che mio figlio possa vivere di nuovo. quale pensiero piu’ bello per una mamma? mi piacerebbe approfondire l’argomento.
Ciò che dici è vero e reale, ma esistono le attitudini, ci sono persone geniali, che riescono immediatamente ad entrare in meccanismi complessi, ci sono falsi dottori (sic) a volte più in gamba di quelli con tanto di laurea.
E’ tutto molto relativo, in fondo viviamo di modelli creati da altre menti, che riteniamo più avanzate. Ma non solo, siamo tutti collegati anche se non ce ne rendiamo conto, il fatto è che nonostante tante scoperte forse siamo ancora ad un livello piuttosto basso di comprensione, purtroppo come tutti sappiamo utilizziamo una percentuale massima del 10% del nostro cervello, per quale motivo? per colpa del nostro codice genetico, o per altre motivazioni?….Comunque la mente deve essere costantemente allenata, questo ci aiuta ad uscire da binari circoscritti.
Saluti.
Da studioso di fisica esoterica,mi ritrovo nel biocentrismo.Lanza sara’ un eretico come lo erano gli scienziati aderenti al movimento della Gnosi di Princeton:Tart e Koestler ad es.Affermano proprio che la nostra realta’ e’ strutturata in domini di coscienza chiamati oloni.Esistono le filosofie orientali e il Buddismo,che considerano l’universo una proiezione di un pensiero,coscienza esso stesso.Micho Kaku,grande fisico,non amato da tutti,afferma che siamo il videogame di Dio.Il problema della realta’ che esiste solo se osservata e che quindi entrerebbe in crisi se non ci fosse un osservatore,in questo caso umano,si puo’ superare proprio tenendo conto della Coscienza quale osservatore universale.Sciama lo considerava principio antropico forte.Megaantropos o megacosmos.
Dio non esiste. E’ solo una favoletta per bambini alla quale gli uomini sono stati obbligati a credere da altri uomini (clero) potenti e assetati di potere e vendetta. Esistono la materia e l’energia che mutano in continuazione. Tutto il contorno e frutto della mente umana spesso distorta da informazioni esterne contorte e ipnotiche.
@Paolo
Tu non sai neppure quante cose ignori. Che Dio non esiste e’ una tua opinone che comunque (un esempio tra tanti) si scontra con la realtà che ad oggi più di ieri grazie alle nuove conoscenze si presenta regolata da precise leggi che non possono essere frutto della casualita’. Saluti.
paolo, queste tue certezze ………..mi fanno pensare
Agli scettici e ai detrattori tout court di Lanza suggerisco di leggere i suoi lavori in merito, prima di giungere a conclusioni affrettate. Non si tratta, infatti, di un approccio New Age, ma di un lavoro che, pur rientrando nel campo della letteratura divulgativa, non ha un approccio ingenuo, ma scientifico. Suggerisco a chi interessano questi temi, inoltre, i lavori di un astrofisico italiano, Massimo Teodorani.
Salve.. Come è possibile mettersi in contatto con Robert Lanza ? Sono sei anni che vivo nel inferno della non Coscienza vedo tutto vuoto e dalla enorme confusione psichica mi è andato via il centro della coscienza il passato presente futuro . non ho più un immagine un ricordo non registro ciò che succede durante i giorni non si accorge di niente la mente. Urlo continuamente. Se è la nostra coscienza che forma la realtà io vedo e vivo nel vuoto. E non posso fare più niente. Alla morte dice si rimane nello stesso Stato di coscienza allora io rimango nel solito punto fisso senza tempo e spazio a urlare ? Io penso di si sarebbe e sara atroce con o senza suicidio sarà uguale
Sono molto interessata a questa teoria è vorrei leggere la pubblicazione di lanza. Sapete se posso trovare in libreria una traduzione in italiano?
Cara Annalice, al momento non è ancora stata pubblicata in italiano ma so per diretto contatto con l’editore americano che i diritti di traduzione per l’Italia sono stati venduti.Bisognera’ avere un po’ di pazienza. Per ora esiste solo una traduzione in spagnolo.
Ciao!
Se ciò che percepiamo dipende dalla nostra mente, in che modo? Non sarà che il percepire una particella dipendeva dal loro desiderio di scoprire una realtà definibile e circoscritta, alla loro conoscenza precedente? In questo paradigma noi trarremmo la conoscenza non da un mondo esterno ma da noi stessi, modellandola continuamente, la condivisione della conoscenza intersoggettiva ci darebbe l’impressione di condividere un mondo oggettivo su cui però non ci troveremmo mai in perfetto accordo non esistendo esso oggettivamente, e infatti è quanto accade.
Se consideriamo che a volte le stelle che osserviamo, probabilmente non esistono più da milioni di anni, le tue riflessioni, non sono così stravaganti, Ci arriva solo un’immagine e pensiamo che sia la realtà, invece è solo il ricordo di quelle stelle.
Penso comunque che esistano più realtà parallele, e che vi sia una miriade di manifestazioni di forme di vita…., tutto ciò unito dallo stesso Grande Magnetismo, il problema sta nella nostra limitata percezione, visione, per cui non sappiamo dare risposte certe, dal momento che riusciamo a vedere solo un frammento, ed anche in modo spesso errato, dell’insieme. Ognuno di noi è un frammento e apporta un frammento di realtà, secondo il grado di coscienza che riesce a raggiungere.
Le sorprese saranno infinite, ma non dobbiamo scoraggiarci…., anche se esistesse chi si diverte a giocare con noi (la possibilità di non poter utilizzare il nostro cervello al 100%, i codici genetici, sono indizi seri, che evidenziano una manomissione da parte di qualcosa o qualcuno), rechiamo in noi anche Qualcosa di straordinario…
Non dobbiamo scoraggiarci, e cercare sempre…, senza essere mai certi di nulla.
Buona vita
Il dott. Lanza ha soltanto usato termini scientifici x dirci quello che il buddismo ci dice da secoli, l’universo è dentro di noi la meditazione è la chiave x raggiungere la serenità con la quale affrontare con consapevolezza la vita terrena in questa forma umana
Piano astrale, lì è tutto.
Noi non moriremo mai…
perchè la nostra morte fisica
crea altra vita…
che a sua volta crea e disfa l’Universo…
Noi siamo l’Universo e la Vita!
…Una sera di tanti anni fa ero rimasto solo in ufficio per sistemare delle cose…
Si affacciò nella mia mente un pensiero… lo scacciavo e ritornava…e ritornava
nonostante lo scacciassi!
Mi fermai… lo ascoltai e lo scrissi…
è quello che ho scritto sopra…parola per parola…
…Noi non moriremo mai…
…omissis
Noi siamo l’Universo e la Vita!…
Da allora ho capito tante cose…la semplicità dell’Universo e la sua legge… l’ORDINE!
Agostino Antonio Santoro.
L’esistenza fisica di ogni uomo è un evento a se, unico ed irripetibile. Le reti neurali di un soggetto sono anch’esse uniche, per origine e per disposizione univoca. La morte fisica è un fatto reale, per nulla astratto. La coscienza non è prerogativa umana ma animale, l’intelligenza, l’intuito e la fantasia sono prerogative unicamente umane; il fatto di possederli, non ritengo possa rendere l’uomo immortale. Immortali sono gli atomi che compongono il nostro corpo, essi si riciclano, non spariscono nel nulla, ma è impossibile che “tutti assieme” possano riprendere una forma associativa assunta in precedenza. “Tutto cambia, tutto si trasforma nulla si distrugge”, (Antoine-Laurent de Lavoisier ) credo avesse ragione. La “trasformazione”, o meglio, la “continua trasformazione” appare come la condizione di esistenza dell’universo, dovrebbe quindi escludere qualunque possibilità che vengano riproposte, come copia esatta, “cose” già esistite, potranno esserlo nella forma apparente, ma non saranno mai paragonabili ad un “copia e incolla”. Qualunque evento avviene nell’universo, sarà il risultato di una trasformazione che lo renderà unico ed irripetibile.
Vorrei ricollegarmi a ciò che ha scritto Andrea Arena, che trovo molto logico, ma proprio perché siamo unici e irripetibili, probabilmente vi potrebbe essere un meccanismo di protezione, pare che il nostro DNA, abbia particolarità molto complesse, hai mai letto sul dna fantasma?
Grazie al cielo, non sappiamo molte cose, non è mai detta l’ultima parola.
Ci sono misteri davvero insondabili…
…PERFETTAMENTE D’ACCORDO ANDREA!
Mai saremo come prima… guai se fosse così!
…se fosse così dovremmo pensare che i Faraoni sapevano di potersi reincarnare e ritornare per riprendere i loro tesori… sarebbe orribile una cosa simile… porterebbe persone, e ci sono, che tendono ad accumulare ricchezze incalcolabili per lo stesso scopo? Ritrovarli per continuare un ciclo perverso?
Spero di no!!!
voglio augurarmi che invece l’Universo… faccia in modo che si “muoia” fisicamente e che faccia trascorrere un periodo di tempo… milioni di anni… o un attimo… data la sua relatività… per far dimenticare la vita precedentemente vissuta… ma lasciando un patrimonio di conoscenze che un poco alla volta portano alla conoscenza del TUTTO! e allora… Noi… saremo veramente… l’Universo e la Vita!…
Agostino Antonio Santoro.
Dovresti guardare il film/documentario “The bleep Down The rabbit hole”. Se non ricordo male si chiama così. Molto interessante!
Il comportamento come onda o come materia .
Come posso affermare:
“…… Se invece nessuno osserva, la particella si comporta come un’onda, che può passare attraverso entrambe le fenditure contemporaneamente. …”
Ci dev’essere sempre un “osservatore” che attesti il comportamento ondulatorio.
Purtroppo con il mio cervello privo di istruzione,non riesco nemmeno lontanamente a immaginare la fisica quantistica, però ringrazio il professor Lanza per avere cercato una spiegazione scentifica della coscienza di esitere. Mi piacerebbe che la sua teoria fosse per lo meno plausibile.
La trovo molto affascinante. Nel mondo dei quanti forse si possono comprendere molte cose. Nel mio mondo di persona normale purtroppo vien da pensare che quando i circuiti elettrici del mio cervello finirannno di funzionare, terminerà anche la mia coscienza di esistere.
Sono sempre stata appassionata di fisica quantistica…
Grazie per la Vostra amicizia
Una buona serata
Deborah
L’esperimento della doppia fenditura che dimostra il dualismo onda-particella è sorprendente e sfida il senso comune. Un elettrone può essere sia un’onda e sia una particella, ciò accade quando l’uomo osserva ed interagisce con l’esperimento, come se fosse l’uomo a cambiare la natura della materia. Quando sappiamo da quale fenditura l’elettrone passa, questo si comporta come un corpuscolo, una “pallina”. Quando invece non sappiamo da dove passa, allora si comporta come un’onda. In conclusione alcuni dicono che stiamo osservando due esperimenti diversi, dal momento che interferiamo con esso. Ma resta il fatto che abbiamo cambiato la materia. Ed è un principio base della fisica quantistica.
Sono venuta a sapere di questo esperimento delle particelle 10 anni fa circa. Praticamente, se ho capito bene, lo spostamento della particella viene influenzato dall’osservatore. E se non ricordo male, questo fenomeno è stato paragonato allo spirito e le particele chiamate quantum, l’unita più piccola esistente, perciò questo esperimento poteva venire accettato anche dalla chiesa
(scusate se sbaglio)
Trovo molto divertente l’ultima domanda della simpatica Xyonne e mi permetto di rispondere, da incompetente, ma con un pizzico di capacità intuitiva. Perché spesso ci definiamo esseri viventi? Risposta ovvia: perché non siamo morti! Infatti, ciò che ci tiene in vita è una forza, una energia che noi utilizziamo anche nel guardare e noi sappiamo che una forza è in grado di modificare qualcosa; nell’interazione due soggetti si comportano in modo diverso rispetto ad una situazione in cui non interagiscono. Penso che a tutti sia capitato di comportarsi in modo diverso, rispetto alle stesse situazioni, se vissute in solitudine o in presenza di altre persone. E poi, a chi non è mai successo di sentirsi osservato e di accorgersi che era proprio così? O ancora, di osservare qualcuno che non ci sta guardando e dopo un po’ costui si gira e ci guarda dritto negli occhi? Che c’entra questo con la reincarnazione? Il nostro Pensare (mi riferisco al Vero Pensare e non al debole, diffuso pensare dell’epoca contemporanea) è una forza di una potenza inaudita, ancora inconcepibile nella sua realtà. Basti pesare che utilizziamo solo una piccola parte delle nostre potenzialità, per lo più sconosciute, quindi. Chi non ricorda l’episodio del Vangelo in cui una donna pensa: ” Se riesco anche solo a toccare il suo mantello sarò guarita”? E poi, realizzato il desiderio, la risposta di Gesù che dice: “Chi mi ha toccato?…Ho sentito una forza uscire da me”…E poi di seguito: “Donna la tua fede ti ha salvata”. E che cos’è la fede, se non una forza, la più potente che riusciamo a realizzare? Questa forza ci permette di sperimentare, per ora, la realtà della reincarnazione ma, in futuro, quella della Resurrezione, per la quale occorre una forza maggiore, cioè un Pensare più potente di quello di cui per ora siamo capaci. Il segreto è quindi quello di imparare a pensare in modo corretto: accedere al Puro Pensare.
Se posso rispondere ad Adriana Lozza, vorrei farle una precisazione, sempre che io abbia capito il senso della sua frase riguardo alle nostre potenzialità. Da quello che io conosco noi conosciamo tutte le potenzialità del nostro cervello. Non è vero che utilizziamo quella famosa percentuale del 20%, o 18% o qualunque essa sia. Noi utilizziamo il 100% del nostro cervello ma non simultaneamente. Mi spiego meglio, non possiamo leggere un libro e capire cosa stiamo leggende se nel frattempo stiamo parlando al telefono (magari anche quando cuciniamo o roba del genere), questo perchè non siamo in grado di utilizzare tutto il nostro cervello nello stesso momento.
Tutto ciò non toglie che il pensiero sia una cosa incredibile e che la sua forza sia reale ed unica.
Cornelia non è lo spostamento della particella ad essere influenzato bensì la sua stessa natura,infatti si parla di natura corpuscolo-ondulatoria della particella. Beh per quanto riguarda i quanti: la fisica dei quanti è nata agli inizi del 900, con la spiegazione dell’effetto fotoelettrico a opera di Einstein. Si è scoperto che la luce è costituita da tanti piccoli fotoni, i quanti della luce! Alcune teorie sostengono che si possa trovare qualcosa di ancora più piccolo di quark ecc.
Come ad esempio la teoria delle stringhe ma è una teoria ancora non dimostrata.
Per quanto riguarda la chiesa non ho mai sentito parlare di un accettamento dell’esperimento o quant’altro.
No non è così la particella si comporta come un onda quando non è osservata,cioè quando non è misurata in qualche maniera.viene messa in uno stato isolato e solamente dopo si deduce cosa abbia fatto.invece si comporta da particella quando nel processo viene osservata direttamente o misurata
Perfettamente d’accordo con te.tranne che per una cosa.un creatore che ha dato un inizio a tutto ci deve essere per forza,e la nostra anima la nostra coscienza sono una parte esso.Siamo l universo che osserva se stesso e fa esperienza di te soggettivamente
Le ultime ricerche dicono che l universo si comporta come un ologramma.ha le stesse caratteristiche.secondo me infatti siamo pura coscienza che in questa dimensione fa esperienza di se sotto forma umana.il cervello non è altro che un lettore di ologrammi.nessuna informazione giunge direttamente a lui,ma ci sono solo impulsi elettrici che vengono poi decodificati dai nostri sensi che poi creano la realtà che vediamo.ma in realtà nessuno sa quale è la vera forma della realtà perché non può prescindere dall interpretazione del nostro cervello.io credo che l universo esiste perché noi lo guardiamo
La penso anche io così.se è la mia coscienza che sceglie quale è la mia realtà fra le varie possibilita che offre la fisica quantistica,e fa decadere tutte le altre,è plausibile che tutto il resto sia frutto della mia coscienza.ma credo che questa divisione tra me e voi sia solo apparente,credo che invece siamo una singola coscienza e che tutti insieme scegliamo poi una di queste possibili realtà.in questo modo si può spiegare perché abbiamo di fronte agli occhi tuoi la stessa realtà e non ognuno la sua personale
La coscienza è strettamente legata a l’essere che lo ospita e non il contrario. La coscienza di un batterio non è uguale a quella di un cane o di un essere umano.Quindi? Se schiaccio un scarafaggio la sua coscienza o la sua anima migra in un altro universo alternativo dove io non lo schiaccio? Allora se uccidessimo tutti gli scarafaggi di tutti gli universi, le loro coscienze o le loro anime svanirebbero nel nulla! Se sego una grossa quercia la sua coscienza dove va? A meno che gli universi alternativi sono infiniti ce qualcosa non quadra nella teoria di Lanza. Lanza dice che i multi universi potrebbero coesistere simultaneamente!?? Ma allora un individuo morirà prima o poi in tutti gli universi possibili! Ma se essi sono infiniti allora l’individuo è eterno? Facciamo ordine.
1) Sì deve chiarire in assoluto che cos’è la “coscienza”, visto e considerato che esiste il mondo vegetale e animale e minerale
2)La vita è una rarità al confronto della materia inerte. Perciò al 99.99999% regna la non coscienza dell’universo.
3)Il grande protagonista allora è proprio lei,la materia inerte, cioè L’atomo!!!
4)A mio modestissimo parere è lui lo scrigno che racchiude il grande mistero del tutto.
L’atomo ha quindi una coscienza? Perché esiste? È sempre esistito quindi eterno? Senza di lui può esistere un cosmo assolutamente vuoto? è se così fosse, cos’è questo vuoto?..Il nulla? perché esiste l’esistenza? Alt! Torniamo un attimo in dietro e fermiamoci al L’atomo.
A questo punto per finire è chiaro che L’atomo deve per forza avere una sorta di coscienza, altrimenti che esiste a fare? Una coscienza forse impersonale ma che unisce tutti gli esseri viventi, che quando muoiono si torna e si uniscono alla matrice originale. Trovo un po difficile sinceramente la soluzione antropomorfa è soggettivazione è della coscienza o dell’anima, a meno che qualcuno mi dimostri che l’anima ce l’abbiamo solo noi.
Posso immaginare una coscienza spazio temporale alla stregua di un cervello che riceve impulsi elettrici e crea una realtà immaginaria che in sostanza non esiste. Tutto illusorio di un’esistenza virtuale, che non è più ciclica ma eterna. A differenza di altri, la teoria del biocentrismo non mi spaventa e al pari di altre, non è né più e né meno sconvolgente.
Ho seguito tutte le vs argomentazioni e sono rimasto meravigliato dalla vostra competenza ma io sono troppo ignorante in materia per dare un giudizio in merito
La fisica quantistica è una sbirciata nel codice dell universo.rimarrà segreto per molti molti anni,o forse per sempre.se.arrivassimo a conoscere tutto lesistenza non avrebbe senso
E noi umani abbiamo la necessità di dare un senso a tutto. Forse è questo che non ci permette di comprendere certi paradossi.
La nostra razionalità è uno strumento imperfetto, dobbiamo essere coscienti di questo…
Il fatto è che noi facciamo parte di questo universo e essendo parte di esso non possiamo capire tutto.è come se fossimo un personaggio di un videogioco che vuole capire come funziona il videogioco stesso e chi c è dietro.l unico modo di capire sarebbe un punto di vista esterno a questa realtà
La questione del libero arbitrio e’ ancora più complicata nella fisica quantistica….comunque siamo supercondizionati….come fa a starci il deliberato libero consenso nell’agire, se siamo soggetti a numerosissimi fattori ed elementi…..e’ importante il grado di sincerita’ con noi stessi, nel giudizio celeste…..che sara’ quindi un autogiudizio, e l’ inconscio c’entra molto…….anzi gran parte si gioca li…….
Ma perche’ il libero arbitrio e’ accettato al 50% si e no…….dove sta il nocciolo della diatriba ?
La coscienza è l’unica realtà tutto il resto è illusione.Platone ed aggiungo io è proprio lei che ci consentirà di continuare a vivere anche oltre la nostra morte.