La Grande Invocazione
Oggi l’umanità si trova in un particolare, eccezionale punto intermedio, tra un passato infelice e un futuro pieno di promesse.
Tali promesse potranno attuarsi, se la riapparizione del Cristo verrà riconosciuta come tale e la gente si sarà preparata per quest’avvenimento. Il presente è quindi colmo di promesse, ma anche di enormi difficoltà: in questo momento infatti il destino del mondo e (se possiamo dirlo con la massima reverenza) l’attività immediata del Cristo, sono nelle mani degli uomini.
Le atroci sofferenze della guerra e le angosciose condizioni dell’intera famiglia umana, nel 1945 indussero il Cristo, a prendere alcune decisioni della massima importanza. Egli annunciò alla Gerarchia riunita e a tutti i suoi discepoli, di voler riprendere il contatto fisico con l’umanità, se questa avesse però fatto i necessari passi iniziali, per instaurare retti rapporti fra i propri membri. Dette poi al mondo (ad uso di tutti) una delle più antiche preghiere, permessa fino ad allora, solo ai più elevati esseri spirituali, chiamata La Grande Invocazione. Egli la pronunciò la prima volta nel 1945, al plenilunio di giugno, noto come plenilunio del Cristo e venne poi trascritta dai discepoli.
Essa potrà divenire sempre più la preghiera universale di tutti gli uomini, e possiamo constatarne oggi la straordinaria potenza, poichè centinaia di migliaia di uomini la ripetono ogni giorno e più volte al giorno; essa è stata tradotta in ben 18 lingue e non vi è luogo ormai, dove non se ne conosca l’uso. Questa Invocazione, se verrà diffusa capillarmente, potrà rappresentare per la futura religione universale, ciò che la preghiera del Padrenostro, fu per i Cristiani.
La sua forza e bellezza stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe importanti e fondamentali verità, che tutti gli uomini riescono ad accettare, in modo innato e istintivo. La verità che esiste un’Intelligenza fondamentale, a cui, vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni apparenza esterna, il potere motivante dell’Universo è l’Amore; la verità che una grande Individualità, dai cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quell’Amore, perché potessimo comprenderne la potenza. La verità che l’amore e l’intelligenza, sono effetti di quello che chiamiamo “Volere di Dio”, e infine l’evidente verità, che solo per mezzo dell’umanità stessa, il Piano divino di evoluzione in atto sulla Terra, potrà trovare la sua attuazione. Questo Piano, richiede che gli uomini manifestino amore, “lasciando splendere la luce che è in loro”.
Segue la solenne richiesta finale che questo Piano di Amore e di Luce, attuandosi tramite l’umanità, “sbarri la porta dietro cui il male risiede”. L’ultima frase dell’Invocazione, indica la nota dominante del futuro, in cui l’idea originaria e l’intenzione iniziale di Dio, non saranno più frustrate dal libero arbitrio e dal male prodotto dall’uomo, dal suo materialismo ed egoismo. Il Proposito divino potrà allora attuarsi, grazie al mutamento dei cuori e degli obiettivi dell’umanità.
Nell’uso di questa Invocazione o preghiera, e nell’attesa sempre crescente della venuta del Cristo, risiede oggi la più grande speranza dell’umanità. E Colui che tutti gli uomini attendono, è già per via. Bisogna dunque dedicarsi a diffondere l’uso della Grande Invocazione, poichè essa rappresenta un potente strumento “solare”, destinato a produrre i necessari cambiamenti e riadattamenti. Eccola quindi di seguito:
LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa il Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce,
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
Tratto dalla dispensa “I Maestri di Saggezza” a cura del dr. Mario Rizzi
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