Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto
La testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G.I. Gurdjieff
di P.D. Ouspensky
"Frammenti di un insegnamento sconosciuto" è una lucida esposizione dell'aspetto pratico dell'insegnamento di Gurdjieff. Un totale approfondimento dei problemi della vita e delle norme più dirette ed elementari per rendere migliore l'esistenza dell'uomo.
È la testimonianza di otto anni di lavoro (dal 1915 al 1923) di Ouspensky, filosofo russo, come discepolo del mistico armeno G. I. Gurdjieff. Comunemente riconosciuta come la più completa esposizione del Sistema di Gurdjieff, questo libro è considerato fondamentale da molti seguaci contemporanei della Quarta Via, che lo utilizzano spesso per introdurre i nuovi studenti alle idee di Gurdjieff.
Nel libro compare per la prima volta il simbolo dell'enneagramma. Nel libro l'autore ripercorre il processo di apprendimento del "Sistema" insegnato da George Gurdjieff, che lo portò in seguito a condurre diversi gruppi di ricerca e studio. In tutto il libro, Ouspensky non si riferisce esplicitamente al signor "Gurdjieff", ma utilizza soltanto l'iniziale "G". È comunque risaputo che il signor "G." fosse George Gurdjieff, che insegnò al filosofo russo un antico sistema "esoterico" di auto-sviluppo comunemente noto come la Quarta Via.
Il libro inizia con Ouspensky che torna nella sua casa di San Pietroburgo in seguito ad un'escursione in Oriente, dove era stato in viaggio "alla ricerca del miracoloso". Incontra presto un uomo misterioso, un certo "G.", che ha quelle risposte a cui Ouspensky è andato faticosamente cercando per tutta la vita. Si unisce così alla "scuola" esoterica del signor Gurdjieff, e inizia l'apprendimento di un particolare sistema di auto-sviluppo che aveva avuto origine in Oriente, presumibilmente nel corso della più remota antichità, forse millenni prima della storia.
Ouspensky racconta le prove di apprendimento di questo nuovo sistema, a cui si riferisce in seguito come "Quarta Via", spesso ricordando lezioni intere o parti di lezioni, che il signor Gurdjieff dava ai suoi discepoli. Ouspensky descrive molte delle sue esperienze, soprattutto attorno all'"arte del ricordo di sé", e racconta alcuni dei metodi e degli esercizi che comprendeva il Sistema di Gurdjieff.
Il libro si conclude con le vicissitudini di Ouspensky avvenute durante la rivoluzione bolscevica, alle quali seguì la fuga con il signor Gurdjieff verso l'Occidente. In Europa, tra Francia, Inghilterra e Stati Uniti d'America, entrambi continuarono ad insegnare il Sistema ai propri seguaci fino alla morte.
L'ultima parte di "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" descrive anche i sentimenti dell'autore e le motivazioni dietro la sua decisione di insegnare "il sistema" in modo indipendente e non più sotto la diretta supervisione del signor Gurdjieff.
Il libro è stato pubblicato postumo nel 1949 da alcuni studenti di Ouspensky, due anni dopo la sua morte. Il titolo riflette sia l'idea secondo cui il sistema di Gurdjieff doveva essere "assemblato" dallo stesso studente, sia l'opinione che gran parte del sistema originale fosse probabilmente andato perduto nel corso del tempo.
Il libro è suddiviso in varie sezioni che coprono differenti aspetti degli insegnamenti di Gurdjieff, tra cui la psicologia esoterica, l'idea del "quarto stato di coscienza", e le idee di Gurdjieff sul significato e lo scopo della vita umana. Ouspensky include anche delle dettagliate descrizioni dei suoi incontri con Gurdjieff e delle lezioni che ha ricevuto da lui.
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