Come uno schiavo affranto al mulino
gira ciecamente la ruota di pietra
il Pellegrino rivive senza fine
emozioni, desideri, passioni,
automatismi, paure, risentimenti,
rinchiuso nel recinto dei condizionamenti
che riproducono impulsi e programmi
della mente prigioniera della ripetitività.
Come un solitario colonizzatore,
inizia ad esplorare il continente sconosciuto di sé stesso
per comprendere e sanare il suo dolore
superando l’imbarazzo, il terrore
e l’abisso del disorientamento
in cerca di possibilità a lungo occultate.
Come un avido cercatore di tesori,
offuscato da nubi di emotività e attaccamenti,
ricerca infine l’oro dell’Amore puro,
quintessenza trasformatrice,
alito divino di Comunione
che abbraccia, evolve
ed illumina azioni e sentimenti.
Nella tempestosa ricerca dentro sé stesso,
comprende che l’essere precede il fare
e con tenace amorevolezza
filtra luce nelle cantine della coscienza
affinché il suo muoversi nel mondo
rifletta l’essere, perfezionato nell’amore.
Impara a piantare il proprio dolore
nel campo della Pazienza e della Compassione
raccogliendone frutti di nuova Coscienza.
Polarizzandosi nella mente,
conosce, domina e infine muta sé stesso
educandosi con abile maieutica.
Forgia con perizia raffinati strumenti
che elevino la materia allo Spirito
e irradino lo Spirito nella materia.
Umilmente ricerca fuori e dentro di sé
dati di verità, duri e veritieri,
che diradino false illusioni di crescita
e insidiosi fantasmi di fumo
generati dalle trame dell’ego.
Comprende che potrà avanzare
solo dopo aver fissato negli occhi
l’indomito Guardiano della soglia
senza tremare né fuggire né dissimulare
né evadere né schermirsi né ripararsi
né mentire né negare né patteggiare.
Sa che se non trionferà
ogni avanzare sarà un inganno della mente.
Evoca consapevolmente antiche memorie:
tendenze latenti, istinti incontrollati,
vizi non domati, vane passioni,
viltà e debolezze dello spirito
si affacciano minacciosi alla coscienza
e la battaglia s’accende.
Come un temerario Cavaliere,
sfida la fiera minacciosa della verità su di sé
rilevando con limpida fermezza
disonorevoli azioni e gretti pensieri,
sedimentati in funerei tumuli di Orgoglio.
Espone il volto di sé stesso a lungo celato
alla luce della Verità infine accolta
fissandola sereno e intrepido.
Si allinea interiormente al superiore
e si riflette nel Sé, modello dell’anima,
mirando alla Trasmutazione.
Al contempo guarda al Cielo
con nuovi occhi fondi di interrogativi,
indagini, voti, domande, invocazioni.
Nell’incessante solitario travaglio
al crogiuolo alchemico interiore
non c’è posto alcuno
per la facile condiscendenza
né per le illusioni su se stessi:
perché la Luce penetri nel profondo
l’osservazione di atti e moventi
è ininterrotta, analitica, spietata
ma sprigiona pace e sensi luminosi.
L’altro diventa specchio
e anche il temuto giudizio altrui
è ora ben ricercato,
e trasmutato in dono di comprensione,
coscienza di lucide immagini di sé,
filtro di nuove interiorizzazioni,
metodo di analisi e perfezione.
Crolla il mondo di finzione
in cui l’Uomo ha creduto di vivere, muovere ed essere
e cade ogni logora maschera
di apparente premura e amichevole socialità
richiesta dalla scena nel Teatro della profanità.
Non è gradita all’Alto
la fratellanza pavida che misura ogni cosa,
usa blandizie e piaggerie
e teme pusillanime la sua stessa ombra.
L’esteriore affettata cortesia,
qualità di formali corti e cortigiani,
e di vili e tiepide comparse della vita,
cede il passo all’ardire della chiara autenticità,
della comunicazione di cuore
e della sincerità amorevole.
Il Pellegrino comprende intimamente
che amare davvero è anche dire a sé e ad altri
verità aspre e forti che diradino nebbie illusorie
sollevate da timorose fragilità
o dal dispotismo protervo
del piccolo ego borioso
che si presenta come amichevole compagno.
Nel Laboratorio della coscienza
l’Alchimista dello spirito
assiduo si dedica al Lavoro.
Distilla nell’alambicco degli eventi
impulsi e sentimenti, realizzazioni e sconfitte,
esaltazioni e turbamenti, aspirazioni e rinnegamenti,
tensioni dello spirito e qualità della coscienza
ricavandone fragranti essenze di saggezza.
Riconosce che il piccolo demiurgo terrestre
creatore di rabbia e di dolore
colma il Pianeta di fumo asfissiante
che soffoca la Vita di ogni regno di natura.
Umiltà e amore per il vero
lo muovono a indagare vigilmente
motivazioni e pensieri reconditi
che inducono i suoi atti
poiché qualsiasi impulso, tendenza,
moto e manifestazione del Cosmo
ha la sua applicazione nell’Eternità.
Intende che l’Uomo è essere di transizione
e focalizzando il Pensiero
modella duttilmente come cera
qualità, energie e carattere
mutando in oro il piombo della sua natura.
Ricerca la formula della transumanazione
rigenerando le cellule con irradiazioni di luce.
Stremato dalle antiche dure lotte con l’ego,
abbandona le infinite ricerche della mente esausta
e cede alla serena Verità
che tutto contempla nell’amorevole equità,
riconoscendosi per Quello che è.
Cielo e Terra si incontrano infine
fondendosi in armonia.
di Mariabianca Carelli
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Articoli nella sezione: L’Iniziato
L’Iniziato
di Mariabianca CarelliAi Maestri e ai compagni sul Sentiero
Il testo intende descrivere in un linguaggio lirico e con metafore trasparenti tappe e aspetti del Sentiero evolutivo della Conoscenza e dell’Amore che a volte si susseguono, a volte si intersecano o si sovrappongono.
Il Pellegrino attraversa situazioni interiori e passaggi diversi: le … leggi tutto
La notte oscura
Velato di fango il Pellegrino
dall’umida Terra grida il suo Essere
attendendo risposte mute.
Nel cielo di ghiaccio invoca,
sfidando la sfinge dell’inflessibile Silenzio
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Immani Draghi infernali
dal profondo dell’interiore assaltano l’Ideale
corrompendo ogni intento
e disgregando ogni fragile agire.
L’Accidia paralizza in viscidi tentacoli
la Volontà di Bene
che eterna opera luminosa nel Piano.
L’Amore è inerte,
serrato come … leggi tutto
L’Alchimia interiore
Come uno schiavo affranto al mulino
gira ciecamente la ruota di pietra
il Pellegrino rivive senza fine
emozioni, desideri, passioni,
automatismi, paure, risentimenti,
rinchiuso nel recinto dei condizionamenti
che riproducono impulsi e programmi
della mente prigioniera della ripetitività.
Come un solitario colonizzatore,
inizia ad esplorare il continente sconosciuto di sé stesso
per comprendere e sanare il suo dolore
superando l’imbarazzo, il … leggi tutto
L’Aspirazione
Tra corrosione interiore
e subitanee brevi rivelazioni di Luce
il Pellegrino ricerca il Vero
con anime compagne ancora ignote
ma già unite nel Cammino segreto.
L’Inquietudine sferzante
divinamente agita la coscienza
che inconsapevole anela all’Assoluto.
La sacra Nostalgia dell’Origine
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inseriscono sottilmente una nota accorata
nell’apparente banalità del quotidiano.
Nella Terra di Mezzo dell’Eterna Ricerca
il … leggi tutto
L’Amore che irrompe
Dopo amari struggimenti,
quando nell’interiore tutto è compiuto
e l’anima vigile è in attesa,
l’Amore irrompe smagliante,
foriero di esaltanti rivoluzioni.
Sabota congegni e circuiti
azionati da chiusa disperazione,
muta antiche mappe a lungo seguite nel tempo
che l’anima ciecamente ripercorre.
Sorprende il cieco viandante
che ancora ansima sull’erta arida di irti sassi
ove la vetta è invisibile.
Espansione e contrazione, attaccamento … leggi tutto
La scoperta del Sentiero
Nell’andirivieni della coscienza
ancora una volta il Pellegrino
rinnega il più alto se stesso,
inghiottito nella palude del mondo della forma
e sepolto nella fossa del dubbio
ove annerisce ogni Visione;
ancora una volta si rivela a se stesso
come sacro Microcosmo evolvente
in un Macrocosmo pure evolvente.
Nella più ampia coscienza
lentamente percepisce il Tutto
con la parte del tutto … leggi tutto
Il Servizio
Nei luoghi ordinari dell’esistenza insana
ove imperano malignamente
vili omissioni e infami negligenze,
di sorpresa l’alto aspetto del Dovere,
anteponendosi al diritto,
gli si para davanti con fermezza,
come l’unico degno agire
che dia credito all’esistere.
La Coerenza si impone
sull’immatura inquieta volubilità
del sentire, fare, pensare.
L’ottusità del misero orgoglio,
tristemente asservito al piccolo sé,
che non sa riconoscere
prossime evidenti incongruità
di vita … leggi tutto
Il Risveglio
Il Viandante risvegliato
splende come nucleo irradiante,
attraendo per affinità anime pronte.
L’anima infine dischiude la sua corolla
al Sole della Coscienza
risvegliandosi al Compito
che esprime la sua stessa essenza.
I segni dei tempi mostrano
che l’Ora dei Misteri è scoccata
e che l’Uomo ha imparato
a rispondere sollecito e con ardimento.
Avendo avuto esperienza delle cose terrene,
le elabora con … leggi tutto
Il Pensiero creatore
L’Uomo riconosce che il Pensiero,
fedele amico del cercatore, governa ogni cosa,
guida e afferma, trova la via delle Leggi e delle Regole,
discrimina fra superiore e inferiore,
genera il moto e realizza il ritmo,
vive all’infinito e innalza la coscienza.
Educando il pensiero e la parola
educa il cuore,
poiché è solo il cuore che può leggere … leggi tutto
Il Senso e l’Ordine
Nell’enigmatico Castello
di cui si ignorano le Leggi
dove si svolge l’insensata vita ordinaria
le cose tutte si definiscono infine
alla presenza del Senso ritrovato.
Ogni azione si sostanzia della luce del Significato
e si struttura nel valore del Percorso.
La vita diventa Scuola
e l’Eterno permea il quotidiano
che infine è decodificato e sprigiona luce.
Acquista senso l’eterna universale … leggi tutto
L’Unità
Il Senso e l’Ordine ritrovati irradiano Gioia perfetta
e il viandante sul Sentiero
diventa infine Sacerdote dell’Unità.
Silenzio e Ascolto si impongono alla mente pacificata
come maestri dell’interiore.
La ribellione e il dubbio evolvono in Fede,
l’ignoranza e l’oscurità in Comprensione,
la prigione dell’io si apre alla Liberazione,
le convinzioni limitanti si disgregano
alla luce della Ragione risanatrice.
La Gioia … leggi tutto
Le Nuove Comunità
L’Uomo illuminato espande la sua coscienza
diventando collaboratore del Cosmo
e crea un Nuovo Ordine
in sintonia con il seme infuocato dell’Amore divino.
Fonda Gruppi umani avanzati,
modelli delle sacre Comunità planetarie,
viventi sugli alti piani mentali,
segni dell’Utopia del Mondo che verrà.
Prima di elevarsi al Cielo,
l’Opera scende nelle viscere di Gaia
e Alto e basso, Bianco e … leggi tutto
La Visione
Il Discepolo sviluppa l’Intuizione immaginativa superiore
intravedendo la progressione degli eventi
negli sviluppi ritmici e ciclici,
eppur sempre nuovi.
L’Avvenire diventa plasmabile
e si connette congruentemente al passato,
il Tempo diventa immensa trama
di orditi prevedibili e non più oscuri.
Il Disegno universale si svela articolato
in infiniti progetti e piani minori
che l’Intelligenza amorevole degli uomini,
ispirata dal Cielo e … leggi tutto