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Buon Natale e Buone Feste — 2 commenti
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11:11 – il Mistero del Codice Ricorrente
di Anticorpi
Da qualche tempo vi capita di notare le cifre 11:11 in modo reiterato, insolito e misterioso? Vi accade di guardare l’orologio alle 11:11, con eccessiva frequenza? Questi numeri saltano fuori nei luoghi e momenti più inaspettati?
Ebbene: non siete i soli. Esiste un fenomeno globale che da anni sta suscitando molti interrogativi e perplessità circa il reale significato celato dietro il codice: 11:11. Persone che stanno prendendo atto che l’insistenza con cui queste cifre si ripresentano nelle loro vite, sia qualcosa di più di una semplice coincidenza. Sull’onda di tale diffusa constatazione, sono state formulate molte ipotesi e sorte leggende suggestive. Andiamo ad esaminare quelle più interessanti…
Come essere felici? I 10 Consigli di Aristotele
di Jennifer Delgado Suárez
Sono molte le persone che, oggi, si chiedono come fare per essere felici. I grandi filosofi, tuttavia, si chiedevano: “Che tipo di persona dovrei essere?”
Molte persone si chiedono come trovare la felicità. E ciò non è strano, visto come viviamo, sopraffatti dalla cultura del fare e della piena occupazione del tempo, fino a non avere più un solo minuto libero.
Il segreto sta nell’equilibrio. Molti grandi pensatori usavano ricorrere all’etica della virtù nella ricerca delle risposte. Aristotele, uno dei più influenti filosofi di tutti i tempi, sviluppò un sistema integrale rispetto alla virtù, che possiamo perfettamente mettere in pratica anche oggi per raggiungere l’equilibrio emotivo e la pace interiore, in cui la felicità sboccia poi come naturale conseguenza.
Infatti, il suo sistema di etica della virtù è progettato appositamente per aiutarci a raggiungere l’Eudemonia (dal greco eudaimonia, eu-buono e daimon, demone o spirito buono), una parola molto interessante che di solito viene tradotta come “felicità” o “benessere”, ma significa piuttosto avere la piena consapevolezza del proprio scopo nella vita e perseguirlo con atteggiamento e spirito positivi…
Jim Carrey nel “Paese delle Meraviglie”
Jim Carrey è uno degli attori più noti di Hollywood. Grazie al suo talento è stato paragonato ai mostri sacri della comicità, ed ha interpretato numerosi ruoli iconici, primo tra tutti quello del protagonista di “The Truman Show”, pietra miliare della cinematografia “pop-esoterica” uscita a cavallo dei millenni.
Per chi non l’abbia visto, “The Truman Show” è una sorta di parabola post-moderna sulla presa di coscienza: parla di un uomo che scopre di vivere in uno show televisivo indistinguibile dal mondo reale, un enorme set in cui coloro i quali fin dalla nascita riteneva essere i suoi familiari e concittadini, in realtà recitano un copione… Ebbene, chiunque negli ultimi anni abbia avuto modo di seguire le vicende della vita privata di Carrey, avrà notato diverse analogie con il ‘risveglio’ traumatico vissuto dal suo alter ego filmico: Truman Burbank.
Jim Carrey – al secolo James Eugene Redmond – nacque nel 1962 a Newmarket, Canada, in una famiglia cattolica di origini francesi. “La sua carriera iniziò come commediante: all’età di dieci anni inviò un curriculum al “The Carol Burnett Show”. Perfino i suoi insegnanti di liceo alla fine di ogni giornata di scuola gli lasciavano qualche minuto per un’esibizione alla maniera dei cabaret…
Complottismo e Dissenso: un Legame da Ristabilire
di Vanina Sartorio
L’etichetta complottista, una volta applicata, delegittima qualsiasi presa di posizione, anche se inattaccabile dal punto di vista logico, morale, scientifico.
Dissenso: Critica vivace e serrata, operata dall’interno (ma che può talora risolversi in decisa opposizione) alle strutture di partiti, di organizzazioni sociali, politiche o religiose, per profonde divergenze circa le posizioni teoriche e ideologiche, le direttive, le linee d’azione sia in generale sia riguardo a problemi particolari.
Complottista: s. m. e f. e agg. Chi o che ritiene che dietro molti accadimenti si nascondano cospirazioni, trame e complotti occulti. “Proprio in un momento di evidente, clamorosa difficoltà di chi sostiene che il prezzo della guerra è comunque da pagare, il mugugno ‘complottista’ ha grandemente impoverito le ragioni evidenti di chi accusa la guerra irachena di avere innescato caos e distruzione, instabilità politica e sangue a fiumi”. (Michele Serra, Repubblica, 9 marzo 2005). (Fonte: www.Treccani.it)
È emblematico che per contestualizzare il significato della parola “complottista” si sia scelta una frase che apre ben più ampie riflessioni di quanto probabilmente fosse nelle intenzioni degli autori Treccani (e della quale pare si siano nel frattempo dimenticati). L’argomentazione di Serra del 2005, infatti mette in luce diversi risvolti, anche grotteschi, del significato di uno dei termini più usati e abusati oggi e del suo rapporto sempre più ambiguo col fronte del dissenso…
Alla lunga perderemo la Faccia
di Marcello Veneziani
Ma a lungo andare che fine faranno i nostri volti, i nostri corpi, i nostri rapporti umani?
Dico i nostri volti coperti, i nostri corpi distanziati, i nostri rapporti sterilizzati. Si separeranno quasi stabilmente dalle nostre menti, dal nostro lavoro, dai nostri affetti? La previsione ufficiale sulla tenuta del covid è di un paio d’anni, con la postilla inquietante che altre minacce di contagio si stanno scaldando ai bordi del campo. Altri covid o altri virus ci aspettano al largo, non abbassate la guardia, mai più.
Provo a tradurre questa previsione globale in una previsione ad personam. Vuol dire che dovremo adottare per sempre le mascherine, la disinfezione continua, il distanziamento sociale; diventerà abitudine lo smart working, lo smart learning, la socialità di rete, i contatti da remoto, lo streaming, le video-chiacchierate e lo zoom. Si dovrà mantenere la corretta pulizia di vita che diventando prassi, costume e ideologia, possiamo ribattezzare come il “puliticamente corretto”…
La Borghesia non è una casta né una classe sociale, ma un Modo d’essere
di Livio Cadè
La Borghesia è un modo d’essere. Non vi sono in tal senso differenze essenziali tra il popolo e l’élite, tra dominati e dominanti. Il borghese, povero o ricco, colto o ignorante, rappresenta lo spirito medio del nostro tempo.
Si può dubitare dell’esistenza del buon selvaggio, non certo di quella del buon borghese. Anzi, mi pare difficile trovare oggi qualcuno che non si adegui a un tale modello e alla sua bontà. Per qualcuno sarà forse triste osservare come gli ideali più nobili di un’antica società subiscano un’eclissi a misura del progressivo imporsi di valori borghesi. Nessuno può dire con certezza che tale mutamento rappresenti un’effettiva evoluzione.
Ne dobbiamo prendere atto come di un fenomeno climatico. Le grandi vocazioni cavalleresche o religiose si raffreddano e muoiono quando, nello spirito di una nazione, si fanno largo gli interessi più venali e mondani della borghesia. Dei vecchi valori restano solo malinconiche vestigia…
L’Apocalisse e la Trappola di Trump (Operazione Sting)
di Gianmarco Landi
Quello che scriverò di seguito potrà essere compreso solo da persone di stato d’animo sensibile e intelligenza non superficiale, cioè coloro i quali abbiano maturato autonomamente la consapevolezza che il materialismo e il razionalismo sono due inganni atti a condurre ogni essere umano verso una profonda infelicità esistenziale, governata da esseri a sangue freddo, egoisti, iniqui e malvagi.
Prima di raccontarvi quanto sta accadendo nei seggi postali americani, negli uffici statali corrotti, e quali siano state le strategie e gli accorgimenti attraverso cui Trump ha sventato i colpi bassi, sciorinando il suo genio e la sua risolutezza da principe rinascimentale, è necessaria una lunga premessa per riflettere su quanto sia sbagliato il cosiddetto Mondo ‘concreto’, cioè quello regolato unicamente dal Dio denaro, dal distanziamento degli esseri umani nell’interesse economico o sanitario, dall’uso di mascherine sociali o bavagli indossati in forza di ordinanze politicamente corrette e corrotte. Tutto quanto sta accadendo si comprenderà senz’altro con la ragione e la logica, ma molto meglio si potrà afferrare producendo uno slancio mentale di astrazione in uno sfondo artistico religioso…
Bilancio di un Annus Horribilis…
di Piero Cammerinesi
Con la fine del 2016, vale la pena di cercare di tirare qualche somma di quanto è realmente accaduto nel mondo in questi dodici mesi.
Ciò significa cercare di intuire quanto si è mosso dietro le quinte degli avvenimenti esteriori, in modo da dar loro, per quanto possibile, una interpretazione organica, unica garanzia di una efficace comprensione della storia. Per comprendere il senso dell’andamento di quest’anno, bisogna innanzitutto richiamare alla mente gli eventi salienti che hanno caratterizzato le profonde trasformazioni geopolitiche, che in soli 365 giorni hanno modificato profondamente il volto del nostro pianeta.
Da un punto di vista meramente esteriore, potremmo certamente considerare quest’anno, l’annus horribilis del terrorismo, del conflitto in Siria e del ritorno della guerra fredda tra USA e Russia. Ma è veramente così? Se la lunga scia di sangue del sedicente terrorismo islamico e del nefasto conflitto in Siria, sembrerebbe confermare tale definizione, forse scavando un po’ tra i retroscena dei fatti, unendo i punti della narrazione, potremmo, tuttavia, pervenire a conclusioni diverse…
Le società del Malessere
di Emanuel Pietrobon
È ancora lecito parlare di società del benessere, considerando i gravi problemi sociali che affliggono perfino i paesi elencati dal World Happiness Report come i più felici del mondo?
Denatalità, diffusione di disturbi psichici e patologie alimentari, dipendenza da psicofarmaci, tassi di suicidi anomali, polarizzazone sociale e spaziale, diseguaglianze di reddito, evidenziano la trasformazione delle società del benessere, in società del malessere.
La società del benessere è, per definizione, il luogo in cui l’essere umano ha davvero la possibilità di realizzarsi, sia interiormente che materialmente: se il lavoro non è appagante, si può cambiare; se lo stipendio non soddisfa, si può provare a fare carriera; nessun prezzo è proibitivo, perché si può chiedere un prestito a un istituto di credito, restituibile in comode rate…
Su le Maschere… ora si vede l’altro per quello che è!
di Francesco Lamendola
Una volta si diceva: cadono le maschere e si vede l’altro per quello che è; oggi invece bisognerebbe dire: si alzano le mascherine a coprire il viso, ora possiamo vedere realmente chi abbiamo di fronte. Strano ma vero: la rivelazione della reale natura dell’altro ci viene non dal suo disvelamento, ma dal suo nascondimento.
In questo momento, per avere l’esatta misura di chi ci sta davanti, del suo spessore intellettuale, morale, spirituale, basta un semplice colpo d’occhio. Se sta guidando l’automobile, da solo, e indossa la mascherina; se sta pedalando in bicicletta e indossa la mascherina; se sta passeggiando nel parco o lungo una strada di campagna, e indossa la mascherina, allora sappiamo esattamente chi è: un servo volontario di questo sistema tecnocratico inumano, dunque un essere post-umano, che ha dato il cervello all’ammasso e la cui anima è in via di estinzione.
Si può perdere l’anima (in senso figurato, s’intende: perché l’anima immortale è un dono di Dio e nulla la può distruggere) come si perde la massa muscolare dopo un lungo periodo d’immobilità, o la memoria, dopo un evento traumatico che ha cancellato i ricordi. Il mondo oggi è pieno di uomini, o post-uomini, che non hanno più anima, così come hanno rinunciato ad avere (non ad usare: a ciò avevano rinunciato da un pezzo) un’intelligenza…
Buon Natale a Voi!
ciao
Buone feste anche a Tutti Voi,e che quest” anno ci porti a tutti tanta pace e serenità.e sia colmo di tante belle cose per ogn”uno,complimenti per i vostri articoli, e temi sempre molti interesanti.grazie a Tutti.
Nidia Chaves