Che cos’è il Sistema e perché le Élite sono ossessionate dal Controllo delle masse
di Michele Putrino
Quante volte avete sentito dire che siamo “schiavi del Sistema” o “prigionieri del Sistema” o, ancora, che “tutto è controllato dal Sistema”? Certamente molte volte…
Sono, però, abbastanza sicuro che non avete ben chiaro cos’è questo mitico “Sistema”, e questo per un semplice motivo: nessuno ve lo ha mai spiegato. Vediamo allora di rimediare a questa situazione.
Cos’è la Libertà?
Prima di chiarire la natura del Sistema, è necessario fare luce su un altro concetto fondamentale per l’essere umano, quello di libertà. La risposta, di primo acchito, alla domanda “Che cos’è la libertà?” potrebbe risultare semplice, del tipo: “Si è liberi quando abbiamo la possibilità di fare ciò che vogliamo”. Effettivamente questa è la risposta giusta. Ma se così stanno le cose, quand’è che siamo liberi nel mondo in cui viviamo? Praticamente mai. Perché? Per due motivi:
– Se, in un qualsiasi momento, iniziassimo a fare quello che vogliamo veramente, incorreremmo quantomeno in uno di questi piccoli problemi: potremmo perdere il lavoro, o essere arrestati, o essere ricoverati in un ospedale psichiatrico o chissà cos’altro.
– La maggior parte delle azioni che compiamo, anche se pensiamo di essere stati noi ad averle decise, in realtà, ci sono state indotte. Agiamo cioè in quel determinato, preciso modo, inconsciamente. O pensate veramente che sia la vostra profonda e reale natura a desiderare con tutti voi stessi un iPhone?
Ma allora, questo forte desiderio di libertà che molti di noi provano è soltanto una illusione, una qualche sorta di pazzia che ci siamo creati da soli nel nostro cervello? In molti a questa domanda risponderebbero di sì… che siete solo fuori di testa o che siete dei “disadattati”. Io, invece, dico il contrario: se sentite la necessità di essere liberi, è perché siete ancora sani e vivi e non vi siete ancora ridotti come quei derelitti umani che amano fare le pecore nei loro recinti. E adesso vi spiego il perché.
Lo stato naturale dell’Uomo
L’uomo, come tutti gli altri esseri viventi, è nato per vivere in armonia con la Natura. E infatti gli esseri umani, identici a come siamo io e voi in questo momento, vivono su questo pianeta da almeno 200.000 anni (in realtà, man mano che si prosegue nelle ricerche, questa data viene posta sempre più indietro nel tempo… ma qui ci atterremo a quella conosciuta dai più).
Sapete da quant’è che alcuni di noi esseri umani hanno iniziato a vivere in modo “civile”, cioè sapete da quant’è che viviamo in modo stabile in villaggi-paesi-città in cui ogni individuo svolge una precisa attività? Da appena 10.000 anni, esattamente dal momento della nascita dell’agricoltura. 190.000 contro 10.000: una bella differenza! E come abbiamo vissuto per tutto quel tempo prima? Nel modo più naturale all’uomo: da cacciatori-raccoglitori.
Ora attenzione, quando sentite parlate di cacciatori-raccoglitori dovete immaginare gente come noi, con il nostro stesso cervello, molto intelligenti, che avevano i loro riti, un profondo senso della spiritualità e che vivevano in comunità. Quindi toglietevi dalla testa l’immagine di “scimmioni primitivi” che sicuramente vi immaginate ogni volta che sentite parlare di cacciatori-raccoglitori. Volete un’immagine adeguata dei cacciatori-raccoglitori a cui sto facendo riferimento? Pensate ai nativi americani, ai famosi “pellerossa”. Fatta questa importante precisazione, torniamo alla nostra argomentazione.
In quel periodo, gli esseri umani vivevano in gruppi che potevano andare da decine a diverse centinaia di persone e chi ne faceva parte se, a un certo punto, non era più in accordo con il resto del gruppo di appartenenza, poteva tranquillamente lasciarlo, giacché sarebbe stato in grado di sopravvivere da solo. Eccoci, finalmente, arrivati al punto: oggi potreste mai abbandonare il gruppo in cui vi trovate senza subire gravi conseguenze? Ovviamente no. E perché? Perché siete un ingranaggio del Sistema.
La natura del Sistema
Come nasce il Sistema e, soprattutto, come abbiamo fatto ad auto-imprigionarci al suo interno? Gira e rigira il motivo è sempre lo stesso: pensando di poter vivere una vita più facile e comoda rispetto a quella precedente, senza dover pagare gravi conseguenze. E così qualcuno, ad un certo punto 10.000 mila anni fa circa, si accorse che piantando una pianta poteva ottenere dei frutti senza doversene andare in giro a raccoglierli. Sempre questo qualcuno, dopo un po’, si accorse che poteva fare la stessa cosa con gli animali: poteva rinchiuderli in un recinto senza dover faticare e rischiare la vita nelle foreste per cacciarli.
Tutto questo, però, affinché potesse funzionare, richiedeva le seguenti cose:
– Stanziarsi in modo fisso in un luogo ben preciso.
– Suddividere le mansioni tra i vari individui.
– Nominare alcuni individui “guardiani”, affinché svolgessero la mansione specifica di sorveglianza per difendere il Sistema: non bisognava rischiare che altri gruppi o singoli individui andassero a “rubare” i prodotti della loro coltivazione o gli animali del loro allevamento.
– Gli individui più forti e autorevoli dovevano diventare “coordinatori” del Sistema, col compito specifico di assicurarsi che ognuno svolgesse il ruolo che gli era stato assegnato.
A questo punto, eccoci di fronte alla prima, primitiva forma di Sistema. Per quale motivo questo è un Sistema? Perché, per funzionare, tutto ciò necessita di un meccanismo ben oliato; inoltre, ogni “ingranaggio” (ogni essere umano) deve svolgere il compito che gli è stato assegnato. E se la natura di uno di questi individui-ingranaggi gli dice di comportarsi diversamente? Allora verrà obbligato dai “guardiani”, con le buone o con le cattive, su ordine dei “coordinatori”, a riprendere la mansione che gli è stata assegnata: ne vale della produttività dell’intero Sistema. E se continuerà a opporsi e a rifiutare la sua mansione? Verrà sostituito da un altro “ingranaggio” dopo essere stato eliminato o anche, più semplicemente, dopo essere stato espulso dal Sistema. Ma un individuo che ha svolto per tutta la vita una sola, specifica mansione, e che è stato abituato ad essere protetto e nutrito dal Sistema, sa bene che fuori dal Sistema stesso non avrà vita lunga; questo significa che spesso basterà la sola minaccia di “espulsione” per farlo rientrare nei ranghi.
La Manipolazione come strumento per gestire gli ingranaggi del Sistema
Naturalmente, più il Sistema cresce, più aumenta il numero degli “ingranaggi” e tecniche sempre più sofisticate per gestire il tutto, sono necessarie. E allora ecco nascere le prime forme di manipolazione di massa, giacché è molto più comodo che gli individui si comportino da “ingranaggi” per loro volontà e “orgoglio”, piuttosto che sotto costante minaccia. Vediamo allora nascere l’arte oratoria, l’ideologia politica, la demagogia e così via. Cos’altro pensate che siano queste cose ne non appunto tecniche per manipolare le masse, al fine di far funzionare al meglio gli “ingranaggi” del Sistema?
Prendete tutto questo e sviluppatelo costantemente per 10.000 anni. Che cosa ottenete? Un gigantesco Sistema con milioni, miliardi di “ingranaggi”. Una mega-macchina… Insomma, il mondo in cui tutti noi oggi stiamo vivendo.
Ovviamente la biologia è la biologia e la nostra natura, che per centinaia se non milioni di anni ha agito liberamente in perfetta armonia con la natura, spesso rispunta fuori e vuole farci vivere da esseri liberi. Ma ci rendiamo subito conto che non possiamo comportarci da uomini e da donne liberi, sia perché ormai il Sistema, come una gigantesca piovra ha avvinghiato l’intero pianeta e, quindi, non si può praticamente sfuggire ad esso, sia perché ci rendiamo perfettamente conto di non essere per nulla in grado di vivere in modo autosufficiente. Ed è così che oggi ci siamo ridotti, ad essere dei perfetti schiavi del Sistema, dato che non è necessario nemmeno che arrivi la minaccia da parte del Sistema per terrorizzarci: ci è sufficiente figurarcela.
Insomma, eccovi (spero) chiarito che cos’è il Sistema e perché si preoccupano, dai piani alti, di manipolarci costantemente e con tecniche sempre più sofisticate.
Tratto da: “Manuale di Resistenza al Potere” di Michele Putrino, Uno editori.
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