Il leader spirituale si approccia a un “buon soggetto” quando scopre che si tratta di un individuo facilmente malleabile, manipolabile. Di solito si tratta di persone in cerca di potere personale, insicure e con traumi passati. L’approccio prosegue con una rapida serie di studi sulla gestualità del soggetto, per individuarne bene la personalità e capire chi ha davanti. Nel passo successivo, il leader inizia a imitare la persona nel comportamento, nel modo di modulare la voce e soprattutto si fa spalla su cui piangere, per riversare i traumi, le debolezze e le insicurezze. Assicura una crescita interiore, una preziosa libertà, un accrescimento del potere. Quando un leader sedicente spirituale, conosce queste caratteristiche di una persona, può alla fine facilmente manipolarla. Degli ottimi esempi possiamo averli, studiando la biografia di persone come Ron Hubbard, Aleister Crowley e la sua magia sessuale, e molti altri.